Motomondiale | GP San Marino 2021, sintesi dei warm-up

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
19 Settembre 2021 - 10:48
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Rins al comando del warm-up, le Suzuki con del potenziale per la gara. Seguono Quartararo e Bagnaia, Mir quarto.


L’ultima sessione di prove prima del GP San Marino ha un po’ rimescolato le carte in merito ai valori in campo. Se, dopo le qualifiche di ieri, erano le Ducati a farla da padrone, in questa sessione ad impressionare sono state le Suzuki. Il turno di Álex Rins e Joan Mir lo dimostra: il #42 si è messo in testa in 1:32.521, mentre il campione del mondo è quarto a meno di 0”3 dalla moto gemella.

Le GSX-RR partiranno piuttosto indietro e questo dovrebbe permettere ai favoriti della corsa, Fabio Quartararo e Francesco Bagnaia, di fuggire nelle prime fasi. Il franco-siciliano ha conquistato il secondo posto nella sessione e, soprattutto, ha messo in piedi un passo gara di tutto rispetto, girando sul ’32 alto per sette giri di fila.

La differenza di prestazioni tra la Yamaha #20 e le altre moto di Iwata rimane abissale. Mentre Quartararo ha fatto secondo, il suo compagno di squadra Franco Morbidelli è stato l’ultimo classificato, forse per non sprecare energie in vista della gara delle 14:00. Andrea Dovizioso lo precede di pochi centesimi, ma il distacco di entrambi è di 1”7 da Rins. Infine c’è Valentino Rossi, 19° ma con “soli” 0”9.

Bagnaia occupa il terzo posto ma il suo passo, almeno da quanto visto in questa sessione, non è stato costante e rapido tanto quanto quello del suo avversario. Anche per le altre Ducati questo turno mattutino è stata una discreta battuta d’arresto, con Jack Miller sesto a 0”3 a precedere Michele Pirro, sulla Ducati sperimentale.

L’ultima Desmosedici nei dieci è la #23 di Enea Bastianini e del team Esponsorama. La “Bestia” continua a crescere turno dopo turno e, con queste premesse, potrebbe ottenere un altro risultato di rilievo. Nelle retrovie sia Marini (22°) che la coppia Pramac Racing (Jorge Martín 13° e Johann Zarco 16°).

Quinto posto per un altro marchio italiano, ovvero l’Aprilia. In questa sessione Aleix Espargaró ha rimesso in chiaro le gerarchie nel team Gresini, piazzandosi nella scia dei migliori e staccando Maverick Viñales di 0”4. Nonostante “Top Gun” paghi “solo” 0”7, il risultato finale di questo WUP è un 18° posto, segno dell’estremo equilibrio tra piloti e Case qui a Misano.

Le difficoltà di KTM sono proseguite anche in questa sessione, nella quale però almeno una RC16 è riuscita ad entrare nei dieci. E’ ancora quella di Brad Binder, nono con meno di mezzo secondo di ritardo, mentre il suo compagno Miguel Oliveira, a pochi centesimi da lui, si è dovuto accontentare di un 14° tempo.

Il team Tech3, invece, non si è ancora risollevato dalle sabbie mobili e la coppia Danilo Petrucci-Iker Lecuona ha circa 1”0 di ritardo da Rins. “Petrux” precede il giovane spagnolo, ma entrambi sono oltre la 20a posizione.

Anche Honda è riuscita a piazzare una delle proprie moto in top ten e, a sorpresa, si tratta della RC213V del test team HRC, guidata da Stefan Bradl. L’ex-campione della Moto2 ha preceduto Marc Márquez di soli 0”011, con l’otto volte iridato che ha girato, come Morbidelli, molto poco.

Nonostante le basse temperature, le “solite” Honda sono tutte oltre la top ten. Pol Espargaró è 12°, ben più avanti rispetto alla coppia LCR Álex Márquez-Takaaki Nakagami. Il fratello di Marc è 15°, il nipponico 17°.

Moto2

Il warm-up della classe di mezzo ha visto, nelle prime posizioni, diversi volti inaspettati, quali Arón Canet (secondo) e Xavi Vierge (quinto). A comandare la sessione è stato però Augusto Fernández, sulla prima delle due Kalex Marc VDS. Il suo 1:36.886 lo rende l’unico pilota ad esser sceso sotto l’1:37.

Il suo compagno Sam Lowes ha ottenuto il quarto tempo a meno di 0”2, alle spalle del leader del campionato Remy Gardner. La sessione ha visto anche alcune cadute piuttosto rischiose, come quelle di Celestino Vietti alla Misano 2, Marcel Schrötter al Carro e, soprattutto, Raúl Fernández alla Variante del Parco. Lo spagnolo è nono, a 0”7 dal suo omonimo e a 0”6 dal compagno-rivale.

Moto3

Nella sessione della Moto3 il miglior tempo è andato al poleman Romano Fenati. Come per Augusto Fernández in Moto2, “Fenny” è stato l’unico a scendere sotto il muro del ’42, nonostante un distacco molto risicato sui diretti inseguitori. Notevole, ancora una volta, la differenza col compagno Adrian Fernández, classificatosi 28° a 1”6.

E’ stato un turno estremamente buono per gli italiani, con quattro dei nostri nelle prime cinque posizioni. Dennis Foggia, forte del rinnovo per il 2022, è rimasto nella scia di Fenati con 0”038 di ritardo, mentre Niccolò Antonelli e Stefano Nepa hanno terminato in quarta e quinta posizione. In mezzo Izan Guevara, mentre Pedro Acosta si è classificato 11°.

Ecco i risultati del WUP MotoGP e l’analisi dei passi gara.

Fonti immagini: suzuki-racing.com, marcvds.com, maxracingteam.com

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