Motomondiale | GP Francia 2021, sintesi delle FP1

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Tempo di lettura: 6 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
14 Maggio 2021 - 12:58
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Su un asfalto non perfettamente asciutto, Jack Miller monta le slick e si mette al comando della FP1 di Le Mans; segue Zarco, difficoltà per le Yamaha. Canet, McPhee ed Aegerter primi nelle altre tre classi.


Il primo turno di prove libere della MotoGP in Francia si è concluso con Jack Miller in testa alla classifica dei tempi, grazie al suo 1:38.007. I tempi sono stati parecchio alti a causa dell’asfalto bagnato dalla pioggia mattutina, che però si è andato via via asciugando grazie anche al sole che ha penetrato le nuvole verso la fine della sessione, ma negli ultimissimi minuti alcune gocce sono tornate a far capolino sull’asfalto di Le Mans.

L’ottimo tempismo di Miller nel scegliere le gomme lisce fa il paio con lo splendidomomento che sta vivendo dopo la vittoria di Jerez. In generale tutte le Ducati si sono confermate efficaci sul bagnato, con anche Johann Zarco secondo su gomme da bagnato. Il francese ha rimediato un secondo e mezzo di ritardo da “Jackass”, mentre il leader della classifica Francesco Bagnaia si è classificato settimo.

Le altre tre Ducati si sono classificato al fondo della classifica, con Luca Marini a precedere Tito Rabat e il compagno Enea Bastianini. Il loro distacco supera i cinque secondi.

Il primo a inseguire le Ducati è il campione del mondo Joan Mir. Il #36 ha pagato un guaio tecnico nei primissimi minuti, ma alla fine è rientrato in pista chiudendo col terzo tempo in 1:40.0. Il suo compagno Álex Rins rimane più nell’ombra con 2”6 di ritardo dalla vetta, pur rimanendo in top ten col nono posto.

Il terzo marchio ad apparire in classifica è la Honda, nello specifico la coppia Repsol HRC. Pol Espargaró ha preceduto Marc Márquez di sei millesimi, un’inezia, ma l’otto volte campione del mondo potrebbe approfittare delle condizioni meteo non lineari del weekend per lottare immediatamente per il podio, nonostante stia correndo, a suo dire, al 70% al massimo.

Suo fratello Álex è stato tra i tanti scivolati, cadendo d’anteriore alla staccata più difficile di questa pista in queste condizioni, quella di curva 2. L’ex-campione Moto3 e Moto2 si è classificato comunque 11°, mentre il suo compagno Takaaki Nakagami, dopo la bella prova in Spagna, torna nelle retrovie in 15a piazza. Al netto del giapponese, le RC213V sono sembrate veloci sul bagnato misto umido.

Il primo italiano che troviamo in classifica non è “Pecco” Bagnaia, bensì Lorenzo Savadori sull’Aprilia RS-GP21. Il campione della Superbike italiana ha approfittato delle condizioni meteorologiche e dell’asfalto per piazzare la zampata, nella speranza che il tracciato non migliori per FP2 e FP3. Sono due le moto di Noale in top ten, grazie al decimo posto di Aleix Espargaró (seppur a tre secondi da Miller al comando).

L’ultimo posto nei primi dieci, l’ottavo, lo occupa la KTM grazie a Miguel Oliveira. Stranamente, il pilota di Pragal ha brillato sull’acqua, nonostante non sia propriamente conosciuto per le sue abilità su fondo viscido, staccando notevolmente i suoi compagni di marca. Iker Lecuona, 17°, è a 4”4 da Miller e a 1”9 dal portoghese, mentre Brad Binder, subito dietro, è a 2”3 dal compagno di box. Anche un asso del bagnato come Petrucci ha trovato difficoltà a domare la RC16 stamattina, chiudendo 19° con oltre cinque secondi di ritardo.

La delusione della mattinata è stata probabilmente la Yamaha, poiché nessuna delle M1 si è piazzata nelle primissime posizioni. Tutt’e quattro le moto di Iwata stanno a metà classifica, dalla 12a alla 16a posizione. La prima di queste è guidata da Maverick Viñales, resosi protagonista di una scivolata a bassissima velocità appena uscito dalla pitlane; il suo compagno Fabio Quartararo è 16° e forse si è risparmiato per via dell’operazione al braccio da poco avvenuta.

In mezzo le due moto Petronas, con Franco Morbidelli a precedere Valentino Rossi. Con l’acqua si sono appianate le differenze prestazionali tra i tre piloti di riferimento di Yamaha e il pesarese, che forse potrebbe mostrare dei lampi del suo talento proprio in un’occasione come questa. Il distacco degli yamahisti sfora i quattro secondi dalla Ducati #43.

Il turno più veloce è stato quello della Moto2, con i migliori in classifica capaci di scendere ampiamente sotto l’1:38. Il più rapido, dopo i quaranta minuti previsti, è stato Arón Canet sulla sua Boscoscuro del team Aspar di Jorge Martínez. La leadership del #44 è stata messa a serio rischio da Sam Lowes nell’ultimo giro lanciato disponibile del pilota inglese, il quale però è stato rallentato nel T3 proprio da Canet, rimanendo al terzo posto a poco più di un decimo.

I due sono arrivati ai ferri corti ma alla fine il disguido si è risolto poco prima della prova di partenza sul rettilineo verso la Chemin aux Bœufs. Alla suddetta esse c’è stata la caduta senza conseguenze di Marco Bezzecchi nel tentativo di migliorare il proprio miglior tempo; lo “Scorpione” è solo 22° dopo la FP1. E’ andata molto meglio al vincitore di Jerez Fabio Di Giannantonio, quarto dietro al già citato Lowes e a Stefano Manzi (Pons Racing HP40).

Nella Moto3 il miglior tempo l’ha ottenuto John McPhee su Honda del Petronas SRT, in 1:53.294. I piloti della classe leggera sono stati i primi a saggiare l’asfalto insidioso e umido del Bugatti Circuit, tanto che le cadute sono state incalcolabili. Anche Pedro Acosta, secondo a oltre cinque decimi, è scivolato ben due volte durante la sessione; la staccata della Dunlop Chicane si è rivelata una vera e propria trappola, con cadute da parte di Deniz Öncü, Xavier Artigas e lo stesso leader della classifica.

Terza posizione per Sergio García Dols, sulla GasGas del team Aspar. Anche l’ex-pilota Monlau ha rimediato quasi sei decimi di ritardo da McPhee, con Gabriel Rodrigo quarto sulla prima moto del team Gresini. Il suo compagno Jeremy Alcoba ha segnato un tempo troppo alto avendo otto secondi di ritardo dalla vetta, mentre in 28a e ultima posizione si è classificata la wildcard Takuma Matsuyama. Il campione della Asia Talent Cup ha rimediato 5”2 ed è scivolato in uscita dall’ultima curva, come anche Dennis Foggia.

La MotoE è stata l’ultima a girare, segnando tempi molto vicini ai riferimenti migliori dello scorso anno. A guidare la classifica è Dominique Aegerter, alfiere di Dynavolt Intact GP, in 1:44.938; il record di Niki Tuuli dista ancora un secondo e mezzo. Lo segue a ruota Eric Granado, deciso a rifarsi dopo l’erroraccio in Spagna, mentre il vincitore dell’ultima gara, Alessandro Zaccone, è quarto. Il campione in carica Jordi Torres è quinto a tre decimi, bene anche Corentin Perolari col settimo posto finale, a soli tre decimi dal compagno Tulovic (terzo).

Questi i risultati della FP1 MotoGP e l’analisi dei tempi fatti segnare. L’appuntamento è alle 13:15 con l’inizio delle FP2 Moto3.

Fonte immagine: Twitter / Ducati Corse

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