Motomondiale | GP Giappone 2019, sintesi prove libere del venerdì

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
18 Ottobre 2019 - 14:27
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La prima giornata di prove del Gran Premio del Giappone della MotoGP ci ha dato una situazione un po’ differente rispetto agli ultimi GP: stavolta Marc Márquez non ha subito imposto la sua legge dando un segnale importante già dal venerdì in vista della gara, ma le protagoniste sono state le Yamaha, in un turno piuttosto serrato nella lotta tra marchi. La prima posizione nella combinata, dopo il time attack della FP2, è di Fabio Quartararo, il cui tempo migliore tra le due sessioni è di 1:44.764. Il francese ha migliorato di circa un secondo rispetto alla prima sessione e, come da pronostico, si pone tra i favoritissimi per la lotta alla vittoria, grazie anche al passo mostrato in queste prove con gomme Medium-Soft; particolarmente ottimo il suo secondo run, tra l’1:46.6 e l’1:46.2.

Come detto poc’anzi, è stata una giornata molto positiva per gli yamahisti, specie per il team Petronas che trova tra i primissimi anche Franco Morbidelli, staccato otto decimi abbondanti dal compagno ma comunque in sesta posizione. Le Yamaha factory Monster Energy sono invece in seconda e quinta piazza: Maverick Viñales, primo nella FP1 e subito a sua agio sulla pista di Motegi, ha ceduto il primo posto a Quartararo ed è il primo dei piloti in classifica sopra il muro dell’1:45 al momento, ma anche il passo di “Top Gun” si preannuncia competitivo in vista di domenica; sorprende in positivo anche Valentino Rossi, passato un po’ in sordina in FP1 con qualche errore nei giri di attacco al tempo ma dimostrando che il suo passo, specie quello visto nella prima sessione, non ha nulla da invidiare rispetto a quello dei compagni di marca.

A rovinare la festa della Casa dei Tre Diapason è sempre lui, Marc Márquez: non è una novità vederlo primo fra le Honda, ma è una delle prime volte quest’anno che lo spagnolo potrebbe ritrovarsi senza il ruolo di favorito per il Gran Premio. E’ terzo in classifica con un 1:45.1, ma anche il campione del mondo, sul passo, può essere della partita. La sua Honda è l’unica delle quattro in top ten e se le previsioni meteo per domani sono corrette, il #93 rischia di essere l’unico alfiere della Casa dell’Ala Dorata a passare direttamente in Q2. Crutchlow, Nakagami e Lorenzo sono piuttosto vicini in classifica, e vanno dalla 12a alla 17a posizione in quest’ordine.

L’inizio della Ducati e delle GP19 finora è stato di tutt’altro livello rispetto a quanto visto a Buriram, con Andrea Dovizioso che ha concluso quarto dietro ai tre arrivati a podio in Thailandia; sul giro secco il forlivese paga un gap consistente pari a sei decimi, ma il #04 ha girato quasi tutto il turno con gomma media al posteriore, mentre nella FP1 i giri fatti con la Soft (attualmente la gomma più gettonata per il GP) sono stati piuttosto convincenti. Danilo Petrucci è stato a lungo in testa nella sessione pomeridiana e si potrebbe annoverare tra gli outsider del weekend, mentre Jack Miller, anche lui veloce in entrambi i turni, rischia di pagare a caro prezzo una caduta alla 90° Corner, con la quale ha devastato la sua Ducati.

Il palinsesto del Gran Premio rischia di subire una dura battuta d’arresto se dovesse essere cancellata la FP3 per via del meteo sfavorevole, cosa che metterebbe a rischio la situazione di Álex Rins: il vincitore di Silverstone ha chiuso appena fuori dalla top ten (per nove millesimi) e dovrà passare lo scoglio della Q1 per poi lottare per la pole, cosa che a più riprese quest’anno non gli è riuscita. Il suo compagno Joan Mir sorride invece, grazie al nono posto in scia alla Ducati di Petrucci. Entrambi i suzukisti sono stati protagonisti di diversi errori, con tanti lunghi sulla sabbia in fondo alle staccate più violente del tracciato.

Come a Buriram, le prime prove hanno favorito l’Aprilia nella sua lotta interna con la KTM. Aleix Espargaró ha soffiato al connazionale Rins la decima posizione, assicurandosi potenzialmente l’ennesimo ingresso diretto in Q2. Nonostante le basse aspettative di Iannone, la RS-GP nelle mani dell’Espargaró più anziano sta andando bene, al contrario invece dell’abruzzese che non ha fatto meglio di un 18° posto. Iannone, insieme a Kallio, è stato l’unico pilota a non aver migliorato il tempo di riferimento dalla FP1 alla FP2.

A fronte di un Pol Espargaró dalle condizioni ancora incerte, questa prima giornata è stata tutt’altro che entusiasmante per la KTM e soprattutto per il team Tech3. Come da prassi “Polyccio” è il primo dei piloti in arancione con il 13° tempo ed è anche il primo dei piloti classificati ad aver fatto registrare un tempo sopra il muro dell’1:46. Kallio e Syahrin sono nelle ultime tre posizioni ma la vera giornata storta l’ha avuta Miguel Oliveira, protagonista di una brutta caduta all’uscita dalla curva 12 e un ancor peggiore ribaltamento nella ghiaia esterna.

Nella Moto2 la prima posizione a fine FP2 è andata ad Álex Márquez, grazie al suo 1:50.647. Lo spagnolo si conferma come il favorito principale di questo Gran Premio, ma a fronte del suo grande passo c’è anche da segnalare il gran lavoro fatto sia dal team KTM che dal team Sky VR46, quest’ultimo in particolare con Luca Marini. La Casa di Mattighofen sta dando tutto ciò che è necessario a Brad Binder per tenere la scia del #73 e il sudafricano è stato tra i migliori sul passo gara, seguito da Jorge Martín in classifica; Marini invece ha messo insieme un long run di ben tredici giri con un passo costante tra l’1:50.9 e l’1:51.3, e chissà che la vittoria a Buriram non gli abbia dato la carica che cercava da tempo. Turno ben più complicato per l’altro contendente al titolo, Augusto Fernández (solo 11°).

Infine la Moto3, dove a svettare è un italiano, il nostro Andrea Migno sulla KTM del team di Caponera. L’italiano ha mostrato competitività migliorando il settimo posto della FP1 e per la gara di domenica spera che l’esito sia nettamente migliore a quello della gara in Thailandia. Anche la FP1 è stata guidata da un italiano, il leader della classifica iridata Lorenzo Dalla Porta, il quale è riuscito a entrare nei primi quattordici della seconda sessione grazie a un ultimo giro veloce. Lo stesso vale per Arón Canet, 12°, mentre non vale per Tony Arbolino, addirittura 22° nella combinata non avendo abbassato il suo tempo migliore. Giornata difficile per Filip Salač, che oltre a un highside alla curva 3 ha rimediato una penalità per guida irresponsabile e per questo partirà dalla pitlane domenica.

Qui i risultati della FP1 MotoGP, della FP2, la combinata e l’analisi dei passi gara.

Fonte immagine: sepangracingteam.com

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