Motomondiale | GP Portogallo 2020, sintesi dei warm-up

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
22 Novembre 2020 - 11:58
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Cal Crutchlow si avvicina alla sua ultima gara svettando nel WUP della MotoGP, davanti al compagno Nakagami. Yamaha e Ducati indietro, KTM da tenere d’occhio.


A Portimão si sono svolti i warm-up del Motomondiale prima delle ultime tre gare della stagione 2020. Al termine del turno MotoGP, il pilota più veloce è stato Cal Crutchlow in 1:40.067. I tempi non sono granché rilevanti rispetto a quelli fatti nelle prove libere e ufficiali, ma il turno è stato comunque utile per effettuare una scelta in vista del pomeriggio.

E’ “doppietta” per la squadra LCR, che piazza entrambi i propri piloti nelle prime due posizioni. Takaaki Nakagami è secondo a poco più di un decimo dal compagno di squadra sul viale del ritiro, e precede la prima KTM di Brad Binder. Il sudafricano ha effettuato diversi giri notevoli e, partenza permettendo, potrebbe pure ottenere un buon risultato nonostante la 13a casella in griglia.

Seguono i due fratelli Espargaró che concludono la top five, con Aleix su Aprilia a precedere la KTM #44. Per la Casa di Noale questa ultima gara potrebbe riservare una piccola gioia in una stagione altamente deludente rispetto alle aspettative, mentre KTM potrebbe pure puntare al successo con i propri tre piloti di punta. Miguel Oliveira è 11° invece, a otto decimi da Crutchlow.

La prima Yamaha in classifica è guidata da Fabio Quartararo, sesto a mezzo secondo dalla vetta. Il francese, nonostante le sensazioni non esaltanti, spera di concludere al meglio quest’anno di alti e bassi, mentre il compagno Franco Morbidelli è stato solo 15°. Malino anche le due Yamaha ufficiali con Maverick Viñales decimo e Valentino Rossi 14°.

Dopo Quartararo e Álex Márquez, spunta il campione del mondo Joan Mir, già più fiducioso di ieri grazie all’ottavo tempo. Un problema elettrico ieri l’ha rallentato impedendogli di lottare per la pole position, ma il #36 si sente fiducioso per questa gara finale. E’ 12° il compagno Álex Rins, alle spalle del poleman Oliveira e di Stefan Bradl (caduto nei primi cinque minuti della sessione in curva 9).

La prima e unica Ducati nei primi dieci è quella guidata da Johann Zarco, nono a quasi sei decimi da Crutchlow. Il francese si potrebbe quasi porre come tra i favoriti del Gran Premio vista la buona posizione di partenza, ma ci sono ancora dubbi sulla gomma da scegliere al posteriore (presumibilmente la Hard). Le altre Desmosedici annaspano: Jack Miller, dopo il bel lavoro al sabato, è 16° e come Oliveira e Morbidelli si è forse nascosto in vista della gara, chiudendo davanti al compagno Bagnaia; 19° e 20° Dovizioso e Petrucci, che iniziano così la loro ultima domenica in sella alla Ducati. Le quattro GP20 sono divise da Savadori sulla seconda Aprilia.

Nella Moto2 il miglior tempo è andato a Marcel Schrötter su Kalex del team IntactGP, in 1:43.363. Il turno è iniziato con un bello spavento, ovvero col contatto tra Héctor Garzó e Jorge Navarro all’uscita della curva Portimão, con il pilota Pons che, cadendo, ha centrato l’alfiere della Speed Up (poi portato al centro medico). Alle spalle di Schrötter troviamo Jorge Martín a un decimo, mentre il primo contendente all’iride, Luca Marin, è terzo a due centesimi dall’ex-iridato Moto3. Tra i quattro aspiranti al titolo il più in difficoltà è stato Lowes, sceso in pista giusto per saggiarne le condizioni ma rimasto a lungo ai box tenendosi il polso; a questo punto, nemmeno la sua partecipazione al GP è così scontata. Settimo e nono posto rispettivamente per Bezzecchi e Bastianini.

La prima sessione della giornata è stata quella riservata alla Moto3, con Jaume Masia a comandare il turno in 1:48.582. E’ un terzetto di Honda a stare davanti, con Tony Arbolino, secondo a 34 millesimi, chiuso a panino dai due del team Leopard, con Foggia terzo a ulteriori cinque centesimi. Il poleman Raúl Fernández è in quarta posizione e paga un distacco già più consistente (oltre tre decimi), ma precede gli altri due contendenti al titolo, Ai Ogura e Albert Arenas. Il giapponese è quinto mentre Arenas, ottavo, è tra i primi piloti a esser sopra il muro del ’49 col suo 1:49.216, che lo pone a quasi sette decimi di ritardo. Gli altri italiani in top ten sono Romano Fenati, settimo, e Andrea Migno, nono.

Qui i risultati dei warm-up di Moto3, Moto2 e MotoGP. Tra pochi minuti inizierà la gara della classe leggera, decisiva per la conquista del titolo mondiale.

Fonte immagine: lcr.mc

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