Quartararo velocissimo, si prende la prima posizione nella combinata a scapito di Viñales. Tutte le Yamaha davanti con Morbidelli terzo e Rossi sesto, Dovizioso fuori dai dieci. Si riscatta la KTM.
La seconda sessione di libere della MotoGP a Misano Adriatico ha confermato alcune sensazioni avute nella FP1 ma si è anche distaccata parecchio su altri punti. La Yamaha continua a volare tra le curve del Santamonica, con Fabio Quartararo primo al termine della sessione in 1:32.189, tempo che gli è valso il primo posto nella classifica combinata del venerdì. Dopo le disfatte degli ultimi due GP “El Diablo” punta all’allungo in classifica e, osservando come stanno andando le M1, sembra piuttosto fattibile.
Le altre tre Yamaha si trovano tutte nelle prime sei posizioni. Grazie al secondo posto, Franco Morbidelli ha concluso l’uno-due del team Petronas in questa FP2, fermandosi a soli due decimi dal tempo del compagno di squadra. Valentino Rossi invece si è messo al quinto posto e, pur pagando cinque decimi al francese, si è tolto la soddisfazione di stare davanti a Maverick Viñales, che dopo aver fatto un altro sport al mattino non si è scoperto più di tanto al pomeriggio, chiudendo in sesta posizione.
Mentre Yamaha si conferma la moto da battere qui, la KTM risorge dopo una FP1 non proprio esaltante. Tutt’e quattro le RC16S si trovano in top ten e sono guidate ancora da Pol Espargaró, terzo nella classifica della FP2 e quarto nella combinata, a soli tre decimi da Quartararo. Dopo la splendida prima fila dello scorso anno il futuro pilota HRC sta dimostrando come Misano sia una pista amica per lui, ma anche Iker Lecuona non è andato affatto male, rimanendogli dietro di una sola posizione. Risalgono la china anche Brad Binder e Miguel Oliveira, ottavo e nono e al comando di un gruppetto con cinque piloti vicinissimi tra loro, distanziati di appena cinque centesimi in totale.
Il secondo turno della Ducati non ha mostrato grandi passi avanti rispetto al primo. Pur con un Danilo Petrucci che è riuscito a risalire in settima posizione con un moto d’orgoglio, il ternano è l’unico ducatista in top ten per ora. Il suo compagno Andrea Dovizioso è in 11a posizione a sette decimi dalla vetta, ma soprattutto è virtualmente fuori dalla Q2, cosa che può essere alquanto rischiosa come visto a Brno. Anche Johann Zarco e Jack Miller sono scesi in 14a e 16a posizione, mentre il rientrante “Pecco” Bagnaia è alle spalle del suo compagno di squadra.
Dopo la bella sorpresa della FP1, la giornata dell’Aprilia è tornata sui binari della normalità durante il pomeriggio, pur mantenendo un pilota in top ten in vista della FP3 di domani, decisiva per scegliere i dieci piloti che passeranno alla Q2. Aleix Espargaró è riuscito a conservare la decima piazza per appena nove millesimi su “Dovi” e ad appena un millesimo da Miguel Oliveira, mentre il compagno Bradley Smith è sprofondato indietro in 18a posizione. Insieme a Viñales e Crutchlow, è stato uno dei pochissimi a non migliorare il proprio tempo fatto in FP1.
Avendo nominato l’ex-pilota SBK, anche per lui il bel risultato della FP1 è stato effimero, poiché l’inglese è stato ricacciato nelle retrovie in terzultima posizione. Nonostante la situazione disastrosa di Cal, quella del team Repsol nel complesso è anche peggiore, poiché i due piloti factory lo chiudono a panino in 19a (Bradl) e 21a posizione (Álex Márquez). Al momento fuori dalla Q2 anche Takaaki Nakagami, 12° alle spalle di Dovizioso.
Altro giro, altro marchio lontanissimo dalle prestazioni che ci si aspettava, specie dopo la prova in Stiria. Álex Rins su Suzuki è rimasto impantanato in 13a posizione mentre Joan Mir, sesto stamani, è calato addirittura in 15a. Le caratteristiche della GSX-RR con il suo motore a quattro cilindri in linea dovrebbe permetterle di essere vicina alla Yamaha, ma al momento così non è. Vedremo se in FP3 il team Ecstar gestito da Davide Brivio riuscirà a tirar fuori qualche lampo di genio.
Passiamo alla Moto2, in cui a comandare c’è Enea Bastianini su Kalex del team Italtrans. L’aria di casa sta facendo bene alla “Bestia”, che ha girato in 1:36.933. Il tempo gli è valso anche il primo posto nella combinata davanti a Sam Lowes, secondo a sei centesimi dal #33 e unico altro pilota a stare sotto il ’37 in questa giornata. Entrambe le moto Marc VDS sono alla caccia di Bastianini, poiché anche Augusto Fernandez, vincitore qui un anno fa, è nelle prime posizioni, alle spalle del compagno di squadra e con un solo decimo di ritardo. Dopo questo terzetto segue un plotone di italiani, con Nicolò Bulega quarto a precedere Marini, Di Giannantonio e Bezzecchi. Va segnalato come tutt’e quattro le Speed Up siano andate bene, con anche il rientrante Hafizh Syahrin in ottava posizione, Jorge Navarro in nona e Arón Canet in 11a, a 21 millesimi dalla top ten. Tutti i piloti hanno migliorato i propri tempi durante il turno, a eccezione di Jesko Raffin, ultimo con la NTS.
Il turno della Moto3 è iniziato con circa un terzo della griglia estromessa nei primi minuti: Masia, Foggia, Pizzoli, Yamanaka e anche Tony Arbolino sono stati esclusi dalla FP2 per i primi quindici minuti, mentre per García, Dupasquier, Öncü e Toba hanno ricevuto la medesima penalità ma per soli dieci minuti, dopo aver rallentato eccessivamente e causato situazioni di pericolo già nella FP1. Tralasciando quest’ennesima situazione gestita in maniera dubbia dalla Direzione Gara, Tatsuki Suzuki ha ottenuto la prima posizione durante il turno del pomeriggio in 1:42.783. Il “Giapporiccionese”, alla ricerca della seconda vittoria consecutiva a Misano, ha staccato Albert Arenas di soli cinque centesimi e Raul Fernandez di 71 millesimi, anche se lo spagnolo ha comunque conservato la prima posizione nella classifica combinata. Chiudono la top five i piloti del team Sky VR46, con Andrea Migno che precede Celestino Vietti con un decimo di margine. I piloti del team Leopard, nonostante la penalizzazione, hanno concluso in ottava e nona piazza, con Masia a precedere Foggia. Si segnala infine il contatto tra Barry Baltus e Gabriel Rodrigo, alla Misano.
Nella MotoE, al termine della seconda sessione è Eric Granado a guidare il gruppo col crono di 1:43.990, unico a girare sotto il muro del ’44 in questa libera. Alle sue spalle ricompaiono i piloti che già in mattinata erano stati tra i più veloci, con Matteo Ferrari secondo a 32 millesimi dal brasiliano, l’idolo di casa Alex De Angelis, Dominique Aegerter per il team Dynavolt e Mattia Casadei, con mezzo secondo di ritardo ma deciso a far bene nella gara di casa della Squadracorse SIC58. Alle spalle di questo gruppo di favoriti si pone Niki Tuuli con la moto del team Ajo, davanti a Mike Di Meglio.
Qui i risultati della FP2 della classe regina, l’analisi dei giri fatti e la classifica combinata.
Fonte immagine: sepangracingteam.com
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