Motomondiale | GP Stiria 2020, sintesi delle FP3

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
22 Agosto 2020 - 12:00
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Joan Mir primo in mattinata, Suzuki entrambe in Q2. Rossi 15°, Dovizioso quarto, passa al pelo Miller nonostante la caduta.


Al termine di una FP3 al Red Bull Ring come sempre combattutissima, Joan Mir ha ottenuto la prima posizione per sé e per la Suzuki in 1:23.456. Lo spagnolo conferma di essere, per questo weekend, l’uomo del team Ecstar da tenere d’occhio, vista la sua affinità col tracciato austriaco. Stavolta, entrambe le Suzuki sono riuscite a passare in Q2 direttamente, con Álex Rins nono e finalmente capace di mettere insieme anche un giro veloce notevole. Le GSX-RR saranno da tenere d’occhio, domani pomeriggio.

All’inseguimento di Mir, troviamo tre marchi differenti. La Yamaha vede Fabio Quartararo come suo uomo di punta, che nonostante qualche problema ancora persistente sul setting e sulla frenata è riuscito a piazzare un buon 1:23.607, a meno di due decimi dallo spagnolo. Due delle altre tre M1 sono in top ten, con Maverick Viñales quinto e Franco Morbidelli ottavo. L’unica che dovrà partire dal Q1 è quella di Valentino Rossi, che pareva in corsa per un ottimo giro negli ultimi minuti, ma a causa di un errore in curva 9 ha dovuto rinunciare.

Terza posizione per la Honda 2019 di Takaaki Nakagami. Rispetto al Gran Premio d’Austria, il giapponese è rimasto aggrappato ai primi posti anche il sabato mattina e potrebbe addirittura puntare alla prima fila nelle qualifiche di oggi. Vedere una RC213V davanti e tutte le altre dietro pare stia diventando una prassi: Cal Crutchlow è 16°, mentre le due Honda Repsol occupano la 20a e 21a posizione, con Bradl che precede Álex Márquez (tra l’altro scivolato in curva 9 a inizio turno).

La prima Ducati in classifica occupa il quarto posto con Andrea Dovizioso, che ha anche rischiato di compromettere il suo weekend non entrando in top ten fino a due minuti dalla fine. A dire il vero, tra i ducatisti, “Dovi” ha anche rischiato di rimanere da solo, poiché Jack MIlelr, decimo, è caduto in curva 6 non potendo migliorare ulteriormente il suo tempo. L’australiano è comunque riuscito a entrare per il rotto della cuffia (tre millesimi), ma ancor più importante il fatto che non abbia subito gravi conseguenze fisiche.
Danilo Petrucci è 13° dietro Johann Zarco, rientrato in partita dopo esser stato dichiarato idoneo a correre ieri, mentre Michele Pirro è 18°.

Come per Ducati, anche la KTM ha piazzato due moto direttamente in Q2, quelle guidate da Pol Espargaró e Miguel Oliveira. I due sono separati in classifica da soli 65 millesimi con lo spagnolo che precede il portoghese e, durante la sessione, Pol non si è fatto scrupoli nel superare, in maniera anche piuttosto aggressiva, il compagno di marca in curva 9, alimentando ulteriormente l’astio tra i due. Brad Binder è stato escluso per appena tre millesimi e rischia di partire dalle retrovie anche in questa gara, mentre Iker Lecuona è 14°. Fa comunque impressione come in mezzo secondo ci siano ben quindici piloti, ulteriore prova dell’estremo equilibrio del campionato.

Entrambe le Aprilia partiranno invece dalla Q1, poiché né Aleix Espargaró né Bradley Smith sono stati capaci di mettere insieme giri veloci convincenti. Stavolta, i limiti della moto di Noale, specie sul motore, si sono visti tutti.

Il turno di libere finale della Moto2 è quello che ha regalato più sussulti e spaventi, con la caduta in uscita da curva 1 di Alejandro Medina, fortunatamente evitato da tutti gli altri, e la scivolata di Sam Lowes in curva 3, a seguito di uno stranissimo effetto pendolo innescato dalla moto che ha poi preso fuoco una volta caduta. L’inglese è stato portato al centro medico per degli accertamenti ma nonostante abbia saltato buona parte del turno ha comunque potuto mantenere il terzo posto nella combinata, dietro a Jorge Martín (il più veloce quest’oggi) e Marco Bezzecchi, staccato di 54 millesimi dall’ex-rivale della Moto3. Non mancano le sorprese tra i piloti che sono passati direttamente in Q2: dietro Remy Gardner, quarto, spuntano i nomi di Jake Dixon e Nicolò Bulega a circa tre decimi dal pilota del team KTM Ajo. Luca Marini è settimo e precede la coppia spagnola Fernández-Canet, mentre Enea Bastianini è 11°. Ancora fuori dalla Q2 Tetsuta Nagashima, addirittura 25° e 27° Lorenzo Baldassarri e Fabio Di Giannantonio.

Come al solito, a dare il via alla giornata di prove è stata la Moto3, con la speranza di una “doppietta” italiana nella combinata che però non si è concretizzata. Tony Arbolino aveva messo a segno il suo tempo migliore questa mattina in 1:35.767, due decimi più rapido del connazionale Celestino Vietti, ma il tempo del lombardo è stato cancellato facendo mantenere al #13 il primo posto nella combinata. Il pilota Sky VR46 non è riuscito però a migliorarsi in questa FP3, rimanendo uno dei pochissimi piloti a mantenere, come tempo di riferimento, il crono del venerdì; Arbolino si è comunque classificato ottavo. Due spagnoli all’inseguimento dell’italiano: Sergio García torna a farsi vedere nei primi posti, riuscendo a terminare terzo come primo pilota sopra il muro dell’1:36.055; alle sue spalle Raul Fernandez, poleman nelle ultime due gare ma ancora alla caccia del primo successo in carriera. In mezzo ai due si sarebbe dovuto inserire Jaume Masia, ma come per Arbolino anche il tempo migliore del #5 è stato cancellato, relegandolo così 15° e fuori da un ingresso diretto in Q2. Nelle successive tre posizioni i primi tre piloti nella generale: Ai Ogura è quarto con appena sei millesimi di scarto su Albert Arenas, poi John McPhee che precede Gabriel Rodrigo. Gli ultimi due posti in top ten sono occupati da Filip Salač e Tatsuki Suzuki, mentre Dennis Foggia è 14° e ultimo dei piloti entranti in Q2, alle spese proprio del compagno di squadra. Fuori anche altri nomi altisonanti, quali Deniz Öncü, Andrea Migno, Darryn Binder, Romano Fenati e Niccolò Antonelli.

Alle 12:35 cominceranno le qualifiche della classe leggera, seguite poi dalla FP4 della MotoGP e dalle prove ufficiali delle altre due categorie. E’ attesa la pioggia per questo pomeriggio, quindi occhi puntati anche verso il cielo.

Qui i risultati della FP3 della top class, l’analisi dei tempi e la classifica combinata.

Fonte immagine: motogp.com

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