Motomondiale | GP Thailandia 2019 – Anteprima

Moto2Moto3MotoGP
Tempo di lettura: 8 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
3 Ottobre 2019 - 14:30
Home  »  Moto2Moto3MotoGP

Sorto nel 2014, il Chang International Circuit alla periferia di Buriram ha ospitato per la prima volta i campionati a due ruote internazionali quando la Superbike ha fatto tappa qui nel 2015. Da subito il motociclismo ha fatto breccia nei cuori dei tifosi thailandesi, ma per vedere in azione il Motomondiale si è dovuto attendere altri tre anni. Quella che si svolgerà questo weekend sarà la seconda edizione del GP, nella speranza di ripetere il successo di dodici mesi fa quando si è raggiunto il picco di oltre 222.000 presenze totali.

Un Gran Premio che potrebbe darci, con largo anticipo, la conferma di ciò che oramai è inevitabile: l’ottava consacrazione iridata di Marc Márquez. Allo spagnolo basterà guadagnare due punti nei confronti di Andrea Dovizioso, unico avversario ancora matematicamente in lotta, per ottenere il suo sesto titolo MotoGP a soli ventisei anni. Rispetto allo scorso anno, la Honda è migliorata non poco sulla velocità massima, potendo quindi contrastare la Ducati sul suo stesso terreno. Sarà da osservare anche Jorge Lorenzo, che nemmeno nella gara di Aragón (conclusa a 46 secondi dal compagno) è riuscito a risollevarsi da una situazione che ha del disperato in questo 2019. Sperano di fare meglio dello scorso anno Cal Crutchlow, solo settimo nel 2018, e Takaaki Nakagami, ultimo a due giri.

Nel box Ducati il doppio podio di Aragón ha ridato una boccata d’aria fresca, in quanto risultato migliore possibile contro un Márquez che fin dal primo turno ha fatto capire come, al Motorland, non ci sarebbe stata trippa per gatti. In Thailandia lo scorso anno Dovizioso è finito secondo dopo uno dei tanti duelli con il #93, ma il gap motoristico della Ducati sulla Honda quest’anno è stato colmato dalla Casa dell’Ala Dorata; quel vantaggio che la GP18 vantava sulla RC213V, la GP19 non ce l’avrà. Danilo Petrucci invece non è riuscito a risollevarsi come ha fatto il suo compagno nel weekend precedente, terminando addirittura 12° dietro all’Aprilia di Iannone, perdendo così anche la terza posizione nella generale da Rins; il ternano ha bisogno vitale di ritrovare competitività e la pista di Buriram, coi suoi lunghi rettilinei, è il luogo ideale per farlo. Curiosità anche per vedere se Jack Miller continuerà il suo bel momento dopo l’ennesimo terzo posto ottenuto quest’anno in Aragona.

Al contrario della Ducati, la Yamaha si è dovuta confrontare con una debacle imprevista, con Viñales e Quartararo quarto e quinto ma Valentino Rossi solo ottavo e staccato di 18 secondi dal compagno di squadra. “Vale” non è la prima delle Yamaha in gara da Brno e nella classifica iridata, oltre a cominciare a perdere la scia di Viñales nella lotta per il terzo posto iridato, vede avvicinarsi Quartararo, staccato solo 14 punti dal pesarese; è di poche ore fa la notizia anche della separazione col capo tecnico Galbusera, per unirsi a David Munoz. Per le M1 non si prospetta un weekend molto positivo: la natura del tracciato thailandese, pieno di lunghissimi rettilinei e accelerazioni da zero, potrebbe rivelarsi fatale agli yamahisti, ma questo pronostico valeva anche per il 2018, prima di vedere Viñales e Rossi vicini alla lotta per la vittoria. In cerca di riscatto Franco Morbidelli, steso al primo giro da Rins nell’ultima gara.

Parlando del pilota di riferimento della Suzuki, la sua stagione sta diventando parecchio discontinua a livello sia di risultati che di competitività: dopo la splendida vittoria di Silverstone, lo spagnolo ha stupito in negativo sia a Misano, con la caduta alla Rio, sia soprattutto al Motorland, quando la sua gara è andata storta dal primo all’ultimo giro, tra contatti, errori e persino penalità. Incredibilmente, complice anche il momento di crisi di Petrucci, Rins è ancora terzo nel campionato ma rischia il riaggancio da parte delle Yamaha, mentre il suo compagno Mir è stato a sua volta protagonista di un’ultima gara incolore, terminata solo 13°. Difficile anche aspettarsi qualcosa di buono dalla GSX-RR, per le stesse motivazioni che limitano, sulla carta, la Yamaha.

KTM potrebbe invece rivelarsi la carta matta del weekend, ma tutto dipenderà dalle condizioni del loro pilota di punta, Pol Espargaró. “Polyccio” si è fratturato il polso sinistro ad Aragón dovendo quindi saltare una delle gare di casa, ma ha deciso di esserci per la tappa thailandese ad appena due settimane dall’intervento. Lo affiancherà Mika Kallio, che purtroppo non è riuscito a difendere adeguatamente i colori del team Ajo, al contrario invece del buon Miguel Oliveira per Tech3, 13° nell’ultima gara.

Non è la prima volta che la gara di Aragón si rivela positiva per il team Gresini e l’Aprilia, con Aleix Espargaró che ha dato del suo meglio terminando settimo e ottenendo il miglior risultato stagionale complessivo grazie anche all’11° del compagno Iannone. La RS-GP pare esser migliorata anche di motore come visto nei confronti con Yamaha e Ducati, ma Massimo Rivola ha candidamente ammesso come la moto del 2019 sia ferma con lo sviluppo per preparare al meglio la moto del 2020, anche se c’è la sensazione che questa discussa nuova moto possa essere l’ultima spiaggia per la Casa di Noale nel Motomondiale.

Anche il capitolo Moto2 vede un Márquez in fuga, e si tratta stavolta di Álex che, grazie allo “zero” di Augusto Fernández nell’ultima gara, ha ora un vantaggio rassicurante sugli inseguitori pari a quasi 40 punti. Il suo primo avversario, Jorge Navarro, è precisamente a -38 ma ancora a secco di successi mentre Brad Binder, vincitore ad Aragón, è attardato in classifica e paga a caro prezzo la scarsa competitività della sua KTM in alcune gare di questa stagione. Per gli italiani invece la situazione è abbastanza grigia: Lorenzo Baldassarri non colleziona un arrivo a podio dalla sua ultima vittoria a Jerez, mentre Luca Marini ha provato a rendersi protagonista ad Aragón giungendo ai piedi del podio; anche per lui la classifica è molto deludente rispetto alle aspettative di inizio anno. In Thailandia lo stesso #10 di casa Sky Racing potrebbe puntare al successo dopo il secondo posto del 2018, ma tra i candidati alla vittoria c’è anche Binder, essendo questa pista simile all’Austria come conformazione. Tornerà in azione anche Marcel Schrötter per il team Dynavolt.

La gara della Moto3 dello scorso anno è stata una vera lotta senza quartiere e a sorridere, alla fine, è stato il nostro tricolore con la tripletta Di Giannantonio-Dalla Porta-Foggia. La speranza è che ciò si possa ripetere anche se si arriva da un Gran Premio d’Aragona piuttosto magro per gli azzurri (eccezion fatta per Foggia, terzo). Arón Canet è stato autore di una gara perfetta nella gestione e nella fuga sin dai primi giri e si è immediatamente riavvicinato in classifica al leader Dalla Porta che, invece, sta risentendo di alcune battute d’arresto dovute forse alla tensione per la lotta iridata. Non ne ha approfittato granché Arbolino, solo decimo nell’ultima gara proprio davanti al connazionale. La lotta iridata non è però l’unico spunto interessante del weekend: il mercato piloti continua a essere molto attivo e gli ultimi spostamenti di rilievo, dopo l’annuncio dei team che correranno nel 2020, sono Ryusei Yamanaka al team Estrella Galicia e Alonso López che si trasferirà di conseguenza al team Max Sterilgarda, dove affiancherà il nostro Romano Fenati, ancora in Moto3. L’ascolano non correrà ancora invece questo weekend, e lo stesso vale per gli infortunati Masia e Antonelli; i tre verranno rispettivamente sostituiti da Julián José García, Davide Pizzoli e Kevin Zannoni.

Gli orari torneranno a essere quelli consueti in merito alla domenica, seppur con le ovvie differenze di fuso orario: ci saranno cinque ore di differenza rispetto al consueto orario europeo. Bisognerà fare attenzione al meteo, poiché per tutte e tre le giornate è prevista pioggia, cosa che andrebbe a scombussolare le carte in maniera drastica e che ci permetterebbe di vedere, per la prima volta, una gara motociclista a Buriram sul bagnato. In merito a come si potrà vedere il Gran Premio, da qui fino alla gara di Sepang la diretta sarà disponibile solo su Sky Sport MotoGP, mentre gli utenti TV8 si accontenteranno della differita per tutta la durata del ciclo asiatico-oceanico.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 4.554 m
Rettilineo principale: 1.000 m
Curve: 12 (5 a sinistra, 7 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:30.088 (Marc Márquez, Honda, 2018)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI*

Venerdì 4 ottobre 2019

04:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
04:55 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
05:55 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
08:15 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
09:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:10 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP)

Sabato 5 ottobre 2019

04:00 – FP3 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
04:55 – FP3 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
05:55 – FP3 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
07:35 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
08:00 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
08:30 – FP4 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
09:10 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
09:35 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:05 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
10:30 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
14:00 – Replica Qualifiche (TV8)

Domenica 6 ottobre 2019

03:40 – WUP Moto3 (Sky Sport MotoGP)
04:10 – WUP Moto2 (Sky Sport MotoGP)
04:40 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP)
06:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP)
07:20 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP)
09:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP)
11:00 – Gara Moto3 (TV8)
12:15 – Gara Moto2 (TV8)
14:00 – Gara MotoGP (TV8)

*: in grassetto gli orari in diretta

Fonte immagine: Internet (per segnalare il copyright info@passionea300allora.com)

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO