Per la prima volta dal 1995, la nomea del GP Europa verrà utilizzata per il Motomondiale. Lotta per il titolo ancora aperta in tutte e tre le classi.
Dopo una breve pausa di due settimane a seguito del tour de force di gare tra Le Mans e Aragón, il Motomondiale torna a correre, iniziando così lo sprint finale di un campionato che si concluderà a Portimão. Il Gran Premio d’Europa è la prima di due gare che si correranno al tracciato Ricardo Tormo di Valencia, gare confermate dopo alcuni timori di FIM e Dorna sull’effettivo svolgimento degli eventi, visto il peggioramento della situazione sanitaria legata al Coronavirus. Il GP d’Europa rappresenta anche la sesta gara spagnola dell’anno.
Si giunge sul “kartodromo” di quattro chilometri per il GP Europa con tre campionati ancora da assegnare, in primis la MotoGP ovviamente. Le due tappe di Aragón la situazione in campionato e, se prima era la Yamaha ad avere il vantaggio della classifica, adesso è la Suzuki ad aver concluso la rimonta, riportandosi così in testa al campionato grazie al giovane talento Joan Mir. Il #36 è ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale ma, nonostante questa piccola grande mancanza, guida comunque la generale con 14 punti di vantaggio, grazie ai due terzi posti ottenuti al Motorland.
Anche il suo compagno Álex Rins ha finalmente ritrovato la luce dopo l’infortunio di inizio anno e gli errori fatti costatigli caro, vincendo nel GP di Aragona e terminando secondo in quello di Teruel. Rins è ancora matematicamente in lizza per il titolo, ma non ci sarebbe da meravigliarsi se, per dare maggiori chance al giovane Mir, il team Ecstar decidesse di effettuare qualche gioco di squadra già qui al Ricardo Tormo.
Nonostante il sorpasso subito dalla GSX-RR nel mondiale, la Yamaha ha comunque lasciato Aragón con la nota molto positiva di Franco Morbidelli. L’italo-brasiliano ha raggiunto il suo secondo successo in campionato dopo quello nella prima gara di Misano, dopo diversi giri di lotta sul cronometro con il #42; un po’ come per Rins, anche “Franky” è abbastanza staccato in classifica con 25 punti di ritardo, ma l’ultimo successo gli ha permesso di compiere un bel balzo in avanti e di portarsi in quarta posizione, a ridosso dei due compagni di marca.
Maverick Viñales ma soprattutto Fabio Quartararo hanno invece passato un ultimo weekend piuttosto deludente, con lo spagnolo settimo staccato di 14” da Morbidelli e il franco-siciliano ottavo, a mezzo secondo dal suo futuro compagno. L’obbligo è quello di ribaltare l’inerzia del mondiale e la pista valenciana potrebbe aiutare i piloti delle M1 a farlo. In merito alla situazione della quarta Yamaha, Valentino Rossi è stato trovato nuovamente positivo al Coronavirus, perciò sarà assente per la quarta gara di fila; il team Monster Energy sta valutando la possibilità di mettere Garrett Gerloff sulla moto ufficiale.
Un altro marchio che sta vedendo le proprie chance iridate assottigliarsi sempre più è la Ducati, e in maniera ben più drastica di quanto stia accadendo alla Yamaha. Andrea Dovizioso, dopo aver salvato il salvabile ad Aragón 1, è totalmente sprofondato nel GP di Teruel concludendo 13°, e ora paga un distacco di 28 punti a tre gare dal termine. A questo si aggiunge la natura della pista di Valencia, mai propriamente amica della Ducati (nonostante il “Dovi” vanti un successo nel 2018, sotto la pioggia); se l’accoppiata italiana non dovesse ribaltare il pronostico, Dovizioso potrebbe dover dire addio anzitempo alla lotta iridata.
Anche gli altri ducatisti su moto ufficiali o semiufficiali sembrano in alto mare: il team Pramac ha incassato un altro doppio ritiro tra l’incidente di Miller alla seconda curva e il problema al motore di Bagnaia nelle prime fasi, mentre Danilo Petrucci ha racimolato un magro decimo posto. L’unico ad aver dato qualche sorriso alla Casa di Borgo Panigale è stato Johann Zarco, quinto al traguardo sulla moto 2019.
Ducati non è la sola ad aver lasciato Aragón con le ossa rotte. Per Honda il GP di Teruel sembrava l’occasione ideale per ottenere un primo successo stagionale in un 2020 disastroso senza il proprio pilota di punta Marc Márquez (che tra l’altro sarà assente anche per le ultime tre tappe stagionali), e invece nessuna delle RC213V è giunta in top ten, con Cal Crutchlow primo hondista ma solo 11°.
Takaaki Nakagami, dopo un weekend da vero dominatore, ha buttato al vento una grande occasione di far tornare il Paese del Sol Levante in cima al tetto delle due ruote, cadendo alla quinta curva del primo giro; per terra anche Álex Márquez, scivolato nel tentativo di raggiungere il terzo podio consecutivo. Entrambi giungono a Valencia col compito di replicare il grande potenziale visto ad Aragón, magari concretizzandolo stavolta.
Uno dei temi particolari di questa stagione è stata ovviamente la presenza di più gare su uno stesso tracciato, cosa dal quale KTM pare trarre non poco vantaggio. A Teruel, come già successo in Austria e Misano, la Casa di Mattighofen ha fatto decisamente meglio nel secondo round sulla stessa pista rispetto che al primo, con Pol Espargaró bravo a ottenere il quarto posto davanti a Zarco e al pilota Tech3 Miguel Oliveira. La RC16S si conferma quindi un mezzo dalle grandi potenzialità, seppur ancora un po’ acerba e con pochi chilometri sulle spalle.
Buona anche l’ultima gara di Iker Lecuona, nono, mentre Brad Binder è tornato a rispolverare la versione di sé già vista a Jerez a inizio 2020, ovvero un po’ troppo aggressiva al via dato che un contatto da lui scaturito l’ha costretto al ritiro insieme a Jack Miller. Qui KTM vanta un podio nel 2018, sempre con Pol Espargaró che, in quell’occasione, fu bravo ad approfittare della bandiera rossa.
Pur non riuscendo ad arrivare fino in fondo con Aleix Espargaró, la gara di Aragón 2 è stata abbastanza positiva per la Casa di Noale in termini di prestazioni, con lo spagnolo capace di lottare all’interno della top ten con piloti quali Quartararo, Dovizioso e il fratello Pol. La RS-GP20 ha nuovamente mostrato il fianco in termini di affidabilità però, e il team Gresini giunge a Valencia comunque con l’amaro in bocca.
Stranamente, l’Aprilia è al centro dell’attenzione per quanto concerne il mercato piloti, nello specifico quello dei tester: sia Andrea Dovizioso che Jorge Lorenzo sono tra i primi candidati per poter diventare test rider della Casa di Noale, in modo da poter fare quel salto di qualità che ancora non si è visto. Novembre sarà un mese importante per Aprilia anche per quanto concerne il verdetto sul caso Andrea Iannone, dove pare non esserci ancora una fine.
Passando alla Moto2, la lotta per il titolo della categoria di mezzo fino a un mese fa sembrava una questione fra il trio di italiani Marini, Bastianini e Bezzecchi. Invece, con le gare di Le Mans e Aragón, la situazione si è totalmente ribaltata a favore dell’inglese Sam Lowes, ora al comando della generale con sette punti sull’alfiere Italtrans. Nonostante il margine risicato, lo stato di forma dell’ex-campione della Supersport è innegabile, e anche su una pista come Valencia dove non ha mai ottenuto risultati di rilievo, l’inglese giunge da favorito.
Crollano invece le quotazioni dei piloti Sky VR46, che dopo il weekend nero del GP di Aragona non sono riusciti a rifarsi nella seconda gara al Motorland (con Marini 11° e Bezzecchi nuovamente ritirato); i distacchi di “Maro” e “Bez” ammontano quindi a 23 e 48 punti rispettivamente.
Questo finale di stagione sta riconsegnando anche una Speed Up a buoni livelli grazie a Fabio Di Giannantonio, secondo nell’ultima gara e stranamente scartato dal team per il 2021, per far spazio a Yari Montella dal CEV. Anche il team American Racing, giunto con entrambi i piloti in top ten nell’ultimo GP, si appresta ad accogliere un nuovo pilota per il 2021, il campione del Motoamerica classe Superbike Cameron Beaubier, reduce tra l’altro dalla tripletta nell’ultimo evento di Laguna Seca.
Anche la Moto3 disputerà il GP d’Europa, su una pista che spesso regala grandi emozioni nelle gare delle classi leggere, come successo negli ultimi due anni con la vittoria di Can Öncü sul bagnato nel 2018 e la grande apparizione occasionale di Xavi Artigas nel 2019, terzo al debutto in un GP vinto da Sergio García.
L’attesa per questa prima gara del 2020 è anche maggiore: Albert Arenas ha allungato nella generale dopo la doppia tappa di Alcañiz e si trova ora con 157 punti, contro i 138 di Ai Ogura secondo, i 137 di Celestino Vietti terzo e i 133 del rimontante Masia quarto, autore della doppietta al Motorland. Lo spagnolo della squadra Leopard, forte anche di una moto preparata al meglio dalla squadra lussemburghese, pare davvero in forma e, un po’ come Lowes nella Moto2, potrebbe tentare il recupero in extremis nelle ultime tre tappe del mondiale.
Sono ancora nove i piloti in lizza matematicamente parlando, ma a prima vista sembrerebbero proprio questi quattro i protagonisti destinati a giocarsi l’iride, con Ogura e Vietti che necessitano di ritrovare lo stato di forma visto nella parte centrale della stagione. Sarà da tenere d’occhio il solito plotone di piloti spagnoli, quali il già citato García, López, Fernández e Tatay.
A dare un’ulteriore rimescolata ai valori in campo potrebbe essere il meteo: per questo weekend è prevista pioggia per venerdì e sabato, mentre per la domenica, nonostante delle temperature abbastanza fredde, il cielo dovrebbe rimanere sereno. Gli orari di prove e gare torneranno a essere quelli classici invece, non essendoci concomitanze con altre categorie e soprattutto per una pista che dovrebbe presentare temperature al mattino più miti rispetto a quelle avute ad Aragón.
Dopo la breve parentesi del Gran Premio di Teruel in diretta, TV8 tornerà a mostrare solo in differita le gare delle tre classi, mentre per chi vorrà godere in live dei turni di prove libere e qualifiche dovrà pagare un abbonamento Sky Sport o DAZN.
INFO TRACCIATO
Lunghezza tracciato: 4.005 m
Rettilineo principale: 876 m
Curve: 14 (9 a sinistra, 5 a destra)
Senso: antiorario
Record della pista: 1:29.401 (Jorge Lorenzo, Yamaha, 2016)
ORARI TELEVISIVI*
Venerdì 6 novembre 2020
10:00 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
10:55 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
11:55 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:35 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:30 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
15:30 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
Sabato 7 novembre 2020
10:00 – FP3 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
10:55 – FP3 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
11:55 – FP3 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:15 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:40 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:10 – FP4 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:50 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
15:15 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
15:50 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
16:15 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
16:45 – Qualifiche Motomondiale (TV8)
Domenica 8 novembre 2020
09:00 – WUP Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
09:30 – WUP Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
10:00 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
11:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
12:20 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:05 – Gara Moto3 (TV8)
15:25 – Gara Moto2 (TV8)
17:05 – Gara MotoGP (TV8)
*in grassetto gli orari in diretta
Fonte immagine: Internet (per segnalare il copyright info@p300.it)
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