Motomondiale | GP Giappone 2023, sintesi delle P2 e della PR MotoGP

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
29 Settembre 2023 - 09:41
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Binder abbatte il vecchio record di Motegi in MotoGP, Bagnaia fatica secondo in classifica a fatica. In Q1 Quartararo e le Honda.


La giornata di prove del venerdì in vista del GP Giappone 2023 per le tre classi del Motomondiale si è conclusa, non senza qualche sorpresa degna di nota tra i turni di MotoGP, Moto2 e Moto3.

Con ancora un turno di libere a disposizione domani, decisivo per le classi cadette per poter passare alla Q2 diretta delle qualifiche, andiamo ad osservare i risultati del pomeriggio di Motegi.

MotoGP

Già nella FP1 le KTM si erano comportate molto bene, ma nessuno si aspettava il time attack compiuto da Brad Binder nella Practice del pomeriggio. Il sudafricano, di solito non il riferimento assoluto per quanto riguarda la lotta al giro secco, ha stampato il miglior tempo in 1:43.489, ovvero il nuovo record della pista giapponese, ad otto anni da quello siglato da Jorge Lorenzo nel 2015 su Yamaha (quasi due ere MotoGP fa).

Alle sue spalle si è consumata una dura battaglia per l’accesso ai primi dieci, con Francesco Bagnaia che ha seriamente rischiato d’incappare nell’eliminazione e di dover passare dal Q1. Con un ultimo giro lanciato in apnea al termine di un turno fatto di complicazioni e cambiamenti, il campione del mondo in carica ha reagito chiudendo al secondo posto a meno di 0″1 da Binder.

Con Aleix Espargaró terzo su Aprilia, la top five è stata completata dai due rivali per il titolo di Pecco, Jorge Martín e Marco Bezzecchi. Il madrileno, primo al mattino, ha concluso al quarto posto sfoggiando un nuovo font per il proprio numero di gara sul cupolino, mentre il riminese ha guidato un po’ sopra i problemi per assicurarsi il passaggio diretto in Q2.

La sorpresa di questo turno è Fabio Di Giannantonio, sesto ed autore di una performance degna di nota, sia per le difficoltà alla spalla, sia per i “soli” 0″4 di ritardo rimediati. I distacchi della top ten, difatti, sono piuttosto dilatati, eccezion fatta per i primi due classificati.

Johann Zarco porta la quinta Ducati nei primi sette posti, davanti alla seconda Aprilia RS-GP23 di Maverick Viñales e ad altre due RC16. In nona posizione sorprende Pol Espargaró sulla GasGas, mentre Jack Miller ha chiuso decimo nonostante una caduta alla 90° Corner ad inizio PR.

Appena 0″056 separano Miguel Oliveira dalla decima posizione, mentre alle sue spalle troviamo un tris di campioni del mondo MotoGP. Joan Mir, dopo la bella performance in P1 conclusa col quinto posto, non è riuscito a replicare la stessa velocità anche sul giro secco, chiudendo 12°.

Caduti, in questa sessione, sia Fabio Quartararo che Marc Márquez. “El Diablo” è 13° ed è il primo pilota sopra il secondo di ritardo, ma soprattutto ha rimediato una dura botta al tallone della gamba sinistra in una strana perdita d’anteriore in curva 6.

Il “Cabroncito”, invece, è stato un po’ vittima delle bandiere gialle sparpagliate durante i suoi giri e, dopo aver mancato l’accesso in Q2, è anche scivolato alla 1 ad un minuto dalla fine. A peggiorare ulteriormente la situazione di Honda c’è la notizia del forfait di Álex Rins, che al termine della PR è stato dichiarato non idoneo a proseguire il weekend.

Moto2

“Doppietta” di prove libere del venerdì per Somkiat Chantra, che dopo il primato in P1 si assicura la prima posizione anche nella P2 col tempo di 1:50.396, ancora lontano dal record assoluto di Johann Zarco stabilito quattro anni fa.

L’ottima mattinata del team Honda Asia è proseguita col quinto posto di Ai Ogura, alle spalle di un Pedro Acosta che, rispetto a stamattina, non si è migliorato. Ad escluderlo dalla top tre sono stati Arón Canet e Sam Lowes, con l’inglese che sta tenendo a galla il team Marc VDS. Tony Arbolino, infatti, è alle prese con una crisi nera, in questa P2, si è classificato addirittura 20°, a 1″3 da Chantra.

Moto3

La sfida tra i protagonisti del campionato Moto3 si è fatta più serrata nella P2 del pomeriggio giapponese. Dopo il terzo posto conquistato nella P1, Jaume Masiá ha ulteriormente migliorato le proprie performance ottenendo il crono di riferimento in 1:57.068, migliorando di soli 0″2 il tempo fatto da Moreira in precedenza e rimanendo a 0″6 dal record assoluto di Hiroki Ono, anch’esso datato 2016.

Dei sei contendenti al titolo, cinque sono tutti in top five, eccezion fatta per David Alonso (11°). Iván Ortolá ha chiuso secondo alle spalle del pilota Honda Leopard, mentre a negare alla Spagna un terzetto di testa tutto ispanico c’è Ayumu Sasaki, a poco più di 0″1. Dani Holgado è quarto, proprio davanti a Deniz Öncü.

Ecco i risultati della PR MotoGP e l’analisi dei cronologici di ogni pilota.

Fonti immagini: press.ktm.com, Twitter / Honda Team Asia, leopardracing.com

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