Márquez il più veloce sull’asfalto umido, seguono Miller e Viñales. Nervosismo per Quartararo, solo 16°.
L’ultima sessione di prove prima dell’inizio delle gare della domenica si è appena conclusa. Nella MotoGP il primato del warm-up se l’è aggiudicato Marc Márquez su Honda Repsol, autore di un 1:31.403 che è poco meno di 9” più lento del tempo valido per la pole position fatto ieri. E’ risaputo come il “Cabroncito”, con condizioni miste, sia praticamente una garanzia e viste le previsioni meteo, le quali danno forte pioggia dalle 11:00 in poi, anche lo spagnolo potrebbe essere considerato un contendente alla vittoria.
Il suo compagno Pol Espargaró continua ad annaspare a metà classifica col 12° tempo. Finora è stato un weekend completamente diverso da quello di cui si era reso protagonista nel GP Stiria dello scorso anno, tanto da essere alle spalle anche di Álex Márquez (ottavo). Male Takaaki Nakagami, 21° e molto in difficoltà con queste condizioni.
A soli 0”048 da Márquez troviamo Jack Miller, altro maestro di queste condizioni. Potendo partire dalla seconda fila, l’australiano potrebbe a sua volta giovare del bagnato, conoscendo le sue abilità con fondo viscido. Non sono andate male nemmeno le altre tre Ducati Desmosedici GP21, con Francesco Bagnaia quinto e davanti al duo Pramac Johann Zarco-Jorge Martín. Con la pioggia si sono nuovamente ribaltate le gerarchie nel box bianco-rosso.
A sorpresa, la prima Yamaha ad apparire in classifica è quella di Maverick Viñales. In passato “Top Gun” non si è mai dimostrato un “anfibio”, ma vista l’incertezza del mondo anche lui potrebbe non essere escluso dalla conta dei protagonisti (a patto che faccia una buona partenza).
Discorso completamente diverso per Fabio Quartararo, che dopo aver perso la pole per il passaggio sul “verde” di appena pochi millimetri, oggi si è ritrovato solo 16° nel warm-up. “El Diablo” è apparso anche molto nervoso, sia in un breve duello con Álex Márquez in pista, sia nel rientro ai box, nel quale ha sbagliato piazzola fermandosi in quella del compagno, come successo in gara a Le Mans.
Con Cal Crutchlow costantemente nelle retrovie in questa sua gara da sostituto, Valentino Rossi continua a non brillare nemmeno col cielo coperto. Il 13° tempo a 1”5 di ritardo fa capire, ancora una volta, le difficoltà del pesarese.
L’altra sorpresa del turno è stata Iker Lecuona, quarto a soli due decimi da Márquez. Rispetto alle previsioni, con la pioggia le RC16 si sono comportate generalmente meglio, visto anche il decimo tempo di Miguel Oliveira e l’11° di Danilo Petrucci. Dani Pedrosa invece non poteva avere condizioni peggiori per il suo ritorno, poiché non è mai stato un pilota da bagnato; il 14° tempo, davanti a Brad Binder, lo testimonia.
In nona posizione spunta la prima delle due Aprilia. Se al venerdì era stato Lorenzo Savadori a stupire, oggi tocca nuovamente ad Aleix Espargaró essere l’alfiere di punta della Casa di Noale. L’Espargaró più anziano paga 1”244 dalla vetta, ma è a solo un decimo dalla sesta posizione di Zarco. Savadori è invece 17°.
Buio pesto per Suzuki Ecstar: le due GSX-RR giacciono in 19a e 20a posizione, con Mir che precede Rins di solo un decimo e con un distacco superiore ai 2”. Il nuovo holeshot device, debuttato proprio in questo fine settimana, potrebbe non aver dato una mano in queste condizioni.
Moto2
Nonostante per l’inizio della Moto2 la pioggia si fosse già fermata, l’asfalto è rimasto incredibilmente insidioso e la prova concreta l’ha data Arón Canet, caduto a moto dritta dopo aver perso di netto il davanti alla Remus. Gli specialisti l’hanno fatta da padrone, su tutti Sam Lowes in 1:39.026. L’alfiere di Marc VDS potrebbe avere, nelle condizioni da bagnato, un grande alleato per puntare al terzo successo stagionale.
Somkiat Chantra, a tre decimi da Lowes, si è inserito tra il britannico e Marco Bezzecchi. Gli italiani, in linea generale, sono andati molto bene con Fabio Di Giannantonio quarto e Lorenzo Baldassarri 12°. Il leader della classifica iridata, Remy Gardner, si è classificato nono ma ha fatto decisamente meglio del compagno-rivale Raúl Fernández (17°), il quale ieri è stato annunciato per il passaggio in Tech3. Grandi difficoltà per Ai Ogura invece, che dopo aver ottenuto la prima fila nelle qualifiche si è ritrovato ultimo questa mattina, a 3”7 da Lowes.
Moto3
La classe leggera è stata la prima a tastare le condizioni dell’asfalto bagnato, coi piloti che sono stati, in linea di massima, piuttosto cauti nel cercare il limite del grip. Il miglior tempo l’ha ottenuto Pedro Acosta in 1:45.457, un tempo di circa dieci secondi più lento rispetto a quelli fatti sull’asciutto nelle qualifiche di ieri. I principali protagonisti di questo warm-up sono stati il leader del campionato, Darryn Binder e Romano Fenati, che difatti occupano le prime tre posizioni.
La top five vede altri due piloti spagnoli, ovvero Adrian Fernández (caduto al termine del turno alla curva 4) e Jaume Masiá. I due principali avversari per il titolo di Acosta sono parecchio indietro invece: Sergio García (GasGas Aspar) è 14°, mentre Dennis Foggia (Honda Leopard) è addirittura oltre la 20a posizione.
Qui i risultati del WUP MotoGP e il cronologico dei tempi.
Fonti immagini: hondaracingcorporation.com, marcvds.com, ajo.fi
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