La terza sessione di libere del Gran Premio di Spagna 2020 è andata in archivio col ritorno, atteso a essere onesti, di Fabio Quartararo nelle prime posizioni. Il francese della Petronas SRT, sulla sua Yamaha M1, pare aver risolto i problemi di grip e in frenata di ieri mattina, tanto da fare il tempo record del tracciato in 1:36.806, tempo che molto probabilmente non verrà battuto durante le qualifiche di oggi. In ogni caso, “El Diablo” si conferma l’uomo da battere per la Q2 di oggi, ma alle sue spalle le sorprese non sono mancate.
In seconda posizione troviamo Jack Miller su Ducati Pramac, per un uno-due di piloti satellite al comando della classifica. L’australiano si è fermato a 52 millesimi dallo yamahista, mentre alle sue spalle troviamo Joan Mir sulla prima moto ufficiale in classifica, la Suzuki. Questi tre sono stati gli unici piloti capaci di scendere sotto il muro dell’1:37.
In quarta posizione l’ex-leader della classifica combinata, Marc Márquez su Honda Repsol. Il campione del mondo non ha dato la sensazione di aver tirato come un matto per tutto il turno alla ricerca del tempo migliore, ma il suo weekend potrebbe comunque proseguire in salita: nell’ultimo giro disponibile, a tempo scaduto, lo spagnolo ha visibilmente rallentato nel primo tratto della pista, ostacolando Álex Rins e impedendogli di migliorare il suo crono, cosa rivelatasi poi decisiva per il turno del #42. Sarà molto difficile giustificare la manovra, da parte del #93. Quinta posizione per Maverick Viñales sulla prima Yamaha ufficiale, in un turno passato anche a provare le gomme medie e piuttosto buono per tutti gli yamahisti. Anche “Top Gun” pare aver rallentato Bradley Smith nei primi minuti alla curva Michelin, ma in maniera molto meno invadente rispetto al connazionale della Honda.
Oltre ai soliti Quartararo e Viñales, infatti, sono andati forte anche Franco Morbidelli e Valentino Rossi: l’italo-brasiliano, dopo aver dimostrato di avere il passo, ha superato il problema del passaggio dalla Q1 con un buon 1:37.112 e il settimo tempo, mentre il pesarese è riuscito a portare la quarta M1 tra i primi dieci con l’ottavo. Tra Viñales e Morbidelli si è piazzato Cal Crutchlow sulla Honda LCR, bravo anche lui nel giro secco.
A chiudere i primi dieci troviamo due Ducati, quelle di Francesco Bagnaia e Andrea Dovizioso. Come Morbidelli, il torinese ha raggiunto il suo obiettivo entrando direttamente nella manche di qualifica decisiva, mentre Dovizioso ha seriamente rischiato di dover fare la Q1, dato che negli ultimi istanti era in 14a posizione. Con un ultimo buon giro il “Dovi” ha scalzato Pol Espargaró per prendersi il decimo posto, sperando di poter ottenere almeno una seconda fila in vista della gara.
La lotta per la top ten è stata quindi molto serrata, con dieci piloti racchiusi in meno di quattro decimi. Tra gli esclusi, tanti nomi altisonanti, tra cui proprio Álex Rins sulla seconda GSX-RR; come già detto, attendiamo notizie dalla direzione gara in merito a una possibile penalizzazione a Márquez. Oltre lui, partiranno dalla Q1 le quattro KTM dopo le belle prove viste venerdì (Lecuona è stato l’unico pilota a non migliorare il proprio tempo dalla FP1), insieme a Johann Zarco, Aleix Espargaró, Danilo Petrucci e Álex Márquez, che dopo le sue prime libere è addirittura 20°.
Nella Moto2 la prima posizione è andata a Marcel Schrötter del team Dynavolt, al comando in 1:41.109. Il suo vantaggio su Jorge Martín, secondo su Kalex KTM Ajo, è di 88 millesimi, ma il tedesco può sperare di tornare tra i protagonisti del campionato come a inizio 2019. La squadra finlandese Red Bull è andata bene nel suo complesso, con anche Tetsuta Nagashima ottimo quarto in questa sessione, nonché quinto nella combinata. In mezzo a Martín e Nagashima troviamo i piloti dello Sky Racing Team, con Bezzecchi autore di due buoni giri nel finale che gli sono valsi la terza posizione nella sessione. Tra gli esclusi troviamo invece nomi di spicco quali Tom Lüthi (compagno di Schrötter), il poleman del Qatar Joe Roberts, Fabio Di Giannantonio, Augusto Fernández e Nicolò Bulega. Quest’ultimo è stato anche protagonista di una caduta, ma il vero spavento della sessione se l’è preso Somkiat Chantra, pilota della squadra Honda Asia, scivolato alla Peluqui d’anteriore e con la moto che per poco non l’ha schiacciato. Per il thailandese nulla più di uno spavento, ma è stato comunque portato al centro medico per accertamenti.
La Moto3 ha dato il via alle danze di questo sabato con un turno privo di sorprese, almeno fino alla corsa al tempo migliore degli ultimi minuti. Al termine della terza prova libera troviamo sempre Gabriel Rodrigo in testa alla combinata, nonostante non abbia migliorato il tempo dalla FP1 di venerdì, mentre il più veloce quest’oggi è stato Celestino Vietti in 1:45.700. Il #13, insieme al compagno Andrea Migno, ha messo in campo un ottimo lavoro di coppia, evitando la lunga attesa ai box per sperare in un traino comodo, tanto che anche il #16 si è piazzato nelle prime posizioni col terzo posto nella combinata. Oltre all’argentino e ai due italiani, gli altri piloti passati direttamente in Q2 sono stati Fernandez, Suzuki, McPhee, Nepa, Arenas, Alcoba, Sasaki, Masia, Toba e Deniz Öncü, mentre partiranno dalla prima sessione nomi altisonanti quali Fenati, Antonelli, Foggia, Ogura, Tatay (che era stato il primo a uscire dalla pitlane stamani) e soprattutto Tony Arbolino, scalzato all’ultimo dal giovane turco del team Tech3. Ci sono state anche alcune cadute, una innocua di Suzuki alla curva Michelin e una più violenta di Toba nel T4 della pista, che non gli ha permesso di continuare la sessione.
L’ultima FP3 è stata svolta dalla MotoE, con Eric Granado ancora in testa alle classifiche come al venerdì. Il brasiliano ha tenuto dietro Dominique Aegerter grazie a un 1:48.361 e un vantaggio di un decimo scarso. Niccolò Canepa è il primo degli italiani con un distacco di 0″362, davanti al campione in carica Matteo Ferrari e al pilota di casa Jordi Torres, che recentemente ha deciso di dedicarsi totalmente alla serie elettrica e di lasciare la SBK e il team MIE Althea.
Qui i risultati della FP3 e la classifica combinata della MotoGP.
Fonte immagine: sepangracingteam.com
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