Motomondiale | GP Francia 2023 – Anteprima di Le Mans

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Tempo di lettura: 10 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
11 Maggio 2023 - 09:00
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Sulla pista Bugatti del Circuit de la Sarthe si correrà la quinta tappa della MotoGP, nonché il 1000° Gran Premio del Motomondiale; tutti a caccia di Bagnaia, Marc Márquez al ritorno. Inizia anche il campionato MotoE.


Raggiungere un traguardo come quello dei mille Gran Premi sarà sicuramente storico per il Motomondiale, una cifra che fa sicuramente tornare indietro con la mente alle molte ere delle due ruote vissute da ogni generazione. Nel presente, il 1000° evento mondiale si collocherà come quinta prova del campionato 2023, il GP Francia al tracciato Bugatti di Le Mans, sullo storico circuito de la Sarthe famoso prevalentemente per la 24 Ore del WEC.

La pista interna, utilizzata ininterrottamente dal Circus sin dal 2000, condivide ben poco col tracciato di oltre tredici chilometri usato dalle auto, ma anche i 4.185 metri di stop & go del Bugatti sanno essere particolarmente infidi; l’errore più classico, la perdita d’anteriore, è spesso dietro l’angolo, come anche il meteo che può regalare brutte sorprese.

MotoGP

La MotoGP raggiunge Le Mans con una classifica iridata che, dal ritorno in Europa avvenuto a Jerez, è tornata ad avere un proprio percorso preciso, con Francesco Bagnaia ridiventato leader della generale dopo la prova di forza compiuta in Spagna. La vittoria ottenuta alle spese delle KTM ufficiali ha ridato grande fiducia al torinese, che si è così fatto perdonare dalla doppietta di errori compiuta nei Gran Premi d’Argentina e delle Americhe.

Nonostante i 45 punti persi nel continente americano, Pecco guida ora la generale con 22 punti di margine su Marco Bezzecchi, reduce da un fine settimana spagnolo difficile. La situazione al momento appare rosea per il campione del mondo in carica: Le Mans rappresenta una delle piste preferite del torinese ripensando alla vittoria ottenuta in Moto2 nel 2018 e alle varie prestazioni realizzate con Ducati sin dal suo debutto nel team ufficiale. Allo stesso tempo, però, il nastro d’asfalto francese rievoca ricordi per nulla felici per Bagnaia, su tutti l’errore a sette giri dalla fine compiuto l’anno scorso dopo il duello perso con Enea Bastianini.

Per chi sperava di assistere ad un rematch tra i due italiani quest’anno, è stato prontamente deluso dalla notizia delle condizioni fisiche di Bastianini: la spalla destra non si è ancora ripresa dopo la frattura alla clavicola rimediata in Portogallo e, al Gran Premio di Spagna, il riminese aveva già dichiarato forfait per timore di provocare ulteriori ed inutili danni al fisico. In sua sostituzione Ducati ha chiamato nientemeno che Danilo Petrucci, vincitore qui nel 2020 sotto la pioggia.

Chi invece tornerà in azione sarà Marc Márquez: fuori anche lui dal Portogallo, in quel caso per colpe principalmente sue vista la dinamica dell’incidente con Miguel Oliveira, lo spagnolo ha dovuto saltare ben tre Gran Premi in totale (equivalenti ad un bottino di 111 punti considerando anche le Sprint Race) e la testa della classifica risulta oramai già lontanissima anche solo per pensare ad un recupero. In questi mesi, inoltre, il #93 è stato al centro dell’attenzione più per il caos relativo alla sua penalità di due long lap penalty rimediata e che, alla fine, non dovrà scontare per via della sua assenza in Argentina, come deciso dalla Corte d’Appello.

Difficile ipotizzare ciò che il “Cabroncito” potrà fare dopo l’ennesimo stop e con un nuovo infortunio dalla quale è guarito da poco (in questo caso al metacarpo della mano destra), ma è chiaro come Honda abbia ancora necessità assoluta di avere il pilota di Cervera con sé. Álex Rins, dopo la bellissima prova ad Austin, è tornato a faticare oltremodo nella gara di casa e lo stesso vale per Joan Mir, reduce da un weekend a Jerez tremendo con due cadute nelle due gare disputate. C’è curiosità di vedere se la Casa dell’Ala Dorata porterà, dopo i test fatti dopo il GP di Spagna, il famoso telaio fabbricato da Kalex su cui il manager Alberto Puig si è sbilanciato in positivo.

Anche un altro marchio giapponese ha bisogno di una prova di rilievo dopo un Gran Premio da incubo, ovvero Yamaha. Come se i due incidenti alle due partenze non fossero stati sufficienti, ad aggravare il weekend di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli sono state le sanzioni, a volte fin troppo punitive, comminate dai commissari di gara ai due piloti del team Monster Energy, sulle quali “El Diablo” non si è per nulla risparmiato nel definire insensate.

Storicamente parlando Le Mans rappresenta una delle piste più agevoli per la M1, ma a questo punto della stagione, dopo l’ennesima occasione persa a Jerez, è difficile immaginare una ripresa da parte delle due moto dei Tre Diapason. Quartararo tenterà sicuramente una prova quantomeno d’orgoglio dopo il magro decimo posto dell’Andalusia, essendo anche il suo Gran Premio di casa questo.

Con Márquez incognita, Bastianini assente ed una Yamaha sperduta a metà classifica, l’unica minaccia concreta a cui Pecco Bagnaia dovrà fare attenzione pare essere la KTM, reduce invece da un fine settimana andaluso da sogno con la vittoria di Brad Binder nella Sprint, il doppio podio ottenuto dal sudafricano e Jack Miller la domenica ed anche la bella prova di Daniel Pedrosa, accolto dal clamore del proprio pubblico durante l’intero weekend svolto da wildcard.

Le RC16 2023, date come spacciate fin troppo prematuramente in seguito ai test invernali, si sono invece rivelate avversarie formidabili della Ducati, in particolare con il #33 che potrebbe finalmente essere pronto ad inserirsi con convinzione nella contesa per il titolo mondiale; la testa del mondiale dista 25 punti. Le Mans, dunque, rappresenterà la prova del nove per gli “arancioni”: Miller qui ha vinto nel 2021 sull’umido, mentre per Binder questo tracciato, a parte un successo in Moto3 nel 2016, non ha mai dato grandi soddisfazioni

Positivi, per il gruppo KTM, anche i miglioramenti fisici di Pol Espargaró, il quale è tornato ad allenarsi come ha fatto vedere sui propri profili social. Il rientro è però ancora lontano e quindi il team GasGas Tech3 farà ancora affidamento su Jonas Folger in sua vece per affiancare Augusto Fernández.

L’altro Fernández, Raúl, cercherà di tenere in piedi un team RNF Racing falcidiato dagli infortuni e che ha nuovamente perso Miguel Oliveira fino a data da destinarsi, dopo l’ennesimo incidente di cui è stato vittima (stavolta con Quartararo). Il #25, a sua volta operatosi al braccio destro per risolvere la sindrome compartimentale, sarà affiancato da Lorenzo Savadori, tester Aprilia di fiducia.

La Casa di Noale, in Spagna, ha dovuto far fronte alle mancanze della RS-GP23 denunciate da Aleix Espargaró (in frenata) e da Maverick Viñales (ancora in difficoltà con le partenze). Il ruolo di prima sfidante di Ducati pare perso per il momento, ma la Francia potrebbe ridare nuova linfa vitale alle speranze del marchio del gruppo Piaggio; qui “Top Gun” ci ha vinto nel 2017 dopo un bel duello con Valentino Rossi, mentre Aleix ha conquistato il terzo posto regolando Quartararo dodici mesi fa.

Moto2

Mentre la MotoGP sta vivendo la dominanza di un riferimento preciso, la Moto2 in questo momento gode del duello in cima alla classifica piloti tra Pedro Acosta e Tony Arbolino, i quali ora si trovano a pari punti nella generale (74). Il pilota spagnolo è favorito dalla vittoria in più agguantata negli Stati Uniti due Gran Premi fa, mentre ad aggiudicarsi la gara di Jerez è stato un Sam Lowes in forma smagliante.

La prova dell’inglese può far ben sperare il box Marc VDS per lottare ad armi pari, dopo diverso tempo, col team Ajo, ma la reazione (specie sul giro secco) dovrà arrivare in particolare da Arbolino. Guardando agli altri possibili protagonisti del mondiale, il ritorno in pista di Ai Ogura non è andato come sperato per il momento, con un solo punto guadagnato e la caduta in seguito al contatto con lo “Squalo” rimediata in Spagna; sarà necessaria una risposta, almeno d’orgoglio.

Da non sottovalutare nemmeno Alonso López, risalito quarto nella generale dopo il terzo posto nella gara di casa, e la Boscoscuro, il cui telaio si sposa bene con le caratteristiche di un tracciato come quello di Le Mans.

Moto3

Ancora maggiore il numero di contendenti nella lotta iridata attuale della Moto3, ma il guanto di sfida più importante, negli ultimi due eventi, l’ha lanciato Iván Ortolá. Da outsider alla seconda stagione, lo spagnolo si è aggiudicato la vittoria sia ad Austin che a Jerez, risalendo di prepotenza al terzo posto nella generale davanti ai soliti Daniel Holgado e Diogo Moreira, i quali conducono la classifica separati da soli quattro punti.

In questa lotta così ristretta, comprendente anche i vari Jaume Masiá (vincitore lo scorso anno), Xavier Artigas ed Ayumu Sasaki, potrebbe esserci spazio per qualche altra sorpresa, le quali a Le Mans non hanno mai tardato ad arrivare.

MotoE

Ad aggiungersi al mix delle tre classi sarà la MotoE, al primo appuntamento stagionale in quanto campionato del mondo con le proprie due manche. Sarà la prima volta in gara anche per le Ducati V21L, il nuovo modello che sostituirà le Energica Ego Corsa usate nei primi quattro anni della serie.

I diciotto protagonisti si sfideranno a Le Mans su delle moto dotate, a detta di loro stessi, di un anima più da corsa rispetto alle Ego, con Mattia Casadei, Matteo Ferrari, Jordi Torres ed Eric Granado attesi come principali attori di questo nuovo mondiale vista la partenza del campione in carica Dominique Aegerter. Tuttavia, proprio il brasiliano potrebbe esser costretto ad iniziare il proprio 2023 in salita, per via dell’incidente di cui è stato vittima settimana scorsa a Barcellona durante il round della SBK.

Come detto all’inizio, la componente meteo di questo GP rischia di essere cruciale e le previsioni stanno confermando questa cosa, dato che le probabilità di scrosci sono parecchio alte, specie al sabato con percentuali oltre il 75% (mentre per la domenica oscillano tra il 40-55%). Dopo la diretta della Spagna, TV8 tornerà ad offrire la sola differita delle gare domenicali e i turni di qualifiche sabato live, ma nel palinsesto del canale 8 non c’è traccia delle due manche della categoria elettrica.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 4.185 m
Rettilineo principale: 674 m
Curve: 14 (5 a sinistra, 9 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:30.450 (Francesco Bagnaia, Ducati, 2022)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI*

Venerdì 12 maggio 2023

09:00 – P1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
09:50 – P1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
10:45 – P1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
13:15 – P2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
14:05 – P2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
15:00 – P2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
17:00 – Q1 MotoE (YouTube)
17:20 – Q2 MotoE (YouTube)

Sabato 13 maggio 2023

08:40 – P3 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
09:25 – P3 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
10:10 – FP MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
10:50 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
11:15 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
12:10 – Gara 1 MotoE (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
12:50 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
13:15 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
13:45 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
14:10 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
15:00 – Gara Sprint MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP, TV8)
16:10 – Gara 2 MotoE (VideoPass MotoGP)

17:30 – Gara 2 MotoE (Sky Sport MotoGP)

Domenica 14 maggio 2023

09:45 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
11:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
12:15 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)
14:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, VideoPass MotoGP)

14:00 – Gara Moto3 (TV8)
15:15 – Gara Moto2 (TV8)
17:15 – Gara MotoGP (TV8)

*: in grassetto gli orari in diretta.

Fonti immagini: mediahouse.ducati.com, intactgp.de, ajo.fi

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