L’ultima gara extraeuropea prima dell’arrivo nel Vecchio Continente si svolgerà a Doha. Álex Márquez leader inatteso in MotoGP.
In questo fine settimana stracolmo di motorsport non può mancare il Motomondiale, che giunge al Lusail International Circuit di Doha per il GP Qatar 2025. L’evento ha raggiunto la sua 22a edizione, dopo aver festeggiato il ventennale la scorsa stagione.
Il Gran Premio sarà disputato in notturna, mantenendo una tradizione inalterata dal 2008 in avanti. Ciò renderà il lungo e veloce tracciato qatariano ancor più un’insidia, essendo già spesso contraddistinto dallo sporco e dalla sabbia portata dal vento che, nelle prime sessioni, non farà altro che rendere meno chiari i valori in campo.
MotoGP
Partendo dalla classe regina, il Gran Premio delle Americhe svolto due settimane fa ad Austin ha dato un responso del tutto inaspettato: approfittando dell’errore compiuto da Marc Márquez alla curva 4, Francesco Bagnaia ha piazzato il proprio primo colpo della stagione vincendo in Texas e riaccorciando di molto il proprio ritardo nella generale.
Una prima vittoria su cui sicuramente fa fatta la tara del passo falso del “Cabroncito”, ma arrivato anche al termine di un weekend di ripresa da parte di Pecco, per distacco il migliore che ha compiuto sin da quando è iniziata la stagione. Il feeling con la Ducati sta tornando e in Qatar ci si attende il passettino in avanti decisivo per tornare ai livelli dello scorso anno.
Rispetto al COTA, i ruoli qui a Lusail saranno sostanzialmente invertiti: tra i due piloti in rosso è Bagnaia ad avere una preferenza per questa pista, avendoci vinto proprio lo scorso anno. Marc Márquez, d’altro canto, ha da sfatare un tabù che qui lo perseguita dal 2014, non avendo più vinto qui a Doha. Inoltre, il #93 dovrà dimostrare che l’errore di Austin è stato un passo falso e nulla più.
A fronte di quanto accaduto negli Stati Uniti e di un inizio stagionale da sogno, a comandare la generale è, inaspettatamente, Álex Márquez: il #73, autore di sei secondi posti consecutivi (contando le Sprint Race), è ora in testa con 87 punti ed uno solo di margine sul fratello. Situazione estemporanea, ma che rispecchia il 2025 di tutto rispetto che il bicampione del mondo sta compiendo.
La flotta Ducati continuerà, con buona probabilità, ad esser dominante anche in Medioriente: Fabio Di Giannantonio vorrà dare continuità al podio ottenuto in Texas e proverà a farlo su una pista dove ha anche vinto due anni fa, Franco Morbidelli punterà a tenere il passo del compagno di squadra ed infine Fermín Aldeguer cercherà di continuare la propria crescita in MotoGP, dopo aver mostrato segnali incoraggianti ad Austin (prima di una caduta a pochissimi giri dalla fine).
Uno dei temi più interessanti del weekend, tuttavia, riguarda Aprilia ed il ritorno in pista tanto atteso di Jorge Martín. Dopo lo stop forzato causato dai due incidenti patiti durante l’inverno (tra test ed allenamenti con l’enduro), “Martinator” potrà finalmente salire in sella alla propria RS-GP25 marchiata col #1; sarà la prima volta che sfoggerà il numero del campione del mondo in un weekend agonistico.
Il ritorno tra le fila di Aprilia del madrileno giunge nel momento più opportuno, dato che l’inizio di campionato della Casa di Noale non è stato dei più brillanti: tolte le soddisfazioni ricevute dal buon debutto di Ai Ogura nel team Trackhouse, il marchio veneto ha vissuto tre gare in chiaroscuro, complice un Marco Bezzecchi meno incisivo di quanto ce lo si potesse aspettare.
Col Qatar in vista ed il programma in Europa subito dopo, “Bez” dovrà cominciare a raggranellare risultati di spessore e sicuramente sarà ancora lui a dover portare il grosso dei risultati in cascina, dato che Martín non sarà ancora al 100% per un po’ di tempo.
La lotta per essere la seconda forza dietro Ducati è, dunque, apertissima. Ad aver avuto un margine, in occasione del GP delle Americhe, è stata apparentemente la Yamaha, arrivata in quinta posizione con Jack Miller. L’australiano, da grande esperto delle condizioni miste, ha sfruttato al 100% la situazione a proprio vantaggio ed è stato il primo dei non-ducatisti.
Vedremo se questa piccola “seconda giovinezza” di Miller proseguirà, il quale sarà nuovamente affiancato, nel team Pramac Alpine, dal rimpiazzo Augusto Fernández, essendo Miguel Oliveira ancora out. Il team ufficiale Yamaha, d’altro canto, dovrà darsi una sveglia ed è ciò che (si) richiede a gran voce anche a Fabio Quartararo, giunto decimo in Texas.
Innegabili, invece, i progressi di Honda: dopo un 2024 da incubo, il 2025 è iniziato già infinitamente meglio e in America i miglioramenti sono stati sotto gli occhi di tutti, con Luca Marini ottavo al traguardo. Anche Joan Mir e Johann Zarco sono stati in lizza per dei bei risultati, perduti purtroppo per delle cadute alla curva 12.
Una RC213V veloce anche a Lusail significherebbe, per Honda, avere una moto non solo convincente ma anche versatile, capace di ben comportarsi pure su tracciati molto diversi tra loro. Questo nella consapevolezza, comunque, che i veri “esami” arriveranno con le gare europee.
C’è infine da parlare di KTM, la quale ha vissuto, due settimane fa, una situazione simile alla Thailandia: le sfortune in griglia hanno messo fuori gioco dalla contesa Maverick Viñales, Enea Bastianini è stato autore di un recupero inaspettato mentre la gara dei piloti ufficiali Red Bull è finita anzitempo.
Necessario soffermarsi sulla caduta di Pedro Acosta, al secondo errore grave nelle prime tre gare. “El Tiburón” si sta dannando l’anima per cercare di cavare qualcosa di più dalla propria RC16, ma il risultato si sta rivelando spesso controproducente; il team, condotto da Aki Ajo, dovrà cercare di riportare il murciano sulla retta via, altrimenti il rischio concreto potrebbe essere anche quello di un addio da parte del #37 (che viene già spifferato da qualcuno).
Brad Binder, dal canto suo, non ha colpe per il ritiro patito al COTA: un guasto tecnico l’ha costretto allo stop nella prima parte di gara, mentre si trovava in lizza per la top five. Il Qatar può essere una discreta occasione per riscattarsi da parte del sudafricano, autore qui di due secondi posti nel 2024 tra Sprint e GP.
Moto2

Il campionato Moto2 si avvia a svolgere la propria ultima gara pre-ciclo europeo con una situazione di classifica nuova, in seguito ai fatti di Austin. La seconda vittoria di Jake Dixon, ottenuta consecutivamente dopo la prestazione dominante di Termas de Río Hondo, l’ha proiettato in cima alla classifica piloti, mentre Manuel González, dopo un inizio di mondiale solidissimo, ha patito una battuta d’arresto in Texas, figlia di una chiamata strategica a tratti incomprensibile.
Il #18 avrà già l’occasione di rifarsi qui a Lusail, una gara che vedrà anche il ritorno in azione di Sergio García Dols sulla Boscoscuro del team MSi QJMotor. Attesi anche i piloti Speed Up, Alonso López (qui vincitore lo scorso anno) e Celestino Vietti (voglioso di riscatto dopo i due grossolani errori nella scorsa gara), ma è attesa ad un esame importante anche la stessa Pirelli, le cui coperture qui, l’anno scorso, hanno patito enormemente l’asfalto abrasivo, cosa che ha provocato una gara dalla lettura poco chiara.
Moto3

Passando alla classe Moto3 essa si sta rivelando, in queste prime manche, come la più scontata. José Antonio Rueda, vincitore sia a Buriram che al COTA, è in forma smagliante e quasi un lontano parente rispetto alla versione osservata nel 2024. L’inerzia di quest’incredibile inizio di stagione del #99 potrebbe continuare in Qatar, luogo dove lo scorso anno è caduto travolgendo l’incolpevole Iván Ortolá.
A vincere, tredici mesi fa, è stato David Alonso ed il team Aspar, squadre che nello scorso appuntamento ha accolto il debuttante Máximo Quiles. Il talento proveniente dalla famiglia Márquez e supportato dai fratelli Marc ed Álex ha compiuto un primo weekend da applausi sfiorando, da subito, prima la pole e poi il podio, ed è lecito aspettarsi che, nel corso dell’anno, avverrà una crescita graduale che potrebbe portarlo a stare davanti come presenza fissa.
Si prospetta un weekend dal meteo sereno in tutt’e tre le giornate, cosa che permetterà di avere un fine settimana il più veritiero possibile, in merito ai valori in campo delle tre categorie partecipanti. Tra l’altro, TV8 manderà in diretta non solo le sessioni del sabato ma anche le gare della domenica, mentre per godere anche delle prove libere bisognerà fare affidamento sui servizi a pagamento.
INFO TRACCIATO
Lunghezza tracciato: 5.380 m
Rettilineo principale: 1.068 m
Curve: 16 (6 a sinistra, 10 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:50.789 (Jorge Martín, Ducati, 2024)
ALBO D’ORO




ORARI TELEVISIVI

Venerdì 11 aprile 2025
13:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
13:50 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
14:45 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
17:15 – PR Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
18:05 – PR Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
19:00 – PR MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
Sabato 12 aprile 2025
12:30 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
13:15 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
14:00 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
14:40 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
15:05 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
16:50 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
17:15 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
17:45 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
18:10 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
19:00 – Gara Sprint MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
Domenica 13 aprile 2025
14:40 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
16:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
17:15 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
19:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
Fonti immagini: aprilia.com, teamspeedup.it, teamaspar.com
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