Motomondiale | GP Comunità Valenciana 2021, sintesi del venerdì

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Tempo di lettura: 5 minuti
di Alyoska Costantino @AlyxF1
12 Novembre 2021 - 19:34
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Ancora Ducati protagonista, Miller chiude al comando la prima giornata; tre piloti sotto l’1:31. Dovizioso nono, Lecuona primo sul bagnato.


Il meteo spagnolo non ha accolto nel migliore dei modi i piloti del Motomondiale in questa prima giornata del GP Comunità Valenciana, nonché ultimo della stagione 2021. La mattinata ha visto l’arrivo imprevisto della pioggia e la FP1 è divenuta in buona parte inservibile, costringendo piloti e team a recuperare il tempo utile perso nella FP2.

Nella MotoGP è Jack Miller a comandare la classifica combinata della prima giornata in 1:30.927. Nonostante il record della pista di Jorge Lorenzo sia ancora lontano, questa prestazione potrebbe dare un’importante iniezione di fiducia all’australiano, reduce dal terzo posto del Gran Premio dell’Algarve. Terzo il suo compagno Francesco Bagnaia, a meno di un decimo.

Nel complesso, quindi, le Ducati sono andate bene pure qui al Ricardo Tormo, pista storicamente ostica per le Desmosedici. Jorge Martín ha terminato al quinto posto a 0”4 da Miller, mentre Johann Zarco chiude la top ten ad ulteriori 0”2. Inizio in salita per il team Esponsorama, con Enea Bastianini e Luca Marini rispettivamente in 19a e 20a posizione.

I primi tre piloti della classifica hanno avuto un altro passo nella FP2, distanziando di almeno 0”4 la concorrenza. Oltre alle due Ducati ufficiali, nel terzetto di testa troviamo anche Pol Espargaró su Honda Repsol. “Polyccio”, nonostante l’ottimo risultato, si è detto persino insoddisfatto per il mancato primo posto.

La differenza coi compagni di marca è importante, anche se Takaaki Nakagami è riuscito ad ottenere il sesto posto a mezzo secondo spaccato da Miller. Álex Márquez occupa il 14° posto, mentre Stefan Bradl alla fine non correrà questa gara a dispetto di quanto tutti si potessero aspettare alla vigilia; HRC ha preferito che il tedesco conservasse le energie per il test di Jerez del 18-19 novembre.

Medaglia di legno della giornata ad Álex Rins, primo pilota sopra l’1:31 in questa giornata col suo 1:31.336. Il #42 è tre posizioni più avanti rispetto al compagno Joan Mir, ma entrambi i piloti Suzuki sono chiamati a fare una buona qualifica domani, in modo da fornire la prova del nove sui miglioramenti della “Gixxer” sul giro secco.

Ottavo tempo per Brad Binder. Il sudafricano, con condizioni di pista di difficile lettura, è spesso uno dei piloti più sorprendenti della griglia e nel pomeriggio è riuscito a portare la sua RC16 ufficiale in top ten. La cosa non è riuscita ai suoi compagni di marca ed in particolare al compagno Miguel Oliveira, solo 17° a fine giornata.

Il team Tech3, tuttavia, si consola col primato di Iker Lecuona nella FP1 bagnata. Il valenciano non vorrà sicuramente sfigurare davanti al pubblico di casa ed un possibile scroscio di pioggia per la domenica potrebbe dargli una chance per un gran risultato, prima del passaggio in SBK. Stessa cosa per Danilo Petrucci, oggi 15° nella combinata ma pronto all’avventura nei rally raid.

Fanno sicuramente specie le dichiarazioni di Fabio Quartararo dopo quanto successo nel venerdì. Il campione del mondo ha parlato di una Yamaha M1 lontana parente della moto con cui ha raggiunto il titolo quest’anno, specie nel comportamento e nel set-up. Una caduta in curva 2 dalla dinamica poco chiara ha ulteriormente alimentato i dubbi del franco-siciliano, solo 11° nella FP2.

Il suo compagno Franco Morbidelli è due posizioni più indietro e con un distacco di 0”9 dalle Ducati al comando, mentre Valentino Rossi, protagonista indiscusso nella conferenza stampa di ieri, non è riuscito a tirarsi fuori dalle sabbie mobili dell’ultimo posto oggi. Incredibilmente, la migliore delle Yamaha è la 2019 guidata da Andrea Dovizioso, al nono posto.

Anche le Aprilia navigano nella parte bassa della classifica, con Aleix Espargaró 12° e Maverick Viñales addirittura 18°. Tra i due ballano quattro decimi ma il team Gresini, forse anche in vista della separazione con la Casa di Noale, parrebbe aver tirato un po’ i remi in barca in questo finale di stagione.

Moto2

Se già le prime posizioni della classifica MotoGP sono molto ravvicinate, quelle della Moto2 lo sono ancora di più. E’ sempre il team Ajo a dettare legge sull’asciutto, con Remy Gardner primo in 1:35.857 contro l’1:35.865 del compagno-rivale Raúl Fernández, che lo distanziano di soli 0”008. Una FP2 che chiaramente non dà punti o vantaggi, ma oramai ogni risultato migliore di quello dell’avversario può diventare un colpo psicologico importante.

Anche gli altri tre piloti che completano la top five sono molto vicini, racchiusi in poco più di un decimo: Augusto Fernández (primo nella FP1 bagnata) è terzo a fine giornata con 0”041 di ritardo, seguito da Celestino Vietti e da Xavi Vierge. Jake Dixon segue il suo compagno col sesto posto, ma le vere sorprese del turno sono state Stefano Manzi (Pons HP40, settimo) e Marcos Ramírez (American Racing, decimo). In mezzo Marco Bezzecchi (annunciato quest’oggi per il passaggio in MotoGP con la Ducati del team VR46) e Fabio Di Giannantonio.

Moto3

La classe leggera è stata l’unica ad avere un primo turno più rapido del secondo, forse a causa di un asfalto non ancora asciutto dopo l’acquazzone di metà mattinata. Il più rapido è stato Izan Guevvara in 1:39.561, ma anche per lui il vantaggio è decisamente risicato visto che Darryn Binder, secondo, è staccato di soli 0”048.

Andrea Migno chiude il podio della sessione con meno di 0”2 di ritardo, mentre Pedro Acosta, arrivato al Ricardo Tormo da nuovo campione del mondo, è quinto a fine giornata. Dennis Foggia non ha affatto brillato nella prima sessione, ma nella seconda è stato il più veloce, anche se ciò non ha modificato la combinata del venerdì.

Qui i risultati della FP1, della FP2 e della combinata del venerdì per la MotoGP.

Fonti immagini: ducati.com, ajo.fi, teamaspar.com

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