Motomondiale | GP Germania 2019 – Anteprima

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Tempo di lettura: 8 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
4 Luglio 2019 - 19:00
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A concludere la prima metà di stagione del Motomondiale ci sarà il Gran Premio di Germania al Sachsenring, pista che nella sua versione più moderna è stata creata nel 1996 e ha debuttato nel campionato a due ruote due anni dopo. L’anno scorso c’è stato il serio rischio di perdere un weekend di questa portata, ma alla fine Dorna e ADAC (Allgemeine Deutsche Automobil-Club) nello scorso settembre hanno permesso alla gara sul mitico ma non tanto amato (dai piloti) Sachsenring di sopravvivere.

Come da prassi, si parte con l’argomento MotoGP con la pratica titolo mondiale che, come successo lo scorso anno, sembra già chiusa a doppia mandata da Marc Márquez. Il campione del mondo ha guadagnato altri punti nella tappa di Assen sui diretti rivali in campionato e gode ora di un vantaggio pari quasi a due round sulle Ducati di Dovizioso e Petrucci. Inoltre, ci si appresta a una delle sue piste preferite, nel quale tenterà di registrare un nuovo record: se dovesse vincere la gara di domenica al Sachsenring, Márquez porterebbe a dieci le sue vittorie consecutive sulla pista sassone. A fargli da compagno di squadra nel team Honda non ci sarà Jorge Lorenzo, il quale è stato messo fuori gioco da una caduta, l’ennesima della sua stagione, nella FP1 di Assen. I tempi di recupero del maiorchino si prospettano molto lunghi e complicheranno ulteriormente la sua stagione, mentre per la prossima gara sarà il pilota di casa Stefan Bradl a sostituirlo.

La Ducati in Olanda non ha vissuto una domenica facile, racimolando solo un quarto e un sesto posto con i suoi due piloti ufficiali. Andrea Dovizioso ha sì raggiunto lo stesso risultato dello scorso anno, ottenendo secondo il suo parere il massimo possibile, ma è stato anche distanziato quasi quattordici secondi dal vincitore. Un distacco troppo pesante se si considera che la Ducati sembra ancora oggi la moto migliore, e ciò va a fare il paio con le discussioni nel lato del box di Danilo Petrucci, relative al suo contratto. Poche ore fa però è giunta la notizia del rinnovo per il ternano per la stagione 2020, cosa che dovrebbe allentare la pressione nel box Ducati; qui lo scorso anno “Petrux” è stato il migliore delle Ducati con un buon quarto posto.

Yamaha è tornata allo stato di forma che gli compete nell’ultimo Gran Premio, e l’ha dimostrato alla grande Maverick Viñales che ha conquistato la sua prima vittoria della stagione e la quinta col marchio di Iwata. Un successo che, in un certo senso, arriva anche in ritardo rispetto alle aspettative d’inizio stagione, ma che può comunque caricare il catalano in vista della seconda parte dell’annata. Si è confermato anche Fabio Quartararo, con un’altra fantastica pole al sabato e un terzo posto la domenica, ma anche il suo compagno Franco Morbidelli non è stato da meno, piazzandosi tra le due Ducati GP19 e portando la terza M1 in top five. Ciò che impressiona e che ha fatto discutere sulle future mosse che deve fare Yamaha è come il periodo nero di Valentino Rossi sia proseguito, con la terza caduta in tre gare (stavolta causata da lui stesso e che ha coinvolto Nakagami). E’ con questo spirito che Valentino raggiunge il Sachsenring, nel quale non vince da dieci anni e dove spera, quantomeno, di contenere il ritorno dei compagni di marca in classifica.

Un’altra delusione, a livello di risultato raccolto ad Assen, è stata la Suzuki e nello specifico Álex Rins, caduto già al secondo giro mentre era al comando del GP. Dopo l’ottima prova del Mugello il #42 ha perso momentaneamente la bussola, e una pista stop&go come quella tedesca non sembra il luogo ideale dove ritrovare il podio, che manca oramai da Jerez. Anche Joan Mir, dopo delle splendide prove e una gara passata in lotta ai piedi del podio, è mancato nel finale a causa di un errore negli ultimi giri; qui il rookie ha vinto una delle sue gare migliori nel 2017, dopo uno splendido duello in Moto3 contro Romano Fenati.

L’Aprilia è riuscita a riconquistare la top ten ad Assen, e per la prima volta dopo tre anni il merito non è di Aleix Espargaró. Andrea Iannone ha tirato fuori dal cilindro un weekend di livello considerando la qualità della sua moto, arrivando decimo davanti anche alle KTM di Espargaró e Oliveira. L’abruzzese e il suo compagno spagnolo sono sembrati abbastanza chiari sui limiti della RS-GP, ancora troppo instabile con serbatoio scarico e in particolare sul posteriore, ma ora l’obiettivo è dare continuità al risultato ottenuto. Spera di migliorarsi anche la KTM col proseguimento del ciclo europeo.

Moto2 | La tappa di Assen ha visto l’arrivo di un nuovo leader in cima alla classifica, l’esperto Tom Lüthi che potrebbe coronare il sogno di conquistare il suo secondo titolo a quattordici anni dal primo. A dargli una grossa mano nell’ottenere il primato è stato Lorenzo Baldassarri, che per la quarta volta su otto gare ha buttato via un potenziale ottimo risultato, stavolta trascinando giù con sé Álex Márquez, il quale non si è risparmiato a criticarlo per sua condotta di gara e in ottica iridata. A nemmeno metà stagione, paradossalmente Balda rischia di dover dire addio al sogno iridato dopo lo splendido inizio di campionato, e gli brucerà ancora di più vedere il suo compagno Augusto Fernández, out per infortunio in due weekend quest’anno, davanti in classifica dopo la vittoria di Assen. Il Sachsenring è una pista amica della KTM e se il trend visto in Olanda dovesse confermarsi Brad Binder potrebbe risollevare la sua stagione, così come il compagno Martín; i due hanno vinto lo scorso anno, rispettivamente in Moto2 e Moto3.

Moto3 | Un campionato altrettanto serrato è quello della Moto3, che sta regalando in ogni weekend gare spettacolari e da tenere il fiato sospeso. A vincere in quella di Assen, per la seconda volta quest’anno, è stato Tony Arbolino che purtroppo paga ancora un gap importante a livello di punti, ma tutto sommato recuperabile se la costanza sarà dalla sua. Arón Canet invece è incappato nel suo primo vero weekend storto del 2019 nei Paesi Bassi rimanendo fuori dalla top ten, cosa che ha permesso a Lorenzo Dalla Porta di ricucire lo strappo creatosi a Barcellona. Con queste premesse, la gara della Moto3 si preannuncia la più interessante, e oltre ai piloti citati potremmo vedere protagonisti come Darryn Binder, Antonelli, Ramirez, Masia e tanti altri.

MotoE | La grande novità sarà costituita dalla MotoE: dopo una lunga attesa e un ritardo dovuto anche as piacevoli incidenti, le moto 100% elettriche andranno in scena per il primo weekend di gara ufficiale dopo i test svolti a Valencia. Saranno diciotto le moto in pista schierate da dodici team differenti provenienti dalle tre classi, e tra i partecipanti vediamo sia piloti molto esperti o addirittura rientranti dopo annate di pausa come Randy De Puniet, Alex De Angelis e Sete Gibernau, sia giovani come il nostro Lorenzo Savadori o Eric Granado. Inoltre la categoria rispolvererà un format di qualifiche amato parecchio dai fan di vecchia data, quello della Superpole col giro secco; la gara sarà invece di otto giri per una distanza totale di quasi trenta chilometri.

Dopo tre weekend passati godendo della diretta anche su digitale terrestre, bisognerà procurarsi l’abbonamento a Sky per vedere prove e gare in tempo reale. E’ previsto un meteo stabile per il weekend, con poche nuvole e senza precipitazioni, e solo un calo di temperature massime previsto per la domenica.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 3.671 m
Rettilineo principale: 700 m
Curve: 13 (10 a sinistra, 3 a destra)
Senso: antiorario
Record della pista: 1:20.270 (Marc Márquez, Honda, 2018)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI

Venerdì 5 luglio 2019

9:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
9:55 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:55 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
13:15 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
14:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
15:10 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP)

Sabato 6 luglio 2019

9:00 – FP3 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
9:55 – FP3 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:55 – FP3 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
12:35 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
13:00 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP)
13:30 – FP4 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
14:10 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
14:35 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP)
15:05 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
15:30 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP)
16:00 – Qualifiche MotoE (Sky Sport MotoGP)
16:30 – Replica Qualifiche (TV8)

Domenica 7 luglio 2019

8:20 – WUP Moto3 (Sky Sport MotoGP)
8:50 – WUP Moto2 (Sky Sport MotoGP)
9:20 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP)
10:00 – Gara MotoE (Sky Sport MotoGP)
11:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP)
12:20 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP)
14:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP)
16:10 – Replica Gara Moto3 (TV8)
17:15 – Replica Gara Moto2 (TV8)
18:15 – Replica Gara MotoGP (TV8)

Fonte immagine: motogp.com

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