Marco Bezzecchi mette a segno due libere su due nel venerdì del GP Olanda, Martín secondo nella combinata MotoGP; Bagnaia quarto dopo un mattino difficile. Quartararo sesto, buio totale per Marc Márquez (19°).
Quello del GP Olanda 2023 è stato un venerdì di conferme ma anche di rivalse per quanto riguarda la sfida nelle quattro classi del Motomondiale. Il weekend di Assen, come da programma, si prospetta assai combattuto, a partire dalla MotoGP per passare poi a Moto2, Moto3 e MotoE.
Non sono mancati nemmeno i colpi di scena, che scombineranno le carte nelle qualifiche di domani (specie della top class).
MotoGP
L’esito del venerdì nell’Università della Moto vede, per l’appunto, la miglior moto del lotto davanti, cosa a cui ci si è ormai abituati. La Ducati Desmosedici si sta rivelando un’arma implacabile anche in quel di Assen nelle mani di Marco Bezzecchi, il quale punta a tornare sul podio del Gran Premio che non raggiunge dal GP di Francia vinto (escludendo il secondo posto nella Sprint del Mugello).
“Bez” ha fatto due su due in termini di sessioni libere, primeggiando sia nella P1 del mattino che nella P2 del pomeriggio. Il primo posto della combinata, valido soprattutto per il passaggio diretto alla Q2, è stato messo saldamente in cassaforte ai danni del vincitore della Germania Jorge Martín, secondo a 0″1 di distacco.
Il dominio delle “Rosse” di Borgo Panigale è proseguito col quarto posto del leader del mondiale Francesco Bagnaia. Il torinese aveva iniziato col piede sbagliato la giornata lamentando prima dei problemi in frenata e poi di stabilità al posteriore, ma nella P2 il team Ducati Corse ha trovato il bandolo della matassa e Pecco è tornato a calcare le posizioni a lui più consone. Il plotone di Ducati nei dieci è continuato col passaggio diretto di Luca Marini (nono) ed Álex Márquez (decimo).
Non tutto, però, è filato liscio per lo squadrone di moto bolognesi: due pesi massimi quali Johann Zarco ed Enea Bastianini risultato tra gli esclusi eccellenti al termine della P2, col francese 11° a 0″088 dalla salvezza della top ten ed il riminese invece in affanno al 15° posto.
Ad inserirsi tra le Desmosedici è stata nuovamente la KTM, per la precisione la #43 di Jack Miller: l’australiano si sta dimostrando sempre più una certezza in sella alla RC16 del team Red Bull ed ha ottenuto il terzo posto di giornata davanti all’ex-compagno Bagnaia, mentre il suo attuale partner, Brad Binder, ha rimediato all’11° posto della P1 per salire in ottava posizione.
Oltre alle due KTM, sono passate alla Q2 diretta anche le due Aprilia ufficiale, con Maverick Viñales quinto ed Aleix Espargaró settimo, con 0″1 a separarli. La RS-GP23 ha sicuramente molte cartucce da sparare e la top ten guadagnata fa ben sperare per domani e dopodomani, ma sarà essenziale concretizzare quando i semafori si spegneranno.
La vera sorpresa, piuttosto gradita, è quella di riavere Fabio Quartararo nelle posizioni che contano: il franco-siciliano ha portato la sua Yamaha M1 al sesto posto al termine della P2, dando tutto ciò che poteva per sopperire alle mancanze motoristiche del mezzo nei confronti delle dirette rivali. Non ci è invece riuscito Franco Morbidelli, 16° alla fine.
Chi ha però vissuto la giornata peggiore è probabilmente Marc Márquez, il quale è stato costantemente nelle retrovie senza mai un sussulto, impossibile da realizzare senza che la sua Honda si ribelli. Ed è esattamente ciò che è successo nel time attack finale della P2, col #93 che ha cercato di forzare ma col solo risultato della (ennesima) caduta.
Al termine di questo venerdì da incubo la “Formica Atomica” occupa la 19a piazza, ma in generale l’intero squadrone Honda è in grandi difficoltà: Takaaki Nakagami è il primo dei piloti della Casa di Tokyo col 14° tempo, mentre Lecuona e Bradl, in sostituzione di Mir e Rins, sono rispettivamente al 22° e 21° posto.
Moto2
Al contrario della MotoGP, Moto2 e Moto3 avranno ancora a disposizione la P3 per lottare per l’accesso diretto alla sessione decisiva per la pole, ma nel frattempo Jake Dixon ha fatto il suo e, nella speranza di fare anche meglio del buon terzo posto raggiunto domenica scorsa, si è preso il miglior tempo nella classe di mezzo in 1:36.463.
La coppia spagnola Pedro Acosta-Alonso López segue il britannico a distanza ravvicinata, col vincitore del Sachsenring ad un decimo e mezzo ed il pilota della Boscoscuro a 0″3; ha faticato invece Arbolino, che si è dimostrato veloce nei primi tre settori della pista per poi perdere decimi su decimi nel T4 ad ogni passaggio. Il lombardo è nono, mentre vanno segnalate le performance dei pilota Honda Team Asia Idemitsu, Ai Ogura (quarto) e Somkiat Chantra (ottavo).
Moto3
In una giornata colma di cadute, che hanno coinvolto anche i massimi protagonisti del mondiale 2023, ad ottenere il miglior tempo è stato l’hondista Jaume Masiá per il team Leopard, capace di girare in 1:41.579. Le NSF250R sono sembrate più in palla del solito ed il secondo posto l’ha ottenuto Romano Fenati con la moto gestita dal team Snipers, anche se pure l’ascolano è incappato in alcuni errori.
David Muñoz ha completato la top tre sulla KTM del team BOE Motorsports, davanti al colombiano David Alonso ed al connazionale Daniel Holgado. Sono momentaneamente dentro in Q2 per poco i due protagonisti del GP di Germania, Deniz Öncü (11°) ed Ayumu Sasaki (13°).
MotoE
Prima delle qualifiche, riscritte a favore di Jordi Torres dopo la penalizzazione a Mattia Casadei, ad ottenere i migliori tempi nelle prove libere della MotoE erano stati Randy Krummenacher e Matteo Ferrari, con l’elvetico primo nella primissima P1 del Circus e l’italiano capace di rispondergli nella P2.
Jordi Torres, proprio durante la seconda sessione, si è inserito tra i due ottenendo la piazza d’onore finale, mentre Eric Granado e Tito Rabat hanno completato la top five.
Seguono i risultati di P1 e P2 della MotoGP, insieme alla classifica combinata del venerdì.
Fonti immagini: flickr.com, teamaspar.com, leopardracing.com, gresiniracing.com
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