La pioggia irrompe su Assen, Viñales primeggia anche nella FP2 e mantiene la testa della combinata. Terzo Quartararo, quarto Márquez ma caduto alla 10.
La seconda sessione del GP Olanda ha nuovamente visto Maverick Viñales in cima alla lista dei tempi, anche se questa FP2 del venerdì pomeriggio è stata fortemente condizionata dalla pioggia, che ha costretto i piloti a buttare oltre metà turno, con pochi giri effettuati sotto l’acqua da parte dei protagonisti. Il miglior tempo di “Top Gun” è stato di 1:33.241, circa due decimi più lento di quello fatto al mattino.
L’ottimo andamento delle Yamaha è stato confermato anche da Fabio Quartararo, che si è piazzato al terzo posto poco prima che il maltempo bagnasse la pista. “El Diablo” è a due decimi dal compagno di squadra al termine della FP2, mentre Valentino Rossi e Garrett Gerloff continuano ad annaspare nelle retrovie, rispettivamente in 18a e 21a posizione.
Chiuso a panino tra le due M1 factory troviamo Miguel Oliveira, nettamente più veloce in questa seconda sessione rispetto alla prima ed anche nettamente più avanti nella classifica. Il vincitore di Barcellona ha distanziato Quartararo di un decimo, ma il poco tempo disponibile non ha permesso ai suoi compagni di piazzarsi nei dieci. Petrucci è 11° e fuori dalla top ten per meno di quattro centesimi, mentre Lecuona e Brad Binder si sono ritrovati più in difficoltà con l’asfalto freddo; i due sono al 15° e 17° posto.
Uno dei protagonisti della sessione è stato, suo malgrado, Marc Márquez sulla sua Honda Repsol. Oltre al buon quarto posto ottenuto nei pochi minuti davvero decisivi per i tempi sul giro, il “Cabroncito” è stato autore di un highside spaventoso in uscita dalla Mandeven, nel quale ha tenuto il gas aperto per poi perdere violentemente il posteriore. Seppur un po’ dolorante, il #93 è rientrato ai box sulle sue gambe.
Il suo compagno di squadra, Pol Espargaró, è scivolato pochi secondi dopo al tornante Strubben, ma anche nella FP2 è riuscito a rimediare la top ten. Nella confusione generale Álex Márquez è risalito al 13° posto (oltre a esser stato uno dei pochi a girare col bagnato), mentre Takaaki Nakagami è terzultimo in classifica, a quasi due secondi e mezzo.
Rispetto alla FP1, entrambe le Suzuki Ecstar sono riuscite a ottenere la top ten durante la seconda sessione, per giunta con buoni piazzamenti. Joan Mir è infatti quinto a meno di mezzo secondo dal connazionale, mentre Álex Rins, terzo al mattino, ha fatto settimo, seppur con un distacco piuttosto elevato di oltre sette decimi.
L’avere due Ducati Desmosedici in top ten è probabilmente solo un palliativo dato dalle condizioni, ma nonostante questo Johann Zarco si sta confermando come il miglior ducatista del weekend, col sesto posto a 0”467 da Viñales. Jack Miller, ottavo, spera di poter avere queste condizioni anche domenica, essendo lui esperto nelle gare a fondo umido.
Francesco Bagnaia ha girato poco e alla fine il 19° tempo non è affatto determinante o segno del vero livello del torinese. Jorge Martín ha chiuso invece in una discreta 12a piazza, con i due piloti del team Esponsorama-VR46 in 16a (Bastianini) e 22a (Marini) posizione.
Le due Aprilia della squadra Gresini Racing sono un po’ calate in classifica, con Aleix Espargaró che ha perso due posizioni al mattino ed è nono alla fine del pomeriggio, con ben otto decimi di ritardo dalla vetta. Il suo compagno Lorenzo Savadori paga oltre un secondo di ritardo, col 14° tempo finale.
Moto2
Per la classe di mezzo è stato un turno 2 completamente bagnato, con Héctor Garzó come pilota più veloce in pista sul viscido. Il suo tempo di 1:47.617 gli ha permesso di strappare la leadership della FP2 ad Augusto Fernández, che a sua volta mantiene saldamente la testa della combinata.
I due spagnoli hanno fatto la differenza sulla concorrenza, dato che solo otto piloti sono dentro il secondo di distacco. Nicolò Bulega, terzo, è a quasi cinque decimi, davanti ad Arón Canet e Joe Roberts. La coppia italiana Marco Bezzecchi-Fabio Di Giannantonio chiude la top ten, mentre i due piloti Ajo, Remy Gardner e Raúl Fernández, hanno deciso di non prendersi grossi rischi, terminando solo in 18a e 23a posizione. Da segnalare la bella prestazione di Manuel González, sostituto in corsa di Lorenzo Baldassarri nel team MV Agusta Forward Racing e 13° al termine della FP2.
Moto3
La FP2 della classe leggera si è conclusa col miglior tempo di Tatsuki Suzuki che, a dispetto di alcune modifiche da effettuare al cambio della sua Honda e nonostante qualche perdita di posteriore in uscita da curva 9, è riuscito a fare il miglior tempo della giornata in 1:41.568. Il “Giapporiccionese” precede Darryn Binder, Dennis Foggia (leader della FP1), Andrea Migno e Jaume Masiá (primo pilota non-Honda in classifica); meno di un decimo separa i primi due, ma il #7 di casa Leopard paga quattro decimi, mentre “Mig” e lo spagnolo addirittura otto decimi.
Il resto della classifica è tutta è molto compatto, ma alcuni dei protagonisti sono rimasti a metà classifica. Jeremy Alcoba e Pedro Acosta sono tra questi (rispettivamente 12° e 13°), col leader della classifica piloti che è caduta in curva 1 d’anteriore; inoltre, durante le prime fasi, è stato protagonista di un contatto con Deniz Öncü nel tratto più veloce della pista. Altro buon turno per gli italiani invece, con anche Fenati, Nepa ed Antonelli nei primi dieci.
MotoE
E’ ancora Alessandro Zaccone in testa alla classifica della MotoE dopo il secondo turno di libere. Il leader della classifica iridata precede nuovamente Eric Granado in 1:42.809, con due decimi di vantaggio circa. Al terzo posto s’inserisce Lukas Tulovic per il team Tech3, poi Hikari Okubo quarto. Settimo l’altro pilota Pramac, Yonny Hernandez.
Questi i risultati della FP2 della classe regina, il cronologico dei tempi e la classifica combinata MotoGP.
Fonte immagine: yamahamotogp.com, Facebook / PONS Racing, sic58squadracorse.it, pramacracing.com
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