Motomondiale | GP Spagna 2023 – Anteprima di Jerez de la Frontera

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Tempo di lettura: 10 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
27 Aprile 2023 - 09:00
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La MotoGP e il resto delle categorie del Motomondiale ritorna in Europa per iniziare il ciclo di gare nel Vecchio Continente. Previsto il ritorno di Bastianini, Bagnaia col compito d’interrompere la serie negativa.


In questo fine settimana il Motomondiale tornerà in azione in Europa, per la prima delle tre gare spagnole del 2023 (dopo l’eliminazione di Aragona dal calendario iridato). La MotoGP, insieme a Moto2 e Moto3, ripartirà da Jerez de la Frontera per il GP Spagna, alla sua 73a edizione.

L’iconica pista, la cui nomea è stata dedicata al compianto Ángel Nieto nel 2018, rappresenta uno dei tracciati simbolo del Circus delle due ruote, ma anche uno dei tracciati meno adatti alla natura delle MotoGP attuali, coi suoi soli quattro chilometri e mezzo e i pochissimi tratti rettilinei dove poter sfruttare gli oltre 250 cavalli dei prototipi del presente.

MotoGP

La situazione del massimo campionato, all’arrivo a Jerez, è ancora in divenire. Se già ad Austin si pensava che essa si sarebbe consolidata, tutti sono stati sorpresi nel vedere l’esito del Gran Premio delle Americhe, col secondo ritiro consecutivo nei GP di Francesco Bagnaia (di nuovo per una caduta) ed il successo a sorpresa di Álex Rins sulla Honda RC213V del team di Lucio Cecchinello, al 100° podio della propria storia.

La vittoria dell’ex-suzukista, oltre ad aver scombussolato le carte del mondiale, ha rappresentato anche un importante “colpo di Stato” nelle gerarchie di Honda e di HRC, col #42 che non si è risparmiato nell’alzare la voce per quanto concerne l’andamento del progetto e, nello stesso weekend, è riuscito a riportare alla vittoria la moto della Casa dell’Ala Dorata, anche senza l’aiuto di Marc Márquez.

Tutto questo potrebbe spostare, in futuro, il focus dello sviluppo dal “Cabroncito”, il cui rientro in pista, dopo l’infortunio alla mano destra patita nell’incidente in Portogallo, non avverrà in tempo per il GP di casa. Ora l’otto volte iridato è sprofondato al 18° posto nella generale e con un gap di 57 punti dalla testa, destinato ad aumentare almeno fino a Le Mans (nuova data prevista per il rientro): per lui sarà imperativo non strafare ed evitare ulteriori battute a vuoto dalla Francia in poi. Lo stesso vale per il compagno Joan Mir, il quale gli è addirittura alle spalle in campionato dopo lo zero di Austin.

In cima alla classifica piloti c’è, senza troppe sorprese, la Ducati, ma non quella che ci si poteva aspettare dopo tre round. Marco Bezzecchi, pur non brillando negli Stati Uniti, ha conservato la leadership e ha ora un vantaggio di 11 punti sul primo inseguitore Bagnaia, una situazione inusuale per un pilota alla sua sola seconda stagione. Difficile ipotizzare quanto ciò potrebbe durare, ma il livello della Desmosedici privata del team VR46 (come dimostrato da Luca Marini, secondo al COTA) è ancora ottimo e questo dovrebbe mettere il “Bez” nelle condizioni di lottare ancora per la top five.

Chi invece ha molto da recriminare dopo la trasferta nel continente americano è sicuramente Francesco Bagnaia. Se la scivolata sotto la pioggia a Termas de Río Hondo poteva essere vista come un caso isolato e perdonabile, la perdita d’anteriore di Austin rappresenta invece un campanello d’allarme importante per Pecco, il quale si sta dimostrando nuovamente incostante come nel corso del 2022.

Il ritiro di Austin, mitigato solo in parte dal successo nella Sprint Race, ha inoltre messo in evidenza il nervosismo del pilota torinese, il quale ha esposto senza peli sulla lingua le sue perplessità sulla scivolata alla 2. Nel 2022 Jerez ha rappresentato l’inizio della rincorsa dell’attuale #1 al titolo mondiale col ritorno alla vittoria, scenario a questo punto auspicato dal campione anche nel 2023.

Una notizia positiva per il team Ducati Lenovo potrebbe giungere tra poche ore: dopo alcune prove su pista, Enea Bastianini è volato a Jerez per poter avere l’ok dai medici necessario a correre il GP Spagna. E’ su questo tracciato che la “Bestia” ha ottenuto il proprio primo centro in Moto2 (in quel caso durante il Gran Premio d’Andalusia 2020) ed è qui che, in caso di via libera del centro medico, Enea spera di conquistare finalmente i primi punti in tuta rossa.

Rimanendo in tema Ducati, anche le squadre Pramac e Gresini, hanno molto da farsi perdonare dopo Austin: Álex Márquez non ha messo a segno nemmeno un punto tra sabato e domenica tra una scivolata alla curva 11 causata da un malore nella Sprint ed un contatto al via con Jorge Martín il giorno dopo, causato dal madrileno. La classifica di “Martinator” piange al momento essendo solo 11° e, un po’ come per Bagnaia, le potenzialità viste in termini di velocità dal #89 non dovranno essere sprecate nei prossimi Gran Premi. L’esempio opposto lo sta fornendo perfettamente Johann Zarco, quinto al momento in campionato.

Della debacle delle “Rosse” in Texas ne ha approfittato, finalmente, Fabio Quartararo. “El Diablo”, dopo l’errore nella gara corta dell’ultimo sabato agonistico, si è rifatto con gli interessi prendendosi il terzo posto la domenica, per quello che è stato il suo primo podio stagionale. Il franco-siciliano, tuttavia, non si è montato la testa: il risultato del COTA rappresenta solo un palliativo viste le difficoltà (specie in accelerazione) della Yamaha, dunque sarà cruciale dare continuità al risultato qui a Jerez, la pista dove ha ottenuto le sue prime due vittorie in MotoGP.

In questo mese Yamaha ha fatto più parlare per il suo mercato piloti che per le proprie prestazioni in pista, col focus su chi otterrà seconda sella del team Monster Energy. Franco Morbidelli, dopo la performance speranzosa dell’Argentina, è tornato a faticare oltremodo nel GP delle Americhe chiudendo la gara sì all’ottavo posto, ma solo grazie alla lunga sfilza di ritiri, incidenti e cadute avvenute. Per il 2024 pare una corsa a due tra il #21 e Toprak Razgatlıoğlu, ma la fase europea del campionato può rappresentare un’occasione d’oro sia per “Franky” che per il team di Iwata stesso per ricucire le distanze dalle concorrenti italiane.

Oltre a Ducati, infatti, anche Aprilia rimane una minaccia assodata alle ambizioni delle Case giapponesi. Anche se ad Austin la crisi di risultati di Aleix Espargaró è proseguita con una caduta al primissimo giro, a soddisfare le aspettative di Massimo Rivola sono stati Maverick Viñales, ottimo quarto, e Miguel Oliveira, sorprendentemente quinto al rientro dall’infortunio patito a Portimão. Con altre due settimane di riposo sulle spalle, il portoghese potrebbe ambire a qualcosa di ancora migliore in Andalusia, mentre il fratello di Pol, lo scorso anno, ha ottenuto qui il podio. Un risultato similare (o ancora migliore) potrebbe ridare il giusto slancio al #41.

KTM, rispetto alle altre Case, è quella che, pur facendosi notare poco per l’intero weekend precedente, ne è uscita con le ossa rotte. Sia Jack Miller che Brad Binder sono caduti e gli unici punti ottenuti nel Gran Premio sono stati realizzati dal sudafricano, 13° al traguardo dopo esser ripartito.

Un po’ come nel biennio precedente, le prestazioni delle RC16 si stanno dimostrando molto altalenanti rispetto a quelle dei concorrenti e, in questa prima gara spagnola, sarà molto difficile ipotizzare un possibile risultato; di certo Miller ambirà a ripetere quanto accaduto nel 2021, con la prima vittoria ottenuta sull’asciutto (seppur resa possibile dal dolore al braccio destro patito da Quartararo).

Pure il team GasGas Tech3 è nella stessa situazione, anche se Augusto Fernández vorrà dare continuità al decimo posto realizzato ad Austin. Jonas Folger, intanto, continuerà a sostituire l’infortunato Pol Espargaró, su cui non vengono riportate notizie sui tempi di recupero, sicuramente lunghi.

Moto2

Austin ha regalato, per quanto riguarda la Moto2, una delle gare più belle nella storia della classe di mezzo nata nel 2010, con la sfida senza esclusione di colpi fino al traguardo tra Pedro Acosta e Tony Arbolino. I due piloti soprannominati “Squali” hanno fatto la differenza e non hanno mollato il colpo fino alla bandiera a scacchi nel loro duello per il successo, andato poi allo spagnolo.

Con Acosta ora all’inseguimento del pilota Marc VDS con sette punti di ritardo nella graduatoria, la prima tappa spagnola potrebbe permettere al pilota di casa di accorciare ulteriormente le distanze sull’italiano, senza però dimenticare il resto dei partecipanti, come il vincitore dell’edizione 2022 Ai Ogura. Chiamato ad una reazione importante anche Izan Guevara, delusione del weekend texano (pur considerando il rientro dall’infortunio) ma autore di un capolavoro nel GP Spagna 2022 classe Moto3.

Moto3

Avendola citata, la categoria leggera ha visto sul gradino più alto del podio delle prime tre gare ben tre protagonisti differenti, di cui due al primo successo nel Motomondiale. Dopo la vittoria convincente di Daniel Holgado in Portogallo e la prova da applausi di Tatsuki Suzuki sul bagnato dell’Argentina, è stato Iván Ortolá ad aggiudicarsi il Gran Premio delle Americhe realizzando un capolavoro, iniziato con un primo giro concluso al 20° posto dopo esser scampato ad un highside ed una rimonta strepitosa fino al raggiungimento del primo posto.

Il #48 si è così posto prepotentemente come outsider per la lotta al mondiale, la quale vede ancora Holgado e Diogo Moreira come favoriti. A Jerez sono diversi i piloti che, invece, sono obbligati a racimolare punti dopo un inizio di campionato altamente deludente, come Deniz Öncü (13° nella generale a -33 punti) e soprattutto Ayumu Sasaki, autore di due zeri consecutivi che rischiano di costare parecchio durante il prosieguo del 2023.

Qui alla pista Ángel Nieto la pattuglia ispanica sarà agguerrita ancora più del solito e potrebbe non essere così inusuale vedere qualche altro iberico nelle posizioni di testa rispetto ai soliti noti; nell’ultimo triennio, inoltre, a vincere in Moto3 sono stati solo piloti spagnoli.

Dopo due weekend di gara in cui il meteo ha fatto le bizze, per la tappa spagnola si preannuncia un fine settimana assolato e con un rischio di scrosci ridotti a zero; la sfida per i piloti, a questo punto, sarà di tenere botta alle temperature, che raggiungeranno anche picchi di 30°.

Questo, inoltre, sarà il primo Gran Premio della stagione mandato in onda in diretta su TV8 per le tre corse della domenica, con l’evento della MotoGP spostato dalle 14:00 abituali alle 15:00 per evitare la concomitanza col GP dell’Azerbaijan della Formula 1.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 4.423 m
Rettilineo principale: 607 m
Curve: 13 (5 a sinistra, 8 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:36.170 (Francesco Bagnaia, Ducati, 2022)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI

Venerdì 28 aprile 2023

09:00 – P1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
09:50 – P1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
10:45 – P1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
13:15 – P2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
14:05 – P2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
15:00 – P2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)

Sabato 29 aprile 2023

08:40 – P3 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
09:25 – P3 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
10:10 – FP MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
10:50 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
11:15 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
12:50 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
13:15 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
13:45 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
14:10 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
15:00 – Gara Sprint MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)

Domenica 30 aprile 2023

10:45 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
12:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
13:15 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
15:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)

Fonti immagini: mediahouse.ducati.com, honda.racing, teamaspar.com

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