Dopo una gara a Barcellona in cui si è vista la supremazia delle quattro cilindri in linea, si va al Bugatti Circuit. Possibilità di pioggia per il weekend.
Il Gran Premio di Francia quest’anno ha seriamente rischiato di non svolgersi, per il Motomondiale. La pandemia di Coronavirus a inizio anno e il numero crescente di contagi anche in questa seconda parte dell’anno hanno messo a serio rischio l’arrivo dell’intero Circus al Circuit de la Sarthe, dove si correrà l’85a edizione del Gran Premio, la 73a per il campionato del mondo. Tra l’altro è prevista la presenza del pubblico, a meno di disposizioni dell’ultimo minuto.
Una gara che potrebbe definitivamente confermare coloro che sono i candidati al titolo 2020, in una stagione sempre più incerta e senza un vero e proprio dominatore ancora, con l’assenza di Marc Márquez che si fa particolarmente sentire in quanto uomo da battere. Il Bugatti Circuit in cui la MotoGP correrà è una pista un po’ a sé, molto stop&go e praticamente unica nel calendario di quest’anno, vista l’assenza di tappe come il Sachsenring.
E’ anche un tracciato dove la Yamaha si è sempre ben espressa. Negli ultimi vent’anni per nove volte le moto di Iwata hanno trionfato, e in questo 2020 potrebbe proprio essere un francese a portare al successo la M1. Fabio Quartararo, tornato leader della classifica, ha conquistato la sua terza vittoria in carriera e dell’anno (unico pilota ad aver conquistato più di un successo nel 2020), ma il suo vantaggio rimane comunque piuttosto scarso nella graduatoria. Se l’andamento degli ultimi GP verrà confermato, l’avversario più ostico che Quartararo dovrà affrontare nella gara di casa sarà Joan Mir e il team Suzuki, mentre gli altri yamahisti si stanno dimostrando altamente discontinui. Franco Morbidelli, dopo il successo nella gara di casa, ha collezionato solo un nono e un quarto posto tra Misano 2 e Catalunya, perdendo anche (in maniera piuttosto netta) il primo confronto faccia a faccia con il compagno in gara; Maverick Viñales sembrava aver ritrovato la quadra dopo la vittoria al Santamonica, ma a Barcellona è di nuovo sprofondato a metà classifica riperdendo contatto con gli avversari per il titolo; infine c’è Valentino Rossi, ultimo dei piloti Yamaha in classifica ma fresco di un nuovo contratto col team Petronas, e allo stesso tempo in cerca di rivalsa dopo i due “zeri” rimediati.
Chi sembra essere in grande crescita, tanto da poter esser considerato anche il favorito del mondiale, potrebbe essere Joan Mir. Lo spagnolo, vincitore qui nel 2017 in Moto3 grazie a una caduta di Fenati al comando, non ha in Le Mans uno dei suoi tracciati preferiti, tanto che lo scorso anno lo spagnolo è addirittura caduto nel giro di ricognizione in curva 2 a causa dell’asfalto freddo. Il bilancio della Suzuki, in generale, non è molto meglio: l’ultimo risultato degno di nota risale al 2016, col terzo posto di Viñales frutto però di un’ecatombe di piloti davanti a sé. Almeno il team Ecstar potrà ricontare su un ritrovato Álex Rins, ritornato finalmente a podio nella gara di casa.
Per una Suzuki apparentemente inarrestabile, c’è una Ducati al tracollo. L’ultima settimana è stata cruciale per Borgo Panigale avendo deciso chi saranno i piloti nei propri team, ma in chiave iridata il 2020 rischia di passare alla storia come un’enorme occasione sprecata. Oltre alle difficoltà tecniche ci ha pensato anche la sfortuna nell’ultimo GP, con Dovizioso caduto alla seconda curva a causa della scivolata di Zarco. Ora il distacco di “Dovi” ammonta a 24 punti, ma soprattutto il suo andamento in campionato, da Misano 1 in poi, è stato tutto fuorché brillante. A salvare la baracca ci hanno pensato i due piloti Pramac, Jack Miller e Francesco Bagnaia, tra l’altro notoriamente forti qui in Francia essendo tra le loro piste preferite. Vediamo cosa farà lo stesso Johann Zarco, promosso al team Pramac per il 2021 e sul tracciato di casa.
Un po’ come Ducati, anche KTM ha sofferto non poco le ultime piste. A Barcellona nessuna RC16S è arrivata in top ten, e inoltre i due piloti più esperti, Oliveira ed Espargaró, sono caduti dicendo addio ai propri sogni di gloria. Il pronostico per la Casa di Mattighofen è incerto per il Gran Premio di Francia, essendo un tracciato molto diverso da tutti quelli visti in questo 2020 e poiché il nuovo modello non ci ha mai corso prima.
Per le Honda, invece, la situazione si sta leggermente risollevando. Oltre a Takaaki Nakagami, settimo e ancora una volta in top ten nell’ultimo Gran Premio, sta cominciando a macinare esperienza anche Álex Márquez, seppur sia arrivato solo 13° a 17 secondi dal vincitore. Da segnalare anche l’ottima prestazione di Cal Crutchlow al Montmelò, decimo nonostante le pessime condizioni fisiche, ma Le Mans da questo punto di vista potrebbe essere una pista ancor più tartassante sul fisico. L’inglese dovrà sperare in un aiuto dal meteo.
Il capitolo Aprilia vede, come uniche note positive per la Casa di Noale, l’aver primeggiato nei primi test di Portimão svolti ieri (con delle Superbike, va precisato) e la notizia dell’approdo di Fabio Di Giannantonio col team Gresini nel 2022. Per il resto, la situazione rimane altamente complessa, con Aleix Espargaró solo 12° e Bradley Smith addirittura 16°, davanti al solo Bradl. Le Mans, non essendo una pista dove serve motore, potrebbe avvantaggiare la RS-GP, ma le incognite, tra gomme Michelin e meteo, sono molte.
Il campionato della Moto2 sta invece prendendo una direzione ben più chiara e concreta. Luca Marini, grazie al successo della prima gara a Misano Adriatico e il bis concesso in Catalunya, comanda ora la classifica con 20 punti di vantaggio sul futuro pilota Ducati Esponsorama Enea Bastianini. La “Bestia” è stata parecchio sottotono in uno dei suoi tracciati favoriti, lasciando al solo Lowes il compito di tentare una rincorsa, poi non riuscita, su Marini. E’ stata una giornata difficile anche per Marco Bezzecchi, settimo al traguardo a otto secondi dal compagno e ora a -36 dallo stesso. Vedendo la situazione potrebbero essere proprio loro tre a sfidarsi fino alla gara in Portimão, con un possibile inserimento di Lowes che, tornato a uno stato di forma discreto, è indietro di “soli” 47 punti.
Nella Moto3, al contrario, la lotta per l’iride è un’affare che può riguardare ancora tanti protagonisti, anche italiani. Ai Ogura è passato al comando della generale per la prima volta quest’anno approfittando dell’ennesima caduta di Arenas (che ha nella curva Repsol di Barcellona un luogo maledetto), stavolta causata da un attacco mal calcolato di McPhee. Questo ha permesso ad Arbolino, secondo nella scorsa gara, e a Vietti, ottavo, di recuperare qualche punto ed essere ora a portata per un contrattacco in questo finale di stagione. Si è sbloccato anche Darryn Binder, al suo primo successo in carriera dopo cinque anni dal debutto nel 2015, anche se ciò non cambierà le sorti del suo campionato. Previsto anche il rientro di Tatsuki Suzuki sulla seconda Honda SIC58, mentre nel mercato piloti è stato annunciato il passaggio di Jaume Masia al team Ajo, al posto del deludente Kaito Toba; poche ore fa il team Snipers ha fatto lo stesso con Andrea Migno.
Dopo le tre gare svolte a Misano, anche la MotoE tornerà protagonista in Francia con un altro double-header, l’ultimo per la conclusione della seconda Coppa del Mondo. Dopo quanto successo nei GP di San Marino e dell’Emilia Romagna, Matteo Ferrari è tornato in testa alla generale con altre due vittorie, grazie anche alle sventure abbattutesi su Dominique Aegerter sottoforma di Tommaso Marcon. Quattro punti separano l’italiano dallo svizzero, in un GP dal pronostico incertissimo essendo questa la prima volta delle Energica a Le Mans. Molti potranno essere gli aghi della bilancia in questa sfida, con Jordi Torres e Mattia Casadei ancora in lizza per il titolo ed Eric Granado che, staccato di 43 punti da Ferrari, potrebbe quantomeno togliersi la soddisfazione di tornare a vincere in un’annata ben al di sotto delle aspettative.
Un altro motivo d’interesse sarà l’ultima gara di Alex De Angelis, che concluderà la sua carriera iridata qui a Le Mans.
Vista la concomitanza con il GP dell’Eifel al Nürburgring, gli orari del palinsesto sono stati un po’ stravolti rispetto al normale: alle 13:00 di domenica partirà la gara della MotoGP, mentre la Moto2 è stata rinviata alle 14:30. La MotoE disputerà una gara al sabato dopo le qualifiche e una di domenica dopo la Moto2, alle 15:40. L’evento verrà mandato in diretta da Sky Sport e DAZN (non la MotoE per quest’ultima), mentre chi possiede solo il digitale terrestre dovrà portar pazienza e guardare qualifiche e gare in differita. Per quanto riguarda il meteo, la giornata di venerdì dovrebbe esser funestata dalla pioggia, ma sabato e domenica si prevedono condizioni ben più incerte; potrebbe persino esserci una gara flag-to-flag per la classe regina.
INFO TRACCIATO
Lunghezza tracciato: 4.185 m
Rettilineo principale: 674 m
Curve: 14 (5 a sinistra, 9 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:31.185 (Johann Zarco, Yamaha, 2018)
ALBO D’ORO
ORARI TELEVISIVI
Venerdì 9 ottobre 2020
09:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
09:55 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
10:55 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
12:30 – FP1 MotoE (Sky Sport MotoGP)
13:15 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
15:10 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
16:10 – FP2 MotoE (Sky Sport MotoGP)
Sabato 10 ottobre 2020
09:00 – FP3 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
09:55 – FP3 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
10:55 – FP3 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
11:45 – E-Pole MotoE (Sky Sport MotoGP)
12:35 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:00 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:30 – FP4 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:10 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:35 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
15:10 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
15:35 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
15:45 – Qualifiche Motomondiale (TV8)
16:15 – Gara-1 MotoE (Sky Sport MotoGP)
17:00 – Gara-1 MotoE (TV8)
Domenica 11 ottobre 2020
09:00 – WUP Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
09:30 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
10:00 – WUP Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
11:20 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:15 – Gara Moto3 (TV8)
14:30 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
15:40 – Gara-2 MotoE (Sky Sport MotoGP)
16:00 – Gara MotoGP (TV8)
17:00 – Gara Moto2 (TV8)
17:45 – Gara-2 MotoE (TV8)
Fonte immagine: motogp.com
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