Motomondiale | GP Europa 2020, sintesi dei warm-up

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
8 Novembre 2020 - 11:06
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A Mir il primo posto nel warm-up, Morbidelli settimo su Yamaha Petronas. Cinque marchi diversi nelle prime cinque posizioni, difficoltà per Yamaha e Ducati ufficiali.


Stamattina, finalmente con pista asciutta e cielo abbastanza sereno, si sono disputati gli ultimi turni di prove del Gran Premio d’Europa, i warm-up delle tre categorie. Il leader del turno MotoGP è stato Joan Mir, che giunge in pompa magna alla gara grazie all’1:32.251. Grazie alla buona posizione di partenza e soprattutto alla bontà della sua Suzuki, lo spagnolo potrebbe davvero piazzare il colpo del k.o. in ottica iridata. Ottava posizione per il suo compagno Álex Rins, staccato di tre decimi da Mir. Se i valori in campo visti nel WUP saranno confermati, per la Casa di Hamamatsu si prospetta quasi un rigore a porta vuota contro Yamaha e Ducati.  

Seconda posizione, a sorpresa, all’Aprilia. In un turno molto prezioso che dovrebbe riprodurre le condizioni totalmente asciutte di questo pomeriggio, i piloti della Casa di Noale hanno deciso di dare il massimo, anche per mettersi in buona luce mentre gli avversari lavoravano sul passo. Davanti quindi spunta Aleix Espargaró a soli quattro centesimi da Mir, mentre Lorenzo Savadori ha ottenuto il 20° e penultimo posto. Un possibile ritorno della pioggia potrebbe dare una mano alle RS-GP20.

La prima Ducati in classifica è guidata da Jack Miller, terzo. L’australiano si conferma un grande amante del tracciato dedicato a Ricardo Tormo e, seppur non sia il più favorevole alle caratteristiche della Ducati, potrebbe comunque scapparci un bel risultato. Le altre Desmosedici, come già visto molte volte quest’anno, annaspano, con nessun altro ducatista in top ten: Danilo Petrucci è 11° mentre Francesco Bagnaia e Andrea Dovizioso sono in 14a e 16a posizione. Male anche Zarco, protagonista sul bagnato delle prove di ieri, 17°.

Stavolta anche Yamaha soffre, con due soli piloti in top ten e gli altri nelle retrovie. Nello specifico, si trattano di Franco Morbidelli (settimo) e Maverick Viñales (decimo), che continuano a soffrire in maniera cronica di mancanza di grip. Difficoltà ancora maggiori per Fabio Quartararo, 13° (anche se il suo distacco è di soli quattro decimi dal rivale in testa) e per Valentino Rossi; “The Doctor” paga ancora a caro prezzo l’assenza dalle giornate del venerdì.

Continua a sorprendere la Honda invece, che da Le Mans pare essersi risvegliata. Takaaki Nakagami, nonostante la caduta in Q2 e la pole sfuggita, rimane uno dei piloti da tenere d’occhio col quarto tempo assoluto, di poco più avanti al suo futuro compagno di team Álex Márquez. Non male anche Cal Crutchlow, nono in una classifica davvero compatta, con l’inglese che paga poco più di tre decimi dalla Suzuki #36.

L’ultimo marchio rimasto è la KTM, col poleman Pol Espargaró quinto a fine sessione; “Polyccio” potrebbe essere la vera scheggia impazzita del Gran Premio, considerando come sul passo non fosse tra i più veloci in assoluto. Un po’ meno brillanti, rispetto alle prestazioni viste al sabato, gli altri due piloti KTM in pista, Brad Binder e Miguel Oliveira, rispettivamente in 12a e 15a posizione.

Il turno della Moto2 è stato guidato da Marco Bezzecchi, primo in 1:35.944. Il suo tempo, che lo pone come unico capace di scendere sotto il ’36 stamattina, è di gran lunga il miglior tempo fatto durante il weekend, che gli permette di precedere Sam Lowes, in seconda posizione. Sia l’inglese che Luca Marini sulla seconda Kalex del team Sky sono scivolati (il primo alla 14, il secondo alla 5), iniziando quindi la domenica col piede sbagliato. Nonostante i problemi di “Maro”, è stato un gran turno per i nostri colori, con Lorenzo Baldassarri terzo, Enea Bastianini quarto e Fabio Di Giannantonio sesto. Tripletta di spagnoli dalla settima alla nona posizione, formata da Martín, Pons e Garzó.

La Moto3 è stata la prima ad assaggiare le condizioni totalmente asciutte della pista (per la prima volta nel weekend, per la categoria leggera), e a guidare il turno di riscaldamento sono stati gli spagnoli. Albert Arenas ha dato una bella risposta ai più scettici prendendosi la prima posizione in 1:40.228, seguito dal connazionale Raúl Fernández a cinque centesimi. All’inseguimento del duo iberico troviamo gli italiani, con Romano Fenati su Husqvarna bravo a ottenere il terzo posto, davanti al suo ex-compagno Tony Arbolino. Il poleman John McPhee è solo 21° in classifica, mentre gli altri contendenti al titolo sono sparsi per la generale. Vietti è settimo, mentre Masia e Ogura continuano a subire in questo fine settimana, chiudendo in 18a e 19a posizione.

Qui i risultati dei turni, MotoGP, Moto2 e Moto3.

Fonte immagine: suzuki-motogp.com

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