Motomondiale | GP Portogallo 2023 – Anteprima di Portimão

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 23 Marzo 2023 - 09:00
Tempo di lettura: 12 minuti
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Motomondiale | GP Portogallo 2023 – Anteprima di Portimão

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Si aprono le danze del Motomondiale 2023. Tanta attesa per il campionato MotoGP e l’avvio di Portimão, con non poche novità.


L’attesa è agli sgoccioli. L’annata del Motomondiale più lunga ed impegnativa della storia, il 2023, sta per cominciare e lo farà sulla pista di Portimão, luogo del primo Gran Premio della stagione. Il GP Portogallo, nel corso della sua storia per le due ruote iniziata nel 1987, non ha mai avuto una collocazione fissa in calendario per lunghi periodi e, per la prima volta nella storia di questo evento, esso darà inizio al mondiale.

Era dal 2006 che la stagione dei Gran Premi non iniziava in Europa, anche considerando il 2020 che ebbe il proprio avvio in Qatar ,con le gare di Moto3 e Moto2 svolte prima della cancellazione di gran parte del calendario dovuta alla pandemia di Covid-19. Diciassette anni fa fu la pista di Jerez de la Frontera ad ospitare il primo round, mentre questa volta saranno i ben più entusiasmanti saliscendi dell’Autodromo dell’Algarve a farlo, coi suoi quattro chilometri e mezzo amatissimi dai piloti.

MotoGP

Il campionato della classe regina che si appresta ad iniziare comporterà delle novità assolute che saranno da valutare col prosieguo della stagione. Su tutte, l’introduzione della Sprint Race al sabato in seguito alla qualifica per ogni Gran Premio, una gara di durata ridotta del 50% rispetto a quella standard e con un sistema di punteggio meno cospicuo, il 12-9-7-6-5-4-3-2-1 già utilizzato da Dorna per le SP Race della Superbike dal 2019.

Con ben ventuno gare presenti in calendario, le manche in grado di fornire punti saranno ben quarantadue e la costanza sarà ancor più cruciale per primeggiare al termine della stagione. Un altro grosso cambiamento riguarderà le gomme: Michelin, da quest’anno, fornirà soltanto due opzioni per il posteriore a Gran Premio (pur mantenendo invariato il numero di pneumatici disponibili) e con combinazioni di mescole a propria discrezione, elemento che potrebbe cambiare drasticamente le carte in tavola da evento a evento.

Nonostante i cambiamenti, non si respira aria d’incertezza o imprevedibilità attorno alla MotoGP e ciò potrebbe essere determinato dai valori in campo osservati durante i test prestagionali, nelle quali le Case italiane, Ducati in particolare, hanno mostrato gli artigli alla concorrenza.

Cominciamo proprio dai campioni in carica: Francesco Bagnaia si presenta al via della stagione 2023 col #1 sul proprio cupolino dopo il titolo conquistato nell’altalena di emozioni che ha rappresentato il 2022. Il pilota di Chivasso, da poco ventiseienne, punta chiaramente a ripetersi e dalla maggioranza dei suoi avversari è stato indicato come il favorito d’obbligo di questo mondiale.

“Nuvola Rossa” è al comando di una pattuglia Ducati che, come nel 2022, conta ben otto piloti, a cominciare dal suo nuovo compagno di squadra Enea Bastianini. Già durante la scorsa stagione la “Bestia” ed il torinese hanno incrociato le proprie armi a più riprese e, pur concedendo al riminese il giusto tempo per adattarsi alla compagine Lenovo, è più che lecito attendersi un bel duello tra i due italiani, magari proprio per la corona.

Le altre tre squadre di Borgo Panigale, ovvero Pramac Racing, Mooney VR46 e Gresini, partono tutte con ambizioni differenti. Il team senese di Paolo Campinoti, ad esempio, schiererà ancora Johann Zarco e Jorge Martín per il terzo anno di fila e punterà ad inserirsi in una lotta iridata dalla quale la squadra è mancata un po’ a sorpresa durante lo scorso anno, in particolare con “Martinator”. Per il madrileno l’obiettivo è sicuramente quello di diventare un contendente alla vittoria finale fatto e finito, mentre il francese dovrà cercare di rompere la maledizione della prima vittoria in MotoGP.

VR46 e Gresini partiranno con pacchetti tecnici meno rinnovati rispetto alle altre due squadre Ducati, ma i quattro piloti clienti avranno comunque a disposizione delle Desmosedici GP22 d’altissimo livello, ripensando alle otto vittorie su venti gare ottenute da questa moto durante la scorsa annata. Luca Marini e Marco Bezzecchi rappresenteranno ancora l’Academy di Valentino Rossi (stavolta con un trattamento tecnico identico sin dall’inizio), mentre Fabio Di Giannantonio avrà Álex Márquez al suo fianco da quest’anno.

Dopo la sfida vissuta nei dodici mesi precedenti, il primo avversario di Bagnaia e della Ducati che viene in mente non può che essere Fabio Quartararo, in sella alla Yamaha YZR-M1 2023. L’ex-campione e ora vicecampione della MotoGP ha estratto il massimo dalla moto di Iwata durante la scorsa stagione pur di tenere testa alla coppia italiana, uscendone però sconfitto. Iniziare la rincorsa al secondo titolo da Portimão può essere ottimo per “El Diablo”: è stato lui a vincere le ultime due edizioni del GP Portogallo.

A grande richiesta del franco-siciliano e del compagno Franco Morbidelli (unici due yamahisti in griglia), la Casa dei Tre Diapason ha lavorato in maniera importante sull’aspetto motoristico della nuova moto, nel tentativo di sanare lo storico punto debole del mezzo giapponese: la velocità di punta. I progressi sul piano della potenza sono stati fatti vedendo i risvolti dei test, ma il verdetto sul vero valore della moto dovrà essere dato soltanto dopo le prove in pista. Per Yamaha questo 2023 rappresenterà anche una sfida di filosofie ingegneristiche: la M1 sarà l’unica moto in griglia ad avere un quattro cilindri in linea.

La sorpresa più grande dei test è stata Aprilia, non solo per i risultati cronometrici raccolti durante le prove collettive ma anche per le innovazioni tecniche portate dall’azienda veneta, la quale quest’anno dovrà fare i conti con la perdita delle concessioni tecniche di cui ha beneficiato sin dal 2015; al momento questo deficit è stato ben ammortizzato dal team ufficiale.

La squadra factory potrà contare sulla coppia tutta spagnola Aleix Espargaró-Maverick Viñales, riunitasi durante il 2021 e protagonista di belle gare durante il 2022, su tutte la storica prima vittoria del marchio Aprilia in MotoGP in Argentina grazie al #41.

Aleix, tuttavia, inizierà un po’ ad handicap il campionato per via di un’operazione (andata a buon fine) compiuta al braccio destro per recuperare da una fibrosi muscolare; le sue condizioni fisiche saranno da valutare durante le prime libere del venerdì in Portogallo. Per Viñales, invece, questo 2023 potrebbe finalmente rappresentare l’annata giusta per rientrare prepotentemente nella contesa per il titolo.

Aprilia, inoltre, schiererà un secondo team supportato attivamente, ovvero RNF Racing. Il gruppo condotto da Razlan Razali ha salutato Yamaha per sposare la causa della Casa di Noale e ha deciso di puntare sia su una buona dose d’esperienza, ingaggiando Miguel Oliveira, sia sul talento emergente di Raúl Fernández. Pur partendo con basse aspettative vista la realtà di cui parliamo, i test sono andati molto bene per il team malese ed è lecito attendere i due iberici in qualità di outsider in qualche Gran Premio.

L’attesa maggiore di tutte, comunque, riguarda ancora il ritorno nelle posizioni che contano di Honda e della loro punta di diamante, Marc Márquez. Dopo quasi due stagioni di calvario intervallate da pochi alti e molti bassi, il “Cabroncito” si presenta ai nastri della stagione 2023 finalmente in piena forma (a suo dire) e con tanta voglia di rimettersi a caccia del nono titolo.

Tuttavia, il #93 si è dovuto scontrare con la realtà, rappresentata dalla competitività del pacchetto Ducati e dalle difficoltà della nuova Honda. Il pilota di Cervera non ha nascosto il suo pessimismo su quella che è la differenza prestazionale tra la propria moto e i bolidi bolognesi e anche le prestazioni dei suoi compagni di marca, vecchi e nuovi, non hanno esaltato.

Parlando di loro, Joan Mir si è accasato nel team Repsol HRC affiancando proprio l’otto volte iridato, con la quale in passato non è mai scorso buon sangue; viste le difficoltà sopracitate della RC213V, la collaborazione tra i due iridati MotoGP sarà cruciale per far crescere la Honda il più velocemente ed efficientemente possibile.

Arrivante dalla ritirata Suzuki anche Álex Rins, il quale ha sostituito il fratello di Marc nel team LCR mettendosi così alla guida della moto sponsorizzata Castrol, al fianco del confermato Takaaki Nakagami. I due rappresentanti della squadra di Lucio Cecchinello saranno meno sotto pressione, anche se (specie per il giapponese) sarà importante fornire belle prestazioni per convincere anche in ottica futuro.

Manca all’appello KTM, che come Honda si presenta al via del 2023 con due team e quattro moto in totale, le quali saranno marchiate in maniera differente. Il team Red Bull rappresenterà infatti la Casa austriaca, mentre Tech3 porterà in pista delle RC16 col logo GasGas, Casa spagnola che già affianca il marchio “fratello” in Moto3 e Moto2.

Nonostante i nomi differenti, le quattro moto saranno identiche con le sole differenze rappresentate dai trattamenti tecnici dei due team. La squadra factory potrà contare sul confermato Brad Binder nella propria formazione insieme al nuovo arrivato dalla Ducati Jack Miller, mentre Hervé Poncharal si è sbarazzato dei due ex-debuttanti Gardner e Raúl Fernández (coi quali il rapporto non è mai stato idilliaco) e ha optato per il ritorno di Pol Espargaró, nonché per il debuttante Augusto Fernández, campione in carica della Moto2.

Moto2

Con la partenza dei rispettivi campioni del mondo in carica, le due classi propedeutiche del Motomondiale potrebbero assistere ad una lotta senza quartiere per il raggiungimento del massimo risultato possibile. Sia Moto2 che Moto3 dovranno anche fare i conti con alcune limitazioni poste dai nuovi programmi dei weekend, su tutte la cancellazione del warm-up di domenica mattina.

Parlando della classe di mezzo, l’addio di Augusto Fernández ha lasciato una griglia composta da tre nomi in particolare che potrebbero giocarsi la palma di favorito del 2023: il vicecampione Ai Ogura, il rookie del 2022 Pedro Acosta e la sorpresa della scorsa stagione Alonso López.

Prevedere però una sfida per il titolo limitata a soli tre figure sarebbe riduttivo: ai piloti citati è obbligatorio aggiungere possibili protagonisti quali Tony Arbolino, Somkiat Chantra, Celestino Vietti, Arón Canet o Fermín Aldeguer, con occhi da puntare assolutamente anche sui promettenti debuttanti provenienti dalla Moto3 e non, quali Izan Guevara, Sergio García Dols, Dennis Foggia e anche Rory Skinner. Proprio il campione della classe leggera, però, sarà assente sia qui che in Argentina per un infortunio al polso destro.

Moto3

Anche la classe leggera si ritroverà prima del proprio campione Izan Guevara, autore del 2022 di una stagione fenomenale e ricordata come tra le più dominanti da quando la classe 250cc a quattro tempi ha soppiantato la vecchia ottavo di litro. In questo caso, il numero di piloti osservabili come favoriti è ancora più limitato e su tutti spicca quello del nipponico Ayumu Sasaki, maturato a vista d’occhio sin dal suo approdo nel team Husqvarna (ora unitosi ad Intact GP e non più sotto la gestione di Max Biaggi).

Tuttavia, non andranno sottovalutati piloti quali Jaume Masiá (tornato in Honda Leopard), Diogo Moreira, Deniz Öncü (ora in KTM Ajo), Riccardo Rossi o David Muñoz. Anche la lista dei debuttanti vede un assortimento di talenti invidiabile, comprendente lo spagnolo David Salvador, il colombiano David Alonso, l’italiano Filippo Farioli e l’olandese Collin Veijer.

Il meteo per questo primo Gran Premio della stagione si preannuncia ottimale, con una tre giorni che avrà possibilità di pioggia limitatissime, al contrario di quanto accaduto nel sabato dello scorso anno. Il palinsesto, rispetto a quello a cui siamo stati abituati negli ultimi anni, subirà diverse modifiche, come la già citata cancellazione dei warm-up Moto2 e Moto3 insieme alla riduzione di quello MotoGP, ora di dieci minuti. Anche la pianificazione delle libere subirà dei cambiamenti con la FP2 della classe regina allungata a un’ora e la cancellazione della FP4.

Per via della differenza di fuso orario, gli orari dei turni saranno sfalsati di un’ora da quelli abituali: le gare della domenica, ad esempio, si correranno alle 12:00 (Moto3), alle 13:15 (Moto2) e alle 15:00 (MotoGP). Da segnalare la gradita sorpresa riservata agli utenti sul digitale terrestre: a fronte di soli sei weekend di gara dati completamente in diretta, TV8 manderà live tutte le qualifiche e tutte le gare sprint del 2023; inoltre, la primissima gara corta, proprio in Portogallo, verrà mandata in onda sul canale ufficiale YouTube di Sky Sport MotoGP. Per il resto, sarà possibile vedere tutto il Motomondiale su NowTV, sulla piattaforma satellitare o tramite il VideoPass di MotoGP.com.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 4.592 m
Rettilineo principale: 969 m
Curve: 15 (6 a sinistra, 9 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:38.725 (Francesco Bagnaia, Ducati, 2021)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI

Venerdì 24 marzo 2023

10:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
10:50 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
11:45 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
14:15 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
15:05 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
16:00 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)

Sabato 25 marzo 2023

09:40 – FP3 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
10:25 – FP3 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
11:10 – FP3 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
11:50 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
12:15 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
13:50 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
14:15 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
14:45 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
15:10 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
16:00 – Gara Sprint MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8, YouTube)

Domenica 26 marzo 2023

10:45 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
12:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
13:15 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)

14:15 – Gara Moto3 (TV8)
15:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
15:30 – Gara Moto2 (TV8)
16:30 – Gara MotoGP (TV8)

*: in grassetto gli orari in diretta.

Fonte immagini: suzuki-news.com, italtransracingteam.com, teamaspar.com

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