Motomondiale | GP Thailandia 2022 – Anteprima di Buriram

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Tempo di lettura: 9 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
29 Settembre 2022 - 09:00
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Seconda gara asiatica del finale di stagione, ad una settimana da Motegi. Quartararo conduce ancora nella classifica MotoGP, Bagnaia ed Espargaró forzati al riscatto.


Come per il Gran Premio del Giappone, anche il GP Thailandia torna a far parte del calendario del Motomondiale a tre anni di distanza dall’ultima edizione. Il ritorno ad una normalità pressoché totale per viaggi e sistemazioni nel 2022 permetterà il regolare svolgimento del Gran Premio a Buriram, pista debuttata nel calendario mondiale nel 2018. I quattro chilometri e mezzo di asfalto non sono una sfida incredibilmente difficile, ma il layout estremamente semplice ha permesso in passato di avere gare e battaglie piuttosto serrate. Specie in MotoGP. 

MotoGP 

Parlando della classe regina, a Motegi la situazione della classifica mondiale non è mutata granché rispetto a quella successiva al Gran Premio d’Aragona, ma allo stesso tempo l’inerzia del momento è tornata ad avvantaggiare Fabio Quartararo. Dopo un’intera estate passata in difesa e senza reali possibilità di riprendersi punti nei vari Gran Premi, il franco-siciliano è tornato finalmente a respirare in Giappone, riguadagnandone otto su Francesco Bagnaia ed Aleix Espargaró. 

L’ottavo posto conquistato, però, non è chiaramente un risultato di cui andare fieri ed il campanello d’allarme per queste ultime gare è ancora attivo, come detto dallo stesso Quartararo dopo la corsa giapponese. Vedendo al disegno di Buriram, è logico aspettarsi che questa pista possa essere un’autentica bestia nera per il #20 e la Yamaha, ma durante l’ultima edizione corsa qui “El Diablo” ha sfiorato la vittoria dopo ventisei giri di lotta con Marc Márquez ed il suo sforzo potrebbe rivelarsi cruciale per difendere la leadership. Appare invece improbabile che i suoi compagni di marca, da Franco Morbidelli a Cal Crutchlow passando per Darryn Binder, possano dargli una concreta mano a contenere i rivali. 

Parlando di questi, la Ducati rimane l’avversaria più pericolosa, ma i timori sulla consistenza di Pecco Bagnaia sono tornati a galla dopo quanto successo in Giappone. La caduta all’ultimo giro nel tentativo di superare proprio Quartararo ha fatto perdere un gruzzoletto di punti che, seppur non cospicuo, potrebbe essere cruciale a fine stagione per l’assegnazione del titolo iridato. Già dalla Thailandia il #63 dovrà correggere il tiro e tornare a puntare al podio (e più in generale alle prestazioni viste durante il periodo estivo), senza però incappare nelle incertezze e negli errori di cui troppe volte è stato protagonista quest’anno. 

In sua assenza dalle posizioni di testa, a Motegi il compagno Jack Miller ha fatto ottimamente le sue veci. L’australiano è tornato alla vittoria in maniera perentoria e dopo una gara di ritmo forsennato inusuale per lui, dando così un ultimo regalo di addio a sé e al team Ducati. Buriram non rievoca ricordi positivi a “Jackass” (ripensando allo spegnimento della moto in griglia appena prima della partenza del 2019), ma come il resto della pattuglia di Borgo Panigale potrebbe sfruttare al meglio i vantaggi della sua moto qui. 

Stesso discorso per Enea Bastianini, che ha perso un punto da Quartararo e su cui aleggia qualche dubbio su ciò che dovrebbe fare secondo le gerarchie di Ducati, ovvero se potrà fare il suo campionato o se dovrà cercare di aiutare il futuro compagno di squadra. 

Da non dimenticare nemmeno Aleix Espargaró, anche lui a zero punti a Motegi ma per colpe non sue. Il team Aprilia ha messo a nudo la sua inesperienza in una sfida iridata al titolo della top class compiendo un errore nella preparazione in griglia della moto, lasciata con una mappatura a basso consumo in griglia di partenza. Il cambio di moto repentino prima del via non è servito al #41 per entrare in zona punti e adesso la vetta dista 25 punti. 

La competitività della RS-GP22 lascia qualche dubbio per questo fine settimana, come li ha lasciati anche a Motegi prima dell’inizio del weekend data l’assenza di gare nell’ultimo triennio. Come per Bagnaia con Miller, Espargaró potrebbe contare sul supporto di Maverick Viñales, giunto settimo in Giappone proprio davanti a Quartararo; nei due anni del GP “Top Gun” ha ottenuto per due volte il terzo posto. 

A Motegi c’è stata anche la prima gara completa di Marc Márquez dal rientro post-quarta operazione e, dopo le sfortune di Aragón, egli ha potuto finalmente rivedere la bandiera a scacchi, tra l’altro con un ottimo quarto posto finale. Insieme alla pole position del sabato ottenuta sotto l’acqua, il “Cabroncito” ha quantomeno messo una pezza ad un weekend di casa che per Honda, in sua assenza, sarebbe stato pari ad un harakiri sportivo. 

In Thailandia, pista dove Márquez ha vinto due volte su due, le RC213V potrebbero avere una piccola chance di brillare, potendo contare su una buona potenza utile nei tre lunghi rettilinei del tracciato. Pol Espargaró si avvia piano piano alla conclusione della sua avventura con Honda, mentre il fratello di Marc Álex Márquez sarà affiancato non da Takaaki Nakagami, ma da Tetsuta Nagashima (già presente in Giappone in qualità di wildcard ed ora sostituto del giapponese infortunato). 

Pure un altro marchio giapponese farà affidamento su un sostituto. Con un Joan Mir ancora fuori combattimento, Suzuki Ecstar ha deciso di fare affidamento su un nome piuttosto sorprendente, quello di Danilo Petrucci. Reduce dalla sconfitta contro Jake Gagne nella lotta titolata del MotoAmerica, “Petrux” potrà quantomeno consolarsi col ritorno su una MotoGP, al fianco di Álex Rins. 

Sempre a Motegi si è rivista la KTM nelle posizioni che contano, sempre grazie al solito Brad Binder. Dopo il quarto posto di Aragón, il sudafricano ha di nuovo fatto la differenza nell’ultima gara ottenendo un secondo posto inaspettato, con tanto di sorpasso finale ad un giro dalla fine su Jorge Martín. Il #33 sta probabilmente tirando fuori della RC 16 più di quello che la moto potrebbe fornire, nella speranza che nel 2023 la Casa di Mattighofen mantenga le proprie promesse di competitività. Per Binder sarà un debutto assoluto a Buriram con la MotoGP.

Anche Miguel Oliveira si è reso protagonista di una buona gara la settimana scorsa, con però una punta di amarezza data dal mancato sorpasso su Márquez. Anche per il portoghese la poca esperienza su questa pista rispetto agli avversari potrebbe svantaggiarlo, ma al contrario di Binder ci ha già corso nel 2019 sulla KTM Tech3 e potrà partire un passo avanti nella sfida interna al box arancione. Coi rispettivi futuri già delineati, Remy Gardner e Raúl Fernández punteranno probabilmente solo a vedere il traguardo. 

Moto2

Ancor più ravvicinata la lotta iridata nella classe di mezzo, anche se con soli due nomi rimasti a giocarsi il titolo mondiale. Mentre Celestino Vietti e soprattutto Arón Canet hanno gettato al vento le loro ultime chance (non matematiche ma realistiche) di giocarsi la corona con due cadute in Giappone, col pilota Pons per giunta caduto mentre era al comando, Ai Ogura è tornato a vincere ed ha nuovamente riaccorciato le distanze da Augusto Fernández Guerra, proprio davanti al pubblico di casa. 

Solo due punti ora separano Ogura da Fernández, ma questa fase del campionato, che si disputerà su piste asiatiche e oceaniche, è pane per i denti del team Honda Asia che potrebbe giovare di quest’ultima parte di calendario. La squadra ha anche confermato le proprie line-up di Moto2 e Moto3 togliendo un’ulteriore preoccupazione sia al proprio pilota di punta, sia a Somkiat Chantra, che correrà sulla pista di casa. 

Moto3

Gli ultimi tre Gran Premi hanno permesso ad Izan Guevara d’infliggere altrettante mazzate alla classifica del campionato Moto3. Dopo due vittorie in Aragona e Giappone ed il terzo posto di Misano, ora il #28 gode di un vantaggio di 45 punti sul compagno Sergio García e di 63 su Dennis Foggia, giunto secondo a Motegi ma senza mai esser realmente capace d’impensierire il pilota Aspar. 

Il layout estremamente veloce di Buriram condannerà la Moto3 ad una gara quasi sicuramente di gruppo, ma dopo quanto visto al Motorland e al Twin Ring non è utopia pensare che anche in Thailandia Guevara possa provare a dettare la propria legge del passista. Occhi puntati anche su Ayumu Sasaki, reduce da due podi consecutivi, e su Jaume Masiá, voglioso di rivincita dopo la rovinosa caduta a pochi giri dalla fine nell’ultimo Gran Premio. 

Con quelle che possono essere le premesse della MotoGP, l’elemento che potrebbe scombussolare di nuovo tutte le carte in tavola è uno: la pioggia. Al momento si prevedono tre giorni di meteo sfavorevole e possibilità di acquazzoni che vanno dal 40% ad addirittura il 90% nelle giornate del Gran Premio. In tal senso, il programma tornerà ad essere quello abitudinale con una prova libera al mattino del venerdì, con le uniche differenze con gli eventi europei date dai turni MotoGP successivi a quelli Moto2 e, naturalmente, dal fuso orario quattro ore avanti rispetto al nostro. L’evento sarà in differita su TV8 ed in diretta su Sky Sport. 

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 4.554 m 
Rettilineo principale: 1.000 m 
Curve: 12 (5 a sinistra, 7 a destra) 
Senso: orario 
Record della pista: 1:29.719 (Fabio Quartararo, Yamaha, 2019) 

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI*

Venerdì 30 settembre 2022 

04:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP) 
04:55 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP) 
05:50 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP) 
08:15 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP) 
09:10 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP) 
10:05 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP) 

Sabato 1 ottobre 2022 

04:00 – FP3 Moto3 (Sky Sport MotoGP) 
04:55 – FP3 Moto2 (Sky Sport MotoGP) 
05:50 – FP3 MotoGP (Sky Sport MotoGP) 
07:35 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP) 
08:00 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP) 
08:30 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP) 
08:55 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP) 
09:25 – FP4 MotoGP (Sky Sport MotoGP) 
10:05 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP) 
10:30 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP) 
13:45 – Qualifiche Motomondiale (TV8) 

Domenica 2 ottobre 2022 

05:00 – WUP Moto3 (Sky Sport MotoGP) 
05:20 – WUP Moto2 (Sky Sport MotoGP) 
05:40 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP) 
07:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP) 
08:20 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP) 
10:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP) 
11:15 – Gara Moto3 (TV8) 
12:30 – Gara Moto2 (TV8) 
14:15 – Gara MotoGP (TV8) 

*: in grassetto gli orari in diretta. 

Fonti immagini: hondaracingcorporation.com, Facebook / Mooney VR46 Racing Team, Twitter / Aspar Team MotoGP 

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