Motomondiale | GP San Marino 2019 – Anteprima

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Tempo di lettura: 9 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
12 Settembre 2019 - 13:00
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Il Misano World Circuit dedicato a Marco Simoncelli ospita ininterrottamente il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini dal 2007, anno in cui il tracciato è stato modificato secondo le direttive della FIM e soprattutto anno in cui si è scelto di svolgere le gare in senso inverso a quello abituale (da antiorario a orario). Nonostante ciò, i punti più iconici del tracciato sono rimasti tali, e tra questi abbiamo la curva del Tramonto, la Quercia e la sequenza in quattro parti del Carro. E’ una pista in cui, purtroppo, ci ha lasciato Shoya Tomizawa nel 2010 durante la gara della Moto2, il cui anniversario della scomparsa è caduto settimana scorsa.

Dopo tre settimane dallo spettacolare Gran Premio di Gran Bretagna, si può dire con discreta certezza che la rincorsa iridata si è già conclusa, con giusto la matematica a tenere in ballo la questione. Marc Márquez, con l’11° podio stagionale e un altro secondo posto, ha allungato ulteriormente il suo vantaggio nella classifica iridata, portandolo a 78 punti. C’è però da segnalare ciò che è successo sul traguardo di Silverstone, dove il #93 ha perso, all’ultimo istante, un successo che sembrava già in tasca, a favore di Álex Rins. Con queste premesse, Márquez arriva in una tappa sfavorevole, sulla carta, alla sua Honda, ma visti i progressi della moto rispetto al 2018 lo spagnolo spera di poter lottare per la vittoria fino alla fine quest’anno. Rimanendo in casa HRC, Jorge Lorenzo ha confermato la sua partecipazione al Gran Premio di San Marino, ma dopo il forfait dato dopo mezza giornata negli ultimi test, è comunque possibile che cambi idea.

Con Andrea Dovizioso la sfortuna ci ha sempre visto bene, e una conferma di ciò l’abbiamo avuta alla prima curva della gara di Silverstone, in cui il suo GP è terminato per l’incidente causato da Fabio Quartararo, scivolatogli davanti. Le condizioni del forlivese non erano al massimo durante i test IRTA svolti proprio sulla pista romagnola, ma si spera che le settimane di riposo abbiano aiutato il ducatista, che oramai punta solo a togliersi qualche soddisfazione e a conservare il secondo posto in campionato. La situazione di Danilo Petrucci invece è stata piuttosto incomprensibile nelle ultime gare: dopo il quarto posto ottenuto davanti al compagno al Sachsenring, “Petrux” non ha più visto la top five, e come unica soddisfazione c’è stato il settimo posto in Inghilterra, come prima delle Ducati davanti a Jack Miller; dal ternano ci si aspetta una risposta convincente, qui dove ha ottenuto un secondo posto nel 2017, sul bagnato.

Il pubblico di Misano Adriatico sarà tutto per Valentino Rossi ovviamente, che pochi giorni fa si è esibito in una “sfilata” sulla sua M1 nei pressi di Tavullia. Oltre alla voglia di correre in casa, per “The Doctor” c’è anche la possibilità di puntare al successo: nonostante un quarto posto che gli ha lasciato l’amaro in bocca, i test svolti qui qualche giorno fa hanno permesso a Yamaha d’introdurre diverse novità, tra tutte i nuovi scarichi e il forcellone in carbonio, e vista la conformazione della pista la M1 può puntare in alto qui. Ovviamente il discorso si pone anche per Maverick Viñales e Fabio Quartararo: “Top Gun” è tornato a essere il primo degli yamahisti in classifica dopo il podio di Silverstone, “El Diablo” è stato un vero martello durante le giornate di sessione collettiva ed è deciso sia a conquistare il suo primo successo, sia a rimediare allo sbaglio in terra britannica.

La Suzuki, col successo di Rins, ha sfatato un tabù che durava da addirittura diciannove anni: per la prima volta le moto di Hamamatsu hanno conquistato più di un successo in una singola stagione (prima di quest’anno era successo nel 2000 con Kenny Roberts jr., poi divenuto campione del mondo). Lo spagnolo sta crescendo a vista d’occhio e, pur mostrando ancora qualche limite nella foga, molti lo pongono come l’avversario più agguerrito, potenzialmente, alla corona di Marc Márquez nel 2020. Misano l’anno scorso non ha portato granché bene a Rins, ma dopo questa gara ci sarà Aragón dove il #42 tenterà di ripetere il podio conquistato da Andrea Iannone lo scorso anno. Tornerà in pista Joan Mir, dopo l’assenza dalla gara di Silverstone che aveva costretto la Casa giapponese a schierare Guintoli.

Come oramai risaputo, i rapporti tra Johann Zarco e lo squadrone KTM sono stati deteriorati fino all’osso, tanto da portare alla separazione anticipata dopo poco più di metà stagione. A peggiorare ulteriormente la situazione c’è stato il contatto tra l’ex-campione della Moto2 e l’attuale vicecampione della stessa categoria Miguel Oliveira, che ha escluso entrambi dalla contesa nella gara di Silverstone. Questo ha rimediato per il francese una penalità di tre posizioni sulla griglia da scontare già a Misano, ma è andata peggio al portoghese che ha rimediato una lesione al tendine della spalla destra, che l’ha costretto a fare solo due giri nei test di due settimane fa. Pol Espargaró invece ha ottenuto un’altra top ten nella gara inglese, con un solo secondo di distacco dalle Ducati GP19 di Petrucci e Miller.

Anche in casa Aprilia si arriva a Misano con discreto ottimismo: il decimo posto di Iannone a Silverstone, nonostante la natura molto tecnica del tracciato, ha ridato fiducia alla coppia italiana, e anche qui dove il motore non conta totalmente la RS-GP potrebbe stupire. Si spera anche nel ritorno nelle prime posizioni di Aleix Espargaró, fermatosi all’ultimo giro dell’ultima gara.

Il capitolo Moto2 si apre con alcune notizie sul mercato piloti: dopo l’annuncio dell’approdo di Sam Lowes al team Marc VDS, la squadra Gresini ha riempito il posto vacante assumendo Nicolò Bulega, che come ben risaputo ha lasciato l’Academy VR46 (che a sua volta dovrebbe prendere nel suo team Marco Bezzecchi). Sul piano della lotta iridata, la fuga di Álex Márquez ha subito un drastico rallentamento con la scivolata nell’ultima gara, permettendo alla coppia Fernández-Navarro di riavvicinarsi grazie a un uno-due in Gran Bretagna. Al momento la leadership del pilota Marc VDS non è in pericolo, ma è obbligatorio mettere l’accento sulla prestazione in campionato di Fernández, assente per due gare e ora a solo 35 punti dal fratello di Marc. Il GP di Gran Bretagna ci ha riconsegnato anche la KTM con il solito Brad Binder, a cui è mancata la doppietta Austria-Inghilterra per solo mezzo secondo, mentre per i nostri italiani la situazione non è per nulla brillante: è dal Gran Premio di Spagna che un nostro connazionale non trionfa nella classe di mezzo.

In Moto3 gli azzurri sono invece tra gli assoluti protagonisti, e Lorenzo Dalla Porta, col terzo posto di Silverstone, ha guadagnato altri punti su Arón Canet, vittima incolpevole dello strike di Arenas ma poi bravo a recuperare addirittura fino al 13° posto. Tra i due ballano 14 punti e gli arbitri della contesa potrebbe essere in molti, per esempio gli italiani Arbolino, Antonelli e Vietti, ma anche Masia e la pattuglia di piloti giapponesi come Toba, Ogura e Suzuki. Tra questi possibili candidati c’è anche Marcos Ramírez, vincitore nell’ultima gara ma il cui gioco di squadra col compagno Dalla Porta non è stato così convincente, andandogli così a togliere punti potenzialmente pesanti per il campionato. Tornando sul leader della classifica, qui Dalla Porta ha ottenuto il suo primo successo lo scorso anno, dopo aver battagliato con i piloti Gresini Martín e Di Giannantonio.

Da non dimenticare nemmeno il ritorno della MotoE, che qui disputerà il suo primo double-header della sua storia. Il programma prevede l’anticipazione della E-Pole al venerdì (giornata in cui le Energica Ego Corsa disputeranno anche le due libere), la disputa della prima gara al sabato dopo le qualifiche delle tre classi principali, e infine una seconda manche alle 10:05 della domenica. Le due gare saranno della stessa durata e con la stessa griglia di partenza decisa tramite la qualifica a giro secco. Si prospetta un ritorno nelle prime posizioni di Niki Tuuli dopo lo sbaglio dell’Austria, mentre il leader della classifica della Coppa, Mike Di Meglio, punterà almeno ad altri due podi. Punterà a far bene anche il pilota di casa Alex De Angelis, attualmente quinto nella generale.

Il meteo si preannuncia soleggiato per tutto il weekend romagnolo, con possibilità di precipitazioni in tutt’e tre le giornate nei pressi dello zero. Per quanto riguarda la visione del weekend, su TV8 sarà possibile vedere qualifiche e gare in diretta (per la prima volta dal round di Assen), mentre l’esclusiva di prove libere e warm-up sarà ancora di Sky Sport MotoGP.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 4.226 m
Rettilineo principale: 510 m
Curve: 16 (6 a sinistra, 10 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:31.629 (Jorge Lorenzo, Ducati, 2018)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI

Venerdì 13 settembre 2019

08:20 – FP1 MotoE (Sky Sport MotoGP)
09:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
09:55 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:55 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
12:35 – FP2 MotoE (Sky Sport MotoGP)
13:15 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
14:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
15:10 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
16:05 – E-Pole MotoE (Sky Sport MotoGP)

Sabato 14 settembre 2019

09:00 – FP3 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
09:55 – FP3 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:55 – FP3 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
12:35 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, TV8)
13:00 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, TV8)
13:30 – FP4 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
14:10 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, TV8)
14:35 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, TV8)
15:05 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, TV8)
15:30 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, TV8)
16:15 – Gara-1 MotoE (Sky Sport MotoGP, TV8)

Domenica 15 settembre 2019

08:20 – WUP Moto3 (Sky Sport MotoGP)
08:50 – WUP Moto2 (Sky Sport MotoGP)
09:20 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:05 – Gara-2 MotoE (Sky Sport MotoGP, TV8)
11:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, TV8)
12:20 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, TV8)
14:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, TV8)

Fonte immagine: Internet (per segnalare il copyright info@passionea300allora.com)

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