Motomondiale | GP Italia 2021, sintesi delle FP2

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Tempo di lettura: 4 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
28 Maggio 2021 - 16:21
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La Ducati torna al comando con Bagnaia, Rins tiene in alto la Suzuki mentre Mir è virtualmente Q1. Morbidelli terzo, Zarco 11° nella combinata.


Durante il pomeriggio si sono svolte le FP2 del GP d’Italia al Mugello, con l’attenzione focalizzata sulla classe MotoGP. A primeggiare nel pomeriggio è stato Francesco Bagnaia, sulla sua Ducati Lenovo Desmosedici GP21. Il torinese si è rifatto da un FP1 in chiaroscuro e si è messo al comando della combinata, grazie all’1:46.147 stampato a fine sessione.

A dispetto del gran risultato di “Pecco”, non tutto è andato per il verso giusto per i box Ducati. Per un Jack Miller che ha strappato il decimo posto nella combinata per il rotto della cuffia (a mezzo secondo dal compagno), c’è un Johann Zarco che si è ritrovato sorprendentemente fuori dalla Q2 virtuale, per non aver migliorato il tempo fatto in FP1. Michele Pirro, sulla seconda moto Pramac, è 14°, mentre i piloti Esponsorama sono 16° – Luca Marini – e 19° – Enea Bastianini.

Seconda posizione per Álex Rins sulla Suzuki. Il #42 si conferma un esperto del tracciato del Mugello, essendo stato un protagonista per tutta la durata della sessione. Situazione ben diversa per il suo compagno di squadra Joan Mir, che ancora una volta rischia di dover superare lo scoglio della Q1 essendo 12° nella graduatoria combinata.

La prima Yamaha la troviamo in terza posizione, ed quella guidata da Franco Morbidelli. L’italo-brasiliano, a dispetto del gap tecnico che paga sul dritto, si è fermato a meno di due decimi da Bagnaia, riuscendo anche a stare davanti di 0”041 a Fabio Quartararo. “El Diablo” si è comunque assicurato un posto per la Q2 in attesa di svolgere la FP3 di domattina.

Maverick Viñales si è concentrato sul passo gara e, nonostante un’escursione all’Arrabbiata 2 a fine turno e il solo 17° tempo, grazie al giro veloce della FP1 conserva l’ottava posizione nella classifica combinata. Addirittura 21° Valentino Rossi, autore di due fuoripista alla San Donato.

La vera sorpresa di questo pomeriggio è rappresentata dallo squadrone KTM Red Bull, con Brad Binder davanti a Miguel Oliveira. Le RC16 presentano, qui al Mugello, una carena con una seghettatura all’altezza dei semimanubri, presente anche sulla moto di Danilo Petrucci. “Petrux” rimane comunque solo 15°, col compagno Iker Lecuona che continua a rimanere a fondo gruppo, a 1”6 da “Pecco”.

Tutt’e sei i marchi presenti sono riusciti a portare almeno una moto nei primi dieci. La Honda rimane a galla con Takaaki Nakagami, settimo sulla RC213V LCR Idemitsu. Le altre Honda sono tutte fuori dal Q2 per il momento, con Marc Márquez 12° e di pochi millesimi davanti al compagno Pol Espargaró. Álex Márquez solo 18°.

Questo pomeriggio ha ridato il sorriso ad Aprilia, che può contare sull’ottava posizione di Aleix Espargaró. La RS-GP21, con l’aumento delle temperature, pare aver fatto uno step in avanti piuttosto importante, anche se Lorenzo Savadori rimane solo in 20a posizione.

Moto2

Sam Lowes guida il gruppo della Moto2 nella seconda sessione del Mugello, col tempo di 1:51.385. L’inglese si è avvicinato moltissimo al record di Marcel Schrötter del 2019, dopo una sessione di lotta sul cronometro con la coppia KTM Red Bull Ajo. In seconda posizione troviamo infatti Raúl Fernández, che nel suo ultimo tentativo sembrava in grado di strappare a Lowes la testa della FP2, prima di perdere parecchio nel T3 (forse a causa del traffico).

Con Jorge Navarro terzo e sorpresa di questo pomeriggio, dal quarto al sesto posto spunta un terzetto tutto italiano, con Marco Bezzecchi che precede Tony Arbolino di due decimi e Fabio Di Giannantonio di tre. “Diggia” ha recuperato diverse posizioni rispetto al mattino, precedendo anche Remy Gardner e Joe Roberts; il leader della FP1 si è reso protagonista di un highside in uscita dalla Poggio Secco, fortunatamente senza conseguenze.

Moto3

La sessione pomeridiana della Moto3 è stata dominata dalla Honda, in particolare dal Petronas SRT e da Darryn Binder. Il fratello di Brad ha ottenuto un 1:56.661, avvicinandosi moltissimo al record della pista di Tony Arbolino datato 2019. Per il team di Razlan Razali il venerdì si conclude nella maniera migliore, grazie anche al terzo posto di John McPhee, ultimo dei piloti sotto il ’57. “Podio” completato da Dennis Foggia, secondo sulla Honda del team Leopard Racing.

Romano Fenati è il primo pilota non-Honda in classifica in sella alla sua Husqvarna, staccato mezzo secondo dal sudafricano e “circondato” ad altre due moto giapponesi guidate da Gabriel Rodrigo (Indonesian Gresini Racing) e Tatsuki Suzuki (Squadracorse SIC58). Sono momentaneamente in Q2 anche altri big quali Jaume Masiá, Andrea Migno e Niccolò Antonelli. Virtualmente in Q1 Pedro Acosta (caduto alla Bucine), Jeremy Alcoba, Xavier Artigas e anche le due wildcard del team Bardahl VR46, con Bartolini 19° e Surra 23°.

Qui i risultati della FP2 per la classe regina, il cronologico dei tempi e la classifica combinata.

Fonte immagine: Ducati Media House

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