Motomondiale | GP Emilia Romagna 2020, sintesi dei warm-up

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di Alyoska Costantino @AlyxF1
20 Settembre 2020 - 10:12
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Álex Márquez guida il gruppo delle MotoGP, tutti molto vicini in questa sessione. Rossi 12°, Dovizioso nono davanti a Bagnaia. Brutta caduta di Nagashima in Moto2.


Gli ultimi turni di prove prima dell’inizio delle gare a Misano per il Gran Premio dell’Emilia Romagna hanno dato i seguenti responsi. A sorpresa, nel warm-up della MotoGP, a guidare il resto del gruppo è stato Álex Márquez su Honda Repsol ufficiale, in 1.32.402. Per la prima volta il fratello di Marc guida una sessione della classe regina, mostrando anche i primi segnali positivi sulla moto sin dal suo debutto a Jerez. E’ stata una buona mattinata per la Honda in generale (forse grazie alle temperature più fredde), con Takaaki Nakagami su moto 2019 in quinta posizione, a due decimi dal campione in carica della Moto2.

Son ben quattro i piloti all’interno di un decimo di secondo, tre di questi sono yamahisti. Maverick Viñales, il poleman della gara che scatterà alle 14:00, ha pagato solo un centesimo di ritardo nei confronti di Márquez, contro i 77 millesimi di ritardo di Quartararo e i 99 di Morbidelli. L’unica Yamaha che manca all’appello nelle prime posizioni è quella di Valentino Rossi, 12° a mezzo secondo dal leader della sessione. In ogni caso, le moto di Iwata rimangono ancora quelle da tenere d’occhio.

Aleix Espargaró per il team Aprilia Gresini è riuscito a portarsi in sesta posizione, anche lui con un distacco al di sotto dei tre decimi. A dire il vero, le due RS-GP20 dello spagnolo e di Bradley Smith hanno passato buona parte del turno nelle retrovie, con Aleix che ha approfittato del traino fornito da altri piloti per portarsi davanti. Curioso anche ciò che è successo con Pol Espargaró, dato che abbiamo visto una piccola “lite in famiglia” tra i due spagnoli dopo che il fratello maggiore ha rallentato Pol nelle curve finali di un giro lanciato.

Il pilota Aprilia dà il via a un terzetto di spagnoli con presente anche Joan Mir su Suzuki. Dalle qualifiche di ieri, le moto di Hamamatsu non sono sembrate in grande spolvero, tant’è che pure nel turno di riscaldamento Mir e Rins sono stati abbastanza staccati dagli avversari più diretti. Weekend sempre più nero per il #42 tra l’altro, 14° in questa sessione (anche se a soli sei decimi di distanza da Álex Márquez).

La KTM ha, in Pol Espargaró, il suo primo pilota in classifica all’ottavo posto. Per la Casa di Mattighofen, dopo la splendida prestazione del team factory Red Bull nelle qualifiche di ieri, questo turno di prove ha un po’ rimesso i due team coi piedi per terra. Discorso che vale ancor di più per Brad Binder, oggi solo 13° nella sessione, alle spalle di Miguel Oliveira e Rossi. 17° Iker Lecuona, con quasi un secondo di distacco.

Due Ducati concludono la top ten. Andrea Dovizioso torna a essere il primo dei piloti della Casa bolognese con la nona posizione finale, a quattro decimi di distanza dalla Honda Repsol al comando. Nonostante questo Francesco Bagnaia, l’uomo che chiude la top ten, è stato anche in testa la turno durante i primi dieci minuti, e dopo la prestazione di ieri pomeriggio nelle qualifiche può essere davvero lui il pilota capace di riportare la Ducati al successo. Turno difficile per Jack Miller, ultimo a seguito di una caduta in curva 2 che l’ha costretto a usare la moto di riserva.

Nel turno della Moto2, ben tre dei piloti big sono incappati in scivolate. Due di questi sono i piloti del team Sky VR46, con Luca Marini giù nel tratto del Rio e Marco Bezzecchi tradito dall’anteriore in uscita dalla 6. I due sono ovviamente nelle retrovie della classifica, mentre Sam Lowes, caduto anche lui, ha potuto completare diversi giri classificandosi terzo. Paradossalmente, al primo classificato del warm-up è andata peggio che a chiunque: Tetsuta Nagashima ha mostrato segni di ripresa dopo le prestazioni grigie degli ultimi Gran Premi, facendo il miglior tempo in 1:36.346, con appena 35 millesimi di vantaggio su Arón Canet; mentre il giapponese stava completando il suo ultimo giro lanciato, però, ha perso il controllo della sua Kalex in uscita dalla Misano 1 a causa di alcuni problemi di chattering, scaricandolo violentemente a terra e sul cordolo esterno. Turno non eccezionale anche per Enea Bastianini, 12°.

Alle 08:20 i primi a scendere in pista sono stati i piloti della Moto3, ma non ha partecipato Tatsuki Suzuki dopo la frattura del polso sinistro che l’ha estromesso dal resto del Gran Premio. A segnare il miglior tempo di questa sessione di riscaldamento è stato Raul Fernandez, primo in 1:41.981 (tempo di appena due decimi più lento rispetto a quello della sua pole di ieri). A seguire lo spagnolo ci sono altre due KTM e una Husqvarna, capitanate da Celestino Vietti in seconda posizione: l’italiano paga un ritardo di 0”239 e, al contrario del pilota Ajo, non è stato in grado di abbattere in muro del ’42 in questa sessione. Terzo posto per Darryn Binder e quarto per Romano Fenati, che in questo weekend spera di tornare ad assaporare lo champagne del podio. Dietro a “FennyFive” un plotone di quattro Honda, formato da Rodrigo, Salač, McPhee e Arbolino. Diverse le cadute durante la sessione, tra cui quelle di Ogura e Deniz Öncü alla stessa curva, la 14, a pochi secondi di distanza.

Qui i risultati del turno della MotoGP e l’analisi dei tempi fatti.

Fonte immagine: hondaracingcorporation.com

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