Motomondiale | GP Malesia 2023 – Anteprima di Sepang

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Tempo di lettura: 11 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
9 Novembre 2023 - 09:00
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Inizia il secondo triple-header di fine campionato, continua la sfida Bagnaia-Martín in MotoGP, Bautista “ospite speciale”.


Dopo due settimane di pausa, il Motomondiale torna in azione proseguendo il ciclo asiatico-oceanico al momento in corso, per un tour de force finale tra Malesia, Qatar e Valencia che si concluderà tra poco meno di tre settimane al tracciato di Ricardo Tormo in Spagna.

Prima di arrivare all’appuntamento finale e presumibilmente decisivo per due delle tre lotte iridate restanti, ci sarà però da affrontare il GP Malesia 2023 sul tracciato di Sepang, a Kuala Lumpur. L’appuntamento fa parte del calendario del Motomondiale dal 1991 (quando si correva a Shah Alam) e l’unica interruzione di permanenza è avvenuta nel biennio 2020-2021 funestato dal Covid-19.

Il tracciato di Sepang, che ha da poco riallacciato una solida partnership col gigante petrolifero malese Petronas, è una pista dotata di curvoni lunghi e molto veloci, oltre che di due rettilinei (quello principale e quello opposto prima dell’ultima curva) pressoché paralleli e lunghi quasi un chilometro ciascuno. Nonostante l’alta umidità ed il meteo spesso imprevedibile, le caratteristiche della pista la rendono perfetta per lo svolgimento di test.

MotoGP

A tre round dalla fine, sei gare totali alla conclusione ed un bottino di 111 punti ancora a disposizione, la sfida iridata per il titolo della top class è oramai ristretta a Francesco Bagnaia e Jorge Martín. La situazione in cui ci si ritrova in Malesia è pressoché identica a quella della scorsa stagione, quando il torinese si è presentato a Kuala Lumpur con un vantaggio di 14 punti sull’allora antagonista Fabio Quartararo.

Stavolta il gap su cui Pecco può contare è di 13 punti, ma la cruciale differenza sta nell’inerzia di campionato, tornata a favore di Martín dopo il weekend del Gran Premio della Thailandia. A Buriram il madrileno ha piazzato la quarta doppietta Sprint-GP della stagione, resa ancora più dolce dal capolavoro compiuto nella gara lunga in cui, in una lotta a tre contro Brad Binder e lo stesso Bagnaia, il #89 è riuscito a prevalere rosicchiando altri cinque punti all’avversario (avvantaggiato dalla penalizzazione del sudafricano per i soliti track limits all’ultimo giro).

Partendo dal presupposto che Sepang dovrebbe permettere una lotta tra sole Ducati vista la natura del layout, nel 2022 sia Bagnaia che Martín si sono dimostrati incredibilmente competitivi qui: “Martinator” ha fatto registrare una delle tante pole sensazionali di cui è capace con oltre 0″4 di vantaggio, per poi sprecare la domenica finendo a terra in curva 5; “Nuvola Rossa” ha tenuto botta ad un sabato più ostico del previsto (e concluso col nono tempo) per poi andare a vincere su Enea Bastianini il giorno dopo, nella gara che ha permesso all’attuale campione di mettere il mattoncino decisivo nella lotta per il titolo MotoGP dell’anno passato.

Curioso anche il passato dei duellanti su questa pista anche ripensando alle categorie propedeutiche: entrambi hanno conquistato qui, nel 2018, i rispettivi primi titoli con qualche minuto di distanza l’uno dall’altro, con Martín vittorioso ed iridato in Moto3 e Bagnaia che si è assicurato il titolo Moto2 subito dopo.

Come detto nel precedente paragrafo, ci si aspetta una Ducati nel ruolo di dominatrice qui e gli altri ducatisti faranno da aghi della bilancia in questa sfida Bagnaia-Martín, a partire dai compagni di squadra: seppur in misure diverse, Enea Bastianini e Johann Zarco hanno dimostrato di non avere molti timori reverenziali o cura delle gerarchie nei confronti dei due protagonisti, mentre Marco Bezzecchi, dopo aver perso il treno per il titolo in maniera quasi definitiva (il #72 si trova a -79 in classifica), potrebbe comunque inserirsi nella lotta per il podio insieme al compagno Luca Marini, vincitore qui nel 2018 della propria prima gara nel Motomondiale nella classe Moto2.

Il team Gresini Racing, con Fabio Di Giannantonio ed Álex Márquez, sembra un po’ più indietro in termini di competitività rispetto alle altre tre squadre Ducati, anche se lo spagnolo vorrà rifarsi dalla caduta della Thailandia mentre era in posizione da podio.

La vera carta matta potrebbe però essere Álvaro Bautista, qui presente come wildcard per il test team Aruba.it: dopo aver conquistato il secondo titolo SBK proprio con la squadra italiana a Jerez de la Frontera, Bautista ha deciso di far fede al proprio impegno di disputare un Gran Premio MotoGP nel 2023. E chissà che, vista l’attuale situazione in cima alla classifica, il #19 non possa scombinare le carte tra Bagnaia e Martín.

Le altre quattro Case, con tutta probabilità, dovranno contendersi il ruolo di seconda forza, con KTM principale favorita. Dopo la medaglia d’argento nella Sprint ed il terzo posto da penalizzato di due settimane fa (quarto podio dell’anno), Brad Binder si presenta a Sepang più per raccogliere altri risultati validi per chiudere in crescendo la stagione, nella speranza di aspettare gli appuntamenti del Qatar e di Valencia più propizi per puntare ad un successo.

Jack Miller avrebbe le stesse velleità, se non fosse che l’australiano, dopo una discreta gara di casa a Phillip Island, è tornato ad annaspare in Asia finendo fuori dalla zona punti in entrambe le manche. In questo momento il suo compagno di squadra sta facendo la differenza (e non di poco) in sella alla RC16 austriaca, come anche dimostrato dal difficile weekend del team GasGas Tech3 con Augusto Fernández e Pol Espargaró costantemente nelle retrovie.

Aprilia, invece, ambisce a ripetere la top five iridata dello scorso anno e ad avere le maggiori speranze in ciò è Aleix Espargaró. Nonostante la vittoria di Zarco in Australia, il fratello di Pol è riuscito a ritornare davanti al francese nella graduatoria grazie ad un weekend a Buriram piuttosto solido in termini di punti. Ora, però, la sfida del GP Malesia si preannuncia come la più ostica per la RS-GP23 tra le tre rimanenti, anche se i lunghi curvoni di Kuala Lumpur potrebbero giovare alla nuova moto.

Ciò che non avvantaggia la Casa di Noale è l’alto livello di grip della pista e questo non aiuta nemmeno Maverick Viñales, il quale ha perso terreno nella lotta per il quinto posto (complice anche il ritiro per la fatica patita in Thailandia) ed ora deve più guardarsi dal rientro di Marini, a soli sei punti da lui. “Top Gun”, tuttavia, ha in Sepang un alleato: nel 2019 è stato lui a vincere su Yamaha M1, in una delle performance più dominanti della sua carriera.

Il capitolo Aprilia si conclude col team di casa RNF Racing, che spera di poter dare una chance in più a Miguel Oliveira di un buon risultato dopo il ritiro per guasto tecnico patito al Chang International Circuit. Raúl Fernández, invece, spera in un nuovo arrivo a punti, anche giovando di una moto che, forte dei dati dello scorso anno, dovrebbe andare meglio della passata stagione.

Parlando della gara 2022, come dimenticarsi della rimonta di Fabio Quartararo terminata col terzo posto finale? Difficile farlo, ma una rimonta simile anche nell’edizione 2023, al momento, appare un miraggio. La M1 del francese, che qui a febbraio aveva mostrato segni incoraggianti per i progressi sul propulsore, per ora lo sta tenendo solo lontano dalle posizioni che contano.

A Buriram “El Diablo” ha conquistato un quinto posto quasi miracoloso viste le difficoltà dell’intero weekend, mentre Franco Morbidelli, in lotta con Fabio Di Giannantonio per il 12° posto nel mondiale, ha terminato 11° l’ultima gara. Qui a Sepang Morbidelli si è laureato campione nel 2017 e questa pista rappresenta un luogo speciale per lui, e chissà che questo non possa essere l’inizio di una triade di gare positiva per lasciare Yamaha factory almeno con un bel ricordo.

La separazione col team è dietro l’angolo anche per Marc Márquez, il quale anche lui è andato bene a Buriram chiudendo sesto proprio dopo un duello con Quartararo, una sorta di “rematch” della sfida avuta nel 2019 (anche se per posizioni ben più modeste). Il “Cabroncito” è alle sue ultime gare con la Honda e questa pista, in linea di massima, fa riaffiorare ricordi non proprio meravigliosi per il #93 e per i suoi sostenitori (su tutti la farsa del 2015).

Due settimane fa, tuttavia, la Honda si è dimostrata una moto capace, con lo spagnolo, di portare a casa dei risultati, mentre Joan Mir ha collezionato una nuova caduta. Oramai il campione 2020 non può far altro che mettersi l’annata alle spalle, mentre la squadra LCR affronterà un nuovo weekend senza Álex Rins, ancora convalescente dalla seconda operazione chirurgica alla gamba destra.

A sostituirlo sarà Iker Lecuona (altro pilota SBK, all’ennesima sostituzione in corsa in MotoGP), che affiancherà Takaaki Nakagami.

Moto2

Dei tre titoli ancora in ballo, quello della categoria Moto2 è sicuramente quello più indirizzato verso Pedro Acosta. Giunto secondo in Thailandia alle spalle di un imprendibile Fermín Aldeguer, “El Tiburón” ha già una chance ghiottissima di chiudere i giochi della classifica iridata qui in Malesia: per ottenere il secondo titolo nel Motomondiale gli basterebbe un quarto posto.

Tony Arbolino, oramai rimasto in gioco solo grazie alla matematica, potrebbe in compenso togliersi diverse soddisfazioni in questa parte finale di campionato: è qui che lo scorso anno il #14 di casa Marc VDS Elf ha ottenuto la sua ultima vittoria stagionale, al termine di un duello con Ai Ogura finito in una tragedia sportiva per il giapponese, il cui mondiale è andato a rotoli con la scivolata in curva 9.

Moto3

Ancor più entusiasmante della lotta iridata MotoGP potrebbe essere la contesa tra quattro piloti (con la possibilità del quinto) in Moto3. In Thailandia la classifica della classe leggera ha subito un nuovo ribaltamento col ritiro di Ayumu Sasaki e le sfortune di Daniel Holgado, ma a piazzare un colpo decisivo per rientrare in gioco è stato, tra tutti, David Alonso.

Il colombiano, su un tracciato a lui completamente nuovo, si è aggiudicato la sua quarta vittoria dell’anno (recordman in questa stagione) e vede ora la leadership a 25 punti da lui, ancora nelle mani di un Jaume Masiá che non ha saputo approfittare al massimo della debacle di Sasaki, chiudendo quarto e perdendo il podio a favore dell’altro pilota Husqvarna Collin Veijer.

A Sepang, lo scorso anno, le moto del marchio svedese (gestite però dal team Max Racing Sterilgarda) avevano concluso al primo e secondo posto con John McPhee davanti ad Ayumu, il quale dovrà obbligatoriamente giocare all’attacco e puntare alla prima vittoria. Ancora agganciato al treno per il titolo, seppur solo con le unghie, Deniz Öncü (a -39).

Tanto per aggiungere ulteriore pepe ad un weekend già ricco di suspense, le previsioni meteo danno un weekend di pioggia pesante a Sepang, con possibilità di scrosci pari o superiori addirittura al 70% tra venerdì pomeriggio e domenica; solo il venerdì mattina potrebbe salvarsi dalla pioggia.

Pur essendo in una fase cruciale del campionato MotoGP che meriterebbe il giusto spazio, la visione su TV8 del GP Malesia sarà in differita anche questa volta, con solo Sky e MotoGP.com a spartirsi la diretta di tutti i turni. Il premio di consolazione per chi possiede solo il digitale terrestre sarà il sabato di prove ufficiali più Sprint, in live anche sul canale 8.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 5.542 m 
Rettilineo principale: 920 m 
Curve: 15 (5 a sinistra, 10 a destra) 
Senso: orario 
Record della pista: 1:57.790 (Jorge Martín, Ducati, 2022)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI*

Venerdì 10 novembre 2023

02:00 – P1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
02:50 – P1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
03:45 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
06:15 – P2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
07:05 – P2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
08:00 – PR MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)

Sabato 11 novembre 2023

01:40 – P3 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
02:25 – P3 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
03:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
03:50 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
04:15 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
05:50 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
06:15 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
06:45 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
07:10 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
08:00 – Gara Sprint MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)

Domenica 12 novembre 2023

03:40 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
05:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
06:15 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
08:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)

11:15 – Gara Moto3 (TV8)
12:30 – Gara Moto2 (TV8)
14:15 – Gara MotoGP (TV8)

*: in grassetto gli orari in diretta.

Fonti immagini: mediahouse.ducati.com, marcvds.com, maxracingteam.com

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