Motomondiale | GP Doha 2021, sintesi della FP1

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
2 Aprile 2021 - 16:40
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Aleix Espargaró inizia bene il weekend, problemi al motore sulla Yamaha di Morbidelli. Suzuki veloci con le alte temperature, indietro le Ducati. Masia e Di Giannantonio primi in Moto3 e Moto2.


La prima sessione di prove libere del Motomondiale per questo primo GP di Doha non è stata granché utile per comprendere i valori in campo, ma è stata quantomeno utilizzata per riprendere confidenza coi mezzi dopo i cinque giorni di pausa avuti.

La prima posizione l’ha ottenuta Aleix Espargaró su Aprilia RS-GP21 in 1:54.779. Il #41 è stato a lungo in testa al turno e, dopo aver lasciato momentaneamente il comando a Maverick Viñales, se l’è ripreso con un ultimo giro lanciato piuttosto veloce, in cui è riuscito a scendere sotto il muro dell’1:55. Sta diventando una prassi vedere un’Aprilia nelle prime posizioni della classifica e un’altra a fondo classifica, con Lorenzo Savadori penultimo e staccato di 1”7 dal compagno di squadra. Il peso di essere l’unica punta del team Gresini potrebbe diventare difficile da sopportare per l’Espargaró più anziano, ma è ancora presto per dirlo.

Le prime posizioni sono tutte ad appannaggio dei piloti spagnoli. Il secondo posto è difatti occupato da Álex Rins, sulla prima delle due Suzuki presenti in pista. Le GSX-RR hanno girato con tempi costanti in questa prima sessione, ma c’è da sottolineare come le condizioni che avremo domenica sera per il secondo GP saranno totalmente diverse, a causa dell’orario di inizio. Joan Mir, compagno di squadra di Rins, ha chiuso all’ottavo posto con cinque decimi di ritardo dalla vetta.

Se per i suzukisti è stata una mattinata tutto sommato nella norma, non si può dire lo stesso della Yamaha, nonostante il bel risultato di Maverick Viñales e del team Monster Energy nel complesso. “Top Gun”, vincitore qui cinque giorni fa, è terzo con un distacco di soli 85 millesimi da Espargaró davanti, mentre il suo compagno Fabio Quartararo ha chiuso settimo e con una grande voglia di rivincita per questo weekend.

E’ il team Petronas SRT che deve invece preoccuparsi, specie dal punto di vista dell’affidabilità della moto #21. Franco Morbidelli ha sì chiuso al quinto posto con un distacco piuttosto ridotto, ma la sua M1 ha sofferto in ben due occasioni problemi al motore, con delle vistose fumate bianche che l’hanno costretto a rientrare ai box. Nelle retrovie Valentino Rossi, 17°.

La prima Ducati che troviamo in classifica occupa la quarta posizione, e non è proprio quella che ci si potrebbe aspettare. Si tratta di Jorge Martín, che col suo risultato chiude il “poker” di spagnoli nei primi piazzamenti, dimostrando anche che la confidenza con questa Desmosedici sta arrivando piano piano. Turno di difficile lettura per Johann Zarco, addirittura in ultima posizione sulla seconda moto Pramac, ma soprattutto vittima di una caduta in curva 15 per la perdita dell’anteriore.

Discorso simile anche per i piloti ufficiali, con Jack Miller 18° e Francesco Bagnaia addirittura 20°. La squadra Ducati Corse potrebbe aver optato per il non far sprecare troppi set di gomme ai due piloti vista l’inutilità della sessione guardando alle prove ufficiali e gara, tanto che sia “Jackass” che “Pecco” hanno girato pochissimo. A metà classifica i piloti del team Esponsorama, con Luca Marini 11°, sulla moto nera Sky VR46, ed Enea Bastianini 14°, con la Ducati blu scura Avintia.

Ritorna a saggiare la top ten anche la KTM, proprio grazie al pilota che settimana scorsa non ha visto il traguardo. Danilo Petrucci è sesto sulla RC16 arancione del team Tech3 e con un distacco di poco inferiore ai cinque decimi. L’ex-ducatista è stato, con margine, il migliore tra i piloti del marchio austriaco, poiché Miguel Oliveira, Brad Binder e Iker Lecuona occupano le posizioni 15, 16 e 19. Tuttavia, è ancora presto per parlare di rivalsa delle KTM in questo weekend.

C’è spazio anche per le Honda nei primi posti della classifica, sorprendentemente con Stefan Bradl. Il sostituto di Marc Márquez occupa la nona posizione e la sua RC213V è quella più in alto in classifica, giusto davanti alla moto LCR Idemitsu guidata da Takaaki Nakagami. Tutte le moto della Casa giapponese sono vicine e divise in due tronconi dal solo Marini, con la coppia Pol Espargaró-Álex Márquez in 12a e 13a posizione.

Anche la Moto2 ha girato durante la FP1, con un gruppo piuttosto compatto e che racchiude, in un solo secondo di distacco, quindici piloti. Il primo posto nella prima sessione è andato a Fabio Di Giannantonio sulla Kalex del team Gresini, il più veloce grazie al suo 1:59.931. Insieme a Marco Bezzecchi, secondo in classifica, l’ex-pilota Speed Up è stato l’unico a scendere da subito sotto il muro dei due minuti. Terzo posto per Joe Roberts, a quasi due decimi.

Il vincitore della scorsa gara Sam Lowes occupa la quarta posizione e ha deciso di non prendere rischi eccessivi durante questo turno. All’interno del gruppetto dei primi quindici troviamo sia piloti piuttosto esperti che i debuttanti, con Raúl Fernández ancora il migliore di questi con il quinto tempo, davanti a Canet (caduto durante la sessione), Ogura e Vierge; Vietti ha chiuso 12°, mentre Arenas è 15°. Solo 23° Remy Gardner.

A iniziare questo weekend è stata la Moto3 come da prassi, prima categoria a scendere in pista sia nello scorso GP del Qatar che in questo. Miglior crono per Jaume Masia sulla sua KTM Red Bull Ajo, per un binomio che ha iniziato in maniera scoppiettante questo 2021 dopo la vittoria nella gara d’apertura.

Con Acosta solo 20° questa mattina, il secondo posto l’ha ottenuto Dennis Foggia sulla Honda del team Leopard, mentre a chiudere la top tre ci ha pensato Filip Salač. Chiudono la top five McPhee e Izdihar, mentre l’unico altro italiano nei dieci è Romano Fenati sulla Husqvarna, al nono posto; Izan Guevara è decimo.

Questi i risultati della FP1 della MotoGP e l’analisi dei tempi fatti.

Fonte immagine: motogp.com

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