Motomondiale | GP Francia 2021, sintesi delle FP2

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
14 Maggio 2021 - 17:53
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“Doppietta” francese con Zarco che precede il connazionale Quartararo. Ripresa delle Honda, gran turno di Pol Espargaró. Rossi nono e in Q2 al momento.


L’ultimo turno di prove di questo venerdì di Le Mans, le FP2 del Gran Premio di Francia, hanno visto una “doppietta” francese in MotoGP. Johann Zarco e Fabio Quartararo hanno riacceso gli animi del pubblico di – e a – casa mettendosi al comando sia della sessione 2 che della combinata, con il ducatista al primo posto. Il suo tempo di riferimento, 1:31.747, è stato stampato con pista totalmente asciutta, ma l’asfalto freddo e poco gommato ha tenuto il #5 lontano dai riferimenti record del Bugatti Circuit.

In top ten e virtualmente – oltre che probabilmente, viste le previsioni – in Q2 c’è solo un’altra Ducati, quella di Jack Miller. Nonostante una scivolata alla curva del Museo, “Jackass” è riuscito a ripartire in poco tempo dalla via di fuga fino a ritornare ai box, montando un nuovo set di gomme Soft e ritentando il time attack. A dispetto alcuni problemi al posteriore, l’australiano si è classificato settimo con sei decimi di ritardo, mentre il suo compagno Francesco Bagnaia è rimasto escluso a sorpresa, in 12a piazza. Se davvero domani pioverà nella FP3, il leader della classifica dovrà affrontare la Q1 per sperare poi di lottare per la pole.

Come successo al mattino, le altre tre Ducati sono rimaste nelle retrovie più o meno costantemente. La #10 Esponsorama-VR46 di Luca Marini è quella messa peggio col 21° tempo a 2”4, mentre Tito Rabat ed Enea Bastianini  – 18° e 19° – sono riusciti a contenere i loro distacchi sotto i due secondi.

“Pecco” non è però l’unico a dover affrontare grosse difficoltà in vista di domani. Entrambe le Suzuki di Álex Rins e Joan Mir sono rimaste fuori dalla prima metà della classifica e anche i due spagnoli-rivali dovranno passare dalla Q1, con molta probabilità. Inoltre entrambi, come Bagnaia, sono scivolati durante i minuti finali.

Se col bagnato le Yamaha erano rimaste nel buio, con l’asciutto sono tornate a volare su una pista teoricamente amica come Le Mans. Fabio Quartararo, a dispetto di una caduta d’anteriore alla chicane Dunlop, si è fermato a meno di un decimo dal connazionale, ma nel complesso del turno è stato quello che per più minuti ha guidato la classifica della MotoGP. Il suo compagno di squadra, Maverick Viñales, gli è subito dietro in terza posizione, ma con un distacco piuttosto pesante di tre decimi.

E’ stato un venerdì pomeriggio molto positivo per la Casa di Iwata, poiché anche le due M1 Petronas SRT sono entrate in top ten. Per Franco Morbidelli non è più una novità da quando il Circus è tornato in Europa, ma l’ingresso di Valentino Rossi tra i primissimi fa ben sperare i tifosi di “The Doctor”, vista anche la pista storicamente amica di Le Mans. “Morbido” è quinto, Valentino nono.

A precedere il nove volte campione c’è il suo ex-rivale Marc Márquez, ora più impegnato a cercare la giusta confidenza nonostante il braccio malandato. Come per Rossi, anche Márquez potrebbe essersi guadagnato il passaggio diretto in Q2, cosa che non gli era riuscita nei Gran Premi del Portogallo e di Spagna, forse anche per merito di una Honda piuttosto in palla qui.

A testimonianza di ciò, Pol Espargaró si è preso il quarto posto con soli tre decimi di ritardo dalla coppia transalpina al comando. La natura stop & go del tracciato Bugatti sta favorendo le RC213V, poiché anche Takaaki Nakagami è riuscito a entrare nei primi dieci (seppur per un soffio, con soli 51 millesimi di vantaggio su Rins). Fuori invece Álex Márquez, addirittura 17°.

Nella selva di Yamaha, Honda e Ducati, a prendersi l’ultimo posto rimanente nei dieci è stato Miguel Oliveira. Sia sull’asciutto che sul bagnato il #88 sta dimostrando un particolare apprezzamento per il circuito francese, mentre le altre KTM continuano ad arrancare. Lecuona è 15° davanti a Binder, Danilo Petrucci è addirittura ultimo con 2”773 di ritardo da Zarco.

Il cambio del meteo e delle condizioni ha completamente ribaltato anche la situazione di Aprilia. Entrambe le RS-GP21 sono state escluse, con Aleix Espargaró che non è riuscito a farsi valere nell’attacco al tempo a causa di ben due scivolate, avute su ambo le moto disponibili. Lo spagnolo è 14° alla fine, mentre Lorenzo Savadori occupa la 20a posizione.

Il turno della Moto2, nonostante sia stato quello coi tempi più vicini ai precedenti record della pista, è stato anche quello col maggior numero di scivolate, specie negli ultimi minuti. Celestino Vietti, Fabio Di Giannantonio, Joe Roberts, Marcos Ramírez, Hafizh Syahrin e Tommaso Marcon sono solo alcuni dei protagonisti incappati in una perdita d’anteriore, soprattutto nel primo settore. Alla fine, il miglior tempo l’ha ottenuto Sam Lowes sulla sua Kalex Marc VDS, in 1:36.307.

Stavolta il giro finale dell’inglese non è stato rallentato da nessuno e il fratello di Alex ha dimostrato come voglia assolutamente fare il bis dopo lo scorso anno. Lo segue a distanza ravvicinata Raúl Fernández, secondo a 0”075 e rimasto imbottigliato nel traffico degli ultimi minuti, mentre Marco Bezzecchi chiude il podio virtuale con la terza piazza. Il turno di “Bez” non era partito affatto bene, con un dritto nella ghiaia esterna della Garage Vert.

Il secondo turno della Moto3 in Francia è partito e proseguito con condizioni meteo decisamente migliori di stamattina, con pista totalmente asciutta dall’inizio alla fine. Dopo un turno molto tirato e in cui le scie sono tornate in parte a farla da padrone, il pilota più veloce è stato Gabriel Rodrigo, uno dei due alfieri del team Gresini Indonesian Racing. L’argentino, come al solito, si dimostra un vero asso sul giro secco, col suo 1:42.150, a pochi decimi dal record del 2020 di Jaume Masiá in 1:41.399 – nonostante l’asfalto freddo.

Le KTM, pur girando da sole e senza riferimenti o scie, si sono comunque dimostrate altamente competitive, come ad esempio Masiá che si è preso il terzo posto. A precederlo uno dei suoi avversari diretti in classifica, Darryn Binder sulla Honda Petronas, mentre l’altro pilota del team malese, John McPhee, occupa la 12a posizione dopo aver guidato la FP1 stamani. Diversi italiani come Nepa, Fenati, Antonelli, Migno e Rossi sono riusciti a entrare nei primi quattordici (ed era vitale, considerando come sia prevista pioggia per domani mattina nella FP3), mentre è momentaneamente fuori Pedro Acosta; il #37 è solo 18°.

A chiudere la giornata di prove è stata la MotoE. Eric Granado è stato il solo a scendere sotto il muro dell’1:44 grazie al suo 1:43.909, distanziando di poco più di un decimo un terzetto di piloti formato da Jordi Torres, Lukas Tulovic e il vincitore di Jerez Alessandro Zaccone. Dopo Dominique Aegerter, quinto a 0”293, c’è un discreto buco di mezzo secondo prima di trovare il resto dei protagonisti. Mattia Casadei è nono a oltre un secondo.

Ecco i risultati della FP2 della classe regina, il cronologico dei tempi e la combinata delle due sessioni.

Fonte immagine: Twitter / Pramac Racing

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