Motomondiale | GP Italia 2022, sintesi del venerdì

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
27 Maggio 2022 - 17:58
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Iniziano bene le Case italiane in MotoGP, Aleix Espargaró primo su Aprilia al venerdì davanti a Bagnaia su Ducati. Ben sei Desmosedici nei primi otto, Quartararo nono.


Il venerdì del Mugello per questo GP Italia 2022 doveva essere solo un riscaldamento in vista delle prove ufficiali di domani e soprattutto delle gare di domenica, ma le previsioni meteo avverse per i prossimi due giorni hanno costretto i piloti delle varie classi del Motomondiale a fare un time attack anticipato.

MotoGP

I valori in campo più chiari sembrerebbero essere quelli della MotoGP. Dopo il podio di Le Mans, Aleix Espargaró ha portato nuovamente in alto l’Aprilia girando in 1:45.891 al pomeriggio, sfruttando alla perfezione il traino del compagno Maverick Viñales e prendendo la testa della combinata. Il #41 è uno dei due soli piloti ad aver abbattuto il muro dell’1:46.

L’Aprilia, che questo weekend schiera tre moto con l’aggiunta di Lorenzo Savadori, ha pure voluto osare portando alcune novità aerodinamiche, come il nuovo codone alato della RS-GP22. Tuttavia, sia Savadori che Viñales sono ampiamente fuori dalla top ten in 26a e 17a posizione.

E’ lotta tutta italiana tra le Case, con Francesco Bagnaia primo inseguitore di Espargaró. Tra i due vi sono 0″049 di differenza, ma la FP2 del torinese è stata anche più convincente di quella dello spagnolo avendo fatto i propri due tempi più veloci in solitaria. Inoltre, il ritmo di Pecco con gomme medie usate è stato nettamente il migliore.

Nelle prime otto posizioni sono ben sei le Ducati. Jack Miller e Johann Zarco sono in terza e quarta posizione, col francese che ha portato in pista la nuova livrea Prima Pramac; il #5 è stato però protagonista di due scivolate d’anteriore, una alla Materassi ed una al Correntaio. In quinta e sesta posizione i due ex-compagni Marini e Bastianini, mentre è ottavo il rookie Marco Bezzecchi sulla vecchia GP21.

Oltre al primo pilota Aprilia, ad inserirsi tra le Desmosedici è stato Brad Binder su KTM. Le RC16 continuano ad andare a corrente alternata con Oliveira 15° e le due Tech3 di Gardner e Fernández nelle retrovie, ma il solito guizzo del sudafricano ha permesso al team Red Bull di assicurarsi un posto in Q2, sempre se le previsioni meteo verranno rispettate.

Il leader della classifica Fabio Quartararo è solo nono e vede molti dei suoi principali inseguitori davanti a sé. Il campione del mondo ha lamentato problemi in inserimento che, uniti alle difficoltà note con la velocità massima, stanno relegando lo yamahista lontano dai piloti Ducati su una pista teoricamente favorevole alla M1.

Un po’ come per Aprilia, una sola Yamaha è entrata nei dieci, mentre le altre tre moto di Iwata sono lontanissime dalle posizioni che contano. Franco Morbidelli è 21° e precede Andrea Dovizioso, mentre Darryn Binder è 24°; tutti e tre hanno distacchi superiori al secondo e mezzo.

Iniziato male il weekend della Suzuki, con entrambi i piloti ben lontani da un passaggio in Q2 per ora. Se per Álex Rins, 14°, vi è l’attenuante di una scivolata alla Materassi mentre stava mostrando un buon ritmo, Joan Mir è per ora disperso in 19a piazza, su un tracciato amico nel quale ha ottenuto il podio lo scorso anno.

Pol Espargaró è l’unico dei piloti Honda nei primi dieci, essendo appunto decimo. La giornata della Casa nipponica era iniziata col piede giusto grazie al primo posto di Takaaki Nakagami in FP1, ma il giapponese non ha replicato gli sforzi del mattino ed ha concluso 13° nella combinata, a 0″8 dalla vetta e senza migliorare il proprio tempo al pomeriggio. Marc Márquez, dal canto suo, è rimasto fuori dal virtuale passaggio diretto in Q2 negli ultimi minuti della sessione, per appena 0″04 rispetto al compagno di squadra. Da notare come il #93, stavolta, abbia deciso di fare il time attack tutto da solo.

Moto2

Al contrario di quanto successo in MotoGP, tra la FP1 e la FP2 della Moto2 la differenza di tempi non è stata così significativa. Jake Dixon è stato il più rapido della giornata in 1:51.966, riuscendo ad essere l’unico sotto il ’52 del venerdì ma perdendo 1″5 nella FP2 rispetto al suo riferimento.

A 0″3 dall’inglese c’è il vincitore di Le Mans, Augusto Fernández, seguito dal connazionale Arón Canet. Somkiat Chantra occupa il quarto posto ed è stato il migliore nella FP2, mentre gli italiani hanno iniziato a rilento con Tony Arbolino nono e Niccolò Antonelli decimo a sorpresa. Solo 12° Celestino Vietti, addirittura 17° Ai Ogura.

Moto3

Al contrario, nel venerdì della classe leggera è un italiano a comandare. Dennis Foggia, vincitore della scorsa edizione del GP Italia, è primo a fine giornata in 1:56.916 (tempo fatto nella FP1). Il pilota Leopard stavolta ha più compagnia tra gli hondisti nelle prime posizioni, con Tatsuki Suzuki quinto sulla seconda moto turchese e Riccardo Rossi nono, davanti ad Andrea Migno.

La seconda sessione ha invece favorito Jaume Masiá (secondo assoluto), non prima che si prendesse un grosso spavento per quanto successo con Ayumu Sasaki: un highside al Correntaio del giapponese ha lasciato senza via di fuga lo spagnolo, che è stato costretto ad investire il pilota Husqvarna. Fortunatamente il pilota nipponico è cosciente, anche se ha ammesso di non ricordare l’accaduto.

MotoE

Prima dello svolgimento delle qualifiche, i piloti della MotoE hanno affrontato a loro volta le libere del Mugello ed il primo approccio con le Ego Corsa sulle colline toscane ha favorito Dominique Aegerter, primo sia in FP1 che in FP2, sessione quest’ultima che ha concluso in 1:59.739.

Eric Granado lo segue a 0″1, davanti al compagno Miquel Pons e a Niccolò Canepa. Mattia Casadei è settimo, mentre Massimo Roccoli, suo compagno per il weekend in quanto sostituto di Torres, è 15°.

Qui i risultati della FP1 e della FP2 MotoGP, insieme alla combinata del venerdì.

Fonti immagini: aprilia.com, lcrmediarea.com, teamaspar.com, intactgp.de

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