Nonostante uno scroscio di pioggia al pomeriggio, la pista si asciuga e i tempi migliorano. Bezzecchi fa sua la P2, passano direttamente al Q2 anche Bagnaia e Quartararo. Brutto incidente per Marc Márquez con Zarco, dovrà fare la Q1.
La prima giornata di prove libere del GP Germania 2023 per le quattro classi del Motomondiale è andata in archivio con l’interferenza del meteo che scombinato le carte al pomeriggio, soprattutto nel momento di lotta cruciale per la top ten in MotoGP.
Alla fine, però, i valori in campo di questa stagione sono stati tutto sommato confermati, anche su un tracciato così atipico come quello del Sachsenring.
MotoGP
La lotta per il passaggio alla Q2 diretta, essenziale per puntare ad un buon risultato in vista di un GP in cui è difficilissimo sorpassare, si è fatta molto dura e senza esclusione di colpi (anche letterali) tra i vari protagonisti coinvolti. In testa, però, c’è sempre una Ducati: Marco Bezzecchi ha conquistato il miglior tempo in 1:20.271 sfruttando la scia di Pecco Bagnaia nel finale ed aggiudicandosi, soprattutto, il posto nella seconda qualifica.
Le moto italiane hanno dominato la sessione pomeridiana, con Jorge Martín che ha di nuovo dato sfoggio delle sue abilità sul giro secco firmando il secondo tempo; Aleix Espargaró, a sua volta, è sembrato galvanizzato sul tracciato tedesco ed ha ottenuto il terzo tempo con un giro in solitaria.
Per trovare il leader della classifica iridata Bagnaia bisogna scendere fino al quarto posto, ma anche stavolta, come al Mugello, il torinese rappresenta uno dei favoriti per la contesa. Ha finalmente riassaporato la Q2 anche il suo vecchio rivale Fabio Quartararo, che dopo tre Gran Premi in cui è rimasto confinato alla finestra della Q1 ora potrà finalmente rivedere le prime file dello schieramento.
In totale sono sette le Ducati ad aver effettuato il passaggio nei primi dieci su otto presenti, col terzetto Luca Marini-Enea Bastianini-Álex Márquez dalla settima alla nona posizione. Il pilota Gresini, così come il compagno Fabio Di Giannantonio (12°), è scivolato all’ultima curva del suo ultimo tentativo, ma nonostante questo domani mattina lotterà per la pole.
Buon risultato anche per KTM, unica Casa che sta cercando di porre un freno alle prestazioni delle Desmosedici: Jack Miller ha conquistato il quinto posto subito dietro il quartetto di testa delle moto italiane, mentre il compagno Brad Binder ha mancato l’accesso per il rotto della cuffia con l’11° tempo ed uno svantaggio di soli 0″034 da Johann Zarco, ultimo dei qualificati.
Avrebbe meritato la qualificazione anche Augusto Fernández sulla GasGas, ma il campione della Moto2 è rimasto penalizzato dalla bandiera rossa a tre minuti dalla fine e da alcune bandiere gialle esposte anche nel rush finale. Il #37 dovrà cercare nel colpaccio nella Q1 di domani.
Per chi si stesse chiedendo quale sia la situazione di Marc Márquez, il pilota di Cervera è stata la causa della bandiera rossa: durante un attacco al tempo, in curva 1 lo spagnolo ha perso il davanti di netto ed ha centrato in pieno Zarco che stava uscendo dai box, tranciando di netto la sua ruota anteriore.
Fortunatamente entrambi, i quali si erano piazzati ai primi due posti della P1, stanno bene, ma il #93, anche sulla sua pista preferita in assoluto, appare in enormi difficoltà nel gestire la propria Honda. La “Formica Atomica” non ha nemmeno nascosto il suo disappunto davanti alle telecamere, in più di un’occasione.
Moto2
Una libera a testa nella sfida tra i duellanti per il titolo mondiale Moto2, Pedro Acosta e Tony Arbolino. La mattinata asciutta aveva permesso al pilota del team Ajo di conquistare la testa del turno e della combinata di giornata in 1:23.979, come unico protagonista capace di scendere sotto l’1:24.
Il pomeriggio, contraddistinto da un Sachsenring inumidito dalla pioggia, ha visto il ritorno all’attacco dell'”Artista”, che dall’ottavo posto del mattino è passato al comando, seppur su tempi decisamente lenti rispetto a quelli della P1. Proprio sul finale i piloti della classe di mezzo hanno potuto montare le slick e Fermín Aldeguer si è aggiudicato il secondo tempo, davanti a Somkiat Chantra. Brutta caduta per il suo compagno Alonso López, il quale ha demolito il telaio Boscoscuro a lui affidato.
Moto3
La Moto3 ha patito più di tutte le altre categorie il maltempo, che ha reso inservibile la P2 del pomeriggio (andata nelle mani di Matteo Bertelle). La classifica combinata si basa dunque sui tempi registrati nella P1 ed il miglior crono è andato ad Ayumu Sasaki in 1:25.840., davanti a Deniz Öncü (caduto alla Waterfall ma dichiarato idoneo a proseguire il weekend) e Jaume Masiá.
Il vincitore degli ultimi due Gran Premi, Daniel Holgado, si è classificato sesto alle spalle anche di Iván Ortolá e Ryusei Yamanaka e davanti a Kaito Toba e José Antonio Rueda, rispettivamente settimo e nono. In mezzo, all’ottavo e decimo posto, si sono piazzate gli italiani Stefano Nepa e Bertelle.
MotoE
I turni della MotoE sono stati i primi disputati e la categoria monomarca ha evitato il rischio della pioggia per pochi minuti. I valori in campo visti in Francia ed Italia non sono cambiati: Matteo Ferrari conduce col primo posto della P2 in 1:27.205, un tempo di 2″7 più rapido rispetto a quanto fatto da Randy Krummenacher al mattino.
Jordi Torres è secondo all’inseguimento del suo rivale italiano ed il terzetto di testa è formato dai tre piloti in testa alla generale, con Héctor Garzó alle spalle del connazionale. Col campione SSP 2019 quarto, la top five è stata completata da Mattia Casadei.
Qui i risultati della P1 MotoGP, della P2 e la classifica combinata di giornata per la classe regina.
Fonte immagine: flickr.com, Facebook / Johann Zarco, ajo.fi, intactgp.de, gresiniracing.com
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