Motomondiale | GP Portogallo 2024 – Anteprima di Portimão

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Tempo di lettura: 10 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
21 Marzo 2024 - 09:00
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Secondo appuntamento della stagione e primo europeo per il Motomondiale e la MotoGP. Ducati ancora favorita, KTM insegue.


A due settimane dal debutto stagionale in Qatar, il Motomondiale 2024 si appresta a continuare col secondo appuntamento dell’anno, in programma all’Autodromo Intenazionale dell’Algarve di Portimão. Trattasi del GP Portogallo, giunto alla sua 19a edizione.

La tappa lusitana, che da qualche anno ha l’onore di essere la prima fermata europea del calendario delle due ruote, per qualche anno aveva lasciato le scene del Motomondiale con la scomparsa dell’Estoril tra le piste visitate, ma dal 2020 la tendenza è cambiata, complice anche il Covid-19 che ha costretto Dorna Sports e FIM ad utilizzare piste prima inesplorate dal Circus iridato, come appunto Portimão.

Nel 2021 le tappe corse in Algarve sono state ben due (una ad inizio ed una a fine stagione col GP dell’Algarve introdotto in quel singolo anno), mentre nel 2023 Portimão ha ospitato addirittura l’apertura del mondiale. Il layout del tracciato portoghese è uno dei più amati dai piloti, ma negli anni scorsi l’impianto è apparso carente sul piano della sicurezza, specie delle vie di fuga con ghiaia dai sassi troppo spessi o a volte proprio assente.

MotoGP

La stagione della MotoGP riprende dopo un primo appuntamento in Qatar che, pur non riservando troppe sorprese, ha comunque tenuto incollati gli spettatori allo schermo per le tante tematiche emerse. La prima è sicuramente la conferma di Ducati in quanto Casa da battere, capace di vincere sia la Gara Sprint che il GP vero e proprio a Lusail.

Il dualismo visto durante la seconda metà del 2023 è tornato a galla, con Jorge Martín e Francesco Bagnaia capaci di conquistare rispettivamente una manche a testa. Ad ottenere il bottino più grosso è stato il campione del mondo in carica, che ha rispettato i pronostici ipotizzati dagli avversari e si è dimostrato il più in palla nel deserto di Doha, almeno per quel che riguarda le gare lunghe.

Pecco giunge in Portogallo nuovamente nelle vesti di favorito, poiché lo scorso anno è stato lui l’autore della prima doppietta Sprint-Gran Premio nel primo fine settimana dell’anno. Inoltre, è a pari merito il pilota con più vittorie su questo tracciato nella top class (due, insieme a Fabio Quartararo).

La terza Ducati che potrebbe aggiungersi alla sfida per la vittoria è quella di Marc Márquez. Sul tracciato dove tre anni fa era tornato alle corse in seguito alla frattura del omero del braccio destro, lo spagnolo dodici mesi fa aveva conquistato una pole position insperata ma frutto anche del traino fornitogli da Enea Bastianini.

In Qatar il #93, al debutto sulla Desmosedici del team Gresini, non è stato esplosivo come ce lo si poteva aspettare ma ha saputo raccogliere punti preziosi in chiave iridata, anche se il distacco da Bagnaia è già di 13 lunghezze. Chissà se il “Cabroncito” riuscirà ad ottenere la sua prima vittoria in Algarve in questo weekend.

Gli altri ducatisti, chi più chi meno, sono al momento attardati a giudicare da quanto visto in Qatar. Enea Bastianini non si è detto soddisfatto del risultato ottenuto in Medioriente e punta ad un riscatto sul tracciato dove si è laureato campione del mondo Moto2 2020, mentre Álex Márquez, ora affiancato dal fratello Marc, ha già compreso che dovrà fare i conti con l’ingombrante presenza del fratello.

I più in difficoltà sono però i tre italiani sulle tre Desmosedici private: se Fabio Di Giannantonio è riuscito a strappare quantomeno una top ten due settimane fa, per Marco Bezzecchi e soprattutto Franco Morbidelli le notti del Qatar sono state stregate. “Morbido”, tra l’altro, in questo weekend tornerà sul luogo del misfatto di inizio anno, dove ha rimediato il trauma cranico che gli ha fatto saltare i test prestagionali.

Chi si è posta come la prima avversaria di Ducati in questo avvio di stagione è KTM, insieme al proprio marchio d’appoggio GasGas. La Casa di Mattighofen si è dimostrata molto competitiva a Lusail grazie agli sforzi di Brad Binder, che dopo uno splendido duello contro Jorge Martín alla domenica si è aggiudicato la piazza d’onore già ottenuta al sabato. E’ ancora presto, probabilmente, per decretare il sudafricano quale minaccia per il titolo, ma l’uomo che può dare più fastidio alle “Rosse” al momento è proprio il #33.

Chi ha però catalizzato tutte le attenzioni su di sé è la prima guida del team Tech3. Il debuttante Pedro Acosta non solo non ha tradito le aspettative nutrite durante tutto l’inverno da parte dei tifosi, ma per certi versi le ha anche superate prendendosi il lusso di combattere e superare big del calibro di Aleix Espargaró, Enea Bastianini e, soprattutto, Marc Márquez.

La gestione poco accorta delle gomme Michelin alla fine ha relegato il #31 ad un nono posto un po’ bugiardo, ma la prima occasione di fare ancora meglio arriverà in questo fine settimana. L’unico dubbio è dato dalla condizione fisica del bicampione del mondo: pare che per Acosta sia già in programma un’operazione per risolvere un principio di sindrome compartimentale, prevista dopo il Portogallo.

Con Jack Miller da una parte ed Augusto Fernández dall’altra per il momento troppo lontani per impensierire le Ducati, chi potrebbe fare la terza incomodo è Aprilia. In Qatar la RS-GP24 aveva dato segnali molto incoraggianti al sabato col terzo posto in rimonta conquistato da Espargaró, ma il GP lungo è stato deludente per la Casa di Noale nel suo complesso.

Oltre ad un Aleix solo ottavo al traguardo e un Maverick Viñales decimo staccato 13″, Aprilia ha pagato dazio anche col neoarrivato team Trackhouse Racing, con Raúl Fernández autore di ottime prove al sabato ma costretto a partire dai box per la domenica, fino al ritiro per noie tecniche. C’è poi Miguel Oliveira, il primo a vincere qui in Algarve nella prima gara svolta nel 2020, ma l’eroe di casa qui ha anche brutti ricordi, come lo scontro di cui è stato vittima al secondo giro della gara 2023, causato da Márquez.

L’aria di casa, comunque, potrebbe fare bene al #88, mentre ancora non è chiaro cosa serva a Yamaha per ritrovare la propria strada. Dopo un intero inverno a lavorare sui cronici difetti della moto, la M1 si è rivelata ancora distantissima dai rivali e Fabio Quartararo, per l’ennesima volta, non ha fatto mistero del proprio disappunto.

Dopo una sola gara, le voci di un passaggio di “El Diablo” ad una Casa avversaria (si parla di Aprilia) si sono rifatte molto forti, ma un buon risultato in Portogallo (pista amica del franco-siciliano) potrebbe far quantomeno rispuntare il sorriso sul volto di Quartararo. Álex Rins, alla prima gara con la Yamaha, ha chiuso 16° senza ottenere punti, ma anche per lui la pista dell’Algarve è un buon terreno di caccia.

Il fanalino di coda del campionato pare essere ancora Honda, che in Qatar ha lottato ad armi pari con Quartararo per stare ai margini della top ten, con Johann Zarco 12° alle spalle del suo connazionale. L’alfiere del team LCR, per il momento, parrebbe il pilota con più possibilità di portare a casa risultati per la Casa dell’Ala Dorata, anche se il confronto con le Case europee rimane impietoso.

Joan Mir, sulla RC213V ufficiale, è giunto 13°, mentre la prima uscita di Luca Marini in sella alla moto del team Repsol è stata da dimenticare in termini di performance. “Maro”, penultimo al traguardo, ha pagato 42″ da Bagnaia, ma è chiaro che la strada per far crescere la moto è ancora in salita ripida.

Moto2

La classe di mezzo del Motomondiale è quella che, in Qatar, ha fatto discutere maggiormente ma non per il risultato sportivo, quanto per le dinamiche provocate dai nuovi pneumatici Pirelli in Qatar. Su una pista altamente abrasiva, diversi protagonisti hanno patito oltremodo il consumo delle gomme (sia anteriore che posteriore) e alla fine a prevalere è stato Alonso López, davanti alle sorprese Barry Baltus e Sergio García.

Un risultato che non rispecchia i valori in campo attesi, i quali probabilmente verranno chiariti di più già qui in Portogallo (o almeno così si spera). Diversi nomi sono chiamati ad una riscossa, tra cui Filip Salač, Tony Arbolino e soprattutto Fermín Aldeguer (per il quale, intanto, è stato ufficializzato il passaggio in MotoGP con Ducati per i prossimi due anni).

Moto3

Decisamente più consono (e godibile) l’avvio di stagione della Moto3, che ha messo nuovamente in mostra il talento cristallino di David Alonso. L’ispano-colombiano, con freddezza invidiabile, ha strappato dalle mani il successo a Daniel Holgado in Qatar, assicurandosi il quinto Gran Premio in carriera e i 25 punti dell’apertura stagionale.

Pur essendo stata solo la prima gara, per Holgado potrebbe esser stata una botta psicologica non indifferente, avendo guidato con autorevolezza praticamente ogni giorno fino alla beffa dell’ultima curva. Il #96 può però rispondere ad Alonso già in Portogallo, dove l’anno scorso ha vinto in una volata emozionante a cinque piloti. Chiamato al recupero Iván Ortolá, vittima di un incidente con José Rueda a Lusail e già in deficit di punti dagli attuali leader.

MotoE

Da non dimenticare il primo appuntamento e le due manche previste della MotoE, giunta alla propria sesta stagione e alla seconda in quanto campionato del mondo FIM. Per la prima volta la categoria 100% elettrica farà capolino a Portimão, dove ha già svolto dei test e delle simulazioni di gara durante il mese di febbraio.

Anche quest’anno saranno diciotto le Ducati V21L presenti in pista, con tre team nuovi (Aruba Cloud, MSi e Forward Racing) in sostituzione di altrettanti ritiratisi (Pons Racing, Pramac Racing e RNF Racing). La lista dei piloti favoriti non è cambiata granché invece, col campione in carica Mattia Casadei che, dopo aver regalato a Sito Pons l’ultimo titolo prima del ritiro della squadra dalle corse, è passato al team LCR come compagno di Eric Granado, per uno scontro interno che potrebbe essere il leitmotiv della stagione.

Jordi Torres e Matteo Ferrari, i due con cui Casadei si è misurato nel 2023, sono stati confermati dalle rispettive squadre Aspar e Gresini, mentre Nicholas Spinelli è passato in Tech3 al fianco di Alessandro Zaccone. Da tenere d’occhio il debuttante Chaz Davies, che nonostante la veneranda età di 37 anni potrebbe ancora regalare qualche sorpresa.

Questo ricchissimo weekend con quattro categorie vedrà anche il ritorno del format già conosciuto nel 2023, col programma della MotoE concentrato tra venerdì e sabato. Per la giornata della domenica, le cui dirette per i Gran Premi saranno date solo su Sky Sport, NowTV e MotoGP.com, ci sarà anche il ritorno della Riders’ Parade, il giro d’onore in saluto dei fan presenti in pista di prima mattina.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 4.592 m
Rettilineo principale: 969 m
Curve: 15 (6 a sinistra, 9 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:37.226 (Marc Márquez, Honda, 2023)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI*

Venerdì 22 marzo 2024

09:30 – P1 MotoE (MotoGP.com)
10:00 – FP Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
10:50 – FP Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
11:45 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
13:35 – P2 MotoE (MotoGP.com)
14:15 – P1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
15:05 – P1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
16:00 – PR MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
18:00 – Q1 MotoE (MotoGP.com, YouTube)
18:20 – Q2 MotoE (MotoGP.com, YouTube)

Sabato 23 marzo 2024

09:40 – P2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
10:25 – P2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
11:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
11:50 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
12:15 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
13:15 – Gara 1 MotoE (MotoGP.com, TV8)
13:50 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
14:15 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
14:45 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
15:10 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
16:00 – Gara Sprint MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com, TV8)
17:10 – Gara 2 MotoE (MotoGP.com, TV8)

Domenica 24 marzo 2024

10:40 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
12:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
13:15 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)
15:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, MotoGP.com)

17:05 – Gara Moto3 (TV8)
18:20 – Gara Moto2 (TV8)
20:05 – Gara MotoGP (TV8)

*: in grassetto gli orari in diretta.

Fonti immagini: mediahouse.ducati.com, ajo.fi, press.ktm.com, Twitter / MotoE

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