Seconda gara della fase asiatico-oceanica per MotoGP, Moto2 e Moto3. Martín a ridosso di Bagnaia, Bezzecchi sogna la rimonta.
Il Mobility Resort Motegi, conosciuto dagli affezionati di vecchia data anche come Twin Ring Motegi, ospiterà il Gran Premio numero quattordici della stagione 2023 del Motomondiale, il GP Giappone. Si tratta del secondo evento della fase asiatico-oceanica dopo il GP d’India corso settimana scorsa.
La pista di Motegi risulta essere una delle più atipiche del mondiale e, per certi aspetti, poco adatto alle caratteristiche delle MotoGP moderne, con una carreggiata piuttosto stretta ed un sacco di tratti stop & go intervallati da rettilinei mediamente lunghi, soprattutto quello che porta dalla Hairpin Curve alla 90° Corner (lungo 762 metri).
MotoGP
La tappa di Motegi giunge in una fase prettamente cruciale del campionato 2023 della top class. In India, Jorge Martín al sabato e Marco Bezzecchi la domenica si sono assicurati le vittorie rispettivamente della Sprint e del Gran Premio al Buddh, accorciando drasticamente le distanze in campionato da un Francesco Bagnaia che, invece, ha incassato un altro zero nella gara lunga per via di una caduta a pochi giri dalla fine.
E’ un copione che comincia ad avere tratti molto similari alla stagione 2022, dato che si tratta del quinto ritiro di Pecco in un Gran Premio, insieme a quelli patiti in Argentina, Texas, Francia e Catalogna. Con una leadership ridotta a soli 13 punti sul madrileno del team Pramac, “Nuvola Rossa” dovrà assolutamente puntare alla reazione proprio a partire da Motegi, gara nella quale lo scorso anno è caduto commettendo il suo ultimo sbaglio del 2022.
Dal canto loro, Martín e Bezzecchi in questo momento stanno vivendo anche una fase di campionato migliore in termini di velocità mostrata, anche se il riminese continua ad essere fortunato. Nella Sprint indiana “Bez” è stato nuovamente centrato alla partenza (quarta volta che gli accade quest’anno tra le varie manche) e il colpevole stavolta si trattava di Luca Marini, suo compagno di squadra.
L’incidente al via ha provocato una frattura alla clavicola del fratellastro di Valentino Rossi, il quale salterà il GP Giappone. Per il weekend nel Sol Levante il team VR46 Mooney non sostituirà Marini, nella speranza di riaverlo in pista già in occasione del Gran Premio d’Indonesia di metà ottobre. Anche il team Ducati Lenovo non potrà ancora contare sul rientro di Bastianini, sostituito come in India da Michele Pirro.
Poche speranze anche per Álex Márquez, il quale ha rimediato tre costole rotte nell’highside di curva 5 durante la Q1 in India. Questo pregiudicherà di molto le chance dello spagnolo di lottare per il settimo posto nel mondiale, mentre il suo compagno Fabio Di Giannantonio, anche lui in condizioni fisiche precarie dopo esser stato costretto al ritiro in India per l’eccessivo affaticamento fisico, potrà sperare in un weekend migliore in Giappone, dove non ci saranno le condizioni proibitive avute al Buddh.
Le due gare indiane hanno anche restituito competitività alle Case giapponesi. Honda si è fregiata della medaglia di bronzo nella Sprint grazie a Marc Márquez, ma il #93, forse un po’ ingordo nel tentare di lottare con le Ducati davanti, è finito a terra nel GP della domenica. Ad ottenere un grande piazzamento per il team Repsol è stato quindi Joan Mir, che ha finalmente ritrovato un po’ sé stesso ed ha ottenuto quello che, finora, è il miglior risultato per la squadra factory HRC in questa stagione.
Motegi è la pista di proprietà dell’Ala Dorata e i vertici di Tokyo puntano chiaramente ad un gran risultato dopo le premesse in India. Un altro motivo per gioire in casa Honda sarà il rientro, nel team LCR Castrol, di Álex Rins, che ha anticipato i tempi di recupero e tornerà in sella alla sua RC213V dopo oltre tre mesi.
E’ andata anche meglio a Yamaha settimana scorsa, con Fabio Quartararo tornato sul podio e quasi capace di afferrare in extremis il secondo posto nell’ultimo Gran Premio, vista la fatica fisica di Martín nel finale dovuta al gran caldo e all’altissimo tasso di umidità. “El Diablo” punta, in Giappone, ad un altro weekend da protagonista e non potrebbe essere altrimenti, essendo questo uno dei suoi tracciati preferiti.
Anche Franco Morbidelli punta ad un buon risultato, quantomeno per lasciare la Yamaha con un trend positivo. Per l’ex-campione Moto2 è arrivato un settimo posto nell’ultima gara, perciò c’è ancora del margine per poter eguagliare le performance di Quartararo.
Dopo una tappa di Misano sì felice per KTM ma non molto per i piloti titolari, Brad Binder è tornato a livelli a lui consoni in Asia, conquistando due quarti posti. Il sudafricano per ora sta tenendo a galla la Casa di Mattighofen che, nonostante un mezzo teoricamente competitivo, vede un Jack Miller sempre più costantemente nelle retrovie.
L’australiano è giunto soltanto 14° al Buddh, ma a Motegi potrebbe quantomeno risollevare le proprie quotazioni. E’ qui che “Jackass” ha conquistato la sua ultima vittoria in Ducati lo scorso anno, mentre in casa GasGas Tech3 si rimane ancora in attesa di un annuncio ufficiale sulla line-up per il 2024, mentre Pol Espargaró (13° domenica scorsa) prosegue il proprio recupero.
Sulla pista indiana, un po’ a sorpresa, è mancata l’Aprilia. Il problema tecnico di Aleix Espargaró in gara ed il magro ottavo posto di Maverick Viñales stonano con le performance viste a Misano e soprattutto al Montmelò. La Casa di Noale, che ha il proprio punto forte nei curvoni veloci, potrebbe brillare nel tratto misto di Motegi nelle sezioni della 130R o della S-Curve, ma dovrà anche risolvere i problemi tecnici che ancora attanagliano la moto. Inoltre, il recente passato di questo GP non porta grandi ricordi al box Aprilia Racing: è qui che, lo scorso anno, le speranze iridate di Espargaró si sono spente per via del settaggio errato sulla mappatura del motore.
Di positivo per Aprilia c’è la crescita di Raúl Fernández, giunto in top tre nelle ultime tre manche svolte, con in aggiunta il decimo posto conquistato a Silverstone. In India il #25 si è comportato piuttosto bene a dispetto delle difficoltà, tenendosi anche alle spalle il più quotato Miguel Oliveira. Il portoghese, comunque, potrebbe ripristinare le gerarchie qui in terra nipponica, ripensando al quinto posto ottenuto con la KTM nel 2022.
Moto2
Delle tre classi, la Moto2 è l’unica in cui si sta assistendo ad una fuga nel mondiale convincente, per merito di Pedro Acosta. L’ennesima vittoria ottenuta in India ha permesso allo spagnolo di portare il proprio vantaggio in graduatoria a 39 punti e, da qui a fine stagione, il #37 potrebbe anche decidere di accontentarsi del secondo posto e diventerebbe comunque campione.
Con Jake Dixon eliminato da una manovra scellerata di Alonso López e quindi praticamente fuori dai giochi per il titolo, l’unico che può ancora sperare nel miracolo è Tony Arbolino, il quale lo scorso anno ha concluso bene la propria stagione proprio grazie ai risultati ottenuti nella fase asiatico-oceanica del mondiale.
Correre in Giappone potrebbe rilanciare anche le quotazioni di Ai Ogura, vittorioso qui nel 2022 davanti al proprio pubblico, mentre sul fronte degli italiani Celestino Vietti dovrà probabilmente saltare questo Gran Premio per l’infortunio nella zona dell’inguine rimediato nello strike alla partenza provocato da Jeremy Alcoba. Fantic Racing farà anche salire sulla propria Kalex Mattia Casadei, al posto di Borja Gomez.
Moto3
Decisamente più serrata la lotta per il mondiale Moto3, con sei piloti in 34 punti, tre di loro separati da una lunghezza e due capiclassifica a quota 174. Jaume Masiá, dominatore in India, ha infatti agganciato il connazionale Daniel Holgado in cima alla graduatoria, il quale rimane ancora avvantaggiato dal maggior numero di successi (tre contro due).
Il #5 di casa Leopard potrebbe sperare nel sorpasso definitivo qui a Motegi, pista di casa per Honda, ma dovrà sperare di non commettere errori come quello compiuto lo scorso anno nel pieno della battaglia per la vittoria.
Ayumu Sasaki, terzo in classifica e a qui è sfuggita la leadership in India, vorrà regalare al proprio pubblico la vittoria che ancora non è arrivata in questa stagione, ma dopo i fatti del Buddh potrebbe dover fare i conti con una faida interna col compagno Collin Veijer, in seguito al tocco e al successivo ritiro dell’olandese nell’ultimo giro dello scorso GP. Dovranno giocare all’attacco, ma senza strafare, anche Deniz Öncü ed Iván Ortolá, i più attardati nella corsa all’iride al momento.
Il fattore meteo, a Motegi, è sempre un’incognita e anche quest’anno la pioggia potrebbe rimescolare le carte del fine settimana: per la giornata di sabato, infatti, ci sono possibilità di scrosci pari al 40%. La giornata di sabato, con qualifiche e Sprint Race, verrà mandata in onda in diretta su TV8 come da prassi in questa stagione, mentre per la domenica i possessori del digitale terrestre potranno vedere solo le differite con qualche ora di scarto.
INFO TRACCIATO
Lunghezza tracciato: 4.801 m
Rettilineo principale: 762 m
Curve: 14 (6 a sinistra, 8 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:43.790 (Jorge Lorenzo, Yamaha, 2015)
ALBO D’ORO
ORARI TELEVISIVI*
Venerdì 29 settembre 2023
02:00 – P1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
02:50 – P1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
03:45 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
06:15 – P2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
07:05 – P2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
08:00 – PR MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
Sabato 30 settembre 2023
01:40 – P3 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
02:25 – P3 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
03:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
03:50 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
04:15 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
05:50 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
06:15 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
06:45 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
07:10 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
08:00 – Gara Sprint MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
Domenica 1 ottobre 2023
03:45 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
05:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
06:15 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
08:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
09:00 – Gara Moto3 (TV8)
10:30 – Gara Moto2 (TV8)
12:00 – Gara MotoGP (TV8)
*: in grassetto gli orari in diretta.
Fonti immagini: mediahouse.ducati.com, Facebook / Honda Team Asia, teamaspar.com
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