Motomondiale | GP Olanda 2019, sintesi del warm-up

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
30 Giugno 2019 - 10:59
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Sulla carta, il Gran Premio d’Olanda 2019 dovrebbe essere una gara meno combattuta rispetto a quella di dodici mesi fa. A testimoniarlo c’è Maverick Viñales, con tempi sull’1:34 basso e a tratti sull’1:33 alto in quest’ultima sessione prima delle gare, piazzatosi ovviamente primo col crono di 1:33.677. “Top Gun” è stato l’unico pilota quest’oggi a girare sotto il muro dell’1:34, ma sarà importante capire se la M1 #12, col caldo, saprà avere lo stesso passo visto nelle prove. L’altro favorito è Álex Rins, sempre se il pilota Suzuki si dimostrerà bravo nello scatto come suo solito e costante giro dopo giro; quinto tempo per il #42.

Seconda posizione per Andrea Dovizioso: lui è tra quelli che puntano più alla gara di gruppo, ma la partenza dalla quarta fila non lo avvantaggerà se la sua strategia prevede di stare davanti e fare un ritmo basso. E’ stato per distacco il migliore delle Ducati visto che Petrucci (settimo) è a quattro decimi, ma ne paga circa altrettanti dal leader Viñales. Jack Miller è 11° e appena fuori dalla top ten, mentre proseguono le difficoltà di Bagnaia che, anche in una delle sue piste preferite, non sta tirando fuori granché dalla GP18 clienti; 14° posto per lui.

In terza piazza troviamo Fabio Quartararo, a 20 millesimi dal tempo fatto segnare da Dovizioso. “El Diablo” partirà in pole alle 14:00 ma sul ritmo è sembrato meno convincente rispetto al duo spagnolo Viñales-Rins, e anche la maggiore esperienza dei due iberici potrebbe giocare a loro vantaggio. Le altre Yamaha, guidate dai nostri italiani, sono un po’ più indietro: Franco Morbidelli chiude la top ten con la M1 2019 coi colori Petronas, mentre Valentino Rossi ha continuato il suo calvario chiudendo 13°. Il nove volte campione accusa grossi problemi al T4, dove perde sistematicamente mezzo secondo dalla Yamaha gemella.

Quarto posto per Marc Márquez, che in questo turno ha girato mezzo secondo più lento rispetto a “Top Gun” ma con gomma morbida usata. Il campione del mondo non sembra essere tra i favoriti per la vittoria ma toglierlo dal conteggio per il podio sarebbe impensabile, anche se il #93 conserva ancora dubbi su quale pneumatico montare per il Gran Premio. La seconda Honda in classifica è quella di Takaaki Nakagami, settimo a soli due decimi dal compagno di marca, in un giro fatto con gomma media al posteriore. I due hondisti sono divisi da Pol Espargaró, che ha fatto un buon lavoro quest’oggi costruendo un singolo run di tredici giri, seppur piuttosto discontinuo.

Le altre KTM proseguono con le loro difficoltà: Johann Zarco è 16° a un secondo e quattro decimi dalla vetta, mentre le due moto del team Tech3 continuano a rimanere nella parte bassa della classifica, con Oliveira subito dietro al bicampione della Moto2 e Syahrin ultimo dietro alle moto del team Avintia. Le Aprilia hanno fatto leggermente meglio, con Iannone 15° e Aleix Espargaró 18° nonostante i guai fisici di cui è preda.

Nella Moto2 il team Pons ha cercato di dare una risposta convincente dopo le qualifiche deludenti di ieri: Lorenzo Baldassarri e Augusto Fernández hanno occupato le prime due posizioni in classifica nel warm-up, distanziati tra loro da sei miseri millesimi. E’ però da tenere d’occhio Remy Gardner che, oltre a scattare dalla pole position, dispone di un ritmo gara sull’1:37.9 che potrebbe regalargli un successo prezioso. E’ stata una mattinata invece difficile per Álex Márquez e Jorge Navarro, col primo caduto per la prima volta nel weekend a curva 8 a poche ore dall’inizio della gara, e col secondo scivolato nello stesso punto di ieri, al tornante Strubben. Caduto anche Somkiat Chantra, portato via in barella dai commissari.

Infine la Moto3, dove ci si potrebbe aspettare una gara con un gruppo di testa non così fornito. Tra i protagonisti ci sarà Tony Arbolino a meno di disastri sulla falsa riga di Barcellona, e il pilota Snipers l’ha confermato ottenendo il miglior tempo del warm-up in 1:42:275. Nonostante il gap di due decimi rifilato agli inseguitori, l’italiano dovrà aspettarsi di correre contro diversi avversari tosti visto che nella sessione sono andati forte anche Jaume Masia (protagonista di un sabato di qualifiche terribile) e Arón Canet, rispettivamente in quinta e sesta posizione. Dopo Arbolino, il primo degli italiani è Celestino Vietti con la KTM del team Sky, che completa un trenino di ben sei moto austriache; il compagno di squadra di Arbolino, Romano Fenati, è nono e speranzoso di rimediare agli errori e alla sfortuna avuti in questo inizio di campionato, mentre Lorenzo Dalla Porta è solo 17° a otto decimi dal pilota lombardo.

Qui i risultati della sessione della MotoGP e l’analisi dei passi gara. Appuntamento previsto per le 11:00 con la prima gara, quella Moto3.

Fonte immagine: Twitter / Maverick Viñales

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