Motomondiale | GP Spagna 2023, sintesi del venerdì

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
28 Aprile 2023 - 20:07
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Mattino della MotoGP guidato da Daniel Pedrosa su KTM, al pomeriggio le Aprilia passano all’attacco: uno-due delle RS-GP23 con Espargaró e Viñales. Bagnaia e Quartararo fuori dalla top ten, partiranno dalla Q1.


Il ritorno in Europa del Motomondiale e delle tre categorie iridate, capitanate della MotoGP, ha dato responsi piuttosto interessanti sulla situazione dei valori in campo, per certi aspetti profondamente diversi rispetto a quelli a cui eravamo abituati dopo i primi tre Gran Premi della stagione.

Il venerdì del GP Spagna a Jerez de la Frontera ha visto “vincitori” inaspettati e perdenti altrettanto impronosticabili, soprattutto per quanto concerne la MotoGP la cui classifica combinata, in viste delle qualifiche di domani, è stata già stilata.

MotoGP

Difficile dire quale sia stata la prova libera più scioccante nel risultato tra P1 e P2. Sta di fatto che Jerez, da tracciato che ha spesso e volentieri consolidato le situazioni tecniche tra le varie moto, ha messo in evidenza particolari outsider, sia al mattino che al pomeriggio.

I primi quarantacinque minuti riservati alla MotoGP sono stati la passerella ideale per Daniel Pedrosa e per la sua KTM RC16 Red Bull: avendo già provato per parecchio tempo durante i test privati svolti qui un paio di settimane fa, godendo così di alcuni dati telemetrici essenziali rispetto ai concorrenti, il “Camomillo” è tornato in grande stile per questa wildcard nel GP di casa stampando il tempo di 1:36.770, con cui si è issato in testa alla classifica della P1.

Per larga parte della P2, complici anche temperature al pomeriggio ben più alte per asfalto ed aria, il tempo di Dani è rimasto intoccabile, fino a cinque minuti dal termine quando le due Aprilia RS-GP23 hanno deciso di prendere in contropiede i concorrenti, piazzandosi in prima e seconda posizione con Aleix Espargaró al comando e Maverick Viñales subito dietro.

Nonostante il caldo, i bolidi di Noale sono riusciti a far lavorare al meglio gli pneumatici Michelin, come testimoniato anche da Miguel Oliveira in quinta posizione sulla RS-GP22 del team RNF. A questo punto la coppia spagnola factory si pone come favorita d’obbligo sia per la Sprint Race (nella quale Viñales in particolare non dovrà sprecare alla partenza), sia per il GP effettivo.

Tornando su KTM, il risultato di Pedrosa avrà sicuramente fatto uno strano effetto a Jack Miller e Brad Binder, con quest’ultimo rimasto anche fuori dai dieci nel time attack finale; per quanto gli aggiornamenti tecnici sulla RC16 laboratorio #26 possano aver influito (su tutti la nuova appendice del codone, non più triangolare ma quadrata), l’australiano ed il sudafricano saranno quasi obbligati moralmente ad una risposta in pista. “Jackass”, intanto, si è assicurato il quinto posto nella combinata.

La pattuglia Ducati, di solito nelle prime posizioni in grandi forze, quest’oggi ha subito una pesante battuta d’arresto, soprattutto il team ufficiale Lenovo. Quattro Desmosedici sono sì in top ten, ma né Francesco Bagnaia né Enea Bastianini si sono qualificati per la Q2 direttamente.

Se per la “Bestia” ciò era anche pronosticabile (anzi, il riminese ha dichiarato che potrebbe esser costretto a rimandare il ritorno in gara alla Francia, visto il dolore ancora forte alla spalla destra), per Bagnaia si tratta di un brutto colpo da incassare, specie ripensando alla vittoria del 2022 e alla velocità mostrata (e in larga parte sprecata) nei primi tre round. Il campione del mondo ha chiuso il venerdì al 13° posto e col serio rischio di rimanere fuori dalla lotta per la pole domani.

Le prime due Ducati in classifica, dunque, sono le GP23 del team Pramac guidate da Jorge Martín (quarto) e Johann Zarco (sesto). Sono andati bene anche Álex Márquez (ottavo assoluto) e Luca Marini (decimo) in rappresentanza delle squadre Gresini e VR46, mentre Marco Bezzecchi ha pagato a caro prezzo la rottura del proprio motore in P2, che non gli ha permesso di qualificarsi direttamente alla sessione 2 del sabato; il leader del mondiale è 12°.

Dopo il colpo di reni di Austin, la Honda è tornata a soffrire, almeno nelle prove, la mancanza di Marc Márquez, il cui rientro è stato posticipato almeno fino a Le Mans. La P2 così atipica di questo venerdì ha relegato al Q1 anche il vincitore del GP delle Americhe Álex Rins (15°), mentre l’unica RC213V ad essersi piazzata nei dieci è stata quella del suo compagno Taka Nakagami, al nono posto.

Sono nelle ultime posizioni le tre Honda restanti, tra cui quella del tester Stefan Bradl (che ha portato un nuovo codone, per certi versi simile a quello del modello stradale CBR1000RR-R). Il tedesco è 20° ed è un paio di posizioni indietro rispetto a Joan Mir (autore di ben due scivolate al pomeriggio e staccato 1″1), mentre Iker Lecuona, sostituto di Márquez, è ultimo in classifica al oltre due secondi e mezzo.

Messa ancora peggio la Yamaha, la quale ha sì portato delle novità tecniche come il nuovo tubo di scarico di scuola KTM, ma ha dimostrato come anche una pista storicamente amica come Jerez possa non esserlo più dopo le libere di oggi. Fabio Quartararo si è sempre esaltato sui quattro chilometri e mezzo del tracciato Ángel Nieto, ma oggi non è riuscito a fare meglio di un 16° posto, proprio davanti a Franco Morbidelli. Con una concorrenza così agguerrita in Q1, c’è il rischio che “El Diablo” rimanga clamorosamente fuori dalla Q2.

Moto2

Dopo il duello di Austin tra Tony Arbolino e Pedro Acosta, la sfida tra KTM Ajo e Marc VDS potrebbe riaccendersi e raggiungere temperature ancora più alte in quel di Jerez. Il primo “round” del weekend è andato al team belga, anche se a condurre non è il pilota italiano: si tratta di Sam Lowes che, pur con una scivolata, si è piazzato al primo posto dopo il miglior tempo ottenuto nella P1.

I due principali protagonisti del mondiale, Acosta ed Arbolino appunto, vivono al momento fine settimana differenti: Acosta, pur con una caduta, ha chiuso al quarto posto ed il ritmo proposto al pomeriggio lo pone come un favorito d’obbligo per la vittoria, mentre il lombardo occupa solo la decima posizione con ben 0″7 di ritardo dal primo avversario; di positivo, per il nostro portacolori, c’è il quarto posto ottenuto in P2, con un gap più ridotto dal #37 di 0″3. Nelle prime posizioni anche Somkiat Chantra ed Alonso López.

Moto3

Il tracciato Ángel Nieto è noto per limitare i distacchi tra un concorrente e l’altro vista la brevità del circuito ed è per questo motivo che il risultato del venerdì della Moto3 sorprende ancora di più. Dopo tre round di vacche magre, Deniz Öncü si è messo al comando con autorevolezza nella classifica combinata della classe leggera in 1:46.173, girando 0″4 più rapido di Jaume Masiá.

I due erano stati protagonisti nella lotta per la vittoria del GP 2022 e, senza Izan Guevara, potrebbero finalmente primeggiare qui in Andalusia. Daniel Holgado, da leader della generale piloti, ha chiuso al terzo posto a mezzo secondo dal pilota col quale si è scambiato di squadra, mentre Ayumu Sasaki è nei primi quattro. Solo decimo Diogo Moreira, alle spalle del nostro Filippo Farioli.

Qui i risultati di P1 e P2 MotoGP, insieme alla classifica combinata dei due turni.

Fonti immagini: aprilia.com, media.ktm.com, marcvds.com, ajo.fi

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