Motomondiale | GP Spagna 2020 – Anteprima

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Tempo di lettura: 11 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
15 Luglio 2020 - 13:41
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Il rombo dei motori di tutto il mondo del motorsport sta tornando a risuonare forte e chiaro, un canto a cui si unirà, questo weekend, anche il Motomondiale. Dopo oltre quattro mesi dal primo round del Qatar, va in scena la seconda gara del campionato a Jerez de la Frontera, la quale quest’anno ospiterà ben due Gran Premi con l’aggiunta del GP dell’Andalusia di settimana prossima.

Per la MotoGP si tratta della prima gara stagionale, visto che la categoria è rimasta assente dalle scene qatariane per cause di forza maggiore; per la prima volta, dal 2006, la massima categoria del motorsport a due ruote inizia la sua stagione dalla Spagna. Strano anche come il 70° anniversario di questo evento, svolto per la prima volta a Montjuïc nel 1950, avvenga proprio in un’annata tragica come il 2020. Prima dell’inizio del weekend di gara, le classi svolgeranno dei test ufficiali tra mercoledì e giovedì.

Nonostante le misure applicate e l’assenza di pubblico, l’evento promette scintille, quelle scintille che attendiamo oramai da mesi viste le premesse date dalla MotoGP durante i test pre-stagionali. Marc Márquez si appresta a partire in caccia del suo nono titolo mondiale, che lo porterebbe a pari merito con Carlo Ubbiali, Mike Hailwood e soprattutto Valentino Rossi, suo acerrimo rivale negli anni passati; lo spagnolo ha rischiato di iniziare la stagione “a mezzo servizio” in Qatar per l’infortunio alla spalla destra rimediato sul finale della scorsa stagione, perciò il forzato periodo di pausa gli ha permesso di tornare al 100%. L’impresa non sarà comunque facile: Honda si è dimostrata tutt’altro che in palla durante i test e i piloti su moto 2020, non solo Marc ma anche il fratello Álex e Cal Crutchlow, hanno lamentato diversi problemi, specie in frenata. La coppia dominatrice degli ultimi anni ha quantomeno il favore del pronostico, qui a Jerez: nelle ultime tre stagioni HRC ha ottenute tre successi, uno con Daniel Pedrosa nel 2017 e gli altri due con il “Cabroncito”. C’è anche curiosità di conoscere le potenzialità di Álex Márquez, arrivato su una sella ufficiale in maniera piuttosto rocambolesca e inaspettata, ma forte di un titolo mondiale Moto2 nella scorsa stagione.

Nelle ultime stagioni la Ducati è stata la principale avversaria a opporsi al binomio Honda-Márquez, ma le premesse con cui si inizia questo 2020 appaiono ben diverse. Come per la Honda, anche i test della Desmosedici GP20 non sono stati entusiasmanti e, a complicare il tutto, ci si è messo l’infortunio di Andrea Dovizioso a poco meno di tre settimane dall’avvio, nonostante le dichiarazioni positive di Paolo Ciabatti sul recupero del suo pilota. Il forlivese, ancora col titolo di vicecampione della stagione precedente, potrebbe essere all’inizio del suo ultimo anno con Ducati, non avendo ancora rinnovato con la Casa di Borgo Panigale e con la possibilità che si prenda addirittura un anno sabbatico dalle corse, per ammissione dello stesso manager Simone Battistella; rimanendo concentrati sul 2020, Dovizioso inizia l’anno da una delle piste meno favorevoli, sintomo di come, probabilmente, dovrà rincorrere gli altri contendenti dopo i primi round. Come compagno avrà ancora Danilo Petrucci, vincitore lo scorso anno del Gran Premio d’Italia ma già appiedato durante il mercato piloti accesosi durante la quarantena. Al termine del 2020, “Petrux” si accaserà con la KTM e l’avere un contratto già in tasca potrebbe aiutare il ternano, dal punto di vista psicologico.

Chi ha fatto davvero paura durante i test invernali è stata la Yamaha, in particolare coi due piloti che vestiranno i colori ufficiali dal 2021.
Maverick Viñales e Fabio Quartararo hanno guidato, in alternanza, nove delle dieci giornate svolte nel complesso da novembre fino a marzo, dando un’ulteriore prova di come la Yamaha abbia finalmente superato il suo periodo di crisi. Viñales parte carico al massimo dopo un ottimo 2019, in cui ha nettamente prevalso nel confronto con Valentino Rossi ottenendo anche due vittorie e il terzo posto nella generale, suo miglior piazzamento in MotoGP; per il venticinquenne di Figueres il 2020 può essere la giusta occasione per dare un assalto concreto all’iride. Anche “El Diablo” viene posto come contendente all’iride, nonostante sia ancora nel team non ufficiale Petronas e con un mezzo sì valido ma forse non identico a quello della squadra factory. Molti tengono gli occhi puntati su Quartararo, nella curiosità che confermi le grandi sorprese viste nel 2020 e che diventi, come molti auspicano, il nuovo fenomeno della classe regina da contrapporre a Márquez. Per un talento che emerge, c’è invece una leggenda che si avvia verso il declino: Valentino Rossi, a fine 2020, concluderà un’era con la Yamaha e forse terminerà anche il cerchio della propria carriera. In questi giorni si è sentita la voce rimbombante del suo accordo con Yamaha Petronas SRT per sostituire Quartararo e affiancare Franco Morbidelli, ma ancora Razlan Razali, patron del team malese, non ha confermato nulla. Seppur non sembri un contendente al titolo a oggi, i tanti tifosi che “The Doctor” vanta in giro per il mondo sperano ancora in un’ultima, emozionante vittoria.

Oltre la Yamaha, a essere andata davvero forte durante i test è stata la Suzuki, in particolar modo con la propria punta di diamante Álex Rins. Come il connazionale-rivale Viñales, Rins è reduce da un 2019 di tutto rispetto, con il quarto posto nella generale e due vittorie ad Austin e Silverstone, gare che purtroppo quest’anno non vedremo. Le due quattro cilindri in linee sono apparse come le moto più in forma nei vari mesi di prove collettive, grazie anche alle nuove gomme portate dalla Michelin che hanno migliorato nettamente il grip a centro curva, fase nel quale la M1 e la GSX-RR si esaltano. La Casa di Hamamatsu schiera ancora, insieme al #42, Joan Mir, speranzoso di poter fare nettamente meglio della sua stagione di debutto.

Nelle retrovie, troviamo i marchi che pare abbiano lavorato più duramente di tutti sullo sviluppo tecnico, KTM e Aprilia. Partendo dagli austriaci, la Casa di Mattighofen manterrà l’assetto a quattro punte in questo 2020, schierando Pol Espargaró e Brad Binder nel team Red Bull ufficiale, e Miguel Oliveira e Iker Lecuona in quello Tech3 gestito da Hervé Poncharal con moto semiufficiali. La dieta che gli ingegneri KTM hanno fatto fare alla RC16, ora denominata RC16S, è visibile a occhio nudo, con tanto di ispirazione dagli altri team per alcune scelte tecniche, quali la carena aerodinamica a forma di squalo e il serbatoio di dimensioni più ridotte. Tutti e quattro i piloti sperano che sia la stagione della rivalsa per la KTM, dopo tre anni piuttosto magri; lo spera in particolare Pol Espargaró, desideroso di lasciare il segno nel suo ultimo anno col marchio austriaco, prima del passaggio in Honda.

Anche Aprilia ha deciso di fare le cose per bene quest’anno e la nuova RS-GP20 sembra essere diversi passi avanti rispetto alla predecessora del 2019, come confermato dallo stesso Aleix Espargaró a Sepang e in tutte le varie interviste. L’Espargaró più anziano sarà ancora la punta del team, ma al suo fianco non ci sarà Andrea Iannone: lo scorso primo d’aprile è stata confermata e posticipata la sua squalifica per il caso doping che l’ha coinvolto, perciò al suo posto sulla nuova moto salirà Bradley Smith, preferendo la MotoGP alla MotoE. Tanti i cambiamenti al mezzo, come un motore a V di 90°, un’aerodinamica pesantemente ispirata dal modello Honda e il codone a mo’ di mass-dumper, come sulla Ducati. Chissà se sarà questa la stagione della verità per l’Aprilia.

Interessante anche il panorama riguardante i piloti privati: Franco Morbidelli continuerà col team Petronas nella speranza di proseguire con la propria crescita, così come “Pecco” Bagnaia nel team Ducati Pramac, usufruendo da quest’anno di una moto semi-ufficiale al pari del compagno Jack Miller, già in direzione ufficiale per il prossimo anno. Ci sono poi i piloti della squadra LCR, Cal Crutchlow (alla sua ultima stagione nel box di Lucio Cecchinello) e Takaaki Nakagami, mentre la squadra Avintia conterà sul neo-arrivato Johann Zarco e sull’ex-campione della Moto2 Tito Rabat.

Passiamo ora alla Moto2, categoria che aveva già corso in Qatar regalando una gara piuttosto incerta e ricca di colpi di scena. A vincere è stato, per lo stupore generale, Tetsuta Nagashima sulla Kalex coi colori della KTM Red Bull, grazie a una migliore scelta di gomme e una bella rimonta dal 14° posto. Il giapponese, che ha ricordato il compianto Shoya Tomizawa, vincitore nove anni prima di quella gara, potrebbe essere davvero un outsider d’eccellenza in questo 2020, specie considerando le poche gare previste e l’incertezza più totale su chi possa porsi come favorito di quest’anno.
A Losail hanno terminato sul podio anche Lorenzo Baldassarri ed Enea Bastianini, autori di una gara solida e costantemente in lotta fra loro, entrambi alla ricerca della giusta costanza per ambire al titolo; il pilota del team Pons, in particolare, vanta a Jerez due vittorie negli ultimi due anni, perciò per lui è il luogo giusto dove ripartire col campionato. Sarà curioso vedere se anche Joe Roberts, poleman dell’ultima gara, confermerà l’exploit e farà tornare a brillare la stella degli Stati Uniti nel motorsport a due ruote su pista. E’ attesa una risposta anche da chi è andato male nell’ultimo GP, come Jorge Martín (futuro pilota Pramac, secondo i rumor), Marco Bezzecchi e Luca Marini.

La Moto3, in Qatar, ha riservato il solito scontro senza quartiere, dal quale è uscito vincitore Albert Arenas. Il pilota del team Ángel Nieto ha confermato il buon momento del finale di stagione 2019 e si è confermato come tra i potenziali favoriti per la stagione in corso. Oltre a lui, tra i candidati più di spicco si è piazzato bene Jaume Masia per il team Leopard, quarto dietro a McPhee e Ogura, mentre il mondiale della classe leggera degli italiani è partito piuttosto male, con Arbolino e Vietti, due dei favoriti nostrani, rispettivamente in 15a e 28a posizione. Vediamo se in Spagna ci sarà l’egemonia degli iberici o se gli italiani si faranno valere, così come Niccolò Antonelli l’anno scorso.

Oltre alle tre categorie principali, correrà anche la MotoE. Il primo dei cinque round della seconda Coppa iridata si svolgerà sulla pista dove la categoria avrebbe dovuto debuttare lo scorso anno, con Matteo Ferrari del team Gresini deciso a difendere la corona vinta lo scorso anno. L’italiano dovrà affrontare una competizione con piloti ben diversi rispetto allo scorso anno, quali Jordi Torres, Tommaso Marcon, Dominique Aegerter e anche il compagno Alessandro Zaccone. Ci sarà anche Jakub Kornfeil, sostituto di Smith nella squadra WithU Motorsport visto il suo improvviso addio alla categoria. Vedremo anche volti già visti nel 2019, quali Niki Tuuli, Mike Di Meglio, Eric Granado e Alex De Angelis.

Sole e temperature infernali, ecco ciò che dovranno affrontare i piloti questo weekend, con temperature oltre i 30°, con massime di 38. Per quanto riguarda la trasmissione in TV, tutte le sessioni delle quattro classi saranno visibili su Sky Sport MotoGP (eccezion fatta per le libere della categoria elettrica), mentre DAZN trasmetterà tutto quanto eccetto la MotoE. Gli spettatori su digitale terrestre potranno vedere prove e gare, ma accontentandosi della differita.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 4.423 m
Rettilineo principale: 607 m
Curve: 13 (5 a sinistra, 8 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:36.880 (Fabio Quartararo, Yamaha, 2019)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI*

Venerdì 17 luglio 2020

09:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
09:55 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
10:55 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:15 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
15:10 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)

Sabato 18 luglio 2020

09:00 – FP3 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
09:55 – FP3 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
10:55 – FP3 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
12:35 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:00 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:30 – FP4 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:10 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:35 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
15:10 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
15:30 – Qualifiche Motomondiale (TV8)
15:35 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
16:05 – E-Pole (Sky Sport MotoGP)

Domenica 19 luglio 2020

08:20 – WUP Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
08:50 – WUP Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
09:20 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
10:05 – Gara Moto-E (Sky Sport MotoGP)
11:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
12:20 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:15 – Gara Moto-E (TV8)
14:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:15 – Gara Moto3 (TV8)
15:30 – Gara Moto2 (TV8)
16:30 – Gara MotoGP (TV8)

*(in grassetto gli orari in diretta)

Fonte immagine: Internet (per segnalare il copyright info@p300.it)

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