Motomondiale | GP Spagna 2024 – Anteprima di Jerez de la Frontera

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Tempo di lettura: 10 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
25 Aprile 2024 - 09:00
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La fase europea del Motomondiale comincia col GP Spagna. In MotoGP Martín comanda, Bagnaia e Márquez arrancano.


Sono passate due settimane dal Gran Premio delle Americhe ed il Motomondiale è già pronto a far parlare nuovamente di sé col quarto appuntamento della stagione 2024, il GP Spagna a Jerez de la Frontera. Quello in Andalusia sarà il primo di quattro eventi che si correranno in Spagna quest’anno, insieme a Barcellona, ad Aragona e a Valencia.

Tra questi, il tracciato Ángel Nieto corrisponde probabilmente al più iconico per i momenti storici visti nel corso dei decenni di gare disputate. Duelli, sorpassi ed anche contatti clamorosi che hanno reso i 4.423 metri della pista andalusa una mecca storica importantissima per questo sport.

MotoGP

La seconda gara in Europa dell’anno, la prima della massiccia fase nel Vecchio Continente che proseguirà fino a giugno, giunge dopo una prova di Austin che ha decisamente lasciato il segno e che ha regalato grande spettacolo, soprattutto col GP della domenica. A vincere sia la gara lunga che quella Sprint è stato Maverick Viñales, che ha così riportato in trionfo l’Aprilia ed è tornato ad assaporare il successo di un Gran Premio vero e proprio dopo oltre tre anni di digiuno.

Un “Top Gun” visibilmente commosso durante le interviste coi giornalisti nel post-gara che, se dovesse essersi liberato dei propri limiti e delle proprie insicurezze, potrebbe diventare una seria minaccia anche per i presunti favoriti al titolo MotoGP alla vigilia dell’anno. Aleix Espargaró, giunto settimo in Texas, pare invece relegato al ruolo di scudiero, come pianificato sin dall’inizio della convivenza tra i due spagnoli.

La rinascita di Viñales, tuttavia, non è l’unico tema affiorato durante il GP delle Americhe: Pedro Acosta ha di nuovo dato prova del suo talento cristallino lottando come un leone in mezzo ai big della categoria, conquistando un secondo posto che, di questo passo, potrebbe essere il preludio ad un primo successo in questa prima annata in classe regina.

Già Jerez rappresenta, per KTM e GasGas, una ghiottissima opportunità di conquistare un primo successo stagionale: l’anno scorso le RC16 hanno persino ricoperto il ruolo di moto da battere durante il weekend andaluso e Brad Binder è stato capace di vincere la Sprint del sabato e di giungere secondo la domenica, mancando la vittoria per un nonnulla.

Proprio il sudafricano sarà chiamato ad un’importante risposta dopo il buco nell’acqua di Austin, anche per dimostrare che, almeno per questa stagione, l’uomo su cui KTM dovrà puntare in chiave iridata è lui e non già Acosta. Si è anche vociferato di un immediato passaggio di “El Tiburón” al team KTM Red Bull al posto di Jack Miller (qui vincitore nel 2021) ma la notizia pare sia stata smentita.

Oltre ai quattro piloti titolari, KTM ha deciso di giocare il proprio asso nella manica durante questo appuntamento: una quinta moto sarà infatti affidata a Daniel Pedrosa, che come nel 2023 disputerà la gara di casa in qualità di wildcard. Sarà interessante vedere anche il confronto tra l’esperto pilota di Sabadell e i compagni titolari, soprattutto il rookie connazionale.

Parlando di tester, anche Aprilia farà affidamento su Lorenzo Savadori, che scenderà in pista su una RS-GP24 sperimentale portando a cinque le presenze del marchio in griglia. La squadra Trackhouse ha fatto il possibile negli Stati Uniti per poter risaltare, ma alla fine il massimo che la compagine americana è stata capace di ottenere è un decimo posto con Raúl Fernández ed un 11° con Miguel Oliveira. Chissà se una pista più tradizionale come quella spagnola possa invece aiutare i due piloti iberici.

Aprilia e KTM, inutile ribadirlo, dovranno comunque fare i conti con le Ducati, reduci da un fine settimana al COTA di luci per alcuni piloti e di ombre per altri. Jorge Martín ha dimostrato una grande maturità nello scorso appuntamento assicurandosi i punti del quarto posto finale senza strafare, un errore che nel corso del 2023 gli è costato molto sullo score in diverse occasioni.

Il pilota Pramac comanda nella generale con un buon vantaggio nei confronti di Enea Bastianini, salito nuovamente sul podio ad Austin dopo il già ottimo secondo posto del Portogallo. I due capiclassifica non hanno in Jerez un tracciato granché alleato, perciò anche questo potrebbe rivelarsi, per Jorge ed Enea, un’occasione più per guadagnare punti che per vincere.

Al contrario, per il campione Francesco Bagnaia il Gran Premio a Jerez potrebbe rivelarsi un’occasione, a citare le sue parole, per passare all’attacco. Con un ottavo posto nella Sprint ed un quinto la domenica, la tappa di Austin si è rivelata piuttosto avara di soddisfazioni per “Nuvola Rossa”, il quale torna invece su una pista amica dove ha conquistato due vittorie negli ultimi due anni, a cui va aggiunto anche il secondo posto del 2021.

Il GP Spagna sarà la gara di casa anche per Marc Márquez, che ha probabilmente ben più da recriminare per quel che poteva essere il GP delle Americhe ed invece non è stato. Il #93 è stato un assoluto protagonista sul suo amato COTA ed ha anche guidato la gara in un frangente della corsa, ma proprio sul più bello è incappato in un errore grossolano che gli è costato perlomeno 20 punti.

Ora il ritardo del “Cabroncito” dalla vetta è di 44 lunghezze e, dopo due zeri consecutivi tra Portogallo e Stati Uniti, sarà cruciale non commettere nuovi sbagli del genere. L’ultima vittoria del Márquez più anziano qui in Andalusia risale al 2019, mentre è ancora nella mente di molti il Gran Premio 2020, con la straordinaria rimonta terminata però nella ghiaia di curva 3.

Le altre Ducati, per il momento, ricoprono il ruolo di comprimarie, con Franco Morbidelli che si è velocizzato dopo l’inizio di stagione ad handicap in Qatar per il mancato svolgimento dei test, ma la tappa di Jerez rappresenta ora la prima occasione del #21 di cominciare ad avvicinarsi concretamente alle prestazioni del compagno di squadra. Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi, invece, sperano di poter ritrovare confidenza con la Desmosedici GP23, la stessa che guida anche Álex Márquez coi colori del team Gresini (caduto anche lui al COTA).

Tra le prime tre Case e le restanti due il solco sembra essersi addirittura allargato e la tappa americana ha semplicemente confermato questa sensazione, con Fabio Quartararo che, a pochi giorni dal rinnovo con Yamaha per 2025 e 2026, ha assistito al trionfo dell’Aprilia mentre lui concludeva 12°.

Anche per “El Diablo” Jerez rappresenta un tracciato iconico: è qui che il franco-siciliano si è aggiudicato le sue prime due vittorie in MotoGP nel 2020 ed è sempre qui che, nel 2019, Fabio è diventato il pilota più giovane di sempre a conquistare una pole position. I pochi tratti di allungo dovrebbero favorire la M1, ma la trazione in uscita dalle curvone continuerà ad essere un grattacapo per Quartararo ed Álex Rins.

Honda, dal canto proprio, naviga in acque ancora più torbide: su una pista storicamente favorevole come Austin, le RC213V hanno occupato costantemente le ultime posizioni e di tre moto solo una ha raggiunto il traguardo al termine della gara lunga, ovvero quella di Luca Marini (giunto ad oltre 33″).

Al momento non sembrano esserci vie d’uscita concrete per la Casa dell’Ala Dorata, né soluzioni tecniche ottimali da studiare. Almeno fino a quando i vantaggi dati dalle concessioni non cominceranno a manifestarsi, HRC ed anche il team LCR continueranno a navigare a vista. Lo squadrone giapponese potrà contare sul contributo di Stefan Bradl per quest’appuntamento, ma esso si ridurrà probabilmente al testing di nuove componenti.

Moto2

Al momento la Moto2 è, tra le categorie del Motomondiale, quella dai valori in campo meno chiari e, in tre gare, ci sono stati tre vincitori diversi ed altrettanti leader del campionato. Ora a comandare la generale è Sergio García Dols, il quale si è aggiudicato, in Texas, la sua prima vittoria nella classe intermedia, così come successo ad Arón Canet in Portogallo.

Ciò è una controprova di come il nuovo telaio Boscoscuro sia nato bene e che si adatti in maniera ottimale alle nuove Pirelli, ma anche dell’incertezza che regna nel campionato. Dalla tappa di Jerez forse si osserveranno valori in campo più chiari e costanti, ma solo la controprova della pista ce lo potrà dire. Si spera anche in una rivalsa degli italiani come Celestino Vietti e Tony Arbolino, ma il vicecampione dello scorso anno pare brancolare nel buio sullo sfruttamento delle coperture italiane.

Moto3

Valori già più netti nella classe Moto3, con David Alonso per due volte vincitore in questo inizio di stagione. L’ispano-colombiano ha conquistato al COTA una vittoria dominante dopo una corsa condotta in maniera molto diversa rispetto ai precedenti successi ottenuti, a controprova di come possa essere sia un passista che bravo nella bagarre.

Jerez de la Frontera sarà un po’ una gara di casa anche per il nativo di Madrid, ma al momento la testa della generale è ancora nelle mani di Daniel Holgado, autore di tre podi su tre nei primi tre Gran Premi. Il tracciato Ángel Nieto, nelle corse disputate dalla classe leggera, ha spesso regalato colpi di scena e gare ricche di sorpassi, perciò potrebbe essere una prima occasione per vedere uno stravolgimento della classifica a vantaggio degli inseguitori, cioè i vari Joel Kelso, Collin Veijer, José Antonio Rueda (al rientro) e compagnia.

Una componente che potrebbe rimescolare le carte per il fine settimana è il meteo: se le giornate di venerdì e domenica parrebbero immuni da qualsiasi scroscio, al sabato mattina ci sono 35% di possibilità di pioggia, elemento che comprometterebbe la qualifica. Dopo la parentesi live di Austin, il GP Spagna tornerà ad essere in differita la domenica per gli utenti TV8, i quali però beneficeranno comunque della diretta per i turni del sabato.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 4.423 m
Rettilineo principale: 607 m
Curve: 13 (5 a sinistra, 8 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:36.170 (Francesco Bagnaia, Ducati, 2022)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI*

Venerdì 26 aprile 2024

09:00 – FP Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
09:50 – FP Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
10:45 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
13:15 – P1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
14:05 – P1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
15:00 – PR MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)

Sabato 27 aprile 2024

08:40 – P2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
09:25 – P2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
10:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
10:50 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
11:15 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
12:50 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
13:15 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
13:45 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
14:10 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
15:00 – Gara Sprint MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)

Domenica 28 aprile 2024

09:40 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
11:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
12:15 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
14:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)

14:05 – Gara Moto3 (TV8)
15:20 – Gara Moto2 (TV8)
17:05 – Gara MotoGP (TV8)

*: in grassetto gli orari in diretta.

Fonti immagini: press.ktm.com, marcvds.com, Facebook / LevelUp MTA Racing

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