Miglior tempo per Nakagami, seguono Bagnaia, Miller e Morbidelli. Bene Lecuona quinto sull’umidiccio.
L’ultima sessione prima dell’inizio vero e proprio del GP Emilia-Romagna 2021 delle tre classi del Motomondiale ha probabilmente più confuso piloti ed ingegneri anziché aver dato loro una mano. I warm-up si sono infatti disputati con situazioni di asfalto nettamente diverse rispetto a quelle che vedremo tra poche ore, tra le chiazze di umido provocate dalla pioggia in nottata e le temperature freddissime dell’asfalto.
In questa situazione è stato Takaaki Nakagami il più veloce in 1:32.879. Non è la prima volta che il giapponese ottiene il primato in un warm-up del 2021, ma è la prima volta che lo fa con un vantaggio di ben mezzo secondo sui suoi avversari.
I primi inseguitori di “Taka” sono le Ducati ufficiali di Francesco Bagnaia e Jack Miller. I tempi fatti segnare dal duo in rosso sono comunque buoni e si è lavorato anche in ottica gara, puntando su una scelta di pneumatici più aggressiva con l’uso delle gomme Soft da parte del poleman.
Come ben risaputo, la Ducati parte in una situazione di vantaggio rispetto a Yamaha, sia per il miglior adattamento alle condizioni dell’asfalto, sia per le posizioni di partenza. Anche nel WUP, però, Franco Morbidelli ha fatto parlare di sé col quarto posto a soli 0”3 da Bagnaia, dunque l’italo-brasiliano non sarà da sottovalutare in qualità di elemento di disturbo per la coppia di Borgo Panigale. Ben più indietro Quartararo, che ha lavorato sulla Medium per tutto il turno ma si è trovato con l’ultimo giro cancellato.
La top five è stata conclusa da un ottimo Iker Lecuona. Anche su un asfalto via via più asciutto lo spagnolo pare aver trovato la quadra nel weekend dopo le ottime qualifiche svolte insieme al compagno Petrucci, il quale però non è rientrato nei primi dieci questa mattina.
Tutt’e quattro le Honda sono nei dieci, nonostante il discreto buco tra la prima di Nakagami e le altre tre. Con distacchi intorno al secondo e mezzo troviamo, nell’ordine, Álex Márquez, Pol Espargaró e Marc Márquez, rispettivamente in sesta, settima e nona posizione. Se la gara dovesse svolgersi su un asfalto totalmente asciutto, l’uomo di punta dovrebbe rimanere Marc Márquez.
Moto2
La pista si è dimostrata in costante miglioramento già dalla sessione della classe intermedia, dominata da Sam Lowes. Il poleman per la gara che scatterà poco dopo mezzogiorno ha rifilato a tutti i suoi avversari grossi distacchi, girando in 1:42.924 (unico sotto il ’43) e distanziando tutti quanti di oltre 1”.
L’inglese ha interpretato al meglio il continuo miglioramento dell’asfalto, mentre alle sue spalle si sono piazzati Arón Canet e Fermín Aldeguer sulle Boscoscuro dei team Aspar e SpeedUp. I distacchi sono stati piuttosto abissali, poiché i primi nove piloti sono racchiusi in poco meno di 3”. Il primo degli italiani è stato Tony Arbolino, quinto.
Moto3
La mattinata del Motomondiale è iniziata con un asfalto dalle condizioni piuttosto indecifrabili, con un sole splendente nel cielo ma l’asfalto bagnato dalla pioggia della notte. I piloti della Moto3 hanno quindi dovuto disputare il warm-up con gomme da bagnato ed il miglior tempo se l’è aggiudicato Pedro Acosta, in 1:49.444. Il leader del mondiale spera di riavere queste condizioni anche per la gara delle 11:00, poiché sarebbe estremamente avvantaggiato rispetto al rivale Dennis Foggia.
Il miglior tempo, a dire il vero, l’aveva fatto Stefano Nepa, ma l’aver oltrepassato i limiti della pista al curvone ha comportato la cancellazione del crono. Nella classifica finale è quinto, in una sessione comunque molto buona per gli italiani con Andrea Migno terzo, il poleman Niccolò Antonelli quarto, Alberto Surra sesto e Riccardo Rossi settimo. Secondo Izdihar.
Qui troverete i risultati del WUP MotoGP e l’analisi dei tempi fatti dai piloti. Alle 11:00 scatterà il GP Emilia-Romagna classe Moto3.
Fonti immagini: Facebook / LCR Honda Team, marcvds.com, ajo.fi
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