Le Yamaha dominano, Morbidelli al comando con la moto 2019 seguito da Zarco e Quartararo. Male Dovizioso e Rins, partiranno dalla Q1; Lowes e Fernandez guidano le altre due categorie.
Si sono concluse le prime prove libere del sabato in quel di Brno e, per quanto concerne la MotoGP, la sensazione appare una: che Yamaha sia ufficialmente tornata a essere la sola moto di riferimento in questo campionato. In prima posizione troviamo infatti Franco Morbidelli, ma nelle prime dieci, valevoli per decretare i dieci ingressi diretti in Q2, tutt’e quattro le moto di Iwata sono presenti, con Fabio Quartararo terzo a meno di un decimo dal tempo del compagno, 1:56.037. Messe bene anche le M1 ufficiali, con Valentino Rossi particolarmente competitivo negli ultimi cinque minuti della sessione, mentre Maverick Viñales, pur non mettendo insieme un giro buono, si è comunque assicurato di poter lottare per la pole questo pomeriggio.
In seconda posizione troviamo una Ducati, ma non è quella che ci si potrebbe aspettare. Johann Zarco dimostra come la pista ceca sia nelle sue corde e, con una GP19 privatissima, si è inserito tra le M1 con soli 16 millesimi da “Morbido”. La prestazione del francese è però l’unica nota positiva, per ora, in questo sabato per la Casa di Borgo Panigale, poiché solo un’altra Ducati è riuscita a entrare in top ten, quella di Danilo Petrucci. Chi ha veramente sofferto sul giro secco è stato Andrea Dovizioso: nonostante il passo mostrato ieri, ancora una volta il forlivese dovrà partire dalla Q1 e sperare di poter ottenere uno dei due posti valevoli per il passaggio alla qualifica decisiva. I due problemi principali della GP20 si vedono nel T2, dove mediamente i ducatisti perdono dai due ai quattro decimi sulle Yamaha, e l’uso della gomma Soft al posteriore, che in uscita dalle curve rende troppo scorbutica la moto. Male anche Miller, 15° alla fine del turno.
In quarta posizione troviamo la sola KTM passata direttamente in Q2, quella guidata da Pol Espargaró. “Polyccio”, insieme al fratello Aleix, è stato la sorpresa di questo turno e ha dimostrato come la KTM possa avere, qui a Brno, una grandissima occasione, specie considerando i problemi che Ducati e Honda per ora stanno pagando. In realtà anche Miguel Oliveira avrebbe potuto inserirsi in top ten, ma a un minuto dalla fine è stato autore di una caduta in curva 13 (fortunatamente senza conseguenze), causata da una moto troppo nervosa in staccata. Solo 16° Binder, mai messosi in mostra in questo turno, mentre Iker Lecuona occupa l’ultima posizione.
Come detto, anche Aleix Espargaró può sorridere con l’ingresso diretto in Q2. Nonostante il gap in velocità di punta, la RS-GP20 qui pare decisamente più in palla con lo spagnolo rispetto a due settimane fa, con anche Bradley Smith leggermente più avanti rispetto ai weekend di Jerez, addirittura davanti a entrambe le Honda ufficiali di Álex Márquez e Stefan Bradl. L’inglese, 18°, è il primo pilota oltre il secondo di distacco, segno palese di quanto sia equilibrata la sfida in questa MotoGP.
Avendo nominato Honda, è tempo di passare alla Casa dell’Ala Dorata, anch’essa con un solo pilota per ora in Q2, Cal Crutchlow. Nonostante gli acciacchi fisici, l’ex-pilota SBK si dimostra sempre veloce sul tracciato Masaryk, fermandosi tra l’altro a soli due decimi da Morbidelli al comando. Considerando la situazione disperata che vive il box Repsol HRC, tocca al team di Lucio Cecchinello salvare la situazione, con anche Taka Nakagami vicino all’ingresso in Q2 e fuori per soli 0”163.
Suzuki può ancora contare su un Mir sempre più in forma, settimo al termine di questo turno, ma anche il team Ecstar dovrà stare molto attento agli eventi della Q1. Álex Rins, 11° questa mattina, non è riuscito a ottenere l’ingresso diretto in Q2 e servirà una bella prova nella prima sessione per poter partire da una buona posizione di partenza. Inserendo anche il #42, già solo la Q1 si prospetta come una lotta senza quartiere per i due posti disponibili.
La Moto2 ha girato per ultima e, come spesso accade, con l’innalzamento delle temperature i giri veloci diventano più difficili da fare, rendendo i turni meno combattuti. In prima posizione ha concluso Sam Lowes su Kalex gestita dal team Marc VDS, che in questo turno può anche gioire per il ritorno nelle prime posizioni di Augusto Fernández, ottavo in FP3. Tornando al pilota inglese, dopo già le belle prove viste in Spagna potrebbe tornare a essere competitivo in ogni weekend, ridiventando clamorosamente un contendente al titolo. In seconda posizione Luca Marini, che gioisce dell’ingresso diretto in Q2 anche per ciò che è successo a Tetsuta Nagashima, solo 16° e costretto a effettuare il primo turno di qualifica. Sessione deludente anche per Fabio Di Giannantonio, lo scorso anno secondo qui e solo 17° nel turno appena conclusosi; è invece passato in Q2, per il rotto della cuffia, Lorenzo Baldassarri.
Per quanto riguarda la categoria Moto3, i giudici di gara hanno avuto il loro bel da fare a seguito di alcuni episodi visti in FP1 e FP2. Ben quindici piloti, ovvero metà dello schieramento, non hanno potuto partecipare ai primi dieci minuti di FP3 questa mattina, rei di aver rallentato eccessivamente durante le libere del venerdì causando situazioni di potenziale pericolo. Tra questi troviamo nomi di primo piano quali Albert Arenas, John McPhee, ma anche i due piloti Leopard, Masia e Foggia, Gabriel Rodrigo e il rientrante Alonso López. Alla fine della FP3, decisiva per capire quali piloti sarebbero entrati direttamente in Q2, è di nuovo Raul Fernandez a comandare le fila col tempo di 2:07.838. In seconda posizione ci sarebbe dovuto essere Jaume Masia, ma il #5 ha superato i limiti della pista durante il suo giro veloce, che è stato perciò cancellato facendolo scendere in 24a posizione nel turno. Al secondo posto un italiano, Romano Fenati su Husqvarna, dimostratosi molto veloce già nella FP2 e con buone chance di tornare nelle posizioni che contano in questo weekend. Tra i primi quattordici troviamo anche Ai Ogura, il già citato Arenas, Stefano Nepa e Gabriel Rodrigo, così come i due piloti della Squadracorse SIC58, con Suzuki decimo (nonostante una caduta) e Antonelli 13°. Anche Arbolino sarebbe dovuto entrare direttamente in Q2, ma come Masia ha perso il suo giro veloce per essendo andato oltre il cordolo, perciò partirà dalla Q1 oggi.
L’appuntamento è con le qualifiche della classe leggera, previste per le 12:35, a cui poi seguirà il resto del programma con la FP4 della MotoGP e le sessioni ufficiali delle due categorie rimanenti.
Qui i risultati della FP3 della classe maggiore e la classifica combinata.
Fonte immagine: sepangracingteam.com
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