Motomondiale | GP San Marino 2019, sintesi prove libere del venerdì

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
13 Settembre 2019 - 22:23
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La prima giornata di prove libere del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini è stata molto proficua per le Yamaha. In testa alla classifica della combinata di FP1 e FP2, troviamo tutt’e quattro le Yamaha M1 nelle prime cinque posizioni, intervallate giusto dalla Honda di Marc Márquez. A guidare la classifica Maverick Viñales in 1:32.775, con un decimo di vantaggio sugli inseguitori, primo dei quali Fabio Quartararo. Questi sono stati i principali protagonisti del venerdì, col francese che ha guidato la prima prova mattutina e “Top Gun” che è risalito di due posizioni al pomeriggio. Beccano distacchi più consistenti Valentino Rossi e Franco Morbidelli in quarta e quinta posizione, con circa sette decimi di divario dalla M1 di Viñales, ma questa (inusuale) costanza di risultati di tutte le Yamaha in campo fa ben presagire per la domenica.

Terza posizione che va dunque al campione del mondo Márquez il quale, nonostante sia incappato già in qualche salvataggio piuttosto rischioso, ha girato già con le gomme Soft al posteriore, un po’ in controtendenza con quanto avviene solitamente durante la preparazione al weekend di gara. Non è andata invece in controtendenza la situazione di casa Honda, con Crutchlow decimo nella FP2 e Nakagami 13° nella medesima sessione. E’ continuato il calvario di Jorge Lorenzo, visivamente conservativo sulla moto e non a suo agio, e dopo lo scambio di dichiarazioni tra lui e Puig il 17° posto finale del venerdì non ha di certo aiutato.

La prima Ducati che troviamo in classifica è quella della wildcard Michele Pirro, settimo e uno degli unici due piloti ad aver fatto il proprio tempo migliore al mattino anziché al pomeriggio. Il weekend delle Rosse di Borgo Panigale è iniziato in sordina e, da un po’ di tempo a questa parte, con Danilo Petrucci a fare da pilota di riferimento nel team: il “Petrux” ha chiuso ottavo a nove decimi da Viñales, con Dovizioso alle sue spalle sopra il secondo di distacco. Nonostante le dichiarazioni del vicecampione del mondo sul suo buon stato di salute, attualmente la GP19 non si è comportata perfettamente.

Al sesto posto, addirittura con il lusso di essersi messo dietro le Ducati ufficiali, troviamo Pol Espargaró con la KTM #44. A dire il vero, al contrario di quanto ci si potesse aspettare, le RC16 stanno impressionando e lo testimonia anche Johann Zarco, vicino alla top ten alla mattina soprattutto al mattino. Per Pol c’è persino la concreta chance di potersi giocare la top five in questa gara, con un po’ di fortuna dalla sua. Le due moto del team Tech3 non stanno invece andando altrettanto bene, con Oliveira ancora alle prese con i dolori alla spalla e Syahrin ultimo a più di due secondi.

Nonostante il rientro di Joan Mir, le Suzuki potrebbero essersi nascoste in questa prima giornata di prove. Álex Rins, 11° e virtualmente fuori dalla Q2, ha girato per due run con le stesse gomme medie nel tentativo di provare il passo nella FP2, ma dovrà puntare a fare meglio di così per replicare il successo di Silverstone; il suo compagno e connazionale ha chiuso addirittura 19°, dietro anche alle Ducati Pramac, a Lorenzo e a Rabat.

Aleix Espargaró è stato il secondo pilota in questa sessione a non migliorare l’ottimo tempo nella FP1, che gli era valso il quinto posto. L’Aprilia che è tornata, qui in patria, ad avere una doppia faccia e quella dello spagnolo pare essere quella più sorridente, mentre Andrea Iannone è stato autore anche di una scivolata nel secondo turno. “The Maniac”, che ha accolto nel suo management Romano Fenati proprio in questi giorni, occupa la 20a in classifica.

Per Moto2 e Moto3 le condizioni della pista hanno differito poco tra mattina e pomeriggio, tanto che nella classe leggera i tempi della FP2 sono stati addirittura più lenti di quelli della FP1. Partendo dalla classe di mezzo, il primo posto nella sessione finale è andato ad Augusto Fernández, che con Álex Márquez ha messo in piedi una doppietta spagnola davanti al pubblico romagnolo. Gli italiani però sono stati tra i protagonisti, e nella top ten ne troviamo ben cinque: Di Giannantonio ha chiuso terzo e con lui sono momentaneamente in top ten ci sono anche Baldassarri, Marini, Bastianini e Bulega. Nei primi quattordici, e virtualmente in Q2, anche Marco Bezzecchi con un tempo a sorpresa nella FP1, ma non ripetuto nella prova libera 2 per una caduta; da segnalare anche il bel turno di Tetsuta Nagashima, primo in FP1 e quarto in FP2, a conferma della sua crescita.

Nella classe leggera a guidare entrambe le sessioni è stato Albert Arenas, un nome che tra i primi non vedevamo da un bel po’. Lo spagnolo, reduce dalla scivolata che ha steso anche Canet in Inghilterra, è stato uno degli unici tre piloti a segnare un tempo sotto l’1:43, con un 1:42.824. I distacchi però sono stati risicatissimi, specie nella FP2 con addirittura ventisei piloti racchiusi in un secondo, nonostante la lunghezza del giro sul Santamonica. Buon turno anche per i piloti Snipers e Leopard, con Arbolino terzo, Fenati quinto e Dalla Porta sesto tra i nostri, mentre Marcos Ramírez è stato più nascosto al 13° posto.

Qui i risultati della seconda sessione della MotoGP, l’analisi dei passi gara e la classifica combinata.

Fonte immagine: Twitter / Maverick Vinales

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