Motomondiale | GP Malesia 2018 – Anteprima

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Tempo di lettura: 7 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
1 Novembre 2018 - 22:18
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Il classico trittico oceanico-asiatico Giappone-Australia-Malesia, a cui si è aggiunta in testa la Thailandia quest’anno, terminerà questo fine settimana con il Gran Premio della Malesia, giunto alla sua 28a edizione per il circus del Motomondiale, nonché la 20a corsa alla periferia di Kuala Lumpur. La pista di Sepang, creata da Hermann Tilke per ospitare il primo GP di Formula 1 del paese asiatico, nonostante non sia una delle tappe più attese o importanti del calendario ha spesso regalato momenti importanti negli sport a due e quattro ruote, alcuni nient’affatto piacevoli. Quest’anno cade anche il decimo anniversario del titolo iridato conquistato da Marco Simoncelli in 250cc con la Gilera, sulla stessa pista che tre anni dopo vide la sua morte.

La mente del campione del mondo in carica Marc Márquez di certo è tutto fuorché offuscata dai ricordi o da altri tipi di distrazioni. Dopo il successo iridato ottenuto con largo anticipo il #93 la scorsa settimana puntava alla terza vittoria personale nella fantastica Phillip Island, ma ancora una volta la “maledizione” del mondiale vinto a Motegi e del ritiro in Australia si è abbattuta su di lui. Questa volta, anziché una caduta, a metterlo fuori gioco c’ha pensato Johann Zarco, che a più di 250 km/h è entrato in contatto col posteriore della Honda Repsol all’ingresso della Doohan, distruggendo la sua M1 privata e scivolando lungo l’esterno della curva, fortunatamente senza nessuna conseguenza fisica. Per Márquez Sepang non è una pista molto amica: senza ripescare il discutissimo contatto con Rossi del 2015, qui Marc saltò nel 2011 il GP a seguito di un incidente nelle prove, ed è caduto in gara anche nel 2016; un quarto posto per lui lo scorso anno. E’ di tutt’altra idea invece Daniel Pedrosa, in direzione KTM come tester e autore qui di cinque vittorie durante tutta la sua carriera; il GP malese e l’ultima gara a Valencia sono le due ultime chance per il “Camomillo” di risollevare una stagione totalmente in ombra.

Discorso molto diverso invece per la Ducati, il cui arrivo a Sepang presenta due notizie ottime: la gara su una delle piste più favorevoli al motore della Desmosedici e il probabile ritorno di Jorge Lorenzo, dichiarato idoneo dai medici per partecipare alle due ultime due gare stagionali. Il nono posto in classifica iridata del maiorchino non dà merito a ciò che è tornato a mostrare sul piano velocistico il “Por Fuera”, ma è lo specchio perfetto della stagione carica di errori di cui è stato protagonista, al netto dell’infortunio che l’ha costretto a saltare tre delle quattro gare oltreoceano; errori che nel 2019, se vorrà giocarsi il titolo con Honda, non dovrà più fare. Il suo sostituto di Phillip Island, Álvaro Bautista, si è comportato egregiamente in gara dopo delle prove difficilissime, tanto da terminare a soli due secondi da Andrea Dovizioso. Per il forlivese Sepang è una pista molto amica, in cui ha vinto nelle ultime due edizioni.

Valentino Rossi su Yamaha non ha del tutto abbandonato l’idea di ottenere la piazza d’onore in campionato, considerando che 15 punti da Dovizioso non sono un distacco insormontabile in caso di sorprese, ma il pesarese in Australia è stato protagonista di una gara piuttosto sottotono specie nelle battute finali, considerando anche quanto Phillip Island piace a “The Doctor”. Nonostante la giornata no del pesarese, a rompere il digiuno della Yamaha dopo venticinque gare di magra è stato Maverick Viñales, risollevando così, seppur in parte, una stagione ben al di sotto delle attese proprie, del team e degli appassionati. Sepang, pista con caratteristiche del tutto opposte a Phillip Island, potrebbe rivedere il crollo delle Yamaha, tra cui quella di Zarco che in Australia al buttato al vento (letteralmente) le proprie chance di un buon risultato.

Quella che si sta dimostrando sempre più solida tra i team in rincorsa è la Suzuki, giunta al secondo posto con Iannone in Australia che ha così eguagliato il miglior risultato di Rins quest’anno, ottenuto ad Assen. L’avvicinamento alle tre forze principali del campionato per Hamamatsu pare quasi completo, ma la gara di Phillip Island ha mostrato ancora una volta l’enorme deficit di motore di cui la GSX-RR soffre, in particolare rispetto a Ducati e Honda. Il team diretto da Davide Brivio e il marchio Suzuki dovranno lavorare sodo per diventare una seria minaccia dal prossimo anno, ma intanto c’è la spinosa tappa di Sepang da affrontare, che come per la Yamaha rischia di essere un problema.

Con Crutchlow fuori da giochi con la frattura della caviglia, il team LCR ha deciso di sostituirlo con una vecchia conoscenza del box gestito da Lucio Cecchinello, ovvero Stefan Bradl (già wildcard in alcuni Gran Premi quest’anno). Tra le sorprese potrebbe esserci anche Hafizh Syahrin, pilota di casa e perfetto conoscitore della pista, ancora in lizza per essere il rookie dell’anno.

Passando alla Moto2, la gara di Phillip Island in ottica iridata ha in sostanza congelato la situazione per una settimana, visto che sia Pecco Bagnaia sia Miguel Oliveira non hanno approfittato dei guai reciproci, terminando solo in 12a e 11a posizione. Tutto ciò è andato a vantaggi di alcuni outsider, in primis Brad Binder che ha vinto la sua terza gara della stagione, superando nel conteggio delle vittorie anche il suo caposquadra in KTM e consolidando il terzo posto nella generale; potevano approfittarne anche Lorenzo Baldassarri e Mattia Pasini (quest’ultimo poleman al sabato) ma una caduta a testa per entrambi li ha messi fuori gioco per l’ennesima volta. Si arriva a Sepang, pista favorevole a entrambi i contendenti iridati (Bagnaia qui ha vinto in Moto3 con la Mahindra, mentre lo scorso anno Oliveira ha vinto per la KTM la seconda gara consecutiva) ed è altamente probabile che i giochi iridati di chiudano qui, proprio come nel 2017 con Morbidelli: Oliveira è obbligato a vincere o a fare secondo per mantenere matematicamente aperta la lotta titolata, e deve sperare di guadagnare almeno sedici punti al torinese.

Il titolo Moto3 è invece ben più in bilico con solo due Gran Premi alla fine e tre piloti a giocarselo: Fabio Di Giannantonio, secondo a Phillip Island, da Misano in poi ha continuato a rosicchiare punti su punti ai suoi due avversari ed è entrato prepotentemente in una lotta iridata che sembrava riservata a Jorge Martín e a Marco Bezzecchi. E’ stato proprio il pilota KTM Prüstel ad avere la peggio in Oceania, dov’è stato nuovamente steso incolpevolmente a seguito di un inizio gara sensazionale, nel quale aveva recuperato anche la testa gara in una certa fase; non ne ha approfittato al massimo Martín, quinto al traguardo e colpevole di un brutto errore strategico al penultimo giro, nel quale ha rallentato bruscamente concedendo chance importanti ai suoi avversari. La pista di Sepang dovrebbe essere molto favorevole alla KTM questa volta grazie ai lunghi rettilinei, ma in un mondiale così sorprendente potrebbe accadere di tutto.

Come da prassi, il caldo torrido e l’umidità la faranno da padrone qui, insieme alla pioggia, prevista davvero battente per tutto questo weekend. Per quanto riguarda la copertura televisiva, per il quinto weekend consecutivo il Motomondiale non sarà in diretta in chiaro, privilegio riservato solo agli utenti Sky. Fortunatamente per noi europei, rispetto alle ultime tre gare gli orari della gara di Sepang saranno più comodi da seguire; come per l’Australia, anche in Malesia i turni del venerdì e del sabato di Moto2 e MotoGP saranno invertiti.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 5.543 m
Rettilineo principale: 920 m
Curve: 15 (5 a sinistra, 10 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:59.053 (Dani Pedrosa, Honda, 2015)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI

Venerdì 2 novembre 2018

2:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport)
2:55 – FP1 Moto2 (Sky Sport)
3:55 – FP1 MotoGP (Sky Sport)
6:10 – FP2 Moto3 (Sky Sport)
7:05 – FP2 Moto2 (Sky Sport)
8:05 – FP2 MotoGP (Sky Sport)

Sabato 3 novembre 2018

2:00 – FP3 Moto3 (Sky Sport)
2:55 – FP3 Moto2 (Sky Sport)
3:55 – FP3 MotoGP (Sky Sport)
5:35 – QP Moto3 (Sky Sport)
6:30 – QP Moto2 (Sky Sport)
7:30 – FP4 MotoGP (Sky Sport)
8:10 – Q1 MotoGP (Sky Sport)
8:35 – Q2 MotoGP (Sky Sport)
14:00 – Replica Qualifiche (TV8)

Domenica 4 novembre 2018

1:40 – WUP Moto3 (Sky Sport)
2:10 – WUP Moto2 (Sky Sport)
2:40 – WUP MotoGP (Sky Sport)
5:00 – Gara Moto3 (Sky Sport)
6:20 – Gara Moto2 (Sky Sport)
8:00 – Gara MotoGP (Sky Sport)
11:00 – Replica Gara Moto3 (TV8)
12:20 – Replica Gara Moto2 (TV8)
14:00 – Replica Gara MotoGP (TV8)

Fonte immagine: Internet (per segnalare il copyright info@passionea300allora.com)

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