Motomondiale | GP Qatar 2021, sintesi dei warm-up

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
28 Marzo 2021 - 15:41
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Le Yamaha ufficiali dominano il warm-up con Quartararo a precedere Viñales, poi Zarco. Bene la coppia LCR, indietro le Ducati factory. Roberts e Binder primi nei WUP di Moto2 e Moto3.


L’ultimo turno di prove ad anticipare il primo Gran Premio della stagione, quello del Qatar a Losail, si è concluso poco fa. Il warm-up delle tre classi del Motomondiale non è stato particolarmente indicativo a causa dell’orario in cui si è svolto, ma il calo delle temperature che ci si aspettava si è fatto sentire già adesso e potrebbe scombussolare le carte non poco.

Nella sessione della MotoGP il miglior tempo se l’è aggiudicato Fabio Quartararo in 1:55.147. “El Diablo” ha deciso di spingere anche in un turno che, a conti fatti, non avrebbe dato grandi indicazioni, così come il suo compagno Maverick Viñales che ha chiuso secondo. Il franco-siciliano ha avuto un buon turno, ma si è preso un grosso spavento alla prova di partenza per via di un problema dell’aggancio della forcella per il sistema holeshot.

Il risultato delle due M1 factory non viene però confermato dalle due moto del team Petronas. Franco Morbidelli chiude il gruppo dei primi dieci a sette decimi da Quartararo, mentre Valentino Rossi ha girato in mezzo al gruppo per diversi passaggi e accumula infine un gap di 1”5. Si sottolinea però, ancora una volta, la poca rilevanza dei tempi.

Il terzetto di testa viene chiuso dalla prima Ducati Desmosedici, la #5 Pramac guidata da Johann Zarco. Non si tratta dell’unica moto bolognese nelle prime posizioni, ma rispetto ai ducatisti favoriti per il GP, è l’unica che si trova davanti: Francesco Bagnaia, che partirà dal palo dopo il giro straordinario di ieri, è 15° in 1:56.0, mentre Jack Miller è addirittura penultimo a 1”6 da Quartararo; 18a anche la seconda moto Pramac, guidata da Jorge Martín. Si sono invece fatti notare i piloti della squadra Esponsorama, con Enea Bastianini settimo e Luca Marini nono, vicinissimi tra loro e con un distacco di sei decimi dai primi.

Turno positivo anche per le Honda, sia per il team ufficiale Repsol che quello clienti LCR. Tutt’e quattro le RC213V sono in top ten, capitanate da Álex Márquez al quarto posto. I quattro alfieri della Casa dell’Ala Dorata sono tutti molto compatti, con Takaaki Nakagami quinto, Pol Espargaró e Stefan Bradl. Nonostante questo parziale ribaltamento delle gerarchie, per stasera l’hondista con più possibilità di fare meglio è proprio Espargaró.

Ancora una volta le Suzuki non hanno né brillato né deluso in maniera assoluta in turno della MotoGP, anche se nessuna delle due GSX-RR è riuscita a piazzarsi nei primi dieci. Joan Mir è 11° con un distacco di otto decimi dal rivale Quartararo, mentre Álex Rins, seppur con un gap pressoché identico, si piazza due posizioni più indietro. Sottovalutare Rins e Mir sulla lunga distanza sarebbe però un errore madornale da parte di Ducati e Yamaha.

12a posizione per l’Aprilia col solito Aleix Espargaró. Dopo la bella qualifica di ieri, l’Espargaró più anziano sembrerebbe pronto a un risultato di prestigio, magari addirittura nei primi cinque al netto di errori. Il suo compagno Lorenzo Savadori, invece, continua ad annaspare nelle retrovie indipendentemente dalle condizioni, con l’ultimo tempo valido a oltre due secondi dai primi.

L’ultimo capitolo della sessione MotoGP riguarda la KTM, ancora il marchio fanalino di coda in questo Gran Premio. Il migliore tra i quattro piloti “in arancione” è Miguel Oliveira al 14° posto, che si accontenta di un 1:56.006 e di un distacco inferiore al secondo. Brad Binder, suo compagno di squadra, è il primo pilota sopra il secondo di gap con il 16° tempo finale, ma ancora una volta sono Petrucci e Lecuona ad avere le difficoltà maggiori, con “Petrux” 17° e Iker 19°.

La sorpresa più grande potrebbe essere arrivata nella Moto2, vista la caduta di Sam Lowes durante la sessione. Il primo errore dell’ex-iridato in Supersport riapre un po’ i giochi, considerando che il team dovrà lavorare per riparare i danni sulla Kalex risultati dalla scivolata alla 2. Con Lowes 21°, il primo posto è andato a Joe Roberts in 2:00.332, segno che l’americano vuole porsi come tra i massimi favoriti della prima gara stagionale.

Secondo posto per Marco Bezzecchi a sei centesimi da Roberts, mentre al terzo posto si piazza Remy Gardner sulla Kalex KTM Ajo. Il figlio d’arte potrebbe essere tra i più avvantaggiati da un eventuale momento di difficoltà di Lowes, mentre il suo compagno Raúl Fernández ha chiuso i dieci. Bene anche Fabio Di Giannantonio, sesto.

La classe Moto3 ha iniziato il proprio turno di riscaldamento alle 13:40 e a primeggiare è stato il poleman della gara che scatterà tra poco, Darryn Binder. Il pilota Petronas, seppur abbia girato ben lontano dai tempi migliori fatti ieri sera, si dimostra carico e pronto a stupire alla sua prima gara con la struttura malese. Il suo compagno John McPhee si è classificato settimo a quattro decimi dal 2:07.001 del Binder più giovane.

Il cambiamento delle condizioni, specie per l’aumento del vento e la direzione verso cui sta soffiando, potrebbe essere particolarmente ostico per i piloti della classe leggera. L’aria soffiava contro ai piloti sul rettilineo principale, e questo potrebbe rendere ancor più determinante il gioco delle scie. Ancora tanto lo sporco in pista, come dimostrato dallo stesso Binder con una prova di partenza. Tra i primi tre anche Andrea Migno e la sorpresa Deniz Öncü, mentre un altro grande favorito per la gara, Jaume Masia, è quarto.

A breve la stagione del Motomondiale avrà finalmente inizio, e saranno proprio i ragazzi scatenati della Moto3 a cominciare.

Qui i risultati del WUP della Moto3, della Moto2 e infine della MotoGP.

Fonte immagine: yamahamotogp.com

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