Motomondiale | GP Doha 2021 – Anteprima

di Alyoska Costantino
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Pubblicato il 1 Aprile 2021 - 09:00
Tempo di lettura: 8 minuti
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Motomondiale | GP Doha 2021 – Anteprima

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A distanza di sette giorni, il secondo round delle tre classi andrà in scena sempre a Losail. Con Marc Márquez ancora assente, Yamaha e Ducati cercano conferme, mentre Mir e la Suzuki tenteranno d’inserirsi maggiormente nella lotta.


La seconda gara della stagione 2021 del Motomondiale sarà il GP Doha, sempre sul tracciato di Losail e con la stessa configurazione nel quale si sono svolti i test e il Gran Premio del Qatar di sette giorni fa. Gli stessi 5.380 metri, le stesse sedici curve e la stessa particolarità del correre in notturna. Sarà la prima edizione di un GP con questa nomea.

Ciò che è cambiato è invece la situazione di classifica, non più di totale parità ma che ora favorisce i tre vincitori delle tre gare di Moto3, Moto2 e MotoGP. Cominciando dalla classe regina, si è reduci da una prima gara che ha visto vincere Maverick Viñales su Yamaha M1, un successo nella gara di debutto che a “Top Gun” mancava da quattro anni, quando nel 2017, sempre a Losail, fu lui a vedere la bandiera a scacchi per primo davanti a Dovizioso e Rossi.

Un successo che ridà confidenza allo spagnolo, che era a secco di vittorie dal Gran Premio dell’Emilia Romagna del 2020. Tra gli yamahasti, Viñales è stato però l’unico a sorridere in maniera convinta: Fabio Quartararo, suo compagno di squadra, si è ritrovato in lotta per la vittoria per tre quarti di gara, ma nel momento clou non è stato in grado di attaccare le Ducati, avendo come unica soddisfazione finale il quinto posto e la lotta vinta con Álex Rins; “El Diablo” è comunque tornato a lottare per le posizioni al top, dopo un finale di stagione sottotono nel 2020. Bilancio ben peggiore per il team Petronas invece, con Rossi 12° dopo esser rimasto imbottigliato nel traffico, mentre Franco Morbidelli ha chiuso 18° dopo esser partito, sin dall’inizio, con un problema all’ammortizzatore. I due italiani sono chiamati una risposta, specie “Morbido” viste le sue ambizioni iridate.

Ducati ha costituito la minaccia principale per la Yamaha durante la prima gara e le due moto, come sempre, si sono dimostrate una l’antitesi dell’altra, con la M1 agile, con grande trazione ma poca velocità di punta e tanti scuotimenti, e la Ducati meno maneggevole ma semplicemente aliena sul dritto e nelle staccate a moto dritta. Ben due Desmosedici sono giunte a podio dopo un giro finale al cardiopalma, con a sorpresa Johann Zarco al secondo posto: il francese ha mantenuto le sue promesse di voler stupire e il suo debutto col team Pramac non ha affatto deluso.

Il team ufficiale Ducati si può comunque dire soddisfatto della prestazione di Francesco Bagnaia, soprattutto sul giro secco. Il torinese ha ottenuto il suo secondo podio nella classe regina, dopo un giro veloce straordinario al sabato e una condotta di gara ottimale fino a sette giri dalla fine. “Pecco” ha anche ammesso di aver sbagliato strategia scegliendo di spingere oltremodo, ma è andata anche peggio al suo compagno Miller, solo nono alla sua prima uscita sulla “Rossa” ufficiale.

Per quanto riguarda i debuttanti sulle altre tre Ducati, la Casa di Borgo Panigale sorride anche da questo lato, specie considerando il lavoro di Enea Bastianini: nonostante la brutta partenza, la “Bestia” ha terminato la sua prima gara in top ten, dicendosi addirittura un po’ deluso visto che si puntava addirittura alla settima posizione. Jorge Martín, capace di recuperare ben dieci posizioni al via, ha conquistato a sua volta un punto, mentre Luca Marini dovrà lavorare più duramente per mettersi almeno in pari col compagno.

Per la Suzuki la pista di Losail non è mai stata storicamente amica, visto che il marchio di Hamamatsu conta zero podi qui dal 2004. Il sogno di raggiungere per la prima volta la top tre in Qatar è stato sfiorato da Joan Mir, fino a un centinaio di metri dal traguardo, quelli sufficienti al motore Ducati per fare la differenza. Il campione del mondo, con 13 punti all’attivo in campionato, se n’è tornato dalla prima gara con le pive nel sacco, ma allo stesso tempo ha messo in scena una prestazione degna del titolo di cui si fregia. Chissà se la seconda gara qatariana gli darà ragione, mentre il suo compagno Álex Rins, sesto finale, ha perso il suo primo confronto dell’anno in casa. Dovrà attendere poche ore per tentare di riprendersi la rivincita.

Gli altri marchi sono rimasti ad assistere a questa sfida a tre. Aprilia è riuscita incredibilmente a farsi notare e a piazzare il proprio pilota di punta, Aleix Espargaró, in top ten. Il settimo posto dell’Espargaró più anziano, seppur ottenuto su una pista favorevole alla RS-GP, fa comunque ben sperare sia per il GP di Doha, sia per tutto il 2021. Lorenzo Savadori invece ha iniziato da fanalino di coda del campionato, terminando ultimo a 46” dal vincitore e con un distacco doppio rispetto a quello di Morbidelli; con le tante voci che si stanno susseguendo su un ritorno di Andrea Dovizioso proprio nel team Aprilia, il #32 dovrà trovare la prestazione il prima possibile.

Subito alle spalle di Aleix è giunto Pol, alla sua prima uscita per il team Repsol HRC. Honda, che non vince a Losail dal 2014, ha comunque gioito della prestazione di “Polyccio”, che inizia col piede giusto questa sua nuova avventura. Purtroppo, per la Casa dell’Ala Dorata si è trattata dell’unica nota positiva della scorsa domenica: Bradl ha terminato 11°, mentre la coppia LCR non ha terminato la gara a causa di due scivolate. Vedremo se Álex Márquez e Nakagami si rifaranno, ma soprattutto se la crescita del #44, per ora unica punta del team factory, continuerà.

Infine si parla della KTM, con le RC16 che hanno confermato le proprie difficoltà su questo tracciato, viste sin dalle prove collettive. Se Miguel Oliveira e Brad Binder hanno salvato il salvabile chiudendo 13° e 14°, ciò non si può dire del team Tech3, con Iker Lecuona 17° e fuori dai punti. La gara al debutto col marchio austriaco di Danilo Petrucci è invece terminata alla seconda curva; la maniera peggiore, a detta dello stesso Petrucci, di iniziare col nuovo team.

Passiamo alla Moto2. La gara della classe di mezzo nel primo appuntamento è stata probabilmente la meno entusiasmante, anche se la lotta per il podio finale ha risvegliato l’attenzione del pubblico. A vincere è stato Sam Lowes, a conferma dei valori in campo che si sospettavano all’inizio del fine settimana, mentre Remy Gardner e un sorprendente Fabio Di Giannantonio hanno chiuso le posizioni da podio. Se il figlio d’arte può essere una minaccia al titolo rilevante per Lowes a lungo andare, l’alfiere del team Gresini sulla carta non dovrebbe rappresentarla, ma anzi si è rivelata utile a togliere punti importantissimi a Marco Bezzecchi in chiave iridata: il 2021 del riminese è partito meglio rispetto al 2020 in termini di risultati, ma la risposta ai due avversari davanti deve arrivare al più presto. Molto buona la prima uscita di Raúl Fernández, e poco fuori dalla top ten si sono fatti valere anche Cameron Beaubier (11°) e Celestino Vietti (12°). Annunciata anche una sostituzione: al posto di Simone Corsi, infortunatosi, correrà Tommaso Marcon per il team Forward.

La lotta della Moto3 nell’ultima gara è stata senza esclusione di colpi invece, sia figurativi che letterali, e a vincere alla fine è stato Jaume Masia per una doppietta KTM Ajo storica. La coppia spagnola formata dall’ormai esperto #5 e dal debuttante Pedro Acosta può davvero rappresentare il duo vincente di questo 2021, anche se l’ombra di un possibile confronto esplosivo tra loro potrebbe palesarsi da un momento all’altro. Nel primo GP si è anche notata una discreta differenza di prestazioni tra KTM e Honda, con le moto di Mattighofen sorprendentemente più veloci rispetto alle giapponesi su questa pista, un inversione del solito trend che vedeva le NSF250R più in palla in Qatar rispetto alle RC 250 GP. Nonostante questo, Darryn Binder tenterà di riprendersi la sua rivincita, così come chi ha raccolto poco nella prima gara come Artigas, Alcoba, Migno, McPhee, Suzuki o Fenati.

Il meteo del weekend dovrebbe essere in buona parte identico a quel che abbiamo visto settimana scorsa, con giusto la giornata del sabato ben più ventosa. Per quanto concerne il palinsesto televisivo, Sky e DAZN avranno come sempre la diretta di tutti i turni (comprese libere e warm-up), ma gli utenti sul digitale terrestre potranno gustarsi a loro volta in diretta, su TV8, le qualifiche e le gare di Moto3, Moto2 e MotoGP.

INFO TRACCIATO

Losail International Circuit
Lunghezza tracciato: 5.380 m
Rettilineo principale: 1.068 m
Curve: 16 (6 a sinistra, 10 a destra)
Senso: orario
Record della pista: 1:52.772 (Francesco Bagnaia, Ducati, 2021)

ORARI TELEVISIVI

Venerdì 2 aprile 2021

12:50 – FP1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:45 – FP1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:40 – FP1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
17:10 – FP2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
18:05 – FP2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
19:00 – FP2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)

Sabato 3 aprile 2021

12:25 – FP3 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
13:20 – FP3 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:15 – FP3 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
16:30 – Q1 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN, TV8)
16:55 – Q2 Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN, TV8)
17:25 – Q1 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN, TV8)
17:50 – Q2 Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN, TV8)
18:20 – FP4 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN, TV8)
19:00 – Q1 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN, TV8)
19:25 – Q2 MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN, TV8)

Domenica 4 aprile 2021

13:40 – WUP Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:10 – WUP Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN)
14:40 – WUP MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN)
16:00 – Gara Moto3 (Sky Sport MotoGP, DAZN, TV8)
17:20 – Gara Moto2 (Sky Sport MotoGP, DAZN, TV8)
19:00 – Gara MotoGP (Sky Sport MotoGP, DAZN, TV8)

Fonte immagine: suzuki-racing.com

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