Motomondiale | GP San Marino 2020, sintesi delle FP3

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
12 Settembre 2020 - 12:37
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Rossi si sveglia allo scadere del tempo e segna il tempo più veloce del weekend; seguono le due Yamaha di Quartararo e Viñales. Miller ottimo quarto (nonostante una scivolata), Dovizioso in top ten per un soffio. In Q1 tutte le KTM.


Difficile ricordare una FP3 così incerta ed entusiasmante, in tempi recenti. La Yamaha si è confermata, ancora una volta, come la moto da battere qui al circuito di Misano Adriatico, ma sorprende vedere come il primo degli yamahisti, nonché il primo in classifica, sia Valentino Rossi. Con un ultimo giro degno di nota e un T4 da paura, il pesarese ha siglato un 1:31.861, il tempo più veloce del weekend a soli due decimi dal record della pista di Jorge Lorenzo. Un’ottima maniera per festeggiare l’utilizzo del suo nuovo (e particolare) casco celebrativo.

Come detto, il turno è stato nel segno delle Yamaha e tutt’e quattro le M1 sono passate direttamente in Q2. Maverick Viñales e Fabio Quartararo sono stati gli unici, insieme a Valentino, ad abbattere il muro dell’1:32, rispettivamente con un 1:31.936 e un 1:31.961. Franco Morbidelli, sulla quarta Yamaha, è nono con quattro decimi di ritardo dal connazionale più anziano.

Ci son stati evidenti segnali di ripresa dalla Ducati, il marchio probabilmente meglio piazzato dopo la Yamaha in questa giornata. Jack Miller, a dispetto di una caduta nei minuti finali, ha ottenuto la quarta posizione rimanendo anche in testa al turno per diversi minuti prima del time attack finale. Nei primi dieci spuntano anche le Desmosedici del rientrante Francesco Bagnaia, che a dispetto dell’infortunio al ginocchio ha mostrato una prestazione degna di nota prendendosi il settimo posto, del privato Johann Zarco sulla moto Avintia (ottavo) e del pilota ufficiale Andrea Dovizioso (decimo). “Dovi” ha fatto non poca fatica a entrare direttamente in Q2 e la sua Ducati è parsa visivamente in difficoltà col chattering, soprattutto nella zona delle curve del Carro e delle due pieghe a sinistra finali.

La coppia di Suzuki chiude le prime sei posizioni, con Álex Rins che torna a precede il compagno Joan Mir. Quest’ultimo, pur riuscendo a passare direttamente alla sessione decisiva nella lotta per la pole, non è sembrato soddisfatto del suo ultimo giro, mentre il connazionale può comunque dirsi felice del passaggio in Q2, essendo il giro secco un suo evidente punto debole. Nonostante ciò, le GSX-RR appaiono ancora indietro rispetto alle Yamaha.

La vera delusione della FP3 è rappresentata dalla KTM, poiché nemmeno un pilota è riuscito a ottenere l’ingresso diretto in Q2. A complicare l’accesso per i due piloti del marchio più veloci del venerdì, ovvero Pol Espargaró e Iker Lecuona, ci son state due cadute, rispettivamente alle curve del Carro per “Polyccio” e alla 15 per il debuttante spagnolo. I due spagnoli hanno dovuto accontentarsi della 12a e 15a posizione, pur rimanendo davanti a Miguel Oliveira (penalizzato dalla cancellazione del suo giro veloce per colpa delle bandiere gialle esposte) e a Brad Binder. Le RC16S rimangono le moto favorite per il passaggio in Q1, ma solo due dei quattro piloti titolari potranno lottare per la pole, nel migliore dei casi.

Anche Aprilia ha mancato l’accesso di poco. Aleix Espargaró ha chiuso a un solo decimo da Dovizioso, ma non è stato comunque sufficiente per portare almeno una RS-GP20 direttamente in Q2. Non gli ha dato una gran mano nemmeno Bradley Smith, penultimo e incapace di dare continuità all’ottima prova della FP1 di ieri mattina; inoltre, anche l’inglese è stato protagonista di una caduta in uscita da curva 6.

Situazione che è andata di male in peggio per la Honda. Nemmeno Nakagami, pur nel suo momento di spolvero, è riuscito a mettere una pezza alle grane della moto giapponese, chiudendo in 13a posizione. Il team LCR per cui corre è tra l’altro rimasto orfano di Cal Crutchlow, fuori dai giochi per dei problemi al braccio destro che era stato operato nei giorni scorsi. Continua il calvario delle Honda Repsol, con Álex Márquez 18° e Stefan Bradl 21°, con distacchi tra il 1”3 e il 1”6.

Situazione ben più equilibrata nella Moto2, dove la lotta per l’ingresso nei primi quattordici è stata ben più serrata. “Doppietta” Sky VR46, che dopo aver visto il patron Valentino Rossi andare in testa al gruppo della MotoGP completa la mattinata di grazia del “Dottore”, con Marco Bezzecchi primo davanti a Luca Marini in 1:36.512, con meno di un decimo di vantaggio sul capoclassifica. Terza posizione per Remy Gardner a conferma del suo attuale stato di forma. Seguono Sam Lowes e Tetsuta Nagashima, ma in generale è stata una buona giornata per tutto il team Marc VDS, Augusto Fernández Guerra in sesta posizione. La prima moto non-Kalex è la Speed Up di Jorge Navarro in settima posizione, mentre a sorpresa è riuscito a passare la tagliola dei primi quattordici il campione del mondo in carica della Moto3, Lorenzo Dalla Porta, dopo un periodo nero. Sono passati anche Tom Lüthi e Marcel Schrötter per il team Dynavolt, mentre sono rimasti esclusi Fabio Di Giannantonio (secondo l’anno scorso) e Arón Canet, quest’ultimo caduto a un quarto d’ora dalla fine alla Misano.

Il turno della Moto3 ha visto John McPhee come il pilota più veloce al termine sia della sessione che nella classifica combinata finale. Lo scozzese si è portato davanti scendendo sotto l’1:43 con un 1:42.415, ma i distacchi con gli avversari sono a dir poco risicati. In seconda posizione, ad esempio, troviamo Celestino Vietti per il team Sky VR46, fermatosi ad appena due millesimi (nonostante ben due cadute, in curva 2 e in curva 7), mentre Albert Arenas, terzo, ne paga 22 come distacco. In un secondo troviamo venti piloti,, con anche alcune eliminazioni degne di nota dalla Q2: i piloti del team Tech3, Ayumu Sasaki e Deniz Öncü, dopo le belle prestazioni dell’Austria dovranno passare per il Q1, così come Darryn Binder, Niccolò Antonelli, Romano Fenati e addirittura Tony Arbolino. Quarto posto per Raul Fernandez, il dominatore del venerdì.

L’ultimo turno di prove libere della Moto3 ha dato ragione al campione in carica Matteo Ferrari, primo in 1:43.460. L’italiano, portacolori del team Gresini, ha distanziato Eric Granado di un decimo e Xavier Siméon di quasi cinque, confermandosi tra i favoriti per la gara di casa. Alex De Angelis è scivolato in settima posizione, alle spalle del secondo italiano Zaccone, mentre il leader della Coppa Dominique Aegerter è decimo dietro Mattia Casadei.

Qui i risultati della FP3 MotoGP, l’analisi dei passi gara e la combinata delle tre sessioni della classe regina.

Fonte immagine: yamahamotogp.com

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