Motomondiale | GP Qatar 2022 –  Anteprima

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Tempo di lettura: 12 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
3 Marzo 2022 - 10:00
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Il Circus delle due ruote riparte da Losail per il primo di ben ventuno round, il campionato più lungo della storia del Motomondiale. Bagnaia, Quartararo e Márquez i favoriti per il titolo in MotoGP.


Tra ventiquattro ore circa, i semafori in fondo alla pit lane del Losail International Circuit diventeranno verdi ed il Motomondiale 2022 avrà di fatto inizio finalmente. Sono passati meno di quattro mesi dal Gran Premio della Comunità Valenciana 2021, ma l’attesa è sicuramente stata spasmodica per tutti i fan e gli appassionati della MotoGP e delle altre classi del Circus, pronte a cominciare il loro campionato più longevo di sempre con ben ventuno appuntamenti (cancellazioni e ritardi permettendo).

La stagione comincerà, come già detto e da prassi, a Losail per il GP Qatar, arrivato alla sua 19a edizione; l’ultimo atto avverrà invece al Ricardo Tormo di Valencia il 6 novembre. La pista qatariana, lunga 5.380 metri e ricca di sedici curve, potrebbe sembrare piuttosto anonima e poco indicata a gare spettacolari, ma spesso e volentieri i protagonisti della MotoGP hanno saputo regalare emozioni qui, con gare combattute fino all’ultimo giro. Sarà la 15a edizione del GP a svolgersi in notturna, grazie all’ormai abituale impianto di illuminazione artificiale.

MotoGP

Dopo aver fatto il proprio ritorno in questo impianto nel 2021 a seguito della cancellazione del Gran Premio per la MotoGP, la classe regina si appresta a cominciare l’annata senza aver però svolto test prestagionali a Losail, cosa che renderà un po’ più ostico l’adattamento dei piloti alle condizioni sempre atipiche del tracciato in mezzo al deserto.

E’ con queste premesse che Fabio Quartararo, campione del mondo 2021 e pilota titolare di Yamaha Monster Energy, comincerà la sua difesa della corona MotoGP. Il franco-siciliano, lo scorso anno, ha spazzato via tutti i dubbi legati al suo vero potenziale e, dopo aver masticato amaro sul finale del 2020, è riuscito a rifarsi nel 2021 diventando il primo francese a conquistare il titolo nella massima serie a due ruote su pista. Per “El Diablo”, una delle cinque vittorie ottenute durante la scorsa stagione è arrivata proprio a Losail durante il GP di Doha, perciò il luogo può essere considerato favorevole, sia per lui che per la Yamaha (che vinse entrambe le gare corse qui dodici mesi fa).

Tuttavia, Quartararo giunge in Qatar dopo dei test non molto convincenti e nei quali non ha risparmiato, nemmeno in pubblico, forti critiche alla sua M1 per i pochi progressi fatti, specie per ridurre i punti deboli della moto quali accelerazione e velocità di punta. Come compagno di box riavrà Franco Morbidelli, col quale ha già condiviso il box Petronas nel biennio 2019-2020 ed anche quello ufficiale a fine 2021. Per “Franky” avere a disposizione la moto ufficiale sin da subito è un’occasione d’oro e anche le condizioni del ginocchio sinistro sono migliorate, perciò dovrà da subito convincere.

Sulle ceneri della Petronas SRT Razlan Razali ha fondato un nuovo team Yamaha clienti, ovvero il team WithU RNF Racing. I mezzi, sia per via del supporto tecnico che per i fondi dati dagli sponsor, saranno inferiori rispetto al triennio passato col colosso petrolifero malese, perciò la squadra comincerà l’anno in qualità quasi di “Cenerentola” della MotoGP.

Anche la line-up scelta da Razali è decisamente curiosa, con l’esperto e rientrante dall’anno sabatico Andrea Dovizioso affiancato dal debuttante proveniente dalla Moto3, Darryn Binder. Per il team manager malese una duplice scommessa, sulla possibile competitività di “Dovi” (che guiderà una Yamaha 2022) e sulla potenziale crescita del fratello di Brad.

Guardando il finire del 2021, la rivale più ostica per Yamaha (e Quartararo nello specifico) potrebbe essere Ducati. Come per gli yamahisti, Losail è una pista storicamente favorevole alla Casa di Borgo Panigale, stramotivata a seguito delle quattro vittorie conquistate da Francesco Bagnaia negli ultimi sei round dello scorso campionato, che gli sono valsi il titolo di vicecampione del mondo.

Il torinese parte, secondo molti, coi favori del pronostico e, nonostante sia reduce da dei test tra Sepang e Mandalika non proprio da dominatore, Pecco ha espresso grande sicurezza nelle sue interviste ed è di certo un favorito per la vittoria qui in Qatar; è anche tranquillo in ottica futura, avendo rinnovato il proprio contratto con Ducati Corse. Jack Miller sarà di nuovo al suo fianco e si vedrà se l’australiano sarà più costante rispetto al 2021 e se riuscirà a migliorare quel quarto posto ottenuto nella classifica piloti.

Bagnaia non è però l’unico aspirante al titolo su cui può puntare Borgo Panigale. Il team Pramac, nuovamente fornito di due Ducati Desmosedici semiufficiali e con ora Claudio Calabresi come team manager, conterà ancora sulla coppia Johann Zarco-Jorge Martín, col francese piazzatosi come miglior pilota clienti lo scorso anno (nonostante sia ancora alla caccia della sua prima vittoria in questa classe) ed il madrileno che è pronto al salto di qualità decisivo per lottare costantemente coi big.

Saranno ben quattro le squadre Ducati quest’anno per un totale di otto moto, ma i nuovi team VR46 e Gresini partono certamente con aspirazioni più limitate. La squadra di Valentino Rossi e gestita da Pablo Nieto schiera Luca Marini ed il debuttante Marco Bezzecchi (il primo con una GP22, il secondo con una GP21), mentre il team fondato da Fausto Gresini e ora condotto da Nadia Padovani farà affidamento su Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio (entrambi su delle moto dell’anno scorso), riformando così una coppia già vista in Moto3. Per “Maro” e la “Bestia” l’obiettivo sarà migliorare quanto già visto nel loro primo anno, mentre “Bez” e “Diggia” dovranno prendere coscienza del potenziale dei propri mezzi e accumulare esperienza in ottica futura.

Suzuki Racing, numericamente parlando, può contare su decisamente meno moto sullo schieramento, ma una di queste sarà affidata all’ex-campione 2020 Joan Mir. Terzo in campionato nel 2021, il #36 ha mostrato una costanza invidiabile in un’annata comunque piuttosto grigia per il team Ecstar, ma quest’anno Mir ha già lanciato la propria sfida a Quartararo e a tutti i suoi avversari. La GSX-RR, in termini tecnici, è ancora un’incognita, ma i passi avanti sul motore sono stati significativi e potrebbero aver convinto Mir a rimanere, dopo le varie dicerie su un suo passaggio in Honda già in vista del 2023.

Decisamente più basse le aspettative su Álex Rins, a seguito di un 2021 disastroso con ben sette zeri ed un misero 13° posto nella generale. Da leader del team, il #42 è ora ridotto a seconda guida ed è difficile immaginare un ribaltamento delle gerarchie nel box azzurro. Per il catalano sarà cruciale svolgere una stagione di livello e senza errori, in modo da assicurarsi una sella in Suzuki ancora per qualche anno.

I vari Quartararo, Bagnaia ed anche Mir, in ogni caso, se vorranno puntare al mondiale 2022 dovranno fare i conti con l’avversario più ostico di tutti. Dopo due anni, Marc Márquez si presenta ai nastri di partenza della prima gara MotoGP, al contrario di quanto fatto nel 2021, vissuto tra recuperi di infortuni, cadute ma anche soddisfazioni, col ritorno alla vittoria e vari piazzamenti. Il “Cabroncito” è di certo agguerrito a riprendersi il titolo di campione e di conquistare quel nono alloro che gli permetterebbe di eguagliare Carlo Ubbiali, Mike Hailwood e, soprattutto, il suo ex-idolo ed ex-rivale Valentino Rossi.

A dargli una mano in questa missione sarà HRC ed il team Honda Repsol, che hanno lavorato per mutare la RC213V e trasformarla in una moto vincente e non più ingovernabile. I test, specie quelli a Mandalika, hanno dato risvolti molto positivi ed il marchio di Tokyo ha alla fine primeggiato con Pol Espargaró, che potrebbe ricoprire un ruolo diverso dallo scudiero di Márquez, se dovesse confermare queste prestazioni anche nel weekend del 6 marzo. Anche il team LCR, con ancora Álex Márquez e Takaaki Nakagami, potrà contare sulla nuova moto.

Durante il 2021 il team KTM si è reso protagonista di una stagione dalla difficile lettura, con prestazioni scialbe alternate, specie a metà stagione, da gare da protagonista e da due successi, a Barcellona e in Austria. Quest’anno la Casa di Mattighofen, oramai giunta al proprio quinto anno in MotoGP, ha quasi l’obbligo di entrare a tempo pieno nella lotta delle prime posizioni, anche considerando il livello delle line-up in arancione schierata per il 2022.

Non è cambiato nulla nel team Red Bull factory, con Brad Binder, sesto nel mondiale dello scorso anno e deciso a migliorare il proprio risultato finale facendo quel piccolo step in avanti necessario, e Miguel Oliveira, reduce da un infortunio al polso che ha azzoppato la sua ultima stagione proprio mentre questa stava ingranando al meglio.

Su ordine di KTM è invece stata rivoluzionata in toto la line-up Tech3, con Remy Gardner e Raúl Fernández pronti a fare il salto dalla Moto2. I due sono stati protagonisti nella lotta al titolo della classe di mezzo e a spuntarla è stato l’australiano, ma già dai test di Valencia dello scorso novembre l’atmosfera si è scaldata e i due hanno dimostrato di non sopportarsi ancora granché a vicenda. Il loro confronto diretto potrebbe però attendere: Gardner è stato operato da poco al polso destro e potrebbe non essere al 100% e lo stesso vale per il #25, caduto malamente in Indonesia e vittima di alcuni sintomi riconducibili ad una commozione cerebrale.

Dopo la scissione da Gresini Racing, Aprilia è rientrata in campionato con una struttura propria e potrebbe essere pronta a schiodarsi dal ruolo di ultimo marchio in griglia, anche sfruttando le concessioni tecniche ancora attive che rischiano, per la prima volta dal 2015, di essere fondamentali per permettere alla Casa di Noale di combattere coi colossi Ducati, Yamaha e Honda.

A salire sulla RS-GP22 saranno Aleix Espargaró e Maverick Viñales. I due hanno già corso insieme nel 2015-2016 in Suzuki e, come per Morbidelli in Yamaha, Viñales ha già potuto provare per qualche gara del 2021 la moto di Noale, dopo la brusca separazione con la Casa dei Tre Diapason. I due iberici potrebbero essere le carte matte del 2022 e, per quanto riguarda “Top Gun”, egli è addirittura reduce da un GP Qatar della scorsa stagione in cui è riuscito a vincere. Inserire la coppia Aprilia tra i favoriti potrebbe essere pretenzioso, ma le due RS-GP saranno sicuramente da tenere sotto la lente d’ingrandimento durante l’anno.

Moto2

I primi tre classificati della scorsa stagione della serie intermedia sono stati tutti promossi alla categoria successiva e questo rende il pronostico della Moto2 2022 molto incerto. I volti pieni d’esperienza non mancano, come Sam Lowes in Marc VDS Racing o Augusto Fernández passato al team KTM Ajo, e nemmeno i giovani in rampa di lancio che sperano nel definitivo salto di qualità, come Ai Ogura in Honda Asia, gli spagnoli Canet (Pons HP40) e Arenas (GasGas Aspar) o anche il nostro Tony Arbolino, nuovo compagno di Lowes in Marc VDS; tuttavia, nessuno spicca come favorito assoluto alla vigilia del mondiale.

Chi avrà il maggior numero di occhi addosso è il campione proveniente dalla Moto3, Pedro Acosta. Il pupillo di KTM arriva da una stagione da record in cui ha ottenuto il mondiale al primo tentativo, rimanendo nella struttura Ajo (riferimento assoluto in Moto2). Altri debuttanti saranno da valutare, tra cui il campione del CEV Fermín Aldeguer, il suo compagno in SpeedUp Romano Fenati e Niccolò Antonelli nella squadra VR46.

Moto3

Al contrario della Moto2, nella classe più leggera i piloti di riferimento che potrebbero (e dovrebbero) giocarsi il titolo Moto3 sono presenti, e corrispondono ai nomi di Dennis Foggia e Sergio García, rispettivamente nei team Leopard ed Aspar: i due sono stati gli unici a tenere testa ad un Acosta scatenato nel 2021, ma per errori, sfortune o, nel caso del #11, addirittura infortuni, non sono riusciti a contendere la corona iridata al debuttante fino all’ultima gara.

Alla lista dei potenziali candidati si potrebbero poi aggiungere i vari Izan Guevara, Deniz Öncü, Jaume Masiá  ed Andrea Migno, in una griglia che, per la maggior parte, vedrà molti nomi nuovi e che vivrà da quest’anno un massiccio cambio generazionale. Tra i rookie più attesi troviamo Daniel Holgado (KTM Ajo), Alberto Surra (team Snipers, già protagonista di qualche uscita nel 2021) e David Muñoz (BOE SKX).

Il meteo per il weekend dovrebbe rimanere sereno per tutt’e tre le giornate, con temperature che oscilleranno tra i 30° del pomeriggio e i 21°-22° della sera; da sottolineare come gli orari delle gare siano stati nettamente anticipati rispetto a quelli dello scorso anno, con la manche della MotoGP in onda alle 16:00 anziché alle 19:00 come nel 2021. Come da prassi per le gare extraeuropee, i turni di prove libere e di qualifica della Moto2 precederanno quelli della MotoGP sia al venerdì che al sabato, e questi saranno visibili in diretta su Sky Sport MotoGP. Con la rinuncia di DAZN ai diritti per trasmettere il Motomondiale, Sky è tornata ad avere l’esclusiva del Circus e, per questo primo GP, solo gli utenti della piattaforma satellitare o con a disposizione l’abbonamento a NOWTV potranno vedere in diretta le tre gare e i vari turni delle tre giornate. TV8 trasmetterà in differita le qualifiche e le gare delle tre classi.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 5.380 m
Rettilineo principale: 1.068 m
Curve: 16 (6 a sinistra, 10 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:52.772 (Francesco Bagnaia, Ducati, 2021)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI

Venerdì 4 marzo 2022

09:50 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
10:45 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
11:40 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
14:10 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
15:05 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
16:00 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP)

Sabato 5 marzo 2022

09:25 – FP3 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
10:20 – FP3 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
11:15 – FP3 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
13:30 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
13:55 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
14:25 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
14:50 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
15:20 – FP4 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
16:00 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
16:25 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP)

Domenica 6 marzo 2022

11:00 – WUP Moto3 (Sky Sport MotoGP)
11:20 – WUP Moto2 (Sky Sport MotoGP)
11:40 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP)
13:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP)
14:20 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP)
16:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP)

Fonti immagini: suzuki-racing.com, marcvds.com, ajo.fi

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