Motomondiale | GP Francia 2019 – Anteprima

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Tempo di lettura: 8 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
16 Maggio 2019 - 17:00
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Le Mans rappresenta la seconda di undici tappe consecutive nel Vecchio Continente che il Motomondiale dovrà affrontare, da qui fino al Gran Premio d’Aragón che si svolgerà a settembre inoltrato. Siamo in un periodo che per lo storico Circuit de la Sarthe è davvero molto ricco a livello di eventi motoristici: ci avviciniamo, ovviamente, alla storica 24 Ore di Le Mans del mese di giugno riservata alle vetture del WEC, ma poco meno di un mese fa qui si è svolta anche la versione a due ruote della gara di durata (nella conformazione Bugatti del tracciato, la stessa usata dal Motomondiale), vinta dal team SRC Kawasaki France con alla guida il trio di David Checa, Jeremy Guarnoni ed Erwan Nigon.

Il Circus delle due ruote si piazza proprio in mezzo a questi due mastodontici eventi con il Gran Premio di Francia, per la sua 62a dedicata al Motomondiale. Edizione a cui Marc Márquez giunge nuovamente in testa alla classifica della classe MotoGP, dopo averla abbandonata per giusto un Gran Premio a seguito della caduta ad Austin. La gara di casa a Jerez de la Frontera gli ha tolto un discreto macigno dallo stomaco grazie ai 25 punti della vittoria, e a Le Mans un altro colpaccio potrebbe permettergli il primo allungo nella classifica. Dall’altra parte del box Honda l’aria sembra pesante: Jorge Lorenzo, dopo delle prove sufficienti in Spagna, ha terminato un’altra gara fuori dalla top ten, nel luogo in cui era stato capace di ottenere il primo podio nel difficile 2017 con Ducati. Al Bugatti Circuit lo scorso anno Márquez ha ottenuto il successo dopo una gara ricca di colpi di scena, ma storicamente la pista è stata più amica del maiorchino che del catalano, con Lorenzo che è a quota sei successi tra tutte le classi.

Come per Jerez 2018, la Ducati non ha molto interesse a ricordare la gara della scorsa stagione, specie Andrea Dovizioso. Il forlivese, dodici mesi fa, è caduto mentre era appena giunto in testa alla gara dopo il sorpasso sul compagno Lorenzo, andando a perdere punti che si sarebbero rivelati fondamentali in quella prima metà dell’anno. Nel 2019 la Ducati finora ha disputato un campionato in difesa dopo la vittoria in Qatar, considerando soprattutto la natura delle due piste in cui si è appena stati, storicamente sfavorevoli alla potenza della Desmosedici. La gara di Le Mans potrebbe rappresentare il punto di svolta per la coppia italiana, con Dovizioso che si è sempre detto favorevole a correre qui. La cabala però non favorisce il duo, poiché l’italiano ha all’attivo tre pole position e una sola vittoria in 125cc, mentre il marchio bolognese qui non è mai andato oltre al secondo posto; attenzione anche a Danilo Petrucci, bravo a rispettare il suo compito di scudiero a Jerez ma ora pronto a esami importanti che determineranno il suo futuro nel 2020.

La Yamaha giunge su uno dei suoi feudi, a livello di piste, con buone possibilità di giocarsi la vittoria. La gara di Jerez ha visto uno stravolgimento dei valori in campo di piloti e soprattutto team, con le prime due posizioni in griglia occupate dalle Yamaha Petronas di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli e il podio in gara raggiunto invece da Maverick Viñales, dopo tre gare passate all’ombra del compagno di squadra; l’obiettivo di “Top Gun” è ora dare continuità a questo risultato, cosa fattibile in una delle sue piste preferite, luogo del suo primo successo in 125cc. E’ chiamato invece a una riscossa Valentino Rossi: il sesto posto di Jerez de la Frontera, seppur dopo una buona rimonta, sta stretto al #46 in termini di classifica, che dovrà provare, nel GP di Francia, a rompere un digiuno di vittorie che va avanti oramai da quasi due anni. Tenterà il riscatto anche la coppia Petronas, con Morbidelli finito solo settimo in Spagna e Quartararo desideroso di mettersi in mostra sul suo circuito di casa, specie dopo il problema al cambio nell’ultima gara che gli ha negato un altrimenti meritatissimo podio.

Il doppio podio ottenuto tra gli Stati Uniti e la prima gara europea ha portato Álex Rins in seconda posizione nella generale, ad appena un punto dal campione del mondo Márquez. La “piccola” Suzuki si sta dimostrando sempre più una realtà con il #42 in sella, ma deve ancora risolvere i problemi riguardanti la prestazione in qualifica, dato che per la quarta gara di fila la moto di Hamamatsu non si è schierata oltre la terza fila. Le Mans non si preannuncia una gara molto facile per il team Ecstar, in una pista in cui si può far valere solo in parte la trazione e con molte frenate e accelerazioni “stop&go”, più adatte alle concorrenti; lo scorso anno la moto è giunta solo decima proprio con Rins alla guida, mentre Andrea Iannone era caduto al primo giro.

Proprio “The Maniac” non ha potuto partecipare al GP di Spagna a causa di un infortunio al piede rimediato durante le prove, ma dovrebbe tornare in corsa normalmente nella gara francese. E’ essenziale per lui e Aleix Espargaró percorrere chilometri sull’Aprilia RS-GP, e cominciare, allo stesso tempo, a tirar fuori il massimo risultato possibile dalla moto di Noale. Stesso discorso per KTM, ultimo tra i marchi in corsa in Spagna, con Pol Espargaró e Johann Zarco in 13a e 14a posizione sul traguardo, in un weekend particolarmente frustrante per il francese che ha lamentato gravi problemi alla RC 16. Una pole e un podio nella classe MotoGP per il francese qui, ma anche una caduta nel 2018 mentre lottava per la vittoria.

In Moto2 il volto protagonista, dopo la caduta di Austin che l’ha estromesso anzitempo dalla gara americana, è tornato a essere Lorenzo Baldassarri, dopo un weekend particolarmente in salita. L’italiano ha ottenuto il secondo successo consecutivo a Jerez ma è ora tempo del GP di Francia, luogo dove l’anno scorso è caduto alla prima esse in gara; a livello di competitività, “Balda” sembra per distacco il più veloce, ma il suo vantaggio non si può ancora definire di sicurezza. Ad affiancarlo sul podio spagnolo, oltre al compagno Fernández, è stato Jorge Navarro sulla Speed Up che, grazie anche al piazzamento a punti di Fabio Di Giannantonio, ha confermato come il telaio usato dal team di Luca Boscoscuro sia l’unica vera alternativa a quello Kalex al momento, considerando la debacle di KTM e di tutte le moto austriache, che si trovano attualmente dalla decima posizione in giù nella generale. A capitanarle è Brad Binder, partito come tra i favoriti per il campionato e invece già distante 50 punti, dopo nemmeno un terzo di campionato. Altri piloti che devono rifarsi al più presto, magari già da Le Mans, sono Luca Marini (settimo in classifica a 40 punti dal leader), Álex Márquez (vittima incolpevole dell’incidente al primo giro di Jerez causato da Remy Gardner) e Marcel Schrötter, solo 15° nell’ultima gara, terribilmente opaca per lui.

Nella Moto3 la battaglia di Jerez de la Frontera ha riservato emozioni prima e dopo la corsa, grazie al successo, sul filo di lana, di Niccolò Antonelli davanti al compagno Tatsuki Suzuki, entrambi appartenenti al team SIC58 dedicato al buon Marco Simoncelli, che proprio quindici anni fa a Jerez festeggiava la sua prima vittoria. Anche tenendo da parte il lato emozionale, per Antonelli è adesso possibile lottare per il campionato, poiché Aron Canet, ora leader solitario della classifica grazie allo “zero” di Masia, può vantare solo un misero punto di vantaggio sul pilota di Cattolica. Saranno da tenere d’occhio anche altri piloti in Francia, come Albert Arenas (vincitore nel 2018 dopo la penalizzazione a Fabio Di Giannantonio), Romano Fenati (vincitore nel 2015 su KTM) o Celestino Vietti, tornato a podio nella gara iberica. Anche lo stesso Masia, che aveva dato l’impressione di essere il pilota più forte dell’attuale Moto3, deve rifarsi dalla brutta figura fatta in casa, magari proprio diventando il primo pilota di questa stagione a ottenere un secondo successo.

Chi potrebbe rimescolare le carte è il meteo. Per tutto il weekend, secondo le previsioni, è prevista alta umidità e pioggia, cose che potrebbero totalmente cambiare i valori in campo visti fino a questo punto. Quello francese è anche l’ultimo fine settimana in differita per gli utenti del digitale terrestre, prima della classica diretta su TV8, in coppia con Sky, per il Gran Premio d’Italia.

INFO TRACCIATO

Lunghezza tracciato: 4.185 m
Rettilineo principale: 674 m
Curve: 14 (5 a sinistra, 9 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:31.185 (Johann Zarco, Yamaha, 2018)

ALBO D’ORO

ORARI TELEVISIVI

Venerdì 17 maggio 2019

9:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport)
9:55 – FP1 MotoGP (Sky Sport)
10:55 – FP1 Moto2 (Sky Sport)
13:15 – FP2 Moto3 (Sky Sport)
14:10 – FP2 MotoGP (Sky Sport)
15:10 – FP2 Moto2 (Sky Sport)

Sabato 18 maggio 2019

9:00 – FP3 Moto3 (Sky Sport)
9:55 – FP3 MotoGP (Sky Sport)
10:55 – FP3 Moto2 (Sky Sport)
12:35 – Q1 Moto3 (Sky Sport)
13:00 – Q2 Moto3 (Sky Sport)
13:30 – FP4 MotoGP (Sky Sport)
14:10 – Q1 MotoGP (Sky Sport)
14:35 – Q2 MotoGP (Sky Sport)
15:05 – Q1 Moto2 (Sky Sport)
15:30 – Q2 Moto2 (Sky Sport)
16:45 – Replica Qualifiche (TV8)

Domenica 19 maggio 2019

8:40 – WUP Moto3 (Sky Sport)
9:10 – WUP Moto2 (Sky Sport)
9:40 – WUP MotoGP (Sky Sport)
11:00 – Gara Moto3 (Sky Sport)
11:45 – Replica Gara Moto3 (TV8)
12:20 – Gara Moto2 (Sky Sport)
13:05 – Replica Gara Moto2 (TV8)
14:00 – Gara MotoGP (Sky Sport)
14:45 – Replica Gara MotoGP (TV8)

Fonte immagine: motogp.com

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