Motomondiale | GP Portogallo 2021, sintesi della FP2

Moto2Moto3MotoGP
Tempo di lettura: 7 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
16 Aprile 2021 - 17:24
Home  »  Moto2Moto3MotoGPMotomondiale

Meteo ancora incerto al pomeriggio, ma alla fine niente pioggia esagerata. Bagnaia unico sotto l’1:40 nella FP2, Quartararo lo segue a quattro decimi. Problemi tecnici per Zarco, subito molto aggressivo Márquez.


Il secondo turno di prove libere del Motomondiale a Portimão ha dato dei verdetti differenti rispetto a quelli della mattina, specie per il cambiamento delle condizioni climatiche e l’asciugatura dell’asfalto. Se la Moto3 ha dovuto di nuovo far fronte un piccolo scroscio di pioggia durante la sessione delle 14:15, i piloti di MotoGP e Moto2 hanno potuto spingere forte grazie al sole che ha fatto capolino pochi minuti dopo.

A guidare la classifica della MotoGP troviamo Francesco Bagnaia su Ducati Desmosedici della squadra Ducati Corse. Il torinese è stato l’unico, col suo 1:39.866, a girare sotto il muro dell’1:40 in questa giornata, anche se è molto probabile come, nella giornata di domani, i riferimenti si abbasseranno parecchio nella lotta per il passaggio in Q2. Il suo compagno di squadra Jack Miller occupa la quinta posizione.

L’australiano, a fine turno, è stato molto disponibile ad aiutare un collega che aveva bisogno di uno strappo ai box, come ha fatto già molte volte in passato. Nello specifico si tratta di Johann Zarco, reduce da un problema tecnico sulla sua Ducati durante la prova di partenza a fine turno; non è chiaro quale sia stato il problema, ma dal tubo di scarico della Desmosedici sembrava uscire del fumo. Il francese è ottavo a sei decimi da Bagnaia, mentre il suo compagno Jorge Martín è addirittura in ultima posizione, a tre secondi pieni dal #63.

Anche le ultime due Ducati restanti, guidate da Bastianini e Marini, sono nella seconda parte della classifica, ma quest’ultimo ha effettuato un bel balzo in avanti portandosi al 13° posto, mettendosi dietro alcuni piloti di alto calibro quali Aleix Espargaró, Brad Binder e Valentino Rossi. Solo 20° Bastianini invece, che ha da recuperare a “Maro” oltre un secondo.

Al secondo posto della FP2 sbuca la prima Yamaha, non quella del leader della FP1 Viñales, bensì la #20 di Fabio Quartararo. Il vincitore dell’ultimo Gran Premio è stato l’unico a rimanere a una distanza non esagerata da Bagnaia, mantenendo il suo distacco di poco sopra i tre decimi. La situazione del team Monster Energy si è invertita rispetto al mattino, con adesso Maverick a inseguire dal settimo posto con mezzo secondo di ritardo da Bagnaia.

Situazione grigia o addirittura nera per Petronas SRT: Valentino Rossi è 15° e questo primo turno totalmente asciutto ha decretato come le difficoltà di Losail non fossero un caso, ma la situazione di Franco Morbidelli è ancora peggiore; l’italo-brasiliano è addirittura 19° con 1”3 di ritardo dal connazionale al comando, con una Yamaha 2019 che, per ora, non sembra poter replicare i buoni risultati dello scorso anno.

Ben messa la Suzuki in tutto il suo complesso invece. Joan Mir e Álex Rins si piazzano rispettivamente al terzo e quarto posto, ponendosi anche tra i favoriti per il passaggio diretto in Q2 di domani. Rispetto all’anno scorso le GSX-RR sembrano decisamente più in palla, forse anche per un team ben più concentrato rispetto a un finale 2020 in cui ci si godeva i due titoli vinti. Il distacco dei due è pari a quattro decimi.

Giungendo alla sesta posizione, si torna a parlare del capitolo più atteso di questo Gran Premio. Se l’approccio di Marc Márquez è stato comunque piuttosto cauto durante la FP1, nella seconda sessione lo spagnolo ha deciso di farci rivedere lo stile di guida esagerato del fenomeno che conosciamo (ad esempio una staccata alla 7 con moto totalmente scomposta). La punta di diamante di casa Honda è staccata quattro decimi da “Pecco” e tre millesimi dalla seconda Ducati di Miller, ma tiene già dietro primissimi avversari in chiave iridata quali Viñales e Zarco.

Le altre tre Honda si ritrovano a metà classifica, ai margini della top ten. A stare nei dieci è stato Takaaki Nakagami sulla Honda LCR Idemitsu: il giapponese si è preso un grosso spavento a causa di una scivolata lungo la discesa che porta alla Primeira, ma dopo un controllo medico di prassi è potuto rientrare in pista siglando il suo tempo. Lo seguono Álex Márquez e Pol Espargaró, con distacchi sugli otto decimi.

La KTM riesce nuovamente a comparire in top ten con l’asfalto asciutto, ma solamente con una moto come in FP1. Se nel turno mattiniero era stato Danilo Petrucci a portare la RC16 arancione nelle prime posizioni, stavolta è stato Miguel Oliveira a farlo, grazie al nono posto ottenuto con un crono di 1:40.5. Il suo compagno Brad Binder è 17° e si è risollevato di un poco dalle sabbie mobili delle ultime tre posizioni, ma il livello della KTM appare comunque ben al di sotto delle aspettative che si avevano.

I due piloti del team Tech3, Danilo Petrucci e Iker Lecuona, sono lontanissimi dalle posizioni che contano. Il ternano è 18°, mentre il valenciano è 21°, davanti al solo Martín.

Stavolta entrambe le Aprilia sono rimaste fuori sia dalla top ten che da un’eventuale passaggio diretto in Q2, in attesa di svolgere la FP3 domani. Aleix Espargaró si è ripreso il ruolo di primo pilota in classifica del team Gresini con il 14° posto, davanti a Rossi e al suo compagno di squadra Lorenzo Savadori, che complessivamente ha iniziato bene questo weekend.

Nella Moto2 si è ripetuto il risultato della prima sessione, con Joe Roberts in prima posizione davanti a una delle due Kalex KTM Ajo. Stavolta, a inseguire il californiano (primo in 1:43.144) ci ha pensato Raúl Fernández, che a dispetto dell’inesperienza sta volando sui saliscendi dell’Algarve, dove ha vinto lo scorso anno in Moto3. Tre decimi il distacco tra lui e Roberts davanti.

Terzo posto per Canet sulla Boscoscuro del team Aspar, anche autore di una scivolata alla Torre Vip, col favorito Gardner appena dietro in quarta posizione. C’è stata una prima reazione anche da Marco Bezzecchi, che ha combattuto per stare nei primi tre e si è aggiudicato il quinto posto davanti a Garzó e Sam Lowes, mentre sono stati protagonisti di buone prove anche i debuttanti Albert Arenas (ottavo) e Yari Montella (12°). Decimo e 11° i due del team Petronas Sprinta, Vierge e Dixon.

Dopo venti minuti passati col cielo sereno, la Moto3 ha dovuto fare nuovamente i conti col brutto tempo e con qualche gocciolina di pioggia caduta sulle teste dei protagonisti. Prima che i tempi fossero inattaccabili, la prima posizione l’ha ottenuta Gabriel Rodrigo sulla sua Honda Gresini in 1:49.538, tempi nettamente più vicini a quelli fatti qui cinque mesi fa. Andrea Migno, dopo aver guidato a lungo la sessione, si è piazzato secondo con ben quattro decimi di ritardo, davanti alla coppia spagnola Jaume Masiá-Sergio García.

Top five chiusa dal secondo dei piloti italiani, Romano Fenati, mentre Pedro Acosta è sesto sulla seconda KTM Ajo e ha nuovamente dimostrato come possa essere in lotta per la vittoria anche qui. Con Suzuki settimo e Dupasquier ottavo, a chiudere la top ten ci sono altri due italiani, Dennis Foggia e Niccolò Antonelli. 11° Darryn Binder, seguito da Deniz Öncü (decisamente meno in palla su pista totalmente asciutta), Izan Guevara e John McPhee; addirittura 19° Xavier Artigas.

Domani si svolgeranno le FP3, a partire sempre dalla classe leggera che inizierà alle 10:00. Già dalla mattina del sabato la battaglia per la pole position avrà inizio, soprattutto in una MotoGP che si preannuncia infuocata.

Questi i risultati della libera 2 MotoGP, l’analisi dei tempi fatti dai piloti e la classifica combinata.

Fonte immagine: Twitter / Ducati Corse

Leggi anche

Tutte le ultime News di P300.it

È vietata la riproduzione, anche se parziale, dei contenuti pubblicati su P300.it senza autorizzazione scritta da richiedere a info@p300.it.

LE ULTIME DI CATEGORIA
Lascia un commento

Devi essere collegato per pubblicare un commento.

COLLABORIAMO CON

P300.it SOSTIENE

MENU UTENTE

REGISTRATI

CONDIVIDI L'ARTICOLO