L’attenzione è ai massimi livelli per uno dei weekend più attesi dagli appassionati del motociclismo italiano. Il sesto round della stagione 2019 del Motomondiale si svolgerà sulle colline toscane, nell’Autodromo del Mugello di proprietà della Ferrari per la 71a edizione del Gran Premio d’Italia (ed ex-Gran Premio delle Nazioni), la 30a a svolgersi sui saliscendi della pista situata a Scarperia e San Piero. Non potrà mancare il pubblico delle grandi occasioni, come da prassi diviso tra i colori giallo fluo appartenenti a Valentino Rossi e il rosso Ducati. Si tratta anche del primo giro di boa importante dell’anno, perché con questo GP si chiuderà il primo terzo del mondiale.
Non è però né l’eroe di Tavullia, né tantomeno lo squadrone bolognese a dettare legge sul campionato 2019, bensì il dominatore della MotoGP di oggi, Marc Márquez. Sembra passato un secolo dall’errore di Austin che gli ha tolto 25 punti, abbondantemente recuperato grazie alla doppietta Jerez-Le Mans che l’ha riproiettato in testa alla generale, accumulando anche un discreto vantaggio sugli avversari più diretti. La vittoria in Francia due settimane fa è stata sensazionale anche osservando il risultato dei compagni di marca, con la seconda Honda solo nona con alla guida Cal Crutchlow, a testimonianza di come questa RC213V sia cucita sulla pelle della “Formica Atomica”. Neanche Jorge Lorenzo, preso da HRC proprio nel periodo della settimana antecedente al GP d’Italia 2018, sembrerebbe poter mettere in difficoltà il suo compagno di squadra, tanto da far girare voci, a Le Mans, su una possibile bocciatura immediata da HRC (smentite prontamente da Puig). Il Mugello è una pista particolarmente amica del maiorchino, luogo dove l’anno scorso rilanciò le sue quotazioni con una vittoria nettissima in sella alla Ducati, e vedremo se una simile impresa si ripeterà quest’anno.
Il Gran Premio di casa per la Ducati rappresenta una seria occasione per non perdere la scia della Honda e di Marc Márquez in campionato, occasione che Andrea Dovizioso non può farsi scappare. Il doppio podio delle due moto ufficiali nell’ultima gara, unito al quarto posto di Miller, è sintomo di come la moto ci sia, e per il forlivese è quindi vitale stare davanti al #93 in quest’occasione, proprio dove la Honda, nelle ultime stagioni, ha sofferto maggiormente che in tutto il resto del campionato. Sempre a Le Mans, Danilo Petrucci ha centrato il suo primo podio nell’anno mostrando anche una discreta aggressività nella lotta col caposquadra Dovizioso, con i due che hanno battagliato ma senza mai mettere a repentaglio un risultato fondamentale; come da prassi, la squadra Ducati Corse per il GP d’Italia schiererà una formazione a tre punte, con l’inserimento della wildcard Michele Pirro e con la speranza che il suo orribile volo alla San Donato dodici mesi fa sia solo un brutto ricordo. Deve rifarsi anche Pecco Bagnaia davanti al pubblico di casa, reduce da un brutto errore al Bugatti Circuit che ha steso uno dei (mancati) protagonisti del GP francese.
Costui è Maverick Viñales, arrivato con serie intenzioni di puntare al successo ma distrutte in pochi minuti sia al sabato, con una brutta qualifica su fondo umido, sia la domenica con la solita brutta partenza e lo scontro con Bagnaia già citato. Dopo un terzo del mondiale è difficile credere che “Top Gun” possa essere della lotta titolata, mentre chi vorrà rimanerne parte, giocando il tutto per tutto, è Valentino Rossi: sulla carta, recuperare il gap di 23 punti da Márquez sarebbe possibile, ma osservando i risultati raccolti nelle ultime due uscite l’italiano dovrebbe più sperare in un passo falso del rivale che in una vittoria a proprio favore sul catalano; in questo il Mugello potrebbe giocare un ruolo importante, considerando la pole e il terzo posto fatti nel 2018 e le sette vittorie consecutive dal 2002 al 2008, ma è un discorso che sembrava poter valere anche per Le Mans e che invece ha visto nuovamente la coppia Márquez-Honda trionfare. Attenzione anche al team Petronas con la coppia Morbidelli-Quartararo, che sul Circuit de la Sarthe ha raccolto meno di ciò che sperava, e perciò punterà a rifarsi in Italia.
Per Álex Rins e la Suzuki passare dalla Spagna alla Francia è stato come vedere un sogno trasformarsi in un incubo: il secondo posto davanti al proprio pubblico, unito alla vittoria di Austin ottenuta nella gara precedente, è stato rimpiazzato da un desolante decimo posto, con un weekend pieno di difficoltà e una moto mai realmente in grado di stare tra i primi. Per lo spagnolo vale lo stesso discorso di Rossi, ovvero cercare di fare risultati validi sperando più nel passo falso del principale rivale che in uno scontro con l’hondista a proprio favore, e al Mugello è possibile che la musica, all’interno del box Ecstar, cambi radicalmente dopo la batosta presa in Francia. Nel 2018 la coppia Iannone-Rins ha sfiorato il podio lottando con Valentino Rossi nei giri finali e terminando al quarto e quinto posto, mentre in Moto2 Joan Mir, pochi minuti prima, aveva ottenuto il suo secondo piazzamento nei primi tre della categoria di mezzo, dietro a Oliveira e Baldassarri.
Il weekend di Le Mans della KTM è stato parecchio movimentato e dal sapore agrodolce, specie osservando quanto successo nel team Ajo. Le parole al vetriolo di Johann Zarco durante le libere del GP di Spagna hanno lasciato degli strascichi anche nella sua gara di casa, che ha terminato solo in 13a posizione (nonostante abbia replicato il suo risultato migliore con questa moto). La delusione del francese (e forse dello stesso team KTM nei suoi confronti) è aumentata considerando invece l’ottimo sesto posto di Pol Espargaró, dotato del nuovo forcellone portato proprio nell’ultima gara e con cui ha raccolto il miglior risultato della Casa di Mattighofen su una gara asciutta; la differenza di due anni di esperienza sulla moto a favore di Pol è evidente ma fa comunque strano come il transalpino, arrivato con tante speranze nel team dopo aver anche rifiutato offerte Honda, ora sia “messo sotto” sia fuori che dentro la pista.
Rimane il capitolo Aprilia per la MotoGP, che ha rimostrato i propri limiti di affidabilità rovinando la gara di Andrea Iannone, già fermo nei primissimi giri, mentre Aleix Espargaró ha terminato solo 12°. Anche per il team Gresini la gara del Mugello rappresenta un’occasione per rifarsi, specie per “The Maniac” che ha, nella pista toscana, uno dei suoi terreni di caccia preferiti.
In Moto2 l’andamento del campionato di Lorenzo Baldassarri è quanto di più altalenante ci possa essere, perché nelle cinque uscite svolte il pilota HP40 Pons o ha terminato come vincitore (in Qatar, Argentina e Spagna) o è caduto, e la scivolata di Le Mans rischia di essere problematica anche per il futuro visti i danni rimediati dallo scontro con Mattia Pasini, con la commozione cerebrale ma soprattutto la lussazione alla spalla destra; nonostante questo, l’italiano correrà al Mugello, dove ha ottenuto due secondi posti, nel 2016 e nel 2018. La sua caduta ha alimentato le speranze iridate dei suoi avversari, tra cui quelle di Álex Márquez, vincitore dopo più di un anno di digiuno e ora quarto nel mondiale a 14 punti dal leader. Si è avvicinato anche Jorge Navarro sulla Speed Up, alla seconda piazza d’onore consecutiva nell’ultima gara, e ora terzo nel mondiale con il solo Luthi a separarlo da Baldassarri. Lo svizzero, insieme al compagno Schrötter nella squadra Dynavolt, è clamorosamente sparito nelle ultime gare perdendo occasioni importanti per rosicchiare punti a un Baldassarri così incostante.
Il livello generale della Moto3 di quest’anno non si presenta altissimo ma le battaglie che i giovani rampanti della classe leggera ci stanno mostrando sono sicuramente di livello. Ne è un esempio ciò che è successo in Francia, con una gara sul filo del rasoio e piena di colpi di scena, tra cui cadute di pretendenti al titolo come Antonelli o Arbolino, debacle di protagonisti come Masia e il successo di un outsider come John McPhee, col suo secondo successo nella categoria. La vittoria dello scozzese non ha inciso particolarmente sulla bilancia del campionato, e i due ad approfittarne maggiormente sono stati Lorenzo Dalla Porta, secondo in Francia, e Arón Canet, terzo e ora in testa alla classifica con un vantaggio più convincente sugli inseguitori. In Italia i nostri portacolori vorranno di certo brillare, anche se pochi di loro sono reduci da vittorie in terra Toscana: gli unici due sono Romano Fenati, vincitore nel 2014 e a podio nel 2012 e 2015, e Andrea Migno, vittorioso nel 2017 nell’unica vittoria KTM dell’anno. Parlando di Migno, l’ostruzione del compagno proprio nei suoi confronti al penultimo giro di Le Mans ha tolto punti importanti ai due, con Masia solo 12° e ora scivolato al quinto posto della generale, a -25 dal connazionale Canet.
Alla sesta gara dell’anno, la prima di sole sei dirette annuali per TV8 andrà in onda questo weekend, e la diretta combinata tra la tv satellitare e il canale otto avverrà anche in occasione del Gran Premio di Catalunya. Importante anche il fronte meteo, e dopo settimane intere in cui la nostra penisola è stata vittima di precipitazioni e temporali, il weekend del Mugello si preannuncia caldo e soleggiato, cosa che di certo aiuterà nell’affluenza di pubblico.
INFO TRACCIATO
Lunghezza tracciato: 5.245 m
Rettilineo principale: 1.141 m
Curve: 15 (6 a sinistra, 9 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:46.208 (Valentino Rossi, Yamaha, 2018)
ALBO D’ORO
ORARI TELEVISIVI
Venerdì 31 maggio 2019
9:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport)
9:55 – FP1 MotoGP (Sky Sport)
10:55 – FP1 Moto2 (Sky Sport)
13:15 – FP2 Moto3 (Sky Sport)
14:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport)
15:10 – FP2 Moto2 (Sky Sport)
Sabato 1 giugno 2019
9:00 – FP3 Moto3 (Sky Sport)
9:55 – FP3 MotoGP (Sky Sport)
10:55 – FP3 Moto2 (Sky Sport)
12:35 – Q1 Moto3 (Sky Sport, TV8)
13:00 – Q2 Moto3 (Sky Sport, TV8)
13:30 – FP4 MotoGP (Sky Sport)
14:10 – Q1 MotoGP (Sky Sport, TV8)
14:35 – Q2 MotoGP (Sky Sport, TV8)
15:05 – Q1 Moto2 (Sky Sport, TV8)
15:30 – Q2 Moto2 (Sky Sport, TV8)
Domenica 2 giugno 2019
8:40 – WUP Moto3 (Sky Sport)
9:10 – WUP Moto2 (Sky Sport)
9:40 – WUP MotoGP (Sky Sport)
11:00 – Gara Moto3 (Sky Sport, TV8)
12:20 – Gara Moto2 (Sky Sport, TV8)
14:00 – Gara MotoGP (Sky Sport, TV8)
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