Motomondiale | GP Portogallo 2023, sintesi del venerdì

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
24 Marzo 2023 - 18:56
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Álex Márquez primo al mattino ma fuori dalla Q2 insieme al fratello, Jack Miller primo a sorpresa in una P2 intervallata dalle bandiere rosse. Bagnaia terzo, Quartararo e Bastianini si salvano al pelo.


Il primo giorno di Motomondiale 2023 di certo non ha lesinato emozioni o colpi di scena. Le prime prove del GP Portogallo a Portimão hanno in parte smentito le certezze che si davano per scontate alla vigilia di questo round d’apertura, soprattutto nella MotoGP.

MotoGP

Ci si aspettava Ducati o Aprilia, ma di certo non KTM. Eppure, al termine della prima giornata del campionato 2023 è proprio la Casa austriaca a guidare la classifica combinata dei tempi, già decisiva nell’assegnazione dei dieci posti disponibili per l’ingresso diretto in Q2 alle qualifiche di domani.

Grazie al tempo mostruoso di 1:37.709 (per fare un paragone, già un secondo più veloce del record ufficiale stabilito due anni fa), Jack Miller si è imposto nella P2 della classe regina alla sua prima uscita con la RC16 di Mattighofen, dimostrando come la Casa austriaca sia riuscita, nello spazio di sole due settimane, a trovare un coniglio dal cilindro decisivo per poter diventare una protagonista nella top class.

Quello del gruppo KTM, tuttavia, è un venerdì a doppia faccia: se da un lato Miller ha stupito tutti quanti e si è posto prepotentemente come un outsider del Gran Premio di domenica, dall’altra gli altri piloti se la passano male, in certi casi non solo prestazionalmente: Augusto Fernández (GasGas Tech3) e Brad Binder (KTM Red Bull) non sono andati oltre ad un 16° e ad un 18° posto nella combinata delle due sessioni odierne, ma a pagare il conto più salato di tutti è stato Pol Espargaró, protagonista di una bruttissima scivolata in curva 10.

Quest’incidente, oltre ad aver causato la seconda bandiera rossa della sessione 2 (la prima provocata da alcuni malfunzionamenti ai cronometraggi), ha preoccupato per diversi minuti sulle condizioni di “Polyccio”, rimasto a terra vicino alle barriere e soccorso dai commissari. Il pilota, fortunatamente, è rimasto cosciente, ma il brutto rischio corso dal catalano (con la moto che ha rischiato di schiacciarlo addosso alle barriere della 10) ha nuovamente messo in evidenza i limiti di sicurezza delle via di fuga, tra asfalto e ghiaia esterna fatta di sassi troppo spessi; Pol è rimasto cosciente ed è stato elitrasportato all’ospedale di Faro per i traumi rimediati a schiena e petto.

Nonostante il contropiede di Miller, Ducati ed Aprilia sembrerebbero ancora ricoprire il ruolo di favorite. Maverick Viñales, secondo, ha dimostrato la competitività della sua RS-GP23 chiudendo al meglio il primo giorno e venendo battuto da “Jackass” solo negli ultimi istanti della P2, mentre il suo compagno Aleix Espargaró, nono, non è più sceso in pista dopo l’incidente del fratello, assicurandosi comunque l’accesso diretto in Q2 per domani.

Non è andata altrettanto bene ai piloti Aprilia RNF, entrambi caduti a pochi secondi di distanza poco prima della seconda bandiera rossa. Oliveira, protagonista di un brutto highside in uscita dalla curva Portimão (proprio mentre Espargaró alle sue spalle scivolava verso le barriere), non ha tenuto fede alle aspettative dei test ed ha chiuso 19° questo primo giorno, seppur a solo 1″2 dalla vetta. Il compagno Raúl Fernández lo precede di due posizioni dopo una scivolata alla 13, senza conseguenze.

La prima Ducati è la #1, quella di Francesco Bagnaia. Per il campione del mondo la terza posizione è arrivata in maniera più faticosa del previsto per via delle interruzioni che hanno rischiato di rovinare i suoi piani, ma alla fine sul giro secco il torinese ha saputo tirare fuori una prestazione delle sue per rimettersi in sicurezza nei dieci. Pecco ha anche regalato un brivido al curvone finale, con un salvataggio col gomito nella compressione in discesa.

A dire il vero, la P1 era stata sì guidata da una Ducati, ma non quella che ci si aspettava: Álex Márquez, sulla vecchia GP22, è riuscito a mettersi autorevolmente al comando e per buona parte della Q2 è stato della contesa per entrare nei dieci, mancando però l’accesso per poco più di un decimo.

A precederlo c’è proprio il pilota che ha sostituito alla corte di Nadia Padovani, ovvero Enea Bastianini: se la prima sessione è stata piuttosto magra per la “Bestia”, nella seconda Enea ha trovato un po’ più di competitività quantomeno sul singolo giro, strappando in extremis la decima posizione.

Alle due Ducati Lenovo si aggiungono, tra i primi, altre quattro moto bolognesi, ovvero quelle delle coppie VR46 e Pramac. Luca Marini si è classificato quarto in P2 nonostante una caduta nelle ultime fasi che ha quasi pregiudicato il suo turno, precedendo un Jorge Martín che come al solito è una garanzia nei time attack. Settima ed ottava posizione per Johann Zarco e Marco Bezzecchi, tra i primi piloti sopra il ’38.

Ripetendo il carosello già visto per buona parte del 2022, Fabio Quartararo su Yamaha si ritrova quasi da solo in mezzo alla flotta Ducati, mentre il resto della Casa di Iwata (rappresentata dal solo Franco Morbidelli) sguazza nelle retrovie. “El Diablo” ha dovuto tirar fuori un ultimo giro dei suoi per strappare un faticoso sesto posto finale, ma anche lui dev’essere annoverato tra i contendenti per le due gare previste. “Morbido”, invece, non sembra aver fatto passi avanti da dove si era rimasti nel 2022: per l’italo-brasiliano solo il 20° posto.

Per tutto l’ultimo quarto della P2 Quartararo si è ritrovato addosso Marc Márquez, il quale però rappresenta forse la delusione più cocente di questa prima giornata di prove. La Honda si è dimostrata ancora una moto non molto facile da domare e, a parte la seconda posizione a sorpresa di Joan Mir al mattino, del venerdì della Casa di Tokyo si salva davvero poco.

Márquez, nello specifico, ha di nuovo fatto affidamento alla ricerca disperata del traino per strappare una posizione in top ten, strategia finita in fallimento dopo la caduta alla curva Lagos allo scadere del tempo. La bandiera gialla causata dalla caduta del #93 è stata beffarda anche per Mir, il quale ha dovuto abortire il giro ed è quindi rimasto a sua volta fuori, in 12a posizione. In mezzo alle due Honda Repsol troviamo Álex Rins, 13° sulla RC213V del team LCR Castrol.

Moto2

Tra la prima e la seconda sessione di prove libere della classe di mezzo, i primi due classificati si sono scambiati di posizione: al mattino Jake Dixon aveva conquistato il miglior tempo precedendo di soli 0″005 Pedro Acosta, il quale ha restituito il favore al britannico battendolo di meno di un decimo nella P2 grazie al suo 1:42.391.

Tuttavia, in termini di passo pare non esserci partita, poiché la punta del team KTM Ajo è stato autore di una seconda sessione martellante sul piano del ritmo, costantemente sull’1:42.6-1:42 alto. La terza posizione se l’è aggiudicata Filip Salač sulla Kalex del team Gresini davanti alla coppia Marc VDS formata da Tony Arbolino e Sam Lowes. Sesto, a fine giornata, Celestino Vietti, il quale ha recuperato posizioni nel finale sfruttando proprio il traino di “El Tiburón”.

Moto3

Come per la Moto2, tra la prima e la seconda sessione i tempi sono nettamente migliorati grazie alla schiarita del cielo e a delle temperature più ottimali. Se il primo turno è stato guidato da Diogo Moreira, il secondo ha visto al comando il nuovo pilota del team Tech3 Daniel Holgado in 1:47.320; un’altra somiglianza con la classe di mezzo riguarda lo scambio di posizioni tra i due primi classificati delle rispettive prove, con Moreira che è stato superato dal solo “Pistolero” al pomeriggio dopo che gli era finito alle spalle durante la P1.

Piuttosto vicino anche David Muñoz sulla KTM del team BOE Motorsports, davanti ad Ayumu Sasaki su Husqvarna. Il tema delle difficoltà di Honda già visto nel 2022 si sta ripetendo anche in questo primo Gran Premio del 2023, con Kaito Toba e Riccardo Rossi primi piloti della Casa giapponese per la Squadra Corse SIC58, ma soltanto in sesta ed in ottava posizione.

Qui i risultati del secondo turno MotoGP, i run dei piloti e la classifica combinata del venerdì.

Fonti immagini: Twitter / Red Bull KTM Factory Racing, ajo.fi, tech3racing.fr

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