Motomondiale | GP Thailandia 2023, sintesi delle P2 e della PR MotoGP

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
27 Ottobre 2023 - 11:25
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Nonostante una caduta, Martín si ripete al pomeriggio, poi la coppia Aprilia. Bagnaia e Bezzecchi accedono direttamente al Q2.


Il meteo di Buriram non ha fatto scherzi nemmeno nel pomeriggio ed il venerdì del GP Thailandia 2023 è filato liscio come l’olio, con MotoGP, Moto2 e Moto3 che hanno compiute le rispettive seconde prove libere.

Lo status quo visto nelle prime sessioni è stato mantenuto anche nelle seconde, dato che i leader di classifica di ogni categoria sono stati gli stessi del mattino.

MotoGP

Cominciamo dalla top class del Motomondiale, dove Jorge Martín ha nuovamente dimostrato ciò di cui è capace sul giro secco. Col tempo di 1:29.826, il pilota del team Pramac Racing ha confermato la prima posizione ottenuta nella FP1, battendo di poco la coppia Aprilia Racing formata da Maverick Viñales ed Aleix Espargaró.

Tuttavia, non tutto è andato per il verso giusto al #89: pochi secondi dopo aver registrato questo tempo, Martín ha perso l’anteriore in curva 3 dopo una staccata troppo esagerata, provocando la bandiera gialla e di fatto “congelando” la classifica nella lotta per la top ten. Nessuna conseguenza fisica per il madrileno.

Senza l’annullamento dei giri finali, Brad Binder avrebbe ottenuto la seconda posizione alle spalle di Jorge, ma alla fine il sudafricano è comunque riuscito a conquistare l’accesso diretto in Q2 grazie al nono tempo, davanti al debuttante Augusto Fernández su una RC16 identica, seppur marchiata GasGas. Curiosamente, il decimo tempo del campione Moto2 ha buttato fuori dai dieci Marc Márquez, con Fernández che ha così restituito il favore all’otto volte iridato dopo l’eliminazione in Q1 patita in Australia (tra l’altro registrando il tempo dietro l’hondista quest’oggi).

Per quanto riguarda gli equilibri della classifica iridata, Francesco Bagnaia ha corretto il tiro dopo gli ultimi due Gran Premi ed ha conquistato il settimo tempo, necessario per evitare il rischio di una nuova partecipazione alla Q1. Il trend delle difficoltà sul giro secco (soprattutto rispetto a Martín) è stato confermato in casa Ducati Lenovo, ma il torinese sembra essere ben messo sul piano del passo gara, pur patendo un problema ai freni ad inizio PR.

Le Desmosedici hanno occupato altre tre posizioni nella parte alta della classifica: Johann Zarco ha corretto il tiro dopo la FP1 poco entusiasmante di stamattina chiudendo quarto a 0″2 scarsi dal compagno di squadra; a seguirlo la coppia VR46 Mooney, con Luca Marini quinto e Marco Bezzecchi sesto. Se “Bez” vorrà ripetere la pole capolavoro del 2022, dovrà necessariamente puntare a fare di meglio domani mattina.

L’ultimo posticino in Q2 l’ha conquistato Fabio Quartararo, ottavo. Qualche piccolo spiraglio di luce sta giungendo nel box Yamaha, ma la strada appare ancora lunga per poter pensare di vedere una M1 in lotta con le moto europee. Franco Morbidelli, dal canto suo, è 12°.

Moto2

Sia in Moto2 che in Moto3, come per la MotoGP, i piloti più veloci del mattino si sono ripetuti al pomeriggio, a cominciare da Pedro Acosta. Nonostante un giro cancellato per bandiera gialla (causa caduta di Arón Canet), negli ultimi minuti “El Tiburón” ha collezionato una sequenza di passaggi veloci, culminata con l’1:35.985 valido per il primato della P2.

A dire il vero, però i distacchi risultano piuttosto ravvicinati, con Marcos Ramírez secondo sulla Kalex del team American Racing in 1:35.999 e Fermín Aldeguer terzo sulla Boscoscuro Speed Up in 1:36.005. Decimo Tony Arbolino alle spalle di Dennis Foggia, mentre Jake Dixon, il quale ha rischiato di non partecipare al Gran Premio dopo l’incidente di Phillip Island, è sesto.

Moto3

Altro turno, altro primato per Jaume Masiá. Col tempo di 1:42.319, la punta del team Honda Leopard è andata vicinissimo ad eguagliare il tempo della P1, con un solo millesimo di differenza rispetto al crono fatto nelle prove del mattino.

I principali inseguitori non sono mutati, con David Alonso passato da quarto a secondo e Diogo Moreira sceso al terzo posto. I due sudamericani sembrerebbero quelli più in palla per contrastare l’ascesa di Masiá, visto che Ayumu Sasaki ha concluso soltanto 14°. Anche Dani Holgado, ottavo a fine sessione, si è salvato dal rimanere fuori dalla top quattordici per il rotto della cuffia. Bel quarto tempo di Collin Veijer, altro debuttante su questo tracciato.

Ecco i risultati della Practice MotoGP e il cronologico dei run.

Fonti immagini: ajo.fi, Twitter / Leopard Racing

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