Con asfalto freddo e qualche goccia di pioggia, è Morbidelli a dominare il warm-up davanti a Viñales (caduto). Petrucci ottimo quarto, ancora crisi per Mir 14°. Lowes e Migno guidano i turni di Moto2 e Moto3.
L’ultimo turno di prove della MotoGP prima dell’inizio della gara in Francia è andato appannaggio di Franco Morbidelli. L’italo-brasiliano del team Petronas è stato l’unico a scendere sotto il muro dell’1:33 in un turno dalle temperature molto fredde, situazione che potremmo rivedere anche tra poche ore durante il Gran Premio.
I compagni yamahisti hanno avuto un turno non proprio facile, nonostante delle condizioni che, sulla carta, dovrebbero dare una mano alle M1. Maverick Viñales, ad esempio, ha sì chiuso al secondo posto ma è stato anche autore di una caduta alla seconda curva della Chemin aux Boeufs, danneggiando seriamente la prima moto e dovendo concludere il turno con la seconda. Fabio Quartararo e Valentino Rossi sono più indietro in classifica, ma se il francese, ottavo, si può dire comunque fiducioso per la gara a dispetto dell’oltre mezzo secondo di ritardo in questa sessione, lo stesso non si può dire per Vale che, 12°, non ha trovato la quadra su questa pista.
In terza posizione troviamo la prima Honda, quella di Cal Crutchlow. L’inglese, nonostante fisicamente non sia al 100%, sta trovando in Le Mans un alleato inaspettato dopo le ottime qualifiche di ieri, fermandosi a sei centesimi da Viñales e a tre da Morbidelli. La seconda Honda LCR si trova ai margini della top ten con Takaaki Nakagami, ancora non perfetto durante questo weekend, ma più avanti in classifica troviamo Álex Márquez in sesta posizione. Era da molto tempo che non si vedevano tre Repsol HRC nelle prime dieci posizioni, anche se il fratello di Marc è stato anche autore di una caduta alla curva 11.
La migliore Ducati in classifica, durante il warm-up, è la #9 guidata da Danilo Petrucci. E’ risaputo come la pista di Le Mans sia tra le preferite del ternano, anche se in molti non si aspettavano una forma simile dopo oltre un anno di delusioni. Il suo distacco da Morbidelli ammonta a quattro decimi, mentre il suo compagno Andrea Dovizioso, decimo, ne ha sette di ritardo dall’italo-brasiliano. In mezzo ai due c’è spazio anche per una terza Ducati, quella Esponsorama guidata da Johann Zarco in settima posizione (con un distacco di 0”563), mentre le due moto Pramac hanno sofferto non poco le basse temperature, con Miller 11° e Bagnaia addirittura 19°.
In questa selva di Honda, Yamaha e Ducati, l’unico altro marchio inseritosi in top ten è la KTM col solo Pol Espargaró. A dispetto di un largo a Le Musée con tanto di escursione nella ghiaia, lo spagnolo pare esser l’unico a poter portare in alto il marchio austriaco in questo fine settimana. Miguel Oliveira ha mostrato sì velocità, ma tra guasti ed errori propri pare aver perso la bussola, concludendo il warm-up 13° a un secondo dal migliore. Male anche Brad Binder, 15°, e Iker Lecuona, 20°.
In tutto questo, il marchio che continua a essere totalmente fuori dai radar è la Suzuki. Joan Mir non ha fatto il passo avanti che ci si aspettava in questa sessione e lo spagnolo, in corsa per il titolo, si è piazzato 14° confermando la sua posizione ottenuta in qualifica. Ancora peggio Álex Rins, 17° e staccato di ulteriori tre decimi, nonché ancor più in difficoltà con le gomme e le temperature fredde.
Tra le due GSX-RR, oltre a Binder, spunta il secondo Espargaró su Aprilia, Aleix. Le possibilità per il marchio italiano di raggiungere la top ten sembrano ridotte al lumicino e l’unica cosa che potrebbe cambiare le carte in tavola potrebbe essere l’arrivo della pioggia. Ci spera vivamente anche Bradley Smith, 21° davanti al solo Bradl e anche caduto durante la sessione.
Cambiando di categoria, passiamo alla Moto2. Il bel weekend del team Marc VDS sta proseguendo e, dopo aver permesso a Sam Lowes di ottenere la seconda posizione in griglia per la gara di questo pomeriggio, il team belga si è anche preso il lusso di guidare la sessione con entrambi i piloti. Il fratello di Alex è infatti primo con un 1:36.859, ma soprattutto con ampissimo margine sul compagno Augusto Fernández, secondo ma a quasi sette decimi dal tempo del compagno. Per quanto i warm-up non siano mai veritieri al 100%, con queste condizioni l’inglese potrebbe volare verso il suo primo successo stagionale, al netto di errori. Gli italiani sono comunque ben piazzati: Enea Bastianini è il primo inseguitore del team Marc VDS a cinque centesimi dallo spagnolo, seguito da Marco Bezzecchi. Il leader della classifica iridata, Luca Marini, è solo 11° dietro al terzetto formato da Navarro, Martín e Di Giannantonio. In merito alla prima guida Speed Up, lo spagnolo è stato penalizzato per la gara con un doppio long lap penalty per non esser stato prudente durante le qualifiche ed esser caduto in regime di bandiere gialle, nella stessa curva in cui è scivolato Martín.
“Tripletta” italiana in Moto3, con Andrea Migno che ha guidato la sessione di riscaldamento in 1:42.514, a più di un secondo dalla pole fatta segnare da Masia ieri pomeriggio. Al suo inseguimento troviamo Tony Arbolino su Honda Snipers e Celestino Vietti, che col compagno Migno chiude a panino il lombardo e con cui ha girato in coppia per quasi tutta la durata del warm-up. Curioso anche ciò che è successo alla Dunlop Chicane: forse a causa di alcune gocce di pioggia, Vietti è scivolato nel cambio di direzione (incidente simile a quello accaduto a Rossi nella FP3), costringendo il compagno Migno che lo seguiva a finire nella sabbia.
Raul Fernandez e Albert Arenas chiudono la top five con rispettivamente uno e due decimi di ritardo dal tempo di Migno, con alle spalle la sorpresa e futuro pilota NTS Baltus. Tornano in alto in classifica anche le Honda SIC58, con Suzuki ottavo e Antonelli 11°, davanti a Jaume Masia (13°).
Qui i risultati del WUP della MotoGP e l’analisi dei tempi fatti. L’appuntamento è alle 11:20 con la prima gara, quella della classe leggera.
Fonte immagine: sepangracingteam.com
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